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Aggiornamento 2008 di Oncologia il Carcinoma della Mammella

Aggiornamento 2008 di Oncologia il Carcinoma della Mammella. Il percorso della paziente con carcinoma mammario operabile Azienda Ospedaliera di Cosenza U.O.Struttura Semplice Senologia Chirurgica Integrata Dott Sergio Abonante. Casistica 335 casi. PATOLOGIA BENIGNA 193

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Aggiornamento 2008 di Oncologia il Carcinoma della Mammella

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Presentation Transcript


  1. Aggiornamento 2008 di Oncologiail Carcinoma della Mammella Il percorso della paziente con carcinoma mammario operabile Azienda Ospedaliera di Cosenza U.O.Struttura Semplice Senologia Chirurgica Integrata Dott Sergio Abonante

  2. Casistica 335 casi PATOLOGIA BENIGNA 193 PATOLOGIA MALIGNA 142 PERCENTUALE B/M 1,8%-1% RISULTATO +/- + 0,4%

  3. Mastectomia radicale vsconservativa Quart + Linfectomia Ascellare 76 Quadrantectomia + ricerca linfonodo sentinella 8 Tumorectomia per tipizzazione tissutale 7 Totali radicali 51 Totali conserv 91 142 tumori stadiati

  4. Protocollo chirurgico • TUMEFAZIONI DELLA MAMMELLA • REGOLE GENERALI • 1° OGNI PAZIENTE PRIMA DEL RICOVERO VIENE SOTTOPOSTO A VISITA AMBULATORIALE PER VALUTAZIONE DEGLI ESAMI DIAGNOSTICI (ECOGRAFIA O/E MAMMOGRAFIA) • 2°SE LESIONE PALPABILE BIOPSIA CHIRURGICA QUANDO NON è POSSIBILE fnab.IN PRESENZA DI MICROCALCIFICAZIONI SEMPRE REPERE METALLICO E RADIOGRAFIA DEL PEZZO OPERATORIO ED ESAME ESTEMPORANEO • 3° SE LESIONE NON PALPABILE REPERE METALLICO E/O MAMMOTOME CON ASPORTAZIONE ED ESAME ISTOLOGICO ESTEMPORANEO. • SE POSSIBILE MEDICINA NUCLEARE MEGLIO ROLL E/O RNM E/O MAMMOSCINTIGRAFIA • 4° SE LESIONI AVANZATE O INFIAMMATORIE ,STADIAZIONE PREOPERATORIA SEMPRE BIOPSIA TISSUTALE PER TIPIZZAZIONE CON SUCCESSIVA CHEMIOTERAPIA NEOADIUVANTE E SUCCESSIVO INTERVENTO CHIRURGICO • 5° SE SECREZIONI MAMMARIE ESAME CITOLOGICO,GALATTOGRAFIA, ECOGRAFIA CON MEZZO DI CONTRASTO ED EVENTUALE RESEZIONE DEI DOTTI CON BIOPSIA. • 6° SEMPRE PROFILASSI SHORT TERM CON ANTIBIOTICI • 7° MOBILIZZAZIONE PRECOCE E DOMICILIAZIONE PROTETTA ANCHE CON DRENAGGIO UNITAMENTE ALLA CONSEGNA DI UN OPUSCOLO CON CONSIGLI PRATICI • 8° DISCUSSIONE CONGIUNTA CON RADIOLOGO (AMBULATORIO SENOLOGICO AD INDIRIZZO CHIRURGICO) E CON ONCOLOGO MEDICO E RADIOTERAPISTA PER TERAPIA POSTCHIRURGICA(AMBULATORIO AD INDIDRIZZO TERAPEUTICO POST CHIRURGICO)

  5. Protocollo chirurgico • CARCINOMA DELLA MAMMELLA • lobulare quadrantectomia + snb+follow-up • Non invasivo duttale se unifocale quadrantectomia+snb • Se plurifocale mastectomia radicale skin sp • + ricostruzione • se unifocale o quadrantectomia + diss.asc. • < 3 cm + radio • che mio/ormono se N+ • *se < 1 cm SNB • Invasivo duttale /lobulare • se plurifocale mastectomia radicale skin sp • + ricostruzione • che mio/ormono /radio se N+ • per il lobulare il percorso terapeutico è lo stesso varia solo la prognosi ed il follow-up a distanza • se risoluzione e riduzione T quadrantectomia +diss asc • +radio e che mio/ormono • Infiammatorio sempre chemioterapia neoadiuvante • se risoluzione e non riduzione T mastectomia radicale • + ricostruzione • + che mio/ormono • se sistemico che mio/ormono terapia

