520 likes | 651 Views
ARTERIOPATIE PERIFERICHE PERCHE’ IL CARDIOLOGO DEVE OCCUPARSENE MILANO- HOTEL MICHELANGELO 18 NOVEMBRE 2006. IMT carotideo come marker di aterotrombosi. Damiano Baldassarre Enrica Grossi Paoletti Centre Department of Pharmacological Sciences, University of Milan and
E N D
ARTERIOPATIE PERIFERICHE PERCHE’ IL CARDIOLOGO DEVE OCCUPARSENE MILANO- HOTEL MICHELANGELO 18 NOVEMBRE 2006 IMT carotideo come marker di aterotrombosi Damiano Baldassarre Enrica Grossi Paoletti Centre Department of Pharmacological Sciences, University of Milan and Cardiologico Monzino Centre IRCCS
PERCHÉ IL CARDIOLOGO DEVE OCCUPARSI DI IMT • La patologia coronarica asintomatica è prevalente nella popolazione generale • Individui con patologia coronarica asintomatica hanno un rischio più elevato dei soggetti liberi dalla malattia di progredire alla coronaropatia conclamata e alla morte cardiaca • L'identificazione precoce ed il trattamento preventivo di questo tipo di pazienti potrebbe potenzialmente abbassarne il rischio di conseguente sviluppo alla patologia coronarica conclamata
Soltanto circa il 50% delle malattie cardiovascolari possono essere attribuite ai fattori di rischio convenzionali. Necessità di identificare nuove procedure diagnostiche, possibilmente non invasive, che permettano di identificare con maggior precisione quei soggetti che meglio di altri potrebbero beneficiare di trattamenti preventivi dietetici e/o farmacologici.
INTIMA MEDIA THICKNESS (IMT) Near wall ICA BULB IMT COMMON CAROTID ECA Far wall Lo spessore del complesso medio intimale carotideo, anche detto Carotid artery intima-media thickness (IMT) è un marker non invasivo di alterazione precoce della parete arteriosa, che può essere facilmente misurato mediante ultrasonografia B-mode ultrasound.
Intimal plus media thickness of the arterial wall: a direct measurement with ultrasound imaging. Pignoli P, Tremoli E, Poli A, Oreste P, Paoletti R.Circulation1986;74:1399-1406 Interfaccia sangue intima Interfaccia media avventizia Lume { Linee ecogeniche Ultrasonografia Avventizia { Istologia Intima Media thickness (IMT)
N° di studi pubblicati per anno 400 PUBMED KEYWORDS: “Carotid IMT” OR "intima media thickness" OR "intimal medial thickness" OR "intima-media thickness" OR "intimal plus medial complex“. Pubmed limits: Humans and English 300 200 100 0 1993 1995 1996 1999 2001 2002 2003 1991 1992 1994 1997 1998 2000 2004 2005 1986-1990 Year of publication Dopo la pubblicazione di questo articolo la metodologia per la misura dell’IMT carotideo, è stata utilizzata sempre più ampiamente nella ricerca clinica. Se consideriamo ad es, il numero di pubblicazioni per anno come indice dell’interesse della comunità scientifica per questa metodologia possiamo vedere che iniziando dal 1986 quando lo studio di pignoli fu pubblicato, l’interesse è aumentato quasi esponenzialmente nel tempo con circa 1000 articoli pubblicati nei soli ultimi tre anni
precedente seminario L’IMT CAROTIDEO • È associato ai fattori di rischio cardiovascolari • È associato alla patologia coronarica clinicamente evidente (es IMA, Angina, ecc) • È associato alla gravità della patologia coronarica rilevata angiograficamente • È associato ad un’aumentata incidenza di eventi vascolari • È predittivo di nuovi eventi vascolari
