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Didattica e competenze: i termini della questione, un’esperienza sul campo

Didattica e competenze: i termini della questione, un’esperienza sul campo. Pescara, 25 gennaio 2010. Voi dite: Italiano.

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Didattica e competenze: i termini della questione, un’esperienza sul campo

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Presentation Transcript


  1. Didattica e competenze: i termini della questione, un’esperienza sul campo Pescara, 25 gennaio 2010 S. Ronchi

  2. Voi dite:Italiano • Possiamo anche far finta di nulla e continuare ad insegnare come si è sempre fatto, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti: l’Italia è tra gli ultimi posti nella valutazione internazionale delle competenze. Esatto! S Ronchi

  3. Ipotesi:di necessità…virtù Però... non sono qui a ‘vendere’ un prodotto Ma a capire come ‘conviverci’ al meglio E verificare l’ipotesi! Ci sono numerose ‘zone d’ombra’ nel concetto di c. Ma anche ‘illuminazioni’ sulla didattica S Ronchi

  4. permanenze Qual è elemento di continuità? • Dpr 275/99 • Nuovo esame di stato (1997) • L.53, DL 59/04 e circ. 85/04 CM 84/05 (Moratti) • Circolare 28/07 sugli esami di terza sec 1° e la circolare 28 marzo o8 sulle prove nazionali (Fioroni) • le Indicazioni Nazionali per il curricolo (sett. 07) (Fioroni) • Il documento sull’obbligo (22/08/07) (Fioroni) • Legge 169/08 Decreto Gelmini (che pretende di dare i “voti” alle competenze!) • Regolamenti per il riordino Licei e Istituti tecnici e professionali S Ronchi

  5. Competenze e Regolamenti riordino secondo ciclo Schema Regolamento Licei (art. 10): I percorsi dei licei “si riferiscono a risultati di apprendimento declinati in conoscenze, abilità e competenze in relazione alla raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente…” S Ronchi

  6. Competenze e Regolamenti riordino secondo ciclo • Non si danno definizioni • Ma si rimanda al decreto sull’obbligo (agosto 2007) • A cui si rifà tutto l’impianto del riordino • Anche dal punto di vista dell’impostazione della didattica per competenze S Ronchi

  7. Il documento sull’obbligo (nicoli) • inizio di costruzione di un sistema per competenze intese in senso non riduttivo al mero saper-fare (altrimenti sarebbero abilità) • Questa è la riduzione della didattica per obiettivi S Ronchi

  8. Il documento tecnico • si nota una forte tendenza disciplinare • Però si nota anche il tentativo di superarla • Sia accorpandole negli assi • Sia definendo le competenze per assi S Ronchi

  9. Competenze chiave Uguali x tutte le scuole italiano Asse dei linguaggi Lingue straniere arte multimedialità Asse matematico informatica matematica scienze Asse scientifico-tecnnoogico Teconologia/fisica tecnologia informatica Asse storico-sociale storia ed. civica economia S Ronchi

  10. Competenze chiave Abilità capacità Com. ita conoscenze italiano Asse dei linguaggi Competenze asse abilità Comp.arte conoscenze arte lingue Comp. lingue tic abilità conoscenze Comp. tic abilità conoscenze S Ronchi

  11. Asse dei linguaggi S Ronchi Analogamente nei regolamenti del secondo ciclo

  12. S Ronchi

  13. cos'è per voi competenza? e cos'è per voi una conoscenza? S Ronchi

  14. Elementi di forza dell’esperienza • Un compito in situazione reale • L’attivazione di conoscenze e abilità in un contesto dotato di senso (parlare ai propri compagni; andare in gita…) • La costruzione del progetto/percorso • L’essere attivi, protagonisti in prima persona • Il poter esplicitare il proprio compito a partire dai propri interessi e bisogni • Questa è l’approccio per competenze S Ronchi

  15. Perché imparano i ragazzi? • Responsabilità • Autonomia • Interesse personale • Compito reale • Intraprendenza • …. • Esperienza • Bellezza S Ronchi

  16. La competenza • Sarebbe più corretto parlare di competenza e non di competenze • Perché la competenza è una e personale S Ronchi