  6. DAY SERVICE AMBULATORIALE • Modalità di assistenza sanitaria alternativa al ricovero ospedaliero • Centrato sul problema clinico del paziente e non sulle singole prestazioni • E’ un modello organizzativo finalizzato ad affrontare problemi clinici di tipo diagnostico e terapeutico che necessitano di prestazioni multiple integrate e/o complesse e che non richiedono sorveglianza od osservazione medica e/o infermieristica protratta per tutta la durata dei singoli accessi • Permette di assicurare al paziente facilità di accesso alle prestazioni mediante la gestione da parte della struttura delle prenotazioni, in linea con l’iter diagnostico ed in modo da ridurre il numero di accessi • Alla struttura quindi non si accede tramite il CUP ma a seguito della valutazione dello specialista il quale viene contattato direttamente dal MMG o da altro specialista per via telefonica nelle ore di attività ambulatoriale • Lo specialista che ha avviato il DAY SERVICE assume la gestione clinica del paziente; formula il piano diagnostico; effettua le prescrizioni delle indagini e delle consulenze necessarie • Il DSA permette: di migliorare la qualità dell’attività ambulatoriale; offre al medico specialista la possibilità di usufruire di tutte le potenzialità diagnostiche terapeutiche presenti in ospedale: per formulare in breve tempo diagnosi, o effettuare terapie, che richiedono interventi multidisciplinari ma che escludono la necessità di sottoporre il paziente ad osservazione clinica in regime di ricovero ordinario o di day hospital

  7. OBIETTIVI STRATEGICI • Miglioramento dell’appropriatezza nell’erogazione delle prestazioni • Sviluppo della funzione informativa e di programmazione e controllo • Riorganizzazione dell’assistenza, nelle sue varie forme, finalizzata alla riduzione dei tempi di attesa • Mantenimento e miglioramento dell’efficienza organizzativa e dell’efficacia gestionale mediante un’analisi dei principali processi produttivi e con il confronto con le organizzazioni di altre realtà rappresentanti le prassi migliori secondo la metodologia del benchmarking • Mantenimento di un rapporto ottimale tra le risorse impiegate e le correlate entrate proprie • Diffusione del Governo Clinico attraverso la modernizzazione del servizio e delle sue modalità di accesso ed il miglioramento della qualità e della umanizzazione dei servizi e delle prestazioni secondo le seguenti dimensioni essenziali: - le necessità cliniche ed assistenziali; - l’appropriatezza e la tempestività degli interventi; - la rispondenza dei servizi alle preferenze ed alle aspettative dei cittadini; - la pianificazione delle caratteristiche dei principali prodotti e servizi erogati, mediante l’individuazione di standard e la definizione degli indicatori

  8. OBIETTIVI SPECIFICI • Coordinamento con i servizi di radiologia, medicina nucleare, anatomia patologica, citologia, e le restanti uu.oo. che si interessano di tumori alla mammella • Corretta e puntuale informativa sugli obiettivi assegnati al personale medico e paramedico afferente al centro di responsabilità e negoziazione di secondo livello con i responsabili di UOS • Corretta e tempestiva compilazione e invio della modulistica aziendale in materia di prestazioni ambulatoriali interne ed esterne • Mantenimento del costo delle attività di ricerca

  9. PROGRAMMI FUTURI Sarebbe auspicabile la costituzione di una unità di coordinamento della rete oncologica. A livello locale e/o interaziendale viene costituita una unità di coordinamento del sistema, dotata di una propria organizzazione, da definirsi con atti successivi. Compiti ed ambiti di intervento dell’unità di coordinamento sono quelli di seguito indicati: • Clinical governance oncologica • Definizione dei livelli di cura • Definizione di standard tecnologici e di servizio • Elaborazione e implementazione di linee guida e protocolli basati sull’evidenza clinica in campo oncologico, mediante Gruppi di Lavoro interdisciplinari • Definizione di standard comunicativi e di organizzazione del Sistema Informativo • Elaborazione di programmi, indirizzi e metodi di formazione e di aggiornamento continuo del personale sul management del paziente oncologico • Elaborazione di disposizioni e metodologie per lo sviluppo della qualità dei sistemi di cura

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