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Diario di viaggio – la Terra degli APU

Diario di viaggio – la Terra degli APU. Il giorno fatidico è arrivato. Sono sull'aereo che da Milano mi porterà ad Arequipa. Incomincia l’avventura nella Terra degli APU.

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Diario di viaggio – la Terra degli APU

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Presentation Transcript


  1. Diario di viaggio – la Terra degli APU Il giorno fatidico è arrivato. Sono sull'aereo che da Milano mi porterà ad Arequipa. Incomincia l’avventura nella Terra degli APU. I pensieri lasciano spazio ad un'emozione intensa: una terra magica, con un Maestro Indios, mi aspetta dall'altra parte dell'emisfero. Puntuale l’aereo arriva a destinazione, nella città dell’eterna primavera. Tra saluti e abbracci, pazzi di gioia, arriviamo in Albergo dove troviamo  Mamani ad accoglierci. Ritrovo il suo sguardo  pieno di una calda saggezza e quel suo modo innocente di sorridere. La bontà del cibo, così ricco di sapore, il gusto straordinario della cucina casalinga dell'albergo ci rimette immediatamente in forma. Il giorno dopo il gruppo partecipa al tour della città. Mamani ci porta ad  ammirare Arequipa. Splende  sempre il sole in questa città ed è circondata per questo  dai  riflessi dei suoi raggi arcobaleno. I tre vulcani Misti, Chachani e PichuPichu  dominano, circondando la città. Il più imponente è il Misti con la sua altezza di 6230 metri rende magica l'atmosfera, insieme ai suoi fratelli più piccoli. Nel  Misti dimora l‘APU più potente della città. E’ una bellissima giornata di luglio e il vento porta con sé i profumi della Natura.  Il 26 luglio inizia il corso con Mamani che ci regala come sempre le sue perle di saggezza. Mamani ha un'aurea enorme . Seduto vicino a lui, c'è un'ombra di luce. E' il sacerdote di MachuPichu, la sua guida spirituale Nei giorni seguenti, gli insegnamenti continuano: con parole semplici non fa altro che tradurre per noi, i principi ermetici e renderli comprensibili alle nostre orecchie. Mamani emana puro amore ed io mi sento come una spugna...

  2. Arriva il giorno della partenza per l'escursione nel deserto . Ci svegliamo all'alba, prima del sorgere del sole. L'atmosfera è magica già alle prime ore del giorno. Il viaggio dura un paio di ore tra risate che Radio Coyote trasmette per noi, con la voce di Rosario. La sua risata è contagiosa. Il gruppo sorride felice! Un giorno Mamani  disse “La risata è il cibo dell'anima. Sprigiona una vibrazione che guarisce il tuo spirito” Arriviamo  nella cittadella della Luna, che ancora il sole non è alto. Mamani si siede ai bordi di una roccia e incomincia a parlare. La sua voce risuona magica al nostro udito. Come ci ha spiegato, occorre  onorare gli spiriti del luogo e chiedergli la protezione  tramite il rituale. Comprendo, il rapporto intimo che il curandero serba alla Natura: i Rituali sono un ponte con gli abitanti del mondo invisibile. Loro lo conoscono molto bene....rifletto,  fissando Mamani che prepara con generosità le offerte per la Madre Terra,  il mio udito è accarezzato dalla musica delle sue parole. Mamani ti insegna a comunicare con la natura, affinando le nostre capacità. Il suo ruolo è risvegliare i nostri sensi e farti scoprire chi sei! Terminato il rito, prendiamo lo zainetto e ci incamminiamo  per il sentiero seguendo Mamani e le guide. Davanti allo spettacolo che i nostri occhi hanno il privilegio di ammirare, Dio fa la sua comparsa. Il cielo e l'anima ululano la gioia che proviamo. La nostra camminata è accompagnata dalla visione del cielo blu cobalto.

  3. Dopo 4 ore di sali e scendi, sulle meravigliose dune sabbiose, piene di Cactus, verso la una entriamo nella cittadella della luna. Mi concedo uno sguardo dell'altopiano. La bellezza del luogo mi abbaglia. Sono rapita dal paesaggio. Da Savuaca si gode la vista migliore di tutta la vallata: una distesa sconfinata di montagne imponenti. Savuaca offre al nostro sguardo uno spettacolo straordinario. Incorniciata dalle montagne e da valli: una vista infinita.....illuminata da colori fosforescenti del Dio Inti! Ci raccogliamo intorno a Mamani. Un breve silenzio e  riprende a parlarci…. Al termine, Mamani ci chiama intorno a sé. “Cercatevi un posto che più vi attira in questa città, e meditate nel silenzio” disse concentrato. La valle è inondata dalla luce e all'orizzonte il cielo è di un azzurro sereno. Esprimo il desiderio di trovare un altare e m’incammino. E mi trovo davanti al grosso masso centrale. All'interno c'è un Tempio insondabile . Mi siedo accanto appoggiando la schiena alla pietra centrale, che simboleggia l'organo maschile e chiudo gli occhi. La capacità percettiva è ampliata, in questo luogo sacro e, dopo qualche minuto arrivano le visioni. E non solo a me …. seppi dopo! Il sole si sta inabissando dietro le maestose montagne come una palla che incendia la steppa. Rimaniamo ipnotizzati dallo scenario rossastro, migliaia di scintille colorano il cielo. Mangiamo davanti al fuoco magico, con le risate che sono le nostre compagne di viaggio. Al termine della cena, colmi di piacere del gusto, non possiamo che, ammirare il cielo notturno, così ricco di stelle, un oceano infinito di luci bianche! Un grande tappeto di fari incandescenti è il nostro tetto.   