  17. Competenze: Competenza storica Lingua 1 e 2 Matematica Scienze ecc + Conoscenze e abilità S Ronchi

  18. programmazione • finalità • Prerequisiti • Obiettivi formativi • Obiettivi cognitivi • Metodi • Strumenti • Tempi • Attività • Verifiche e valutazione Sono divisi S Ronchi

  19. Radici teoriche S Ronchi

  20. Perché le competenze? Ormai tutta l’Europa le richiede anche a livello lavorativo: (fine estrinseco) perché sono strumento didattico efficace (fine intrinseco) da quali riflessioni pedagogiche nascono queste riflessioni? Oltre da quelle che abbiamo visto, anche da altre considerazioni S Ronchi

  21. apprendimento meccanico fallimentare • Conoscenze tacite (Polanij) • trasformazione del sapere in vita: significatività (Ausubel) S Ronchi

  22. Sapere situato (Bruner) • Al di fuori dello “scolastic view” (Austin) • Unità del sapere (Morin) S Ronchi

  23. Perché unità? • Nella realtà non si insegna “PER DISCIPLINE”! • Ma in modo unitario S Ronchi

  24. unità • Nella scuola tutto diviso: • Ore • Materie • Classi • …. S Ronchi

  25. Radici storiche • In fondo è l’imparare facendo…. • Come in fondo si è sempre fatto… • Infatti… nell’antichità e nel Medioevo… S Ronchi

  26. Fare…. • Capiamo tutti che c’è una differenza tra • fare una ricerca sul campo… • Ad es. Liceo di Varese… S Ronchi

  27. e studiare Dante, Michelangelo, i teoremi… Studiare… S Ronchi

  28. Vostre riflessioni:Italiano e latino • Nella parte introduttiva agli Assi culturali si fa riferimento alla necessità di stimolare atteggiamenti positivi verso l’apprendimento: motivazione e curiosità stimolano la conoscenza. Al riguardo il documento invita a privilegiare la valorizzazione delle attività di laboratorio e l’apprendimento centrato sull’esperienza. • … l’esperienza richiede tempo. S Ronchi

  29. Italiano e latino(triennio) • Per essere più chiari: una cosa è spiegare ad un alunno, ad esempio, che cos’è lo Zibaldone di G. Leopardi, spiegare come è scritto, che si tratta di un diario intellettuale, che cosa questo significa, etc. etc…, altra cosa è LEGGERE lo Zibaldone: • ovviamente leggendolo ed analizzandolo in classe l’alunno capisce assai meglio e per esperienza diretta di che si tratta. • [infatti la teoria è molto più ‘economica’ • Ma meno significativa] S Ronchi

  30. Italiano e latino(triennio) • La nostra riflessione ci induce a ritenere imprescindibile la necessità di rivedere la mole dei contenuti, attraverso l’individuazione dei nuclei fondanti della disciplina, cioè conoscenze caratterizzanti, sia in funzione delle conoscenze che delle competenze. • Solo riducendo e scegliendo in maniera “intelligente” il contenuto esso cessa di essere il fine del processo di apprendimento e diventa strumento per l’acquisizione di capacità e di competenze. S Ronchi

  31. Italiano e latino(triennio) • ESATTAMENTE!...qui c’è già la risposta…d’altra parte: • che cosa significa conoscenza? • Che cosa significa conoscere lo Zibaldone? • E perché è importante? E perché conoscere Leopardi? • Perché le discipline sono un mezzo? • Qual è il fine? • Che cosa vogliamo dalle materie? • Occorre una risposta… • La risposta determina affermare una certa visione di scuola e educazione S Ronchi

  32. Competenza: 1^ definizione Competnze • “indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia” (Raccomandazioni del parlamento Europeo e del Consiglio del 7 settembre 2006 – Quadro europeo delle qualifiche e dei titoli per l’apprendimento permanente) S Ronchi

  33. S Ronchi

  34. Dalle UD alle UA… • Questo è il passaggio dalle unità didattiche • Da un sapere ridotto a conoscenze /abilità o performances prevedibili, meccaniche, riproduttive, scolastiche (rs. Analisi di un testo poetico…) • Agli apprendimenti unitari, che mobilitano tutta la persona e tutte le discipline (necessarie)…che sono personali, imprevedibili, sempre diversi… S Ronchi