Sulla base di queste evidenze sperimentali indirette diversi autori hanno suggerito che l’IMT carotideo possa essere utilizzato, in studi clinici ed epidemiologici, come “marker surrogato” di aterosclerosi di altri distretti vascolari, ed in particolare di quello coronarico
Nonostante l’enorme quantità di informazione attualmente disponibile su questo argomento, poco si sa circa la possibilità di utilizzare l’IMT carotideo nella normale pratica clinica come marker di rischio cardiovascolare su base individuale. Nel tentativo di dare una risposta a questo argomento negli ultimi anni abbiamo effettuato tutta una serie di studi volti a valutare se l’IMT carotideo, misurato nella normale pratica clinica, sia in grado di fornire utili informazioni a migliorare la stima del profilo di rischio del paziente
In una serie di studi trasversali, effettuati principalmente in pazienti afferenti alla nostra clinica lipidica, abbiamo dimostrato come anche quando misurato nella normale pratica clinica l’IMT carotideo correli molto bene con i fattori di rischio coronarici CAROTID ARTERY INTIMA-MEDIA THICKNESS MEASURED BY ULTRASONOGRAPHY IN NORMAL CLINICAL PRACTICE CORRELATES WELL WITH ATHEROSCLEROSIS RISK FACTORS. Baldassarre D., Amato M, Bondioli A, Sirtori Cr, Tremoli E. Stroke 2000;31: 2426-2430. INCREASED CAROTID ARTERY INTIMA-MEDIA THICKNESS IN SUBJECTS WITH PRIMARY HYPOALPHALIPOPROTEINEMIA. Baldassarre D., Amato M, Pustina L, Tremoli E, Sirtori Cr, Calabresi L, Franceschini G. Arterioscler, Thromb Vasc Biol 2002;22:317-322. CORRELATION OF PARENTS’ LONGEVITY WITH CAROTID INTIMA-MEDIA THICKNESS IN PATIENTS ATTENDING A LIPID CLINIC. Baldassarre D., Amato M, Veglia F, Pustina L, Castelnuovo S, Sirtori Cr, and Tremoli E. Atherosclerosis 2005;179:111-117.
Caratteristiche dei soggetti con e senza coronaropatia (CHD) Baldassarre et al., Stroke 2000;31: 2426-2430.
Sebbene questi studi supportino molto bene il concetto che, anche quando misurato nella normale pratica clinica, l’IMT carotideo sia un ottimo marker: • per studiare l’effetto di fattori di rischio cardiovascolare • per identificare gruppi di pazienti con e senza storia di eventi. • essi non forniscono alcuna informazione riguardante il potenziale ruolo dell’IMT quale test da utilizzarsi con propositi predittivi su base individuale
SCOPO DELLO STUDIO Valutare se l’ispessimento medio intimale carotideo, misurato nella pratica clinica, potesse essere combinato con il Framingham Risk Score (FRS) per migliorarne la capacità predittiva di nuovi eventi cardiovascolari. Baldassarre et al., Atherosclerosis 2006 May 6 [Epub ahed of print]
UOMINI 90th 4.0 80th 3.0 70th 60th 3.0 2.5 50th 40th 2.0 Decili di Max-IMT Max-IMT (mm) 2.0 30th 1.4 20th 10th 0.9 0.8 1.0 0.0 20-29 30-39 40-49 50-59 60-69 70-79 DECADI DI ETà (anni) Concentrando l’attenzione sui pazienti a rischio intermedio (rischio di Framingham: 10-20%) che rappresentano la vera area di incertezza in cui il medico spesso non sa decidere se trattare o meno il paziente. Adottando tutta una serie di procedure che hanno permesso di identificare in ogni classe di sesso e di età i valori di IMT che potevano essere considerati come abnormemente elevati DONNE 4.0 90th 3.0 80th 3.0 2.5 70th 2.1 60th Decili di Max-IMT Max-IMT (mm) 50th 40th 1.7 2.0 30th 1.3 20th 10th 0.7 1.0 0.0 20-29 30-39 40-49 50-59 60-69 70-79 DECADI DI ETà (anni) Baldassarre et al., Atherosclerosis 2006 May 6 [Epub ahed of print]
