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Meccanica 10 8 aprile 2011. Slittamento. Rotolamento puro Attrito volvente Moto di rotolamento (1) Moto di rotolamento (2). C. Slittamento . Immaginiamo un corpo cilindrico o sferico in moto rispetto alla superficie di appoggio
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Meccanica 10 8 aprile 2011 Slittamento. Rotolamento puro Attrito volvente Moto di rotolamento (1) Moto di rotolamento (2)
C Slittamento • Immaginiamo un corpo cilindrico o sferico in moto rispetto alla superficie di appoggio • Se le velocità di tutti i punti sono uguali e sono parallele al piano tangente localmente alla superficie, abbiamo un moto di traslazione e il corpo slitta sulla superficie
Rotolamento • In generale in corpo anche rotola sulla superficie • Se il punto di contatto C tra corpo e superficie è fermo, istante per istante, si ha rotolamento puro • Altrimenti avremo contemporaneamente slittamento e rotolamento
Rotolamento puro • Tra superficie e corpo esiste una forza di attrito che mantiene fermo il punto di contatto C, istante per istante • Questa è la forza di attrito statico • La velocità del punto C (o di qualsiasi altro punto) a distanza r dal CM è
Rotolamento puro • La condizione di puro rotolamento è ovvero • In modulola velocità del CM è • E l’accelerazione • Cioè nel moto di puro rotolamento esiste una relazione precisa tra velocità del CM e velocità angolare
Rotolamento puro • A questo moto si può applicare la legge di conservazione dell’energia meccanica • Questo è possibile perché la forza d’attrito agisce sul punto di contatto, che è fermo, e quindi non compie lavoro • Nuovamente questo è un caso limite: un corpo libero che rotola su un piano orizzontale, presto o tardi si arresta
Attrito volvente • Si attribuisce questo fenomeno ad una nuova forma di attrito, detto volvente, che è attivo tra il corpo e la superficie di appoggio • È attibuito alla deformazione locale del corpo e della superficie • Per una ruota in moto, la retta d’azione della componente normale Ndella reazione vincolare alla superficie d’appoggio non contiene il centro della ruota N h
Attrito volvente • L’effetto e` schematizzato con l’azione di un momento che si oppone al moto (h è il braccio di N ed e` detto coefficiente di attrito volvente) • L’effetto dell’attrito volvente è sempre molto minore di quello dell’attrito radente e statico, per cui è generalmente trascurabile • Da qui deriva il grande vantaggio che si ottiene, in molti casi, di dotare i veicoli di ruote piuttosto che di pattini
F y N W x A Moto di rotolamento (1) • Consideriamo un corpo di massa m e raggio r che rotola su una superficie piana orizzontale sotto l’azione di una forza F costante applicata all’asse • Su corpo agiscono anche la forza peso W e la reazione del vincolo R • Questa può pensarsi composta da una forza normale al vincolo N e una forza di attrito A parallela al vincolo • A deve opporsi al moto del punto di contatto verso +x e quindi dev’essere diretta verso -x
Moto di rotolamento (1) • Dalla 1a equazione cardinale: • che proiettata lungo x e y dà • dato che l’accelerazione è tutta lungo x, mentre è nulla lungo y • La seconda equazione permette di trovare N: • La prima equazione contiene l’incognita aCM e la forza d’attrito A
Moto di rotolamento (1) • Dalla 2a equazione cardinale: • Scelto il CM come polo • Questa equazione contiene l’incognita e la forza d’attrito A • Distinguiamo due casi: • Attrito statico: il cui valore e` incognito a priori • Attrito dinamico: il cui valore e` noto
Moto di rotolamento puro (1) • In totale abbiamo due equazioni e tre incognite (la 3a e` S), ci serve un’altra equazione per determinare le incognite • Nel caso di rotolamento puro una tale relazione esiste: • Risolvendo per le incognite:
Moto di rotolamento (1) • Nel caso di slittamento abbiamo solo due equazioni, ma anche solo due incognite (ora A=D) • Risolvendo per le incognite:
Moto di rotolamento puro (1) • Quand’è possibile il rotolamento puro? Occorre che la soluzione trovata per sia minore del valore statico massimo • Questo impone un limite al valore di F:
N W y A x Moto di rotolamento (2) • Il corpo sia ora sotto l’azione di un momento costante applicato all’asse (entrante nel foglio) • Quanto detto prima per la reazione del vincolo R continua a valere, eccetto che ora la forza d’attrito deve opporsi al moto del punto di contatto verso -x e quindi dev’essere rivolta verso +x
Moto di rotolamento (2) • 1a equazione cardinale: • che proiettata lungo x e y dà • Di nuovo la seconda equazione permette di trovare N: • La prima eq. stabilisce che quando un motore fa girare una ruota, è la forza d’attrito a spingere avanti la ruota
Moto di rotolamento (2) • 2a equazione cardinale: • Scelto il CM come polo • Distinguiamo, come prima, due casi.
Moto di rotolamento puro (2) • Nel caso di rotolamento puro abbiamo tre incognite e una terza relazione tra aCM e a. • Possiamo risolvere per le incognite:
Moto di rotolamento (2) • Nel caso di slittamento abbiamo due incognite e due equazioni • Possiamo risolvere per le incognite:
Moto di rotolamento puro (2) • Quand’è possibile il rotolamento puro? Occorre che la soluzione trovata per sia minore del valore statico massimo • Questo impone un limite al valore di :