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Boscaro Gianni & Brugnaro Luca

Epidemiologia applicata : utilizzo delle principali misure epidemiologiche utilizzando R e la sua libreria " Epicalc ". Boscaro Gianni & Brugnaro Luca. Epidemiologia. (dal Greco επι= sul, δημος = popolo e λογος= discorso, studio)

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Presentation Transcript


  1. Epidemiologia applicata:utilizzo delle principali misure epidemiologiche utilizzando R e la sua libreria "Epicalc" Boscaro Gianni &Brugnaro Luca

  2. Epidemiologia (dal Greco επι= sul, δημος= popolo e λογος= discorso, studio) è la disciplina biomedica che si occupa dello studio della distribuzione e frequenza di malattie e di eventi di rilevanza sanitaria nella popolazione. Collabora con la medicina preventiva e clinica. Si occupa di analizzare le cause, il decorso e le conseguenze delle malattie. Boscaro G. & Brugnaro L.

  3. MALATTIE CRONICO-DEGENERATIVE Boscaro G. & Brugnaro L.

  4. LE PRINCIPALI MISURE IN EPIDEMIOLOGIA Mortalità (M) Il tasso di mortalità è il rapporto tra il numero delle morti in una comunità o in un popolo, durante un periodo di tempo, e la quantità della popolazione media dello stesso periodo. Il tasso di mortalità misura la frequenza delle morti di una popolazione in un arco di tempo e normalmente viene riferito ad un anno di calendario. Boscaro G. & Brugnaro L.

  5. LE PRINCIPALI MISURE IN EPIDEMIOLOGIA Natalità (N) Il tasso di natalità è il numero annuo di nascite ogni mille abitanti. Il tasso di natalità è il rapporto tra il numero delle nascite in una comunità o in un popolo durante un periodo di tempo e la quantità della popolazione media dello stesso periodo. Il tasso di natalità misura la frequenza delle nascite di una popolazione in un arco di tempo (normalmente un anno) ed è calcolato come rapporto tra il numero dei nati in quel periodo e la popolazione media. Tiene conto soltanto dei nati e sopravvissuti al parto. Questo dato viene utilizzato per verificare lo stato di sviluppo di una popolazione. Boscaro G. & Brugnaro L.

  6. LE PRINCIPALI MISURE IN EPIDEMIOLOGIA : altri tassi • morbosità • morbilità • letalità Boscaro G. & Brugnaro L.

  7. Tassi grezzi vs tassi specifici I tassi sopra riportati (definiti “grezzi”) rappresentano l’esperienza reale della popolazione. Sono utili per le allocazioni delle risorse e la pianificazione sanitaria, ma soprattutto per descrivere l’andamento nel tempo (serie storiche) di fenomeni anagrafico - sanitari. Tassi specifici: simile al tasso grezzo ma il numero di eventi si riferisce a particolari categorie (strati) di popolazione Boscaro G. & Brugnaro L.

  8. LE PRINCIPALI MISURE IN EPIDEMIOLOGIA Prevalenza (P) • Numero di casi che esistono in un certo momento per una determinata malattia. • Puntuale: se si riferisce ad un unico istante nel tempo (punto nel calendario o punto fisso nel corso di eventi). • Periodale: se si riferisce ad un periodo di tempo definito. x K ( 100,1000, 100000 ) Tasso di prevalenza Boscaro G. & Brugnaro L.

  9. Prevalenza : esempio Osservati 20 casi: Prevalenza al tempo t1: 5/20 → tasso di prevalenza puntuale Prevalenza periodo t1-t2: 11/20 → tasso di prevalenza periodale Boscaro G. & Brugnaro L.

  10. LE PRINCIPALI MISURE IN EPIDEMIOLOGIA Incidenza (I) Numero di nuovi casi che insorgono nella popolazione studiata in un determinato periodo di tempo I= Boscaro G. & Brugnaro L.

  11. Nuove gocce = incidenza Liquido raccolto = prevalenza depurata dai guariti e morti Boscaro G. & Brugnaro L.

  12. Tassi di prevalenza - incidenza loro utilizzo • La prevalenza è utile per stimare i bisogni di attrezzature e di personale. E’ inoltre una misura del “peso” di una determinata malattia per il sistema di cura. Es. Programmazione e valutazione dei bisogni di salute e dei servizi della popolazione • L’incidenza offre informazioni sull’efficacia della prevenzione o dei programmi di controllo. Es. Nuovi casi di influenza suina per verificare il programma di controllo della pandemia Boscaro G. & Brugnaro L.

  13. Descrizione dei risultati per i principali tipi di studio Di coorte – prospettico - sperimentale Caso-Controllo o retrospettivo Esposti o trattati Non Esposti o non trattati casi controlli Dai gruppi gli individui vengono assegnati retrospettivamente alle righe della esposizione In modo prospettico si distribuiscono gli esposti tra le colonne degli ammalati e sani . Boscaro G. & Brugnaro L.