Abbiamo potuto dimostrare che sia il rischio di Framingham che l’IMT carotideo erano entrambi variabili capaci di predire in modo indipendente i nuovi eventi vascolari. • FRS >10%: HR of 2.60 (95% CI 1.07 - 6.3; p = 0.03) • Max-IMT > BTV: HR of 2.42 (95% CI 1.04 - 5.66, p = 0.04)
7 6 5 4 3 2 1 0 Stratificando la popolazione studiata in base alla presenza di un rischio di Framingham al di sotto o al di sopra del 10% e un valore di IMT minore o maggiore dell’appropriato valore soglia (BTV), l’associazione tra IMT ed eventi era almeno tanto forte quanto l’associazione osservata con il Framingham, e la presenza concomitante di un FRS ≥10% e di un IMT superiore al valore soglia portava ad un aumento significativo del rischio cardiovascolare. 6.7 (p=0.01) Max-IMT best threshold value (BTV): Uomini = 60° percentile Donne = 80° percentile 4.2 P<0.05 4.1 P<0.05 Hazard ratio Max-IMT ≥ BTV Max-IMT < BTV 10<FRS<20% FRS < 10% Valori aggiustati per trattamento farmacologico Baldassarre et al., Atherosclerosis 2006 May 6 [Epub ahed of print]
Rispetto ai pazienti con un FRS <10% (basso rischio), il rischio relativo di avere un nuovo evento cardiovascolare nei pazienti considerati a rischio intermedio (10≤FRS<20%) aumentava progressivamente dai pazienti con IMT basso ai pazienti con IMT alto. Max-IMT best threshold value (BTV): uomini = 60° percentile donne = 80° percentile p=0.67 3 2 Log Hazard Ratio 1 0 10≤FRS<20% Max-MT≥BTV FRS<10% 10≤FRS<20% Max-MT<BTV 20<FRS<30% Basso rischio Rischio Intermedio Alto rischio Valori aggiustati per trattamento farmacologico Baldassarre et al., Atherosclerosis 2006 May 6 [Epub ahed of print]
Pazienti a rischio intermedio ma con IMT alto avevano un rischio assolultamente sovrapponibile a quello di pazienti con un FRS tra 20 e 30% che secondo le attuali normative dovrebbero invece essere trattati con terapia aggressiva. Max-IMT best threshold value (BTV): uomini = 60° percentile donne = 80° percentile p=0.67 3 2 Log Hazard Ratio 1 0 10≤FRS<20% Max-MT≥BTV FRS<10% 10≤FRS<20% Max-MT<BTV 20<FRS<30% Basso rischio Rischio Intermedio Alto rischio Valori aggiustati per trattamento farmacologico Baldassarre et al., Atherosclerosis 2006 May 6 [Epub ahed of print]
Quando abbiamo confrontato l’incidenza di nuovi eventi cardiovascolari stimata sulla base del FRS con l’incidenza effettivamente osservata in 5 anni di osservazione (stimata sulla base delle curve di sopravvivenza di Kaplan-Meyer) nei pazienti a rischio basso o intermedio stratificati in base alla presenza di valori di IMT bassi o alti Rapporto = 3.11 50 Incidenza stimata in base al FRS Incidenza effettivamente osservata in 5 anni di osservazione 40 30 Incidenza di eventi cardiovascolari (%) Soglia per il trattamento farmacologico 20 10 0 Max-MT< BTV Max-MT ≥ BTV Max-MT< BTV Max-MT ≥ BTV Pazienti a rischio intermedio (10%<FRS<20%) Pazienti a rischio basso (FRS<10%) Baldassarre et al., Atherosclerosis 2006 May 6 [Epub ahed of print]
