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Approccio percutaneo. Tecnica di Seldinger per puntura dell’arteria femorale. SINDROME CORONARICA ACUTA. DEFINIZIONE: Clinical symptoms or signs of prolonged or accelerating myocardial ischemia Braunwald 1994. Sindromi Coronariche Acute (ACS). {.
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Approccio percutaneo Tecnica di Seldinger per puntura dell’arteria femorale
SINDROME CORONARICA ACUTA DEFINIZIONE: Clinical symptoms or signs of prolonged or accelerating myocardial ischemia Braunwald 1994
Sindromi Coronariche Acute (ACS) { ACS senza sopraslivellamento del tratto ST • Angina instabile • Infarto miocardico non-Q • Infarto miocardico acuto • Morte cardiaca improvvisa
Aterotrombosi: un processo generalizzato e progressivo Angina instabile } Rottura/ fissurazione della placca e trombosi ACS Stria lipidica Placca fibrosa Placca aterosclerotica IM Normale Ictus ischemico /TIA Ischemia critica degli arti inferiori Clinicamente silente Angina stabile Claudicatio intermittens Morte cardiovascolare Progredire dell'età ACS, sindrome coronarica acuta; TIA, attacco ischemico transitorio
Malattia coronarica aterosclerotica Placca Stabile Placca Vulnerabile Fattori infiammatori Placca Complicata Aggregazione piastrinica Formazione del Trombo
Placca Vulnerabile Placca Stabile Placca Complicata
Fisiopatologia delle ACS Grande fissurazione Un esempio di progressione della malattia aterotrombotica Trombo occlusivo(IM con onda Q) Pool lipidico Macrofagi Stress, tensione (internamente) Forze di taglio (esternamente) Piccola fissurazione Trombo murale (angina instabile/ IM non-Q) Fissurazione Placca aterosclerotica Rottura della placca Trombo Fuster V et al NEJM 1992;326:310–318 Davies MJ et al Circulation 1990;82(Suppl II):II–38, II–46
Ospedalizzazioni dovute a ACS negli USA Sindromi coronariche acute 1.5 milioni di ricoveri ospedalieri all'anno Angina instabile Infarto miocardico(Q e non-Q) 750 000 ricoveri 750 000 ricoveri Cairns J et al Can J Cardiol 1996;12(12):1279–1292
Indagine europea sulle Sindromi Coronariche Acute -Lo studio ENACT- I dati raccolti nel 1999 in 3092 pazienti con ACS di 17 Paesi Europei hanno mostrato che: Il 46% delle ospedalizzazioni era dovuto ad angina instabile/ IM senza sopraslivellamento del tratto ST Il 39% delle ospedalizzazioni era dovuto a IM accertato Il 14% delle ospedalizzazioni era dovuto a sospetta SCA Complessivamente, il rapporto tra angina instabile e IM era di 1.2/1 ed è apparso simile in tutti i Paesi Europei Il 9% dei pazienti con diagnosi di angina instabile all’ammissione ha sviluppato un IM accertato nonostante il trattamento attuato Fox KA et al Eur Heart J 2000;21:1440–1449
Incidenza di morte/IM negli studi a lungo termine Follow-up Studio Morte/IM (%) 7 giorni Registro OASIS 4.7 OASIS 2 3.6–4.2 6 mesi Registro OASIS 11.0 TACTICS 7.3–9.5 2+ anni Registro OASIS 6.0–8.0/anno The OASIS Registry Investigators Lancet 1998;352:507–514 The OASIS-2 Investigators Lancet 1999;353:429–438 The PRISM-PLUS Study Investigators N EnglJ Med 1998;338:1488–1497 The PURSUIT Trial Investigators N EnglJ Med 1998;339:436–443 The PARAGON Investigators Circulation 1998;97:2386–2395 The GUSTO IV ACS Trial Investigators ESC Hotline session 2000 The TACTICS-TIMI-18 Study Investigators Presented at AHA 2000 The CURE Study Investigators Eur Heart J 2000;21:2033–2041
Valutazione iniziale dei pazienti con sospetto di angina instabile o IM non-Q • Esame obiettivo • esame del torace • auscultazione • frequenza cardiaca/pressione sanguigna • ECG a 12 derivazioni • Monitoraggio continuo del tratto ST, se disponibile • Misurazione dei livelli di troponina-I o -T al momento del ricovero ospedaliero e a 6-12 ore • Misurazione dei livelli di mioglobina e/o CK-MB • pazienti con sintomi recenti • pazienti con angina post-IM
