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Intercultura. Le risorse delle differenze. Di. Lisa Marrucci & Alice Fabiani. Sommario. La distribuzione delle risorse Lo stato immaginario Prodotti equo e solidali Commercio tra paesi ricchi e poveri. La distribuzione delle risorse. Come e’ possibile notare
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Intercultura Le risorse delle differenze Di Lisa Marrucci & Alice Fabiani
Sommario • La distribuzione delle risorse • Lo stato immaginario • Prodotti equo e solidali • Commercio tra paesi ricchi e poveri
La distribuzione delle risorse Come e’ possibile notare dalla tabella, ci sono continenti, come l’ Asia, che hanno un alto numero di popolazione e un basso PIL e questo e’ uno dei fattori che determinano la ricchezza o la povertà di un continente.
Lo stato immaginario Durante il secondo incontro la classe e’ stata divisa in gruppi per fare una specie di gioco. Avevamo la cartina di uno stato immaginario nel quale dovevamo inserire, avendo a disposizione 650 spesos (moneta inventata), scuole, industrie, depuratori, commercio estero…E’ stato molto difficile perché i soldi a disposizione erano pochi, comunque tutti i gruppi sono riusciti a portare il lavoro al termine e il risultato finale e’ stato che gli stati immaginari erano sviluppati economicamente, ma non erano stati inseriti spazi ricreativi dove svagarsi dopo la scuola o dopo una giornata di lavoro. Quindi possiamo dire che non e’ facile “munire” uno stato di ciò che serve per stare bene economicamente ma anche a livello sociale.
Prodotti equo e solidali Mettiamo a confronto un prodotto di una marca famosa e uno equo e solidale Dopo vari discorsi la conclusione e’ stata che molti di noi sono spinti a comprare i prodotti di marca perché spesso sono molto pubblicizzati e ci facciamo influenzare. Non sapevamo, pero’, che una percentuale del guadagno dei prodotti equo e solidali viene utilizzata per costruire scuole, strutture per la sanità ecc. nel Sud del mondo, senza passare nelle mani di multinazionali.
Commerciotra i paesi ricchi e poveri Per concludere il progetto abbiamo fatto un gioco divisi in gruppi ognuno dei quali aveva bicchieri, piatti, tovaglioli,forchette e cibo, ma non tutti erano completi. Il gioco consisteva proprio nel fare degli scambi tra noi gruppi e chi sarebbe stato astuto alla fine avrebbe avuto quattro bicchieri, quattro forchette, quattro piatti( i componenti di un gruppo erano quattro)ecc.Il senso del gioco era farci capire come e’ complicato il commercio tra le nazioni, soprattutto tra quelle ricche e quelle povere, e come e’ difficile che entrambe le nazioni siano soddisfatte dello scambio.