Abbiamo osservato che il FRS era un buon indice predittivo di eventi vascolari nei pazienti a basso rischio, mentre nei pazienti a rischio intermedio, il FRS era un buon indice predittivo solo nei pazienti con IMT basso, mentre sottostimava fortemente il rischio dei pazienti con IMT alto. Rapporto = 3.11 50 Incidenza stimata in base al FRS Incidenza effettivamente osservata in 5 anni di osservazione 40 30 Incidenza di eventi cardiovascolari (%) Soglia per il trattamento farmacologico 20 10 0 Max-MT< BTV Max-MT ≥ BTV Max-MT< BTV Max-MT ≥ BTV Pazienti a rischio intermedio (10%<FRS<20%) Pazienti a rischio basso (FRS<10%) Baldassarre et al., Atherosclerosis 2006 May 6 [Epub ahed of print]
Sulla base degli ultimi due istogrammi era possibile calcolare che “la reale incidenza di nuovi eventi cardiovascolari ” può essere molto meglio predetta sulla base del FRS se questo è moltiplicato per 3.11 . Rapporto = 3.11 50 Incidenza stimata in base al FRS Incidenza effettivamente osservata in 5 anni di osservazione 40 30 Incidenza di eventi cardiovascolari (%) Soglia per il trattamento farmacologico 20 10 0 Max-MT< BTV Max-MT ≥ BTV Max-MT< BTV Max-MT ≥ BTV Pazienti a rischio intermedio (10%<FRS<20%) Pazienti a rischio basso (FRS<10%) Baldassarre et al., Atherosclerosis 2006 May 6 [Epub ahed of print]
SOMMARIO STUDIO I I risultati di questo studio hanno fornito una prima evidenza che, anche quando misurato nella normale pratica clinica, l’IMT delle carotidi extracraniche può aumentare in modo significativo la capacità predittiva degli algoritmi di calcolo del rischio cardiovascolare globale in pazienti dislipidemici a rischio intermedio. Baldassarre et al., Atherosclerosis 2006 May 6 [Epub ahed of print]
CAROTIDI E CORONARICA ESISTE UNA CORRELAZIONE DIRETTA?
STUDI IN VIVO Aterosclerosi carotidea Aterosclerosi Coronarica VS ICA correlazione meno evidente (r ≈ 0.3) Bif CC ECA (Ultrasonografia B-mode) (Angiografia quantitativa) ATEROSCLEROSI CAROTIDEA E CORONARICA STUDI AUTOPTICI correlazione significativa tra aterosclerosi carotidea e coronarica (Coefficiente di correlazione ≈ 0.5) Young et al., Am J Cardiol 1960;6:300-308. Holme et al. Arteriosclerosis 1981 Mitchell et al. BMJ 1962;5288:1293-301 Adams Circulation 1995 - Balbarini Angiology 2000 - Holaj Can J Cardiovasc 2003
Ultrasonografia B-mode informazioni riguardanti la parete vasale Angiografia solo informazioni relative al diametro residuo del lume vasale IPOTESI • Reale mancanza di associazione fra i due distretti vascolari in vivo? • Problemi metodologici? Baldassarre et al., 2006 (Submitted)
ULTRASONOGRAFIA INTRAVASCOLARE (IVUS) Baldassarre et al., 2006 (Submitted)
SCOPO DEL LAVORO parete carotidea Ultrasonografia B-Mode parametri più omogeneiper entrambi i distretti vascolari approccio ad oggi utilizzato VS VS parete coronarica lume coronarico Angiografia IVUS Baldassarre et al., 2006 (Submitted)
CAROTIDI VS CORONARIE ANGIOGRAFIA CORONARICA VS ULTRASONOGRAFIA CAROTIDEA Stenosi del lume vs IMT IVUS CORONARICO VS ULTRASONOGRAFIA CAROTIDEA IMT vs IMT 1.5 1.0 Coronary Max-IMT (mm) 0.5 0 0.5 3.0 5.5 Carotid Max-IMT (mm) r= 0.33; p=0.03 r= 0.52; p<0.0002 BY SPEARMAN CORRELATIONS
Qual è la capacità relativa di • IMT carotideo • variabili angiografiche di identificare pazienti con un test IVUS positivo (IVUS(+)) ?
