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Università degli Studi di Macerata Facoltà di Scienze della formazione. PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE Prof.ssa Nicolini Paola Anno Accademico 2010/2011 “APPRENDERE STRATEGIE E ABILITA’: METACOGNIZIONE, COMPRENSIONE E PRODUZIONE DEL TESTO” Alfei Marialaura Biondi Cristina Buschittari Marta
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Università degli Studi di MacerataFacoltà di Scienze della formazione PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE Prof.ssa Nicolini Paola Anno Accademico 2010/2011 “APPRENDERE STRATEGIE E ABILITA’: METACOGNIZIONE, COMPRENSIONE E PRODUZIONE DEL TESTO” AlfeiMarialaura Biondi Cristina Buschittari Marta De Angelis Cristina Guardiani Giulia Morodo Alessandra Petrelli Lorenzo Valguarnera Angelo
“Tempesta di idee”: Dalle nostre teorie ingenue …(gruppi 2-3 persone) “La metacognizione è …”
Il successo scolastico, si può raggiungere attraverso una serie di strategie didattiche, tese a valorizzare il potenziale di apprendimento di ciascun alunno e a favorire la sua autonomia.
Per far ciò è necessario che l'alunno acquisisca: • conoscenze • abilità • competenze: “IMPARARE AD IMPARARE”
Ma come è possibile fare ciò? Cosa può fare l'insegnante per sostenere e sviluppare questa competenza? Una risposta ci viene dagli studi sui processi di apprendimento e in particolare sulla metacognizione.
“La metacognizione riguarda la conoscenza e il controllo attivo con la conseguente regolazione e orchestrazione di questi processi [cognitivi] in relazione agli oggetti cognitivi o ai dati ai quali si riferiscono generalmente al servizio di qualche scopo o obiettivo concreto” (Flavell,1976) “Insieme delle conoscenze metacognitive che ogni individuo possiede sul proprio funzionamento mentale e i diversi processi di controllo che è in grado di attuare prima, durante e dopo l’esecuzione di un compito.” (Brown, 1986) “L’insieme delle attività psichiche che presiedono al funzionamento cognitivo e più specificamente distingue tra conoscenza metacognitiva e i processi metacognitivi di controllo.” (Cornoldi,1995)
“La metacognizione riguarda la conoscenza e il controllo attivo con la conseguente regolazione e orchestrazione di questi processi [cognitivi] in relazione agli oggetti cognitivi o ai dati ai quali si riferiscono generalmente al servizio di qualche scopo o obiettivo concreto” (Flavell,1976) “Insieme delle conoscenze metacognitive che ogni individuo possiede sul proprio funzionamento mentale e i diversi processi di controllo che è in grado di attuare prima, durante e dopo l’esecuzione di un compito.” (Brown, Armbruster e Baker, 1986) “L’insieme delle attività psichiche che presiedono al funzionamento cognitivo e più specificamente distingue tra conoscenza metacognitiva e i processi metacognitivi di controllo.” (C. Cornoldi,1995)
In sintesi con “Metacognizione”: si fa riferimento alla conoscenzache un individuo ha del proprio funzionamento cognitivo e dei processi di controlloche mette in atto nell’esecuzione di un compito.
CONOSCENZA METACOGNITIVA Si riferisce alla conoscenza delle variabili relative alla persona, al compito e alla strategia che influenzano la risoluzione di un dato compito.
La conoscenza metacognitiva include: • Conoscenze delle caratteristiche della persona • Conoscenze delle caratteristiche del compito • Conoscenze delle caratteristiche delle strategie (Flavell, 1981)
MODELLO DELLA REGOLAZIONE COGNITIVA (Cognitive Monitoring) Flavell, 1979 Prevede azioni e interazioni tra quattro classi di fenomeni: • Conoscenza metacognitiva • Esperienza metacognitiva • Obiettivi/compiti da raggiungere • Azioni/strategie da mettere in atto per conseguire mete
Tecniche per la rilevazione della conoscenza metacognitiva: • Colloquio clinico (Piaget) • Intervista strutturata • Pensiero ad alta voce • Questionari “carta e matita” (domande a scelta multipla) • Tecnica delle favole • Tecnica delle figure • Osservazione naturalistica
PROCESSI METACOGNITIVI DI CONTROLLO(Brown, 1978) • Predizione • Pianificazione • Monitoraggio • Valutazione TRANSFER e GENERALIZZAZIONE di una strategia di risoluzione da un problema dato ad altri problemi o contesti nozionali
Acquisire metacognizione significafavorire l’empowerment cognitivo.
