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Quali vaccinazioni per l‘utente. 37° Congresso Nazionale ANMDO Gestire il futuro in Sanità Bologna 8-11 giugno 2011. Maria Grazia Zuccaro. Maria Grazia Zuccaro Direttore Servizio Igiene e Sanità Pubblica Bressanone. VACCINAZIONE CONTRO IL TETANO
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Quali vaccinazioni per l‘utente 37° Congresso Nazionale ANMDOGestire il futuro in SanitàBologna 8-11 giugno 2011 Maria Grazia Zuccaro
Maria Grazia Zuccaro Direttore Servizio Igiene e Sanità Pubblica Bressanone
VACCINAZIONE CONTRO IL TETANO L. 20.3.1968, n. 419 obbligatorietà per i nuovi nati L. 27.4.1981, n. 166 obbligatorietà per i nuovi nati L. 05.3.1963, n. 292 obbligatorietà per categorie di lavoratori gli sportivi all‘atto della affiliazione alle Federazioni del CONI le reclute
TetanoL. 292/63 • allevatori di bestiame • asfaltatori • cantonieri • fantini • lavoratori agricoli • metallurgici • metalmeccanici
TetanoL. 292/63 • minatori • operai edili • addetti alla manipolazione di immondizie • personale delle ferrovie • addetti agli ippodromi • stallieri • stradini, ecc.
Indicazioni alla profilassi antitetanica: trattamento di emergenza (linee guida OMS, 1976) • Ogni ferita settica o penetrante • Ustioni estese • Aborto settico • Parti senza adeguata assistenza • Congelamenti estesi con necrosi dei tessuti • Ulcerazioni necrotiche della cute • Gangrena di ogni tipo • Morsicature di animali
TetanoTrattamento di emergenza dei traumatizzati • deve essere effettuato il più presto possibile • preferibilmente entro le prime 6 ore e non oltre le 24 ore
IG tetano adulto peso superiore a 50-60 kg 500 U.I. a qualsiasi età e peso in caso di ustioni estese, ferite multiple molto contaminate aborto settico ritardo dell‘intervento superiore a 12-24 ore durata protezione: 3-4 settimane
Tetano La somministrazione di IG prevede l‘acquisizione del consenso informato D.M. 15.01.1991, art. 19 D.M. 01.09.1995, art. 4
Tetano Completamento ciclo vaccinale primario: al momento zero 2a dose: dopo 4-8 settimane 3a dose: dopo 6 mesi–1 anno dalla seconda Richiamo: ogni 10 anni
Rabbia Dal 1997 l‘Italia era considerata libera da rabbia silvestre I protocolli in caso di morso di animale non prevedevano più la profilassi antirabica Nell‘ottobre 2008 la rabbia silvestre è ricomparsa in Italia (Udine)
Rabbia nel Nord-Est Epidemia: Slovenia - Croazia Friuli Venezia Giulia (Udine-Pordenone-Trieste) Veneto (prov. Belluno) Provincia Autonoma di Trento Provincia Autonoma di Bolzano
Animali che possono trasmettere la rabbia • Canidi (cani, volpi*, coyote, lupi, sciacalli); gatti, puzzole, procionidi, manguste, tassi, martore, caprioli, faine • altri mammiferi capaci di mordere: equini, bovini, suini, ovini, caprini; vampiri e pipistrelli; scimmie • Conigli, scoiattoli, lepri, ratti, topi sono raramente infetti e le loro morsicature non richiedono il trattamento specifico. *)E‘ l‘animale selvatico più colpito che per l'Europa funge da guida della diffusione della rabbia.
Rabbia Profilassi immediata: • comportamento anomalo dell‘animale • morsi di animali selvatici • Morsi verificatisi nei paesi dell‘Est Europeo o in altri continenti (Africa, Asia, America)
Rabbia Procedura post-esposizione: • abbondante lavaggio della ferita con acqua e sapone, toilette chirurgica da realizzare nel più breve tempo possibile • profilassi antitetanica ed eventualmente antibiotica • trattamento specifico antirabico post-esposizione
Rabbia Trattamento specifico post-esposizione • Schedula vaccinale a 5 dosi* ai giorni 0, 3, 7, 14, 28 2) a 4 dosi*: 2 dosi al giorno 0, 1 dose ai giorni 7, 21 * principio attivo: virus della rabbia inattivato, prodotto su cellule di embrione di pollo purificate
Rabbia IG entro 7 giorni dalla 1a dose di vaccino antirabbico Successivamente non sono più indicate
Profilassi antirabbica con vaccino in PS e al Servizio Igiene e Sanità Pubblica
Rabbia Trattamento specifico post-esposizione: • Persone già vaccinate entro 5 anni: solo 2 dosi vaccino, ai giorni 0, 3. NO IG • Persone già vaccinate da più di 5 anni: come non vaccinati
L. 27.05.1991, n. 165 D.M. 26.04.1990 D.M. 04.10.1991 D.M. 22.06.1992 obbligatorietà per nuovi nati e per i dodicenni screening per donne in gravidanza (art. 5) offerta gratuita a particolari categorie Vaccinazione contro l‘Epatite B
Epatite Bcategorie a rischio: vaccinazione gratuita • neonati da madre HbsAg positiva • conviventi e persone a contatto con soggetti HbsAg positivi • pazienti politrasfusi, emofilici, dializzati • vittime di punture accidentali con aghi potenzialemente infetti • soggetti con lesioni croniche eczematose e psoriasiche delle mani • tossicodipendenti, omosessuali, soggetti dediti a prostituzione • personale sanitario
Epatite BNati da madre HBsAg positivavaccinazione* • 1a dose alla nascita + IG 200 U.I. i.m. (entro 12-24 ore); • 2a dose dopo un mese; • 3a dose subito dopo il compimento del secondo mese di vita in concomitanza con le vaccinazioni anti-polio-difterite-tetano ecc.; • 4a dose all’11° mese in concomitanza con le suddette vaccinazioni. *non oltre la prima settimana di vita
Epatite BSoggetti in emodialisi Schema 0, 1, 2, 6 impiegando dose doppia rispetto a quella usata per l‘adulto
Epatite B trattamento post-esposizione: Ciclo di vaccinazione entro il 14° giorno dall‘avvenuto contatto vaccino ai tempi 0, 1, 2 mesi 4a dose 6-12 mesi dopo la terza con 1a dose: IG 12-20 U.I./kg entro 24 ore
Vaccinazioni in particolari situazioni in urgenza • Splenectomia in elezione Aumentato rischio di infezioni da germi quali PNEUMOCOCCO MENINGOCOCCO HAEMOPHILUS INFLUENZAE
Vaccinazioni in particolari situazioni • BRONCOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA maggior rischio infettivo causato da Streptococcus pneumoniae • DIABETE MELLITO vaccino contro influenza • TRAPIANTO D‘ORGANO