PAZIENTI IVUS(+) o IVUS(-) Normale Intermedia severa 1.4 1.2 1 0.8 Coronary-IMTmax (IVUS) 0.6 0.4 0.2 0 Gruppo A %DS ≤40% n=16 Gruppo B 40%<%DS ≤70% n=19 Gruppo C %DS > 70% n=13 Intero gruppo n=48
IVUS(+) IVUS (–) Il minimo valore di IMTmax Coronarico, che era pari a 0.61 mm, osservato nel gruppo con aterosclerosi severa è stato usato per classificare i pazienti inclusi negli altri due gruppi come IVUS(+) o IVUS(−) Normale Intermedia Severa 1.4 1.2 1 0.8 Coronary-IMTmax (IVUS) (0.61 mm) 0.6 0.4 0.2 0 Gruppo A %DS ≤40% n=16 Gruppo B 40%<%DS ≤70% n=19 Gruppo C %DS > 70% n=13
Gruppo-A: %DSMax =0-40 Gruppo-B: %DSMax =40-70 Usando questo valore soglia nel grafico di correlazione tra IMT coronarico e IMT carotideo di pazienti con una diagnosi angiografica di assenza di aterosclerosi o di aterosclerosi intermedia 1.4 1.2 1 0.8 IVUS ( + ) IMT coronarico (mm) 0.6 IVUS ( – ) 0.4 0.2 0 0 0.5 1 1.5 2 2.5 IMT Carotideo (mm)
Gruppo-A: %DSMax =0-40 Gruppo-B: %DSMax =40-70 Ed usando come valore soglia di IMT un valore pari ad 1 mm, che studi epidemiologici riportano come ben associato ad un aumentato rischio di infarto miocardico e stroke, abbiamo osservato che: Folsom et al. Diabetes Care 2003 Chambless et al. Clin Epidemiol 2003 Salonen et al. Arterioscler Thromb 1991 Chambless et al. Am J Epidemiol 1997 1.4 1.2 1 0.8 IVUS ( + ) IMT coronarico (mm) 0.6 IVUS ( – ) 0.4 0.2 0 0 0.5 1 1.5 2 2.5 IMT Carotideo (mm)
Gruppo-A: %DSMax =0-40 Gruppo-B: %DSMax =40-70 Ed usando come valore soglia di IMT carotideo un valore pari ad 1 mm, che studi epidemiologici riportano essere ben associato ad un aumentato rischio di infarto miocardico e stroke, abbiamo osservato che: Folsom et al. Diabetes Care 2003 Chambless et al. Clin Epidemiol 2003 Salonen et al. Arterioscler Thromb 1991 Chambless et al. Am J Epidemiol 1997 IMT carotideo(-) IMT carotideo(+) 1.4 1.2 1 0.8 IVUS ( + ) IMT coronarico (mm) 0.6 IVUS ( – ) 0.4 0.2 0 0 0.5 1 1.5 2 2.5 IMT Carotideo (mm)
Gruppo-A: %DSMax =0-40 Gruppo-B: %DSMax =40-70 Tutti i pazienti classificati come negativi sulla base dell’IMT carotideo erano Veri negativi IMT carotideo(-) IMT carotideo(+) 1.4 IVUS (+) IVUS (+) C - IMT ( – ) C - IMT (+) (Falso negativo) ( Vero positivo) 1.2 1 0.8 IVUS ( + ) IMT coronarico (mm) 0.6 IVUS ( – ) 0.4 0.2 IVUS ( – ) IVUS ( – ) C - IMT ( – ) C - IMT (+) (Vero negativo) (Falso positivo) 0 0 0.5 1 1.5 2 2.5 IMT Carotideo (mm)
Gruppo-A: %DSMax =0-40 Gruppo-B: %DSMax =40-70 Tutti i pazienti classificati come negativi sulla base dell’IMT carotideo erano Veri negativi IMT carotideo(-) IMT carotideo(+) 1.4 IVUS (+) IVUS (+) C - IMT ( – ) C - IMT (+) (Falso negativo) ( Vero positivo) 1.2 1 0.8 IVUS ( + ) IMT coronarico (mm) 0.6 IVUS ( – ) 0.4 0.2 IVUS ( – ) IVUS ( – ) C - IMT ( – ) C - IMT (+) (Vero negativo) (Falso positivo) 0 0 0.5 1 1.5 2 2.5 IMT Carotideo (mm)
