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La definizione dei Fabbisogni Standard per i Comuni e per le Province

La definizione dei Fabbisogni Standard per i Comuni e per le Province. UN NUOVO SISTEMA CHE INDUCA EFFICIENZA E RESPONSABILITÀ NELLA GESTIONE DEI SERVIZI. Danilo Ballanti | SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A. Perché i Fabbisogni Standard. Metodo di Lavoro.

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La definizione dei Fabbisogni Standard per i Comuni e per le Province

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Presentation Transcript


  1. La definizione dei Fabbisogni Standardper i Comuni e per le Province UN NUOVO SISTEMA CHE INDUCA EFFICIENZA E RESPONSABILITÀ NELLA GESTIONE DEI SERVIZI Danilo Ballanti | SOSE - Soluzioni per il Sistema Economico S.p.A.

  2. Perché i Fabbisogni Standard

  3. Metodo di Lavoro

  4. I Luoghi E Gli Attori SOSE

  5. Il Contesto di Riferimento LE SPESE DEI COMUNI (Regioni a statuto ordinario – Anno 2009)

  6. Il Contesto di Riferimento LE SPESE DELLE PROVINCE (Regioni a statuto ordinario – Anno 2009)

  7. I Tempi delle Funzioni fondamentali dei Comuni

  8. I Tempi delle Funzioni fondamentali delle Province

  9. I Primi Questionari Inviati nel 2011

  10. I Primi Questionari Inviati nel 2011

  11. Le Fasi Metodologiche

  12. Fase A) Identificazione delle Informazioni Certificato di Conto Consuntivo: Min. Interno • Interventi della Spesa Corrente accertata utilizzati: • Personale • Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime • Prestazioni di servizi • Utilizzo di beni di terzi • Trasferimenti • Imposte e tasse • Interventi della Spesa Corrente accertata NON utilizzati: • Interessi passivi e oneri finanziari diversi • Oneri straordinari della gestione corrente • Ammortamenti di esercizio • Natura di sintesi del documento (ad es. assenza di informazioni di dettaglio sulla spesa del personale) • 2) Eterogeneità contabile (ad es. difformità nella contabilizzazione dei trattamenti accessori) Limiti del Certificato di Conto Consuntivo

  13. Fase A) Identificazione delle Informazioni Fonti istituzionali: ISTAT, Agenzia del Territorio, Ministero dell’Interno, MIUR, INPS, Ministero dell’Ambiente, Dipartimento delle Finanze • Non esistono fonti ufficiali utili per determinare i carichi di lavoro • 2) Non esistono informazioni sulla quantità/qualità del servizio offerto • 3) Non esistono dati sulle dotazioni strumentali, sulle modalità di svolgimento e le forme di gestione del servizio Limiti delle Fonti Istituzionali

  14. Fase A) Identificazione delle Informazioni Questionari SOSE/IFEL-UPI: Il questionario consente di superare i limiti informativi dei CCC e delle fonti istituzionali Mappare le caratteristiche dei servizi svolti

  15. Fase A) Identificazione delle Informazioni OBIETTIVI DEI QUESTIONARI

  16. Fase A) Identificazione delle Informazioni LA STRUTTURA DEI QUESTIONARI

  17. Sintesi del Flusso Informativo Portale dei Fabbisogni standard Questionari Enti interessati: 83 Province 6.702 Comuni Controllo qualità del dato FP01U - correzione di 51 anomalie (17 Province) FC01A - correzione di 452 anomalie (309 Enti) FC01B - correzione di 308 anomalie (252 Enti) FC01C - correzione di 305 anomalie (230 Enti) FC01D - correzione di 653 anomalie (526 Enti) relative a gravi incoerenze riscontrate nei dati Fonte dati ufficiali Certificati di Conto Consuntivo

  18. La Funzione dei Fabbisogni Standard La specificazione del modello utilizzato per la determinazione dei Fabbisogni Standard è la seguente: yi = α+β' Xi + γ'Wi + δ'Zi + εi Componente stocastica Spesa corrente procapite Variabili che possono spiegare i differenziali di costo relativi ai modelli organizzativi, al territorio, al reddito, alle entrate e alle scelte discrezionali dell’ente. Tali variabili vengono sterilizzate in fase applicativa. • Variabili di contesto relativi alla domanda • Variabili di contesto relative all’offerta e • alla tipologia di servizio • - Economie di scala (popolazione) • Fattori esogeni di carico Le Variabili Obiettivo possono essere sostituite, in fase di applicazione del modello, con valori obiettivo in modo da evitare distorsioni. I Prezzi dei fattori produttivi rientrano tra le possibili variabili obiettivo. La stima dei coefficienti della “Funzione dei Fabbisogni Standard” è stata determinata applicando il Metodo dei minimi quadrati ordinari (OLS) con errori robusti per l’eteroschedasticità

  19. La Funzione dei Fabbisogni Standard – Un Esempio FC01A – Servizi di gestione delle entrate tributarie e ai servizi fiscali (peso = 5,39%) Nell’ambito della Funzione Fabbisogni Standard sono risultate significative: R2 = 0,4425 Variabili Xi *** P-value < 0,001 ** 0,001 <= P-value < 0,05 * 0,05 <= P-value < 0,10

  20. La Funzione dei Fabbisogni Standard – Un Esempio FC01A – Servizi di gestione delle entrate tributarie e ai servizi fiscali (peso = 5,39%) Nell’ambito della Funzione Fabbisogni Standard sono risultate significative: Variabili Wi *** P-value < 0,001 ** 0,001 <= P-value < 0,05 * 0,05 <= P-value < 0,10

  21. La Funzione dei Fabbisogni Standard – Un Esempio FC01A – Servizi di gestione delle entrate tributarie e ai servizi fiscali (peso = 5,39%) Nell’ambito della Funzione Fabbisogni Standard sono risultate significative: Variabili Zi *** P-value < 0,001 ** 0,001 <= P-value < 0,05 * 0,05 <= P-value < 0,10

  22. La Funzione dei Fabbisogni Standard – Un Esempio FC01A – Servizi di gestione delle entrate tributarie e ai servizi fiscali (peso = 5,39%) Nell’ambito della Funzione Fabbisogni Standard sono risultate significative: Variabili Zi *** P-value < 0,001 ** 0,001 <= P-value < 0,05 * 0,05 <= P-value < 0,10

  23. La Funzione dei Fabbisogni Standard – Un Esempio FC01A – Servizi di gestione delle entrate tributarie e ai servizi fiscali (peso = 5,39%) Nell’ambito della Funzione Fabbisogni Standard sono risultate significative: Variabili Zi *** P-value < 0,001 ** 0,001 <= P-value < 0,05 * 0,05 <= P-value < 0,10

  24. I Fabbisogni Standard

  25. Valutazioni – Funzioni generali dei comuni (FC01A/B/C/D)

  26. Valutazioni – Funzioni generali dei comuni (FC01A/B/C/D)

  27. Valutazioni – Funzioni generali delle province (FP01U)

  28. Valutazioni – Funzioni generali delle province (FP01U)

  29. I Questionari Inviati nel 2012

  30. I Questionari Inviati nel 2012

  31. Gli Ultimi Questionari

  32. FABBISOGNI STANDARD E LIVELLI QUANTITATIVI DELLE PRESTAZIONI MAPPA DI POSIZIONAMENTO DEGLI ENTI LOCALI Mappa degli Enti locali asse orizzontale: differenziale tra Spesa Storica e Fabbisogno Standard teorico asse verticale: differenziale tra Livelli quantitativi delle prestazioni storiche e teoriche

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