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SSD Chirurgia Muscolo Scheletrica Responsabile: Dott. Flavio Fazioli. Metastasi ossee da carcinoma della Mammella. Flavio Fazioli. Lesioni metastatiche all’anca. Lesione stabile Frattura conclamata Impending fracturres. Sopravvivenza. Non trattata
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SSD Chirurgia Muscolo Scheletrica Responsabile: Dott. Flavio Fazioli Metastasi ossee da carcinoma della Mammella. Flavio Fazioli
Lesioni metastatiche all’anca Lesione stabile Frattura conclamata Impending fracturres
Sopravvivenza Non trattata 4 - 5 mesi con frattura conclamata Trattata chirurgicamente 13.8 mesi in fase di impending Fidler H. 1998
Il potenziale di guarigione delle fratture patologiche non trattate è:4 - 7 % Beal, Clain, Takita 1990
Biopsia • Incisionale • Escissionale • Ago sottile 22 G • Ago grosso 8 G, 11 G
Obiettivi del trattamentonellamalattiametastaticaossea • Obiettivi primari • Obiettivi secondari • Prevenire gli eventi scheletrici • Ridurre al minimo l’invalidità • Dare sollievo dal dolore • Migliorare la funzionalità • Benefici sulla qualità della vita • Limitare gli eventi avversi • Ridurre l’ipercalcemia • Migliorare l’accettabilità delle terapie • Considerare il suo stile di vita • Ridurre i costi di gestione della terapia
Radioterapia 30 Gy in 10 frazioni in due settimane • 80 % riceve dei trattamenti radioterapici • Azione antalgica nell’ 75 - 85 % Complicanze della radioterapia • Neurite post attinica 23.8 % • Osteonecrosi 36.4 % • Riduzioine dell’angiogenesi peri-lesionale Rasmusson B. et alii Radiother Oncol. - 1995
Bifosfonati per la malattia metastatica ossea • 1a generazione - Clodronato • 2a generazione - Pamidronato endovena • 3a generazione - Zoledronato endovena - Ibandronato endovena e orale Cristofanilli M, Hortobagyi GN. Cancer Control 1999; 6 (3): 241-246
Meccanismo d’azione dei bifosfonati Modula lo scambio di segnali tra osteoblasti e osteoclastii Inibisce la formazione, la migrazione e l’attività osteolitica; promuove l’apoptosi Si concentra nell’osso appena mineralizzato e sotto gli osteoclasti Rilascio locale durante la fase di riassorbimento osseo
Trattamento della malattia metastatica ossea con bifosfonati A lungo termine A breve termine Sollievo dal doloremetastatico osseo Prevenzione deglieventi scheletrici Miglioramento della qualità di vita senza effetti indesiderati Valutazione dello stile di vita della paziente e tipo di terapia antineoplastica Riduzionedeicostisanitari
L’ OsteonecrosidellaMandibolaassociataallaterapia con Bisfosfonati(ON-BP) • Nel 2003 primo caso segnalato; 800 casi in letteratura • Patologia rara, ma invalidante a carattere progressivo, con scarsa tendenza alla guarigione • 0,7 casi x 100.000 pazienti in terapia con BP orali • 0,8-10% nei pazienti in terapia per Mtx ossee • In Italia crescente numero di casi: 31 nel 2004 94 casi nel 2006 • Non è chiarito il rapporto causale con l’utilizzo di bisfosfonati • No accordo sul trattamento, sul follow-up, né sulla prognosi da Bisfosfonati vol. VIII n.2 Maggio 2007
Lesione • Area nel cavo orale di tessuto osseo esposto di colore bianco-giallastro, talvolta suppurante, non sanguinante che a volte fistolizza verso la cute • Mucosa gengivale ulcerata, arrossata, edematosa • Difficoltà di guarigione
Osteonecrosi della mandibola • Bisfosfonati si accumulano nelle aree sottoposte ad attivo rimodellamento ed elevato turnover osseo (Mtx, Paget) e inibiscono l’attività osteoclastica • Mandibola, mascella, osso alveolare: tessuto osseo ad alto turnover a causa dello stress meccanico della masticazione e al movimento dei denti • Riparazione dei microdanni e mantenimento competenza meccanica ?
Elevato accumulo di farmaco a livello mandibolare soprattutto nei paz. trattati con alte dosi di Bisfosfonati i.v. (paz.Oncologici) Rallentamentodel processo riparativo osteoclasto-mediato + Sovrainfezione batterica dovuta ai batteri residenti Inizio del processoostemielitico/osteonecrotico
Bisfosfonati Più frequente con i potenti aminobisfosfonati i.v. ad alte dosi utilizzati nei pazienti oncologici
Radiofrequenza adiuvante • - Denatura le proteine • - Rottura della parete cellulare"Shock Termico” • Caugula i vasi afferenti • Riduzione del 43 % rischio di recidiva Capanna R. 2003
Frattura incombente • Le lesioniosteolitichesono a maggiorrischiodifratturarispettoalleosteoaddensanti • Le sedianatomichesottoposte al caricosono a maggiorrischiodifrattura • Il riassorbimentoendostalerisulta del 50-75 % dellospessoreoriginale del segmento • Il difettocherisultaoltreil 50 % del diametrodell’ossosul piano longitudinale e/o sul piano coronale • Se persistedolore al carico o progressionedellalesionedopochemioterapia e/o radioterapia
Le lesioniosteolitichesono a maggiorrischiodifratturarispettoalleosteoaddensanti
Le sedianatomichesottoposte al caricosono a maggiorrischiodifrattura
Il riassorbimentoendostalerisulta del 50-75 % dellospessoreoriginale del segmento Si No
Il difettorisultaoltreil 50 % del diametrodell’ossosul piano longitudinale e/o sul piano coronale
Prevenireglieventischeletrici Ridurre al minimol’invalidità Dare sollievodaldolore Migliorare la funzionalità Beneficisullaqualitàdi vita Conclusioni