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GIAMPIERO PIZZICONI MAGISTRATO DELLA CORTE DEI CONTI Collaboratore della Rivista www.lagazzettadeglientilocali.it e della Rivista Comuni d’Italia. LA GESTIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE DELLE PROVINCE TRA ESIGENZE OPERATIVE, LEGGE DI STABILITA’ 2014 E DDL DI RIFORMA DEGLI ENTI LOCALI .
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GIAMPIERO PIZZICONI MAGISTRATO DELLA CORTE DEI CONTI Collaboratore della Rivista www.lagazzettadeglientilocali.it e della Rivista Comuni d’Italia LA GESTIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE DELLE PROVINCE TRA ESIGENZE OPERATIVE, LEGGE DI STABILITA’ 2014 E DDL DI RIFORMA DEGLI ENTI LOCALI . PROBLEMATICHE APPLICATIVE E SOLUZIONI INTERPRETATIVE. Giampiero Pizziconi
BREVE PREMESSA:IL (PRESUNTO) DISORDINE DELLE LEGGI E L’INTERPRETAZIONE.
IL DISORDINE DELLE LEGGI E L’INTERPRETAZIONE • ……..Le leggi sono lo specchio impietoso del tempo, e le leggi del nostro tempo sono imprecise, frammentarie, affastellate, sovrapposte, disordinate, e — come se non bastasse – sono in numero amplissimo. Vi sono norme locali, statutarie e regolamentari, ordinanze, statuti, regionali, leggi statali, norme di piano, leggi statali di principio, direttive comunitarie e principi comunitari Queste regole normative non possono essere materialmente conosciute dai cittadini, sono sconosciute anche da coloro che le devono interpretare ed applicare, ed anche quando sono conosciute fanno sorgere ampi e fondati dubbi sulla loro interpretazione ed applicazione…………. ……………………
IL DISORDINE DELLE LEGGI E L’INTERPRETAZIONE • ………………………I criteri interpretativi stabiliti nell'articolo 12 delle Disposizioni sulla legge in generale si riferiscono alla realtà normativa del Codice civile napoleonico e dell'attuale Codice civile, e non sono più validi nella loro totalità. Ma specialmente essi non possono essere applicati alle leggi disordinate del nostro tempo, che richiedono nuovi criteri di interpretazione e di applicazione. D'altra parte, si deve rilevare che, nonostante questo grande disordine, si riscontra nelle leggi la presenza di un ordine. Vi è, anche se nascosto, un ordine interno, e vi è un ordine nei rapporti tra tutte queste leggi, come se vi fossero delle forze che le tengono assieme……… • VITTORIO ITALIA: IL DISORDINE DELLE LEGGI E L’INTERPRETAZIONE.
CHIAREZZA DEI TESTI NORMATIVI • LEGGE 69/2009 Art. 3. • (Chiarezza dei testi normativi) • 1. Al capo III della legge 23 agosto 1988, n. 400, prima dell'articolo 14 è inserito il seguente: • «Art. 13-bis. - (Chiarezza dei testi normativi). - 1. Il Governo, nell'ambito delle proprie competenze, provvede a che:a)ogni norma che sia diretta a sostituire, modificare o abrogare norme vigenti ovvero a stabilire deroghe indichi espressamente le norme sostituite, modificate, abrogate o derogate; • b)ogni rinvio ad altre norme contenuto in disposizioni legislative, nonché in regolamenti, decreti o circolari emanati dalla pubblica amministrazione, contestualmente indichi, in forma integrale o in forma sintetica e di chiara comprensione, il testo ovvero la materia alla quale le disposizioni fanno riferimento o il principio, contenuto nelle norme cui si rinvia, che esse intendono richiamare. • 2. Le disposizioni della presente legge in materia di chiarezza dei testi normativi costituiscono princìpi generali per la produzione normativa e non possono essere derogate,modificate o abrogate se non in modo esplicito.
LA LEGGE DI STABILITA’ 2013. UN QUADRO D’ASSIEME DELLE MISURE ADOTTATE.IN MATERIA DI PERSONALE.
L’OTTIMALE DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE UMANE NELLA PA ED IL SODDISFACIMENTO DEL FABBISOGNO DI PERSONALE
ART. 6 DEL D.LGS 165/2001. D.LGS 165/2001. ART. 6. Organizzazione e disciplina degli uffici e dotazioni organiche. Comma 1, ultimo periodo: «Le amministrazioni pubbliche curano l'ottimale distribuzione delle risorse umane attraverso la coordinata attuazione dei processi di mobilità e di reclutamento del personale». QUINDI COORDINATA ATTUAZIONE DEI: PROCESSI DI MOBILITA’ PROCESSI DI RECLUTAMENTO DEL PERSONALE.