Lo studente può essere guidato dall’insegnante al passaggio progressivo dai MECCANISMI ETERO-REGOLATORI ai MECCANISMI AUTOREGOLATORI
CONOSCENZE METACOGNITIVE SULLA LETTURA: BROWN INDIVIDUA 4 TIPI DI CONOSCENZE : • CONOSCENZE SUL SOGGETTO COME LETTORE; • CONOSCENZE SUL TESTO; • CONOSCENZE SUL COMPITO; • CONOSCENZE SULLE STRATEGIE.
PROCESSI METACOGNITIVI DI CONTROLLO SULLA LETTURA: Brown (1978) i processi non sono stabili perché dipendono da una serie di fattori quali difficoltà del compito, livello di attenzione e motivazione del soggetto. • Predizione • Pianificazione • Monitoraggio • Valutazione
LE STRATEGIE PER MIGLIORARELA LETTURA Per essere un lettore esperto devo…..
PRIMA DI LEGGERE: • Stabilire lo scopo per cui si legge (decidere che cosa leggere, per consultazione, per approfondimento); • Scegliere il testo più adatto allo scopo; • Adottare il modo di leggere più adatto a quel testo e a quello scopo (lettura globale, selettiva o approfondita).
2. MENTRE SI LEGGE : • Leggere con buona rapidità; • Comprendere il testo cioè: conoscere il significato delle singole parole; cogliere e seguire il “filo del discorso”; individuare i diversi temi contenuti nel testo e ricostruire il tema di fondo.
3. DOPO AVER LETTO : • Memorizzare, anche prendendo appunti, ciò che si è letto; • Rielaborare il contenuto di ciò che si è letto attraverso un riassunto o una parafrasi; • Interpretare il testo letto; • Valutare il testo letto.
L’operazione può sembrare apparentemente semplice, ma in realtà è estremamente complessa. Un solo errore potrebbe essere “fatale”. In primo luogo occorre riunire tutti gli elementi dati e selezionarli in base alle loro proprietà organico - costitutive e caratteristiche cromatiche. Individuate le cose da trattare, si procede valutando con cura ed attenzione tempi e modalità di lavorazione in quanto ogni elemento si distingue dall’altro. Successivamente si prosegua al collocamento degli oggetti nell’apposito dispositivo e, dopo aver delineato la quantità della sostanza trattante, inserire quest’ultima nel predisposto spazio. Dare avvio alla procedura ed attendere gli esiti. Una volta terminato il processo, si passi al prelievo degli elementi e alla sistemazione ordinata dei suddetti sul supporto predeterminato. Il processo non ha mai fine: terminata una sessione ne ricomincia subito un’altra.
LE STRATEGIE PER MIGLIORARELA SCRITTURA Per essere uno scrittore esperto devo…..
… prima di scrivere un testo PROGETTARE E PIANIFICARE Decidere lo scopo per cui scrivo, il destinatario e il registro linguistico Avere ben chiaro l’argomento che voglio trattare Decidere che tipo di testo scrivere (riassunto, lettera, testo argomentativo – descrittivo…) Decidere se scrivere in modo oggettivo o soggettivo
… mentre scrivo un testo TRADUZIONE Elaborare il testo nel miglior modo possibile, curando: • Completezza dell’insieme • Efficacia • Ordine e coerenza logica e stilistica • Aspetto grafico
… dopo aver scritto un testo REVISIONE • Controllare che nel testo tutto funzione sul piano del contenuto e della forma rileggendo attentamente il tutto • Correggere gli eventuali errori o le eventuali improprietà • Migliorare il testo
Vatutateci e autovalutatevi! • Cosa mi aspettavo … • Cosa ho imparato di nuovo … • E’ stata utile per quali motivi … • E’ stata inutile per quali motivi … • Riflessione su come è stata gestita la lezione.
GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE!! BUONA METACOGNIZIONE A TUTTI!! E … BUON APPETITO!