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BANCA POPOLARE DI SONDRIO. ANALISI DEL PATRIMONIO DI VIGILANZA NEL 2006-2007-2008. Mariadolores Mirabella Anna Chiara Tessari. BANCA POPOLARE DI SONDRIO IL PATRIMONIO DI VIGILANZA.
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BANCA POPOLARE DI SONDRIO ANALISI DEL PATRIMONIO DI VIGILANZA NEL 2006-2007-2008 Mariadolores Mirabella Anna Chiara Tessari
BANCA POPOLARE DI SONDRIOIL PATRIMONIO DI VIGILANZA Il PATRIMONIO DI VIGILANZA può essere definito come il patrimonio che le banche devono tenere a fronte della copertura dei rischi. Costituisce il principale punto di riferimento nelle valutazioni dell’Organo di Vigilanza in ordine alla stabilità della banca. Su di esso si basano i più importanti strumenti di controllo prudenziale, quali il coefficiente di solvibilità, i requisiti a fronte di rischi di mercato, le regole sulla concentrazione dei rischi.
L’Accordo di Basilea del 1988 suddivide il patrimonio regolamentare delle banche in due blocchi:1) Patrimonio di base (o Tier 1);2) Patrimonio supplementare (o Tier 2).L’emendamento apportato nel 1996 all’Accordo ha dato origine ad un terzo blocco patrimoniale:3) Tier 3.PV=PB+PS-D
BILANCIO 2006: PV Le componenti del patrimonio di vigilanza sono rappresentate da: • Conferimenti dei soci; • Utili accantonati; • Rivalutazioni monetarie effettuate nel passato. Non concorrono: • Strumenti ibridi di patrimonializzazione; • Passività subordinate; • Strumenti innovativi di capitale.
BILANCIO 2006: PB ELEMENTI POSITIVI: • Capitale sociale; • Sovrapprezzi di emissione; • Riserve; • Quota di utile dell’esercizio 2006. ELEMENTI NEGATIVI: • Immobilizzazioni immateriali (voce 120 di SP); • Filtri prudenziali negativi del PB.
BILANCIO 2006: PS ELEMENTI POSITIVI: • Plusvalenze nette su interessenze societarie classificate come “attività detenute per la vendita”. ELEMENTI NEGATIVI: • Filtri prudenziali negativi del PS. BILANCIO 2006: TIER 3 Non sussistono elementi di patrimonio da ricomprendersi nel patrimonio di terzo livello.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 31/12/05 31/12/2006 a) PB PRIMA APPLICAZ.FILTRI PRUD. 1.153.941 1 .098.627 b) PB DOPO APPLICAZ.FILTRI PRUD. 1.153.371 1.098.511 c) PS PRIMA APPLICAZ.FILTRI PRUD. 127.498 57.397 d) PS DOPO APPLICAZ.FILTRI PRUD. 63.431 28.637 e) PB+PS DOPO APPLIC.FILTRI 1.216.802 1.127.148 f) DEDUZIONI DAL PB E PS -43.637 -44.534 g) PATRIMONIO DI VIGILANZA 1.173.165 1.082.614 h) REQUISITI PATR.DI VIGILANZA H.1) RISCHIO DI CREDITO 825.420 714.551 H.2) RISCHIO DI MERCATO 33.872 33.905 i) ATTIVITA’ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA I.1) ATTIVITA’DI RISCHIO PONDERATE 12.287.876 10.702.921 I.2) PB/RWA (TIER 1 CAPITAL RATIO) 9,39 10,31 I.3) PV/RWA (TOTAL CAPITAL RATIO) 9,55 9,93
ADEGUATEZZA PATRIMONIALE La BPS si è sempre preoccupata di avere un patrimonio adeguato e idoneo a permettere uno sviluppo graduale della propria operatività. Ciò è dimostrato dall’adeguatezza del coefficiente di solvibilità individuale (PV/RWA) della banca per fronteggiare il rischio di solvibilità delle controparti. Banca d’Italia ha chiesto agli intermediari di operare con margini patrimoniali superiori ai requisiti minimi, così ai fini di una maggiore solidità patrimoniale è stato posto un target di Tier 1 Ratio almeno pari al 6% e un Total Capital Ratio in un intorno del 10%. Si può notare dalla tabella come la BPS rispetti questi obiettivi.
ASSORBIMENTI PATRIMONIALI Nel 2006, il PV è assorbito da: • 70,36% dal Rischio di Credito; • 2,89% dai Rischi di Mercato. Il rimanente 26,75% (circa 313.873) è patrimonio disponibile (FREE CAPITAL).
Bilancio nel 2007-2008 • Banca di Sondrio per presidiare i rischi ed espandere in modo armonico l’attività : sviluppa in modo graduale l’operatività aumenta periodicamente il capitale raccoglie mezzi finanziari ed effettua accantonamenti gestisce in modo estremamente prudente il patrimonio societario, in quanto è una banca popolare e ha responsabilità nei confronti dei soci
Patrimonio di vigilanza (PV)= Patrimonio di base (PB) + Patrimonio supplementare (PS) – deduzioni previste dalla normativa dell’anno a cui si fa riferimento • Coefficiente di solvibilità fa fronte alla solvibilità della banca • Assorbimento di PV (rischio di credito,rischio di mercato,diversi rischi,capital free)
Coefficiente di solvibilità (CS) • La banca di Sondrio è sempre preoccupata di avere un patrimonio adeguato e idoneo a permettere uno sviluppo graduale della propria operatività. Ciò è evidenziato dall’adeguatezza del coefficiente di solvibilità che la banca deve rispettare a fronte del rischio di solvibilità delle controparti. • Tale coefficiente è dato da (PV) : (totale delle attività aziendali ponderate in base al rischio di ogni attività). Il minimo previsto dalla normativa di vigilanza per le banche che appartengono ai gruppi bancari è del 7%
Assorbimento del PV • La diminuzione del PV rispetto al 2007 è dovuta a: • aumento delle azioni proprie in portafoglio • presenza della riserva da valutazione negativa
Capital free • La differenza tra patrimonio e attività immobilizzate. • La differenza tra patrimonio di vigilanza(PV) e assorbimenti patrimoniali. • quantità residuale, strategica per la libera attività della banca • riserva di energie patrimoniali usate dalla banca per crescere • deve essere positivo, per permettere prospetticamente l’allocazione di rischi in base al sentiero di crescita della banca • se è negativo,la banca deve farlo rientrare nelle norme regolamentari e deve avvertire la Banca d’Italia (non comporta il default della banca)
Capital free Il capital free del 2007 è adeguato alle esigenze del 2007 e alle previsioni di crescita. Il capital free del 2008 è adeguato alle esigenze del 2008 e alle previsioni di crescita
Conclusioni La recente grave crisi dei mercati ha portato al centro dell’attenzione: 1. la capacità di gestire professionalmente i rischi (per mantenere un corretto equilibrio tra le dinamiche dello sviluppo aziendale e le dotazioni rappresentate dai mezzi propri) 2.l’importanza di un’adeguata dotazione patrimoniale (data dal coefficiente di solvibilità molto superiore rispetto al minimo previsto dalla normativa) • La Banca ha aumentato il capitale,adeguando la dotazione patrimoniale • La Banca ha destinato una quota significativa dell’utile all’autofinanziamento • Corretto rapporto tra risorse proprie e sviluppo operativo-dimensionale, disposizione di riserve in una logica prudenziale di presidio dei fattori di rischio