Gruppo-A: %DSMax =0-40 Gruppo-B: %DSMax =40-70 La quasi totalità dei pazienti classificati come positivi in base all’IMT carotideo erano effettivamente Veri positivi IMT carotideo(-) IMT carotideo(+) 1.4 IVUS (+) IVUS (+) C - IMT ( – ) C - IMT (+) (Falso negativo) ( Vero positivo) 1.2 1 0.8 IVUS ( + ) IMT coronarico (mm) 0.6 IVUS ( – ) 0.4 0.2 IVUS ( – ) IVUS ( – ) C - IMT ( – ) C - IMT (+) (Vero negativo) (Falso positivo) 0 0 0.5 1 1.5 2 2.5 IMT Carotideo (mm)
Gruppo-A: %DSMax =0-40 Gruppo-B: %DSMax =40-70 La quasi totalità dei pazienti classificati come positivi in base all’IMT carotideo erano effettivamente Veri positivi IMT carotideo(-) IMT carotideo(+) 1.4 IVUS (+) IVUS (+) C - IMT ( – ) C - IMT (+) (Falso negativo) ( Vero positivo) 1.2 1 0.8 IVUS ( + ) IMT coronarico (mm) 0.6 IVUS ( – ) 0.4 0.2 IVUS ( – ) IVUS ( – ) C - IMT ( – ) C - IMT (+) (Vero negativo) (Falso positivo) 0 0 0.5 1 1.5 2 2.5 IMT Carotideo (mm)
Gruppo-A: %DSMax =0-40 Gruppo-B: %DSMax =40-70 Non c’erano falsi negativi IMT carotideo(-) IMT carotideo(+) 1.4 IVUS (+) IVUS (+) C - IMT ( – ) C - IMT (+) (Falso negativo) ( Vero positivo) 1.2 1 0.8 IVUS ( + ) IMT coronarico (mm) 0.6 IVUS ( – ) 0.4 0.2 IVUS ( – ) IVUS ( – ) C - IMT ( – ) C - IMT (+) (Vero negativo) (Falso positivo) 0 0 0.5 1 1.5 2 2.5 IMT Carotideo (mm)
Gruppo-A: %DSMax =0-40 Gruppo-B: %DSMax =40-70 Solo 4 pazienti, 2 nel gruppo con una diagnosi angiografica di normalità e 2 nel gruppo con aterosclerosi intermedia erano classificati come falsi positivi IMT carotideo(-) IMT carotideo(+) 1.4 IVUS (+) IVUS (+) C - IMT ( – ) C - IMT (+) (Falso negativo) ( Vero positivo) 1.2 1 0.8 IVUS ( + ) IMT coronarico (mm) 0.6 IVUS ( – ) 0.4 0.2 IVUS ( – ) IVUS ( – ) C - IMT ( – ) C - IMT (+) (Vero negativo) (Falso positivo) 0 0 0.5 1 1.5 2 2.5 IMT Carotideo (mm)
Gruppo-A: %DSMax =0-40 Gruppo-B: %DSMax =40-70 Solo 4 pazienti, 2 nel gruppo con una diagnosi angiografica di normalità e 2 nel gruppo con aterosclerosi intermedia erano classificati come falsi positivi IMT carotideo(-) IMT carotideo(+) 1.4 IVUS (+) IVUS (+) C - IMT ( – ) C - IMT (+) (Falso negativo) ( Vero positivo) 1.2 1 0.8 IVUS ( + ) IMT coronarico (mm) 0.6 IVUS ( – ) 0.4 0.2 IVUS ( – ) IVUS ( – ) C - IMT ( – ) C - IMT (+) (Vero negativo) (Falso positivo) 0 0 0.5 1 1.5 2 2.5 IMT Carotideo (mm)
Gruppo-A: %DSMax =0-40 Gruppo-B: %DSMax =40-70 IMT carotideo(-) IMT carotideo(+) 1.4 IVUS (+) IVUS (+) Questo suggerisce che persino fra i pazienti con una diagnosi angiografica di normalità coronarica, l’IMT carotideo è in grado di identificare, i pazienti con alta probabilità di risultare positivi al test IVUS. C - IMT ( – ) C - IMT (+) (Falso negativo) ( Vero positivo) 1.2 1 0.8 IVUS ( + ) IMT coronarico (mm) 0.6 IVUS ( – ) 0.4 0.2 IVUS ( – ) IVUS ( – ) C - IMT ( – ) C - IMT (+) (Vero negativo) (Falso positivo) 0 0 0.5 1 1.5 2 2.5 IMT Carotideo (mm)
Dai risultati di questo studio possiamo quindi concludere: • Anche quando misurata “in vivo” l’aterosclerosi carotidea correla molto bene con quella coronarica • l’IMT carotideo ha potenzialità di essere utilizzato, fra i pazienti già destinati all’angiografia, come mezzo di screening per decidere su quali pazienti effettuare un test IVUS.