L’ACCESSO ALL’IMPIEGO PUBBLICO PRESSO LE AMMINISTRAZIONI LOCALI
ART. 36 D.LGS 165/2001. CONTRATTI DI LAVORO FLESSIBILE. 1. Per le esigenze connesse con il proprio fabbisogno ordinario le pubbliche amministrazioni assumono esclusivamente con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato seguendo le procedure di reclutamento previste dall'articolo 35. 2. Per rispondere ad esigenzedi carattere esclusivamente (intr. art. 4 co. 1 lett. a, DL 101/2013) (temporane ed eccezionali) temporaneo o eccezionale le amministrazioni pubbliche possono avvalersi delle forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego del personale previste dal codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa, nel rispetto delle procedure di reclutamento vigenti. ………».
ART. 36 DEL D.LGS 165/2001. a-bis) al medesimo comma 2 sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi "Per prevenire fenomeni di precariato, le amministrazioni pubbliche, nel rispetto delle disposizioni del presente articolo, sottoscrivono contratti a tempo determinato con i vincitori e gli idonei delle proprie graduatorie vigenti per concorsi pubblici a tempo indeterminato. È consentita l'applicazione dell'articolo 3, comma 61, terzo periodo, della legge 24 dicembre 2003, n. 350, ferma restando la salvaguardia della posizione occupata nella graduatoria dai vincitori e dagli idonei per le assunzioni a tempo indeterminato.";
ART. 36 DEL D.LGS 165/2001. "5-ter. Le disposizioni previste dal decreto legislativo 6 settembre 2001, n. 368 si applicano alle pubbliche amministrazioni, fermi restando per tutti i settori l'obbligo di rispettare il comma 1, la facoltà di ricorrere ai contratti di lavoro a tempo determinato esclusivamente per rispondere alle esigenze di cui al comma 2 e il divieto di trasformazione del contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato. (aggiunto dall.art. 4 co. 1 lett. b, DL 101/2013) "
ART. 36 DEL D.LGS 165/2001. 5-quater. I contratti di lavoro a tempo determinato posti in essere in violazione del presente articolo sono nulli e determinano responsabilità erariale. I dirigenti che operano in violazione delle disposizioni del presente articolo sono, altresì, responsabili ai sensi dell'articolo 21. Al dirigente responsabile di irregolarità nell'utilizzo del lavoro flessibile non può essere erogata la retribuzione di risultato."; (aggiunto dall’ art. 4 co. 1 lett. b, DL 101/2013)
ARTICOLO 76 COMMA 7 DEL DL 112/2008 (VIGENTE) 7. E' fatto divieto agli enti nei quali l'incidenza delle spese di personale è pari o superiore al 50 per cento delle spese correnti di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale; i restanti enti possono procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite del 40 per cento (417) della spesa corrispondente alle cessazioni dell'anno precedente. Ai soli fini del calcolo delle facoltà assunzionali, l'onere per le assunzioni del personale destinato allo svolgimento delle funzioni in materia di polizia locale, di istruzione pubblica e del settore sociale è calcolato nella misura ridotta del 50 per cento; le predette assunzioni continuano a rilevare per intero ai fini del calcolo delle spese di personale previsto dal primo periodo del presente comma. ………
ARTICOLO 76 COMMA 7 DEL DL 112/2008 (VIGENTE) segue ……Ai fini del computo della percentuale di cui al primo periodo si calcolano le spese sostenute anche dalle aziende speciali, dalle istituzioni e società a partecipazione pubblica locale totale o di controllo che sono titolari di affidamento diretto di servizi pubblici locali senza gara, ovvero che svolgono funzioni volte a soddisfare esigenze di interesse generale aventi carattere non industriale, nè commerciale, ovvero che svolgono attività nei confronti della pubblica amministrazione a supporto di funzioni amministrative di natura pubblicistica. …….
ARTICOLO 76 COMMA 7 DEL DL 112/2008 (VIGENTE) segue ……Entro il 30 giugno 2014, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze e dell'interno, d'intesa con la Conferenza unificata, è modificata la percentuale di cui al primo periodo, al fine di tenere conto degli effetti del computo della spesa di personale in termini aggregati La disposizione di cui al terzo periodo non si applica alle società quotate su mercati regolamentari…….Per gli enti nei quali l'incidenza delle spese di personale è pari o inferiore al 35 per cento delle spese correnti sono ammesse, in deroga al limite del 40 per cento e comunque nel rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno e dei limiti di contenimento complessivi delle spese di personale, le assunzioni per turn-over che consentano l'esercizio delle funzioni fondamentali previste dall'articolo 21, comma 3, lettera b), della legge 5 maggio 2009, n. 42; in tal caso le disposizioni di cui al secondo periodo trovano applicazione solo in riferimento alle assunzioni del personale destinato allo svolgimento delle funzioni in materia di istruzione pubblica e del settore sociale.
