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COSA E’ CAMBIATO NELLA PRATICA CLINICA………. INFERMIERISTICA IN TERAPIA INTENSIVA. Laura Zito & Tutti gli INF 1° Servizio di Anestesia e Rianimazione. .. LA GESTIONE INFERMIERISTICA IN TI. A. RESUSCITAZIONE 1. OSSIGENAZIONE. COSA DEVO FARE monitorizzazione SpO 2 + EGA
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COSA E’ CAMBIATO NELLA PRATICA CLINICA……….INFERMIERISTICA IN TERAPIA INTENSIVA Laura Zito & Tutti gli INF 1° Servizio di Anestesia e Rianimazione
A. RESUSCITAZIONE1. OSSIGENAZIONE • COSA DEVO FARE • monitorizzazione SpO2 + EGA • O2terapia con Venturi + umidificazione attiva • VM non invasiva • IOT + VM invasiva + capnografia • COSA E’ CAMBIATO: • Aumentati pazienti con sepsi severa e shock settico nei quali non è necessaria VM invasiva (paziente sveglio = differente/aumentato lavoro equipe): • 1. aumentata umidificazione attiva in RS + aumentata incidenza di NIV • 2. bisogni del paziente: colloquio, alimentazione, parenti, ritmo sonno/veglia, etc
A. RESUSCITAZIONE2. VOLEMIA e PERFUSIONE • COSA DEVO FARE • Materiale per incanulazione e gestione di accessi arteriosi e venosi centrali • Materiale e gestione monitoraggio emodinamico di II livello (Catetere Swan-Ganz; Sistema PiCCO) • Monitoraggio e goal (orario/biorario): • PAM > 65 mmHg (eventuali fluidi/vasopressori) • PVC > 5 mmHg (eventuali fludi) • Diuresi > 0,5 ml/Kg/h (eventuale diuretico/CVVH) • Emodinamica II livello + Bilancio Idrico (ogni 6 H) • COSA E’ CAMBIATO: • Gestione d’equipe definita nel tempo, nei metodi e negli obiettivi: esempio tempi di monitoraggio, sequenza di invasività, utilizzo dei presidi • Aumentato: monitoraggio emodinamico, utilizzo di pompe volumetriche/siringa (scarse attualmente….), necessità di attenzione alle linee infusive ( incompatibilità tra farmaci, farmaci vasoattivi con linee dedicate, rischi di contaminazione)
A. RESUSCITAZIONE3. Metabolismo • COSA DEVO FARE • Monitoraggio all’ingresso e ogni 6 ore della saturazione venosa mista con obiettivo: • SvO2 > 70% (eventuale trasfusione di EC/ Dobutamina) • Monitorizzare e gestire l’andamento glicemico adottando un protocollo intensivo condiviso con l’obiettivo di mantenere glicemia < 150mg/dl • Eseguire misurazione della pressione addominale (IAP) • COSA E’ CAMBIATO: • Prelievo seriato di EGV. Aumentati di ‘molto’ la quantità di EGV. Effetto domino anche su altri pazienti…… • Glicemia già presente un protocollo dal 2003: non variazioni sostanziali se non nell’attenzione all’ipoglicemia mattutina • Aumentata frequenza di misurazione della pressione addominale
B. DIAGNOSI1. MICROBIOLOGIA + 2. DIAGNOSITICA PER IMMAGINI • 2. ALTRI PRELIEVI COLTURALI • in base alla presentazione clinica: • rachicentesi, espettorato o BAL, liquido pleurico/peritoneale, urinocoltura (ag. pneumococco, legionella), coprocoltura • . • COSA DEVO FARE: • Esecuzione profilo ematico urgente “sepsi” • Preparazione materiale ed esecuzione dei colturali microbiologici/virologici (emocolture, broncoaspirato/BAL, TN,TF, urine, liquido pleurico/peritoneale) • Conservazione ed invio corretto ai laboratori competenti dei prelievi microbiologici • Preparazione del paziente e dell’attrezzatura per il trasporto intraospedaliero ai fini diagnostici • 3. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI • COSA E’ CAMBIATO: • Formazione specifica (corso interno ECM) per il corretto prelievo, conservazione ed invio di materiale microbiologico: aumentato numero di prelievi con riduzione del tempo a disposizione per la raccolta dei campioni secondo le nuove procedure aziendali • Aumentato tempo di assenza dal reparto dell’ infermiere dedicato alla diagnostica e diminuzione del tempo assistenziale nel UO dallo stesso.
IL TEMPO: 6 ORE! TEMPO:il tempo è una variabile fondamentale per lo sviluppo della cascata di processi che legano la RISPOSTA INFIAMMATORIA SISTEMICA alla DISFUNZIONE D’ORGANO • UNITA’ INFERMIERISTICA ADDESTRATA DEDICATA • 2. STRETTO LAVORO DI EQUIPE • (medico-infermiere-ausiliario) • 3. CONOSCENZA E APPLICAZIONE PROCEDURE DI ISOLAMENTO