  4. Il gruppo  incomincia a dileguarsi nella propria tenda, altri rimangono seduti in semicerchio,  a contemplare in silenzio, il crepitio del fuoco languente. Prima dell‘alba, ci svegliamo per la meditazione del sole. Un'aurora arancione si alza su di noi.  Il sole sta sorgendo all'orizzonte. Tramite la respirazione riempiamo la nostra tanica di energia solare che durante l'aurora e' molto potente. I raggi del sole aprono il giorno e Mamani al termine della meditazione e colazione, ci porta attraverso le colline dorate, fino alla collina centrale femminile. Il cielo è di un azzurro cristallino, …. Il suo sguardo è profondo, intenso, ha gli occhi accesi di luce- incomincia a parlare …. Al rientro nell'accampamento, ci aspetta il Grande Rituale che Mamani avrebbe celebrato in onore della Pachamama. Ci dirigiamo al Tempio Sacro e ci sediamo a gambe incrociate formando un cerchio, il viso rivolto dinnanzi alla figura del Sacerdote Incas: Mamani. La pace che regnava è avvolgente,  il cielo e il sole si uniscono a noi nella celebrazione. Mamani dopo aver preparato gli ingredienti per il rituale, inizia la Cerimonia Sacra. Al termine del Rito, ci alziamo gioiosi e gli applausi coronano il risultato.  Ringraziamo di cuore Mamani per questo dono. Dopo il Rito, non sono più la stessa! Una pace regna indisturbata nel mio essere. E’ una delle mie meditazioni preferite.

  5. E’ scesa la notte! E' l'ultima nell'hotel di un milione di stelle... Ai primi chiarori dell'alba ci alziamo. Il cielo è limpido, e il sole ci elargisce il suo splendore. Gustiamo la colazione attorno al fratello fuoco preparato da Oscar e Manuel. Subito dopo incominciamo a smontare le tende, a prepararci per la discesa. Il sussurro del vento ci accompagna al ritorno, triste anche lui per la nostra partenza. Alzo gli occhi e abbraccio con lo sguardo il luogo sacro. Mi incammino per il ritorno ad Arequipa. Mi sento in pace con tutto il Creato! Procediamo, a fila indiana, ognuno con il suo ritmo. Il gruppo  intona la canzone adatta per l'occasione: “ MERAVIGLIOSO Ma come non ti accorgi di quanto il Mondo sia MERAVIGLIOSO? Ti ho dato il Sole, il Mare, il sorriso di un bimbo?” Ritorniamo trionfanti in Hotel. Lo sguardo e l'espressione sul volto dei miei compagni, è sorridente, amorevole, beata. Dopo la doccia, carichi di energia, andiamo a fare un giro ai mercatini delle erbe di Arequipa. L'indomani saremmo partiti per il Canyon del Colca dove avremmo visto i Condor. Uccelli sacri per gli Indios, venivano chiamati “ i messaggeri degli Incas”. Dopo ci attendeva l'impresa da “Primati”, Escursione a piedi verso la Montagna delle Donne,  una scalata di 5000 metri del maestoso Qotayaulli.  Ci alziamo all'Alba. Dopo 4 ore arriviamo al Canyon. Le montagne che si  estendono davanti al nostro sguardo appaiono come degli Dei in un maestoso panorama. L'autista si dirige alla Valle del Condor , per assistere ai meravigliosi voli del  Re del Cielo. Durante il tragitto, la Valle più profonda, si presenta sotto i nostri occhi: incantevole come la Dea Madre! Verso le nove arriviamo sul luogo, dove è possibile osservare gli amati Messaggeri.

