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L’esperienza della continuità delle cure a Trieste. Dr.ssa Adele Maggiore Direttore Sanitario ASS 1 Triestina. La continuità assistenziale in campo oncologico. Al servizio del paziente MILANO 3 aprile 2012.
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L’esperienza della continuità delle cure a Trieste Dr.ssa Adele Maggiore Direttore Sanitario ASS 1 Triestina La continuità assistenziale in campo oncologico. Al servizio del paziente MILANO 3 aprile 2012
L’ambito territoriale dell’ASS. n. 1 è di 211,82 kmq., costituito dai territori dei 6 Comuni che ne fanno parte: Duino Aurisina, Monrupino, Muggia , San Dorligo della Valle, Sgonico, Trieste. La popolazione residente, al 2010, è di 236.556 abitanti L’ASS opera su circa 50 sedi diverse nella provincia, con 1.260 dipendenti e oltre mille collaboratori indiretti.
Indice di invecchiamento e di dipendenza provinciale elevato
Più anziani, più anni di vita, più malattie croniche Il 28% > 65 anni di età. A 75 anni il 60% è di sesso femminile A 65 anni il 16% e a 75 anni il 25% della popolazione presenta almeno una patologia cronica (MCV e Diabete) Muoiono di più le persone più povere
OSPEDALI PUBBLICI SEDI UNIVERSITARIE ASS1: un sistema Sistema 118 CSO PDMG CCV ter. dolore SID * 24 ore SCA Distretti MMG/PLS DSM** CPC DDD DIP 20 posti letto Hospice 229 posti letto RSA 16 posti letto stati vegetativi * Assistenza oncologica h24 a domicilio ** CSM h 24 + SPDC
3 ambiti 1.1 Duino-Aurisina, Sgonico,Monrupino 1.2 Trieste (7 circ. - 4 UOT) 1.3 Muggia, San Dorligo
Chi si occupa dei pazienti terminali ONCOLOGIA C.Cardiovascolare Prevenzione MMG-PLS 118 Salute Mentale NAD Diabetologia RSA HOSPICE riabilitazione Med. specialistica Dipendenze DISTRETTI
Chi si occupa dei pazienti terminali DISTRETTI • area cure primarie (medicina generale), • area anziani, • area disabilità e riabilitazione, • area materno-infantile, • area medicina specialistica
Chi si occupa dei pazienti terminali DISTRETTI realizzare una sanità d’iniziativa presa in carico lavorare “in rete”
DISTRETTO si occupa del governo di tutta la domanda ambulatoriale, domiciliare riabilitativa e di degenza eroga interventi multidisciplinari, valutativi, diagnostici, terapeutici e preventivi, finalizzati a sostenere la persona e la sua famiglia fino al periodo del fine vita agisce per il mantenimento della autonomia possibile fornisce assistenza protesica (letti; sollevatori, comode, vocalizzatori;ecc.)
Progetto personalizzato DISTRETTI
RETE CURE PALLIATIVE MMG – Infermiere SID 1° Livello AMBULATORIO TERAPIA DEL DOLORE 2° Livello RSA, HOSPICE, OSPEDALE 3° Livello
A CASA !!! Obiettivo principale
Sottotitolo Criticità socio-sanitarie Contesto sociale Solitudine, abbandono Problemi economici Scarsa compliance familiare Disgregazione tessuto sociale Ripetitività ricoveri ospedalieri Contesto clinico Polipatologie a rischio complicanze (allettamento, perdita di autonomia, ldd) Demenza, invalidità, fratture, cadute Guarigione tardiva e incompleta post evento acuto Dipendenza da nutrizione artificiale ed apparecchiature salvavita 1 gennaio 2010 ITALIA 20,2 FVG 23,2 TS 27,9 Demografia (> 65 anni)
Metodologia e azioni 1. Entro 72 h dal ricovero l’infermiere di reparto: attiva la segnalazione di “deospedalizzazione protetta” 2. Entro 72 hdalla segnalazione 8 infermieri di 4 SID: valutano il caso in reparto approfondendo le problematiche segnalate incontrano se necessario i familiari dell’assistito e/o eventuali care - givers inseriscono i dati nella LLUV del SISSR stabilendo l’esito finale della valutazione redigono un PAI in raccordo con l’MMG attivando i servizi e le risorse necessarie
Risultati Deospedalizzati dai reparti e dal PS (Fonte SISSR) Percentuale di differenza 2010-2011 + 4.8%
Risultati Tipologia sanitaria degli assistiti presi in carico al pronto soccorso nel 2011 N. assistiti 372: età media 84 - femmine 268 (72%) - maschi 104 (28%)
Conclusioni PRESA IN CARICO PRECOCEdei pazienti a rischio di terminalità SVILUPPOdella rete con i MMG, l’Ospedale, l’Hospice, il volontariato DOMICILIARITA’ degli interventi ACCESSO AI FARMACI ANTIDOLORIFICI MIGLIORANDONE IL LORO USO MONITORAGGIO DEL DOLOREin tutti i servizi aziendali
Conclusioni FORMAZIONEspecifica degli operatori e dei MMG SOSTEGNO PSICOLOGICOai pazienti ed alle loro famiglie, ma anche agli operatori COMUNICAZIONE delle opportunità di cura e di presa in carico INFORMAZIONE dei cittadini CULTURA della buona morte
La continuità assistenziale in campo oncologico. Al servizio del paziente Milano 3 APRILE 2012 GRAZIE PER L’ATTENZIONE