L’IMT CAROTIDEO È UN ECCELLENTE MARKER SURROGATO PER: • Studiare i determinanti della malattia aterosclerotica • Per predire la presenza di patologia aterosclerotica in altri distretti vascolari • Per stimare il rischio di sviluppare nuovi eventi cardiovascolari • Per migliorare la capacità predittiva degli algoritmi per il calcolo del rischio cardiovascolare globale in pazienti a rischio intermedio in prevenzione primaria. • L’IMT CAROTIDEO PUÒ ESSERE CONSIDERATO ANCHE UN BUON MARKER PER VALUTARE L’EFFICACIA DI TRATTAMENTI ANTIATEROSCLEROTICI ?
L’IMT CAROTIDEO PUÒ ESSERE CONSIDERATO ANCHE UN BUON MARKER PER VALUTARE L’EFFICACIA DI TRATTAMENTI ANTIATEROSCLEROTICI ? L’IMT è stato frequentemente usato nella sperimentazione clinica per valutare l’efficacia di trattamenti antiaterosclerotici. In particolare, in questi studi è stata valutata la capacità del trattamento farmacologico di inibire la progressione dell’IMT. Questo tipo di approccio implica che, così come l’IMT, anche la progressione dell’IMT nel tempo sia un indice predittivo di nuovi eventi vascolari. Sebbene comunemente accettata, questa asserzione non è stata ancora dimostrata.
THE IMPROVE STUDY THE IMPROVE STUDY Carotid Intima Media Thickness (IMT) and IMT-Progression as Predictors of Vascular Events in a High Risk European Population
THE IMPROVE STUDY Lo studio IMPROVE è uno studio multicentrico, longitudinale, osservazionale volto a valutare: Obiettivo primario l’associazione tra la progressione in 15 mesi e l’incidenza di eventi vascolari in una popolazione europea di pazienti ad alto rischio cardiovascolare per la presenza di almeno tre fattori di rischio. Obiettivi secondari Valutare l’importanza: delle interazioni gene-ambiente dello stato socio-economico della perossidazione lipidica Nella relazione fra progressione dell’IMT carotideo e gli eventi cardiovascolari.
PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI PREFISSATI IL PROGETTO PREVEDEVA: l’arruolamento di un minimo di 3600 pazienti un follow-up clinico/ultrasonografico di 30 mesi. Un monitoraggio degli eventi cardiovascolari di almeno 36 mesi
L’arruolamento dei pazienti è stato ultimato con successo in Aprile 2005 e si è concluso con il reclutamento di 3739 pazienti FINLANDIA n= 1050 2 centri SVEZIA n= 533 OLANDA n= 532 FRANCIA n=501 ITALIA n=1095 2 centri I risultati relativi alla relazione fra progressione dell’IMT carotideo ed eventi vascolari sono attesi per la fine del 2008
Mean-IMT (mm) Interazione: p=0.006 1.10 mm 0.90 0.70 1 2 3 4 5 Carotid IMT per Nazione dati aggiustati per: Età, Genere, Lettore, Ecografista Quintili di età Italia Francia Olanda Svezia Finlandia