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Approccio concertativo. La progettazione partecipata. Si fonda sulla critica al modello sinottico-razionale Recupera e valorizza dimensioni fondamentali della progettazione: la processualità, l’interazione, la cognitività , la emotività
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La progettazione partecipata • Si fonda sulla critica al modello sinottico-razionale • Recupera e valorizza dimensioni fondamentali della progettazione: la processualità, l’interazione, la cognitività, la emotività • Due espressioni-chiave per comprendere il senso di questo approccio: a) punto di vista; b) potere
Punto di vista • Sottolinea la necessità di tener conto del fatto che durante il processo di progettazione interagiscono diverse prospettive da cui si definisce il problema e si struttura l’ambiente in modo non sempre coincidente. Ciò si traduce in una serie di interrogativi: chi decide cosa? Chi individua le strategie? Chi realizza quanto stabilito? Chi effettua la valutazione?
Potere • Il processo di progettazione si articola in una serie di decisioni, che sono il frutto di processi di negoziazione condotti tra i diversi attori coinvolti in funzione della loro posizione organizzativa • Le decisioni sono di diverso genere, e i diversi attori hanno un potere di incidere che è connesso alla loro posizione nell’organizzazione
Progettazione partecipata o “dialogica” • Va intesa come “processo di comunicazione volto a produrre conoscenze intersoggettive contestuali. Tali conoscenze devono offrire la possibilità di costruire dei significati almeno parziali delle azioni o delle decisioni intraprese” (Brunod, d’Angella, Orsenigo)
Teoria di riferimento • Costruttivista: ciò che definiamo come realtà è il frutto di una interpretazione, di un modo di osservare, spiegare e rappresentarsi il mondo che è costruito attraverso l’esperienza e la comunicazione
Il ciclo di progetto • Tra le diverse tappe c’è una influenza reciproca • La tappa più importante è l’attivazione. In questa fase, i diversi attori coinvolti partono da una ipotesi di cambiamento della realtà, che viene negoziata e concertata anche con i destinatari (nella misura in cui tutto ciò è possibile)
Schema di progetto: a) Ideazione Iniziativa interna al servizio Iniziativa esterna al servizio • Decodifica delle motivazioni • Analisi delle relazioni • Analisi dei dati • Decodifica della domanda • Analisi dei dati
b) Attivazione • Consolidamento e allargamento della committenza – Prima lettura del contesto locale • Definizione del “contratto” tra i diversi soggetti: ruoli e funzioni • Analisi del bisogno • Analisi della comunità locale (storia, cultura, profilo demografico ed economico) e delle relazioni tra i soggetti interessati • Individuazione di ipotesi comuni di interpretazione del disagio • Individuazione di finalità e destinatari
c) Progettazione • Stesura di una prima bozza di progetto • Condivisione tra i diversi soggetti coinvolti della bozza • Stesura del progetto definitivo
d) Realizzazione • e) Valutazione • Verifiche periodiche • Riprogettazione eventuale
Note significative • La stesura della bozza è solo una tappa del ciclo di progetto • I bisogni si prestano a più letture e interpretazioni • Il ruolo dei servizi e degli operatori è quello di aiutare ad aiutarsi (empowerment) • Progettare vuol dire promuovere percorsi di attivazione dal basso