  14. LE PRINCIPALI MISURE DI ASSOCIAZIONE Rischio Assoluto Probabilità di contrarre la malattia in un definito intervallo di tempo. Si stima direttamente in uno studio longitudinale che recluti una coorte fissa di N individui al tempo t(0) e li osservi tutti fino al tempo t(1).  Se in questo intervallo i casi incidenti risultano essere C, allora il rischio per l'intervallo [t(1) - t(0)] vale: R = C / N dove: R= rischio nell'intervallo di tempo [t(1) - t(0)]; C = n° dei nuovi casi insorti nel periodo; N= n° di soggetti candidati al tempo t(0) . Boscaro G. & Brugnaro L.

  15. LE PRINCIPALI MISURE DI ASSOCIAZIONE Rischio Relativo (RR) • Misura la forza dell’associazione tra un determinante e malattia • Esprime di quanto è maggiore il rischio negli esposti rispetto ai non esposti. • E’ dato dal rapporto tra l’incidenza negli esposti e l’incidenza nei non esposti. E’ una misura della forza di associazione tra fattore di rischio e malattia. • Se > 1: il fattore considerato comporta un aumento del rischio. • Se < 1: è invece un fattore di protezione. Boscaro G. & Brugnaro L.

  16. LE PRINCIPALI MISURE DI ASSOCIAZIONE Odds Ratio (OR): rapporto tra odds ( probabilità complementari ) ODDS = per odds di un evento si intende il rapporto fra la probabilità del verificarsi e la probabilità del non verificarsi dell'evento stesso ODDS esposti= a/(a+b) / b/(a+b)~ a/b ODDS non esposti = c/(c+d) / d/(c+d)~ c/d Definito anche come “rapporto crociato” Nella malattia rara : OR~RR Boscaro G. & Brugnaro L.

  17. LE PRINCIPALI MISURE DI ASSOCIAZIONE Rischio Attribuibile(RA) • Rappresenta la quantità di rischio supplementare attribuibile al fattore di rischio. • E’ dato dalla differenza tra l’incidenza negli esposti e l’incidenza nei non esposti. • Misurabile negli studi osservazionali Definito anche come “DifferentRisk” La differenza delle incidenze indica la quota degli esposti che si ammala per la presenza del fattore di rischio considerato rispetto ai non esposti. Boscaro G. & Brugnaro L.

  18. LE PRINCIPALI MISURE DI ASSOCIAZIONE Rischio Attribuibile negli Esposti RAE (%) • Il RAE (%) rappresenta la proporzione di malati in una popolazione esposta che può essere evitata rimuovendo il fattore di rischio. • Misurabile negli studi osservazionali Boscaro G. & Brugnaro L.

  19. LE PRINCIPALI MISURE DI ASSOCIAZIONE Absolute RiskReduction (ARR). • Esprime la riduzione assoluta del rischio dell’evento nel gruppo dei trattati rispetto ai controlli. • deriva dalla differenza delle incidenze tra i non esposti e gli esposti. • Viene anche denominata riskdifference ed è generalmente espressa in valori decimali. ARR=CER-EER Control Event Rate (CER): incidenza dell’evento nel gruppo di controllo (CER= c/c+d). Experimental Event Rate (EER): incidenza dell’evento nel gruppo dei trattati (EER= a/a+b). Boscaro G. & Brugnaro L.

  20. LE PRINCIPALI MISURE DI ASSOCIAZIONE Relative Risk Reduction (RRR). esprime la riduzione proporzionale del rischio dell’evento nel gruppo dei trattati rispetto ai controlli; viene espressa in valore percentuale. RRR= [CER - EER]/CER Control Event Rate (CER): incidenza dell’evento nel gruppo di controllo (CER= c/c+d). Experimental Event Rate (EER): incidenza dell’evento nel gruppo dei trattati (EER= a/a+b). Boscaro G. & Brugnaro L.

  21. LE PRINCIPALI MISURE DI ASSOCIAZIONE Number Needed to Treat (NNT). • Indica il numero di pazienti da trattare per prevenire un evento. • E’ ideale per riportare i risultati dei trial perchè, oltre ad avere i benefici delle misure assolute, esprime un “numero intero” riferito al paziente, facile da interpretare e trasferire alle decisioni cliniche. • denominato number needed to Harm (NNH), nel caso in cui il rischio sia associato a un trattamento o ad una esposizione. In questo caso si parla di numero necessario da trattare o da esporre per ottenere un effetto avverso. NNT = 1/ARR Boscaro G. & Brugnaro L.

  22. LE PRINCIPALI MISURE DI ASSOCIAZIONE Boscaro G. & Brugnaro L.

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