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Il punto di vista del nostro Revisore dei Conti e del Commercialista. Dott. Maurizio Perugini Dott. Domenico Salerno. Le associazioni non profit con possibile attività commerciale. Le grandi SMS non hanno problemi a diventare Provider
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Il punto di vista del nostro Revisore dei Conti e del Commercialista Dott. Maurizio Perugini Dott. Domenico Salerno
Le associazioni non profit con possibile attività commerciale • Le grandi SMS non hanno problemi a diventare Provider • Alcune SMS che hanno un regime diverso (esempio enti morali) devono scegliere cosa fare • Le SMS che hanno terziarizzato parte della attività commerciale attraverso società collegate devono ridefinire la dinamica dei rapporti contrattuali.
Fiscalità: linee guida per le associazioni non profit - Definizioni • Associazioni non profit • Sono considerate associazioni di promozione sociale le associazioni riconosciute e non riconosciute, i movimenti, i gruppi e i loro coordinamenti o federazioni costituiti al fine di svolgere attività di utilità sociale a favore di associati o terzi, senza finalità di lucro nel pieno rispetto della dignità e della libertà degli associati (art. 2 primo comma, Legge 7/12/2000 no. 383) • Onlus • Acronimo di Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale, termine che raggruppa tutte quelle organizzazioni (associazioni, fondazioni, enti in generale) la cui attività sia inquadrabile con quanto previsto dal decreto legislativo no. 460/97 La commercialità delle attività svolte dagli enti non commerciali deve essere solo marginale, altrimenti non si tratterebbe di enti non commerciali. L’attività commerciale deve essere contabilmente separata da quella istituzionale
Le imposte degli enti non profit Le attività commcerciali degli enti non profit vengono tassate come “reddito d’impresa” e seguono le regole per la determinazione dell’imposta previste per le “imprese commerciali”. Lo stesso vale per la determinazione delle imposte ai fini IRAP e IVA • Non si considerano attività commerciali quelle per le quali sussistano congiuntamente le seguenti condizioni: • Non rientrano nell’attività di impresa • Sono rese in conformità alle finalità istituzionali dell’ente • I costi di un ente commerciale si distinguono in: • Costi relativi all’attività istituzionale • Costi relativi all’attività commerciale • Costi promiscui, relativi ad entrambe