  6. Allargando lo sguardo  al cielo, all’orizzonte, compare magicamente,  il volo del più grande uccello dell‘Universo. Il nostro sguardo sollevato verso l'azzurro del cielo, è rapito dalla danza che disegnava con il suo volo, proprio accanto a noi. Ad ali distese, si lasciavano cullare dalla corrente ascensionale calda, librandosi nell'aria. Altri disegnano cerchi concentrici, ricordandoci il significato del simbolo esoterico del cerchio. Il nostro sguardo sollevato verso l'azzurro del cielo, è rapito dalla danza che disegna con il suo volo, proprio accanto a noi. La voce di Mamani che  chiama i suoi “figli” mi fece uscire dalla trance profonda in cui i Condor mi hanno condotto. Ora ci aspetta la visita al villaggio degli indios della Valle del Colca. A pranzo andiamo in un bel ristorante con laghetto, e nel pomeriggio ci rinfreschiamo nella Sauna..... Un grido di gioia, di euforia, ci accompagna per tutto il pomeriggio. Rientriamo soddisfatti  e andiamo a riposarci per l'imminente esperienza che ci attende al Qotaiaulli. Una parte del gruppo decide di non andare in Hotel ma di dormire in tenda, sotto un manto di stelle. Così, mi unisco a loro e ad alta quota ci accampiamo con le tende. Dormiamo molto bene. La paglia che hanno messo sotto i nostri giacigli, è comodissima. Siamo in pieno inverno, a 3500 metri, dopo il caldo del giorno, il freddo dopo il tramonto  è intenso, pungente. Ci svegliano i primi raggi del Sole che filtrano nelle tende. La luce argentea dell'alba e’ abbagliante. Andiamo all'Hotel per una colazione veloce. Dopo, come dei veri escursionisti professionisti, ci  mettiamo in marcia.

  7. Di fronte, si erge il Qotajaulli con la sua vetta, che sfiora  i 5200 metri, le sue salite non si prospettano facili, come speravo, la montagna sapevo che,  avrebbe messo a dura prova  le mie gambe. Faccio dei respiri profondi, dimentico le difficoltà della prova e seguo il gruppo risalendo il pendio della montagna. Il gruppo mi distanzia presto. Con me c’è Rosario e Silvia. Gli altri “escursionisti” sono agili come un gatto e seguono Mamani, un Indios esperto, veloce come il Puma. Dopo circa 6 ore, alle 14.30,  i miei piedi , con fatica, toccano il suolo del Qotajaulli. Finalmente giungo in cima dove ci accoglie un gruppo di lama e una famiglia di indios che vivono isolati su questa cima. “Ce l’ho’ fatta! “ urlo a gran voce,  e  l’euforia si impadronisce del mio spirito. La mia anima esulta e  canta. La luce ricade sulla cima come un fuoco d'artificio, spargendo  scintille incandescenti tutte intorno ”E' incredibile!E' bellissimo!” sospiro emozionatissima. Fantastico. Sono salita a più di 5000 metri! Finalmente potevo godermi la luce dorata del Paradiso che mi offre lo spirito del Qotajaulli. Con questa prova, nulla poteva essere come prima! Se volevo, seppur con enorme fatica, potevo aprire davvero le fauci del leone ed inserire il mio capo ...Avevo sconfitto la paura di non farcela! L'arcano della Forza si era materializzato sulle Ande! Sedute su una roccia io e Silvia, contemplavamo assorte lo spettacolo della vista delle Ande,  in completo silenzio. Le montagne sono un Tempio dedicato alle donne di Luce. I vulcani imponenti si ergevano verso il cielo. l Qotajaulli prese le sembianze di un serpente enorme che si estende sotto i nostri occhi. BRIVIDI di stupore si disegnano sui nostri visi. Alla fine del percorso il serpente ci attendeva...

  8. Non poteva essere vero! Il simbolo dell'energia Kundalini è di fronte a noi disegnato sulla terra. Fu  il benvenuto nel regno dell'energia cosmica....che ravviva il nostro spirito e ci dona forza. Il cielo di un azzurro vivo e il sole ancora luminoso, si congratulano con noi per il nostro coraggio, determinazione, forza ed energia! Durante la discesa dopo circa 10 minuti, troviamo  Mamani seduto su una roccia che ci  attende con un bastone in mano,  circondato da un'aureola blu cobalto, crea una magia che non avevamo previsto! “Venite che vi benedico”. Sorride orgoglioso. Sono stupefatta! Resto a guardare aspettando il mio turno. Le pietre tutt'intorno si accendono di rosso. Incomincia la discesa dal Qotajaulli. Al termine, andiamo a lenire la stanchezza nei bagni termali situate nei pressi del villaggio. I giorni con Mamani sono volati. Sono stati intensi e indimenticabili,  ....Domani, il gruppo si separa: chi rientra in Italia, chi parte per  visitare  i luoghi turistici e sacri, il famoso MachuPicchu ,  e chi, come le “Donne Avventura“, parte per l’Amazzonia. Il legame che mi unisce al gruppo è speciale! Un altro ricordo meraviglioso da conservare nel cassetto del mio cuore. Gli occhi si riempiono di lacrime di “fervore”. Grazie dissi - rivolgendomi agli APU. Grazie di tutto! ..

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