  35. Dalle UD alle UA… • Per fare questo passaggio • Almeno un espediente “tecnico” o “formale” dal punto di vista didattico • Il compito in situazione, o il compito di realtà…(sapere situato) S Ronchi

  36. I compiti di realtà • situazioni reali, se ne possono trovare a iosa nella scuola… • Bisogna saperle trovare • Bisogna volerle trovare • Valorizzare ciò che c’è • Bisogna vedere ciò che c’è nella realtà.. • Mentre di solito noi partiamo da ciò che non c’è…(non hanno interesse, non studiano, ecc.) S Ronchi

  37. obiezione • Che differenza c’è con la lezione tradizionale? • Nessuna…se la lezione tradizionale diventa apprendimento attivo che evidenzia competenze… S Ronchi

  38. obiezione • È la differenza che avete evidenziato voi.. • Spiegare lo Zibaldone… • O leggere lo Zibaldone… • Facendolo diventare un’esperienza S Ronchi

  39. Per questo • Anche la conoscenza … • Può essere una competenza! • Purché susciti interesse, passione, coinvolgimento emotivo… • Se ne capisca il senso… S Ronchi

  40. Per questo • Ci sono conoscenze morte, meccaniche • E conoscenze attive (competenze) S Ronchi

  41. Per questo • Non è possibile sempre utilizzare la didattica laboratoriale, occorre anche insegnare per via teorica • Ma se insegno lo Zibaldone e non lo comprendono…perdo il tempo… • Forse allora devo ‘utilizzarlo’ in modo diverso ed economizzarlo S Ronchi

  42. Partire dalle competenze • Es. posso utilizzare come saggio breve anche la relazione di laboratorio (che stendono per fisica o chimica…) • Si lavora insieme su alcune finalità comuni (es. esposizione, errori di sintassi ecc.) • ‘cavo fuori’ da italiano, anche storia o viceversa…(es. progetti su Etty Hillesum: storia, italiano, esposizione, ecc..) • O semplicemente presentano a gruppi Leopardi: mentre spiegano, espongono, si vedono in azione, si valutano…(2 in uno…) S Ronchi

  43. Partire dalle competenze • Occorre però partire dalle competenze • Altrimenti tutto più difficoltoso… • Es. nel Profilo Licei, Italiano: • “possedere ed utilizzare, in modo ampio e sicuro, un patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nell’ambito dei vari contesti sociali e culturali; avere consapevolezza e conoscenza delle principali tappe dello sviluppo storico della lingua italiana e del suo rapporto con i dialetti interni…; S Ronchi

  44. Partire dalle competenze • Conoscere le linee essenziali della nostra storia letteraria e orientarsi agevolmente tra i testi e autori fondamentali; istituire rapporti significativi e storicamente contestualizzati con i movimenti e le opere più importanti delle letterature classiche e moderne…” • “individuare e comprendere le forme moderne di comunicazione, quali messaggi orali, scritti, visivi, digitali, multimediali, nei loro contenuti, nelle loro strategie espressive e negli strumenti tecnici utilizzati” S Ronchi

  45. Una proposta … • Occorre un DISPOSITIVO per attivarle • DISPOSITIVO MINIMO di una progettazione per competenze (reformandi…) S Ronchi

  46. S Ronchi

  47. Ulteriori esemplificazioni S Ronchi

  48. CD su Petrarca pianificazione del lavoro tutti devono esporre (esposizione orale) però ad ognuno il suo: chi è bravo con computer: ppt e link chi più problemi: la biografia chi più acuto: cfr. con il presente poi apprendimento cooperativo (gruppi di 2) anche limiti ma si scoprono anche lati interessanti (abili al computer, a disegnare ecc.) S Ronchi

  49. “maturare e ricostruire un quadro complessivo della civiltà greca, con particolare riguardo agli aspetti economico - sociali - artistici e religiosi ecc. Il fine formativoè quello di far percepire il carattere unitario e di insieme della civiltà greca e il senso di quell’esperienza complessiva per l’oggi Si tratta di evidenziare che cosa sopravvive ancora di quell’esperienza nel concreto della nostra civiltà (e anche nella nostra esperienza quotidiana) e quali sono i valori che ancora sopravvivono S Ronchi

  50. Le vostre interessanti osservazioni S Ronchi

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