150 likes | 287 Views
Pietro Messori. “Le profonde trasformazioni demografiche ed epidemiologiche, le incessanti innovazioni tecnologiche in campo diagnostico e terapeutico, mettono in conflitto l’universalità, l’equità, la solidarietà del SSN e le aspettative di vita per le persone Disabili?”.
E N D
Pietro Messori
“Le profonde trasformazioni demografiche ed epidemiologiche, le incessanti innovazioni tecnologiche in campo diagnostico e terapeutico, mettono in conflitto l’universalità, l’equità, la solidarietà del SSN e le aspettative di vita per le persone Disabili?”
Il SSN ha sempre avuto delle difficoltà ad approcciarsi alle persone disabili e alle loro famiglie, le sue regole: Le tipologie di accesso; I tempi delle prestazioni sanitarie; La burocrazia; Le risposte; Ecc. Sono state pensate e scritte per persone malate ma “normali”
Spesso il disabile e i suoi famigliari sono valutati come un inghippo o un sovrappiù nell’organizzazione pianificata. Lo sforzo di “mediazione culturale, linguistica e strategica” deve essere messa in pratica dal disabile o dai famigliari
L’evoluzione del concetto di disabilità recepito dall’Italia con la ratifica della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità dovrebbe (il condizionale è dovuto) comportare un cambiamento del sistema dell’assistenzada parte del SSN.
Non dobbiamo dimenticare che per le persone disabili la distinzione tra “sano” e “malato” diviene molto sfumata.
Proprio nel settore sanitario, in virtù: dei volumi di attività sempre crescenti; della rapidità del progresso scientifico; l’evoluzionetecnologica; l’adozione di parametri standard;
è facile che si verifichi il rischio di un’ulteriore scompenso tra la fruibilità di: nuove prestazioni sanitarie sempre più settoriali e specialistiche; l’evoluzione di tecnologie che richiedono parametri di funzionamento sempre più specialistici e il principio di universalità delle stesse.
Il carattere multifattoriale delle malattie nelle persone disabili mal si addice ad una iper-specializzazione delle prestazioni sanitarie
Il SSN deve ripensare all’area della non autosufficienza (disabili, ma anche anziani) come ad un’area d’interesse prioritario accanto a quelle delle malattie cardio-vascolari e dei tumori;
Una formazione adeguata degli Operatori Sanitari in merito alle tematiche della disabilità: Medici; Infermieri; Tecnici; Ecc. Tre condizioni irrinunciabili
Prevedere protocolli, linee guida, standard non solo per “malati normali” Tre condizioni irrinunciabili
Prevedere in ogni UO o area di intervento una o più figure che svolga una funzione di “mediazione culturale e logistica” Operatori che formino una “rete” di esperti che supportino tutte le fasi del percorso di cura Tre condizioni irrinunciabili
Primo Levi (1919-1987) La competenza non ha surrogati…… La buona volontà, il coraggio, lo spirito di sacrificio, l’ingegno estemporaneo non servono molto, anzi,in mancanza di competenza, possono essere nocivi.
“il vero atto di scoprire non consiste nel trovare terre nuove, ma nel vedere con occhi nuovi”.Marcel Proust 15