Criteri diagnostici per l'angina instabile e l'IM non-Q • Tipico dolore cardiaco ischemico • prolungato dolore anginoso a riposo (80% dei pazienti) • nuova insorgenza di angina grave • Crescente gravità dei sintomi di un'angina precedentemente stabile • Alterazioni del tratto ST e/o dell'onda T all'ECG • depressione del tratto ST > 1 mm in 2 o più derivazioni • inversione dell'onda T • Innalzamento dei livelli dei markers biochimici • mioglobina • CK-MB • troponina - I o -T
Stratificazione del rischio nelle ACS • Età • Anamnesi di pregressa CAD • Diabete • Presentazione clinica • ECG • Markers di danno miocardico (troponina-T o -I, CK-MB, mioglobina) • Markers di infiammazione (ad es. PCR) • Riscontri angiografici • Ecocardiografia (funzione ventricolare sinistra) • Test da sforzo
Attuale trattamento medico dell'angina instabile e dell'IM non-Q • Terapia acuta • ossigeno, riposo a letto, monitoraggio elettrocardiografico • terapia antipiastrinica (clopidogrel, ASA) • eparina/LMWH/irudina • nitroglicerina • beta-bloccanti • Terapia di mantenimento • terapia antipiastrinica (clopidogrel, ASA) • beta-bloccanti Task Force Eur Heart J 2000;21:1406–1432
INTERVENTISTICA NELLE ACS STENT ASA tirofiban/ eptifibatide Inib. GP IIb/IIIa PCI abciximab (TARGET) CLOPIDOGREL (CREDO, ISAR REACT) UFH LMWH (NICE) Bivaluridina (BAS, CACHET)
Effetto complessivo di riduzione della mortalità o degli IM, delle terapie per l'angina instabile Variazione % (con IC al 95%) del rischio di morte o IM No. deitrial No.dei pazienti Trattamento ASA 4 3114 Eparina 4 1547 Beta-bloccanti 5 4700 Terapia trombolitica 12 2376 Calcio-antagonisti 5 956 Precoce angio/PTCA 1 1473 -100 -50 0 50 < Diminuzione Aumento > Basato sui dati combinati di studi clinici randomizzati Granger CB. In: Califf RM (Ed) Acute Coronary Care. Mosby, Philadelphia, PA,1995; Chap 42
“Per IMA si intende occlusione acuta e duratura di un arteria coronaria che determina necrosi del muscolo cardiaco”
STORICAMENTE …. 1770 Heberden 1912 Herrick Non si credeva compatibile con la vita l’occlusione coronarica
1958 1960 1976 Chazov Fletcher Boncek SK i.v. in aorta in 8 pt. con IMA SK i. v. in 24 pt. con IMA “Non era accettata l’idea di occlusione dovuta a trombo” SK i. c. in 2 pt. con IMA
Dimostrazione occlusione trombotica come causa dell’IMA 1980 De Wood Hartzler PTCA 1^ 1984 GISSI Dimostrazione efficacia trombolisi i.v. 1986 1993 Dimostrazione efficacia PTCA
DIMENSIONE DEL PROBLEMA Malattie Cardiovascolari Maggior causa di morte IMA è la più frequente
EPIDEMIOLOGIA IN ITALIA IN 1 ANNO 120000 IMA 90.000 ricoverati altri 30.000 non giungono al ricovero Si stima che ….
La mortalità dell’IMA si concentra nei primi momenti • 50% avviene entro la 1^ ora • 70% avviene entro la 4^ ora • 90% avviene entro la 1^ giornata Alla luce di questi dati …
Discrepanza tra Mortalità ospedaliera 10% Mortalità Totale >40% • anni ’60 30% terapia di supporto • metà anni ’80 15% UTIC (terapia complicanze) • dall’ 85 ad oggi 7,5% Rivascolarizzazione • (trombolisi e PTCA)
EZIOPATOGENESI • Aterosclerosi Coronarica • altre cause (rare) • -embolia arteriosa • -Arteriti • -Traumi coronarici • - S. protrombotiche • -Malattie dismetaboliche • -anomalie congenite • Vasospasmo • Abuso di cocaina
DIAGNOSI • SINTOMATOLOGIA • ESAME OBIETTIVO • ELETTROCARDIOGRAMMA • IMAGING • ENZIMI CARDIACI
SINTOMATOLOGIA Dolore toracico intenso (>20 minuti) -nausea e vomito -sudorazione profusa -dispnea -sincope