ARTICOLO 76 COMMA 7 DEL DL 112/2008 (VIGENTE) segue …….Per gli enti nei quali l'incidenza delle spese di personale è pari o inferiore al 35 per cento delle spese correnti sono ammesse, in deroga al limite del 40 per cento e comunque nel rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno e dei limiti di contenimento complessivi delle spese di personale, le assunzioni per turn-over che consentano l'esercizio delle funzioni fondamentali previste dall'articolo 21, comma 3, lettera b), della legge 5 maggio 2009, n. 42; in tal caso le disposizioni di cui al secondo periodo trovano applicazione solo in riferimento alle assunzioni del personale destinato allo svolgimento delle funzioni in materia di istruzione pubblica e del settore sociale.
ART. 35 DEL D.LGS 165/2001.. 35. Reclutamento del personale. 1. L'assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene con contratto individuale di lavoro: a) tramite procedure selettive, conformi ai princìpi del comma 3, volte all'accertamento della professionalità richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno; b) mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della legislazione vigente per le qualifiche e profili per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo, facendo salvi gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche professionalità………….
LEGGE 244/2007ART. 3, COMMA 101. Per il personale assunto con contratto di lavoro a tempo parziale la trasformazione del rapporto a tempo pieno può avvenire nel rispetto delle modalità e dei limiti previsti dalle disposizioni vigenti in materia di assunzioni. In caso di assunzione di personale a tempo pieno è data precedenza alla trasformazione del rapporto di lavoro per i dipendenti assunti a tempo parziale che ne abbiano fatto richiesta.
DL 79/1997ART. 6. 6.Rapporto di lavoro a tempo parziale e orario di lavoro. 1. Nei confronti dei soggetti pubblici e privati che non abbiano ottemperato alla disposizione dell'articolo 58, comma 6, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 , e successive modificazioni, o che comunque si avvalgano di prestazioni di lavoro autonomo o subordinato rese dai dipendenti pubblici in violazione dell'articolo 1, commi 56, 58, 60 e 61, della legge 23 dicembre 1996, n. 662 , ovvero senza autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza, oltre alle sanzioni per le eventuali violazioni tributarie o contributive, si applica una sanzione pecuniaria pari al doppio degli emolumenti corrisposti sotto qualsiasi forma a dipendenti pubblici (20).
DL 79/1997ART. 6. 2. ... (21). 3. ... (22). 4. I dipendenti che trasformano il rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale hanno diritto di ottenere il ritorno al tempo pieno alla scadenza di un biennio dalla trasformazione, nonché alle successive scadenze previste dai contratti collettivi. La trasformazione del rapporto a tempo pieno avviene anche in sovrannumero, riassorbibile con le successive vacanze.
DL 79/1997ART. 6. 5. Le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 , e successive modificazioni, adottano, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, regimi di orario articolati su cinque giorni lavorativi. La giornata di riposo infrasettimanale, di regola coincidente con il sabato, è stabilita da ciascuna amministrazione, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. Con regolamento da emanarsi entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, ai sensi dell'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400 , sono individuati gli uffici ed i servizi delle amministrazioni dello Stato che, in ragione della necessità di assicurare prestazioni continuative, sono esclusi dall'osservanza delle disposizioni del presente comma. Le altre amministrazioni e gli enti provvedono ad individuare tali uffici e servizi sulla base dei rispettivi ordinamenti (23).
D.LGS 165/2001 ART. 53 (EX 58 DLGS 29/93) COMMA 6 6. I commi da 7 a 13 del presente articolo si applicano ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, compresi quelli di cui all'articolo 3, con esclusione dei dipendenti con rapporto di lavoro a tempo parziale con prestazione lavorativa non superiore al cinquanta per cento di quella a tempo pieno, dei docenti universitari a tempo definito e delle altre categorie di dipendenti pubblici ai quali è consentito da disposizioni speciali lo svolgimento di attività libero-professionali. Gli incarichi retribuiti, di cui ai commi seguenti, sono tutti gli incarichi, anche occasionali, non compresi nei compiti e doveri di ufficio, per i quali è previsto, sotto qualsiasi forma, un compenso. Sono esclusi i compensi derivanti:
D.LGS 165/2001 ART. 53 (EX 58 DLGS 29/93) COMMA 6 segue a) dalla collaborazione a giornali, riviste, enciclopedie e simili; b) dalla utilizzazione economica da parte dell'autore o inventore di opere dell'ingegno e di invenzioni industriali; c) dalla partecipazione a convegni e seminari; d) da incarichi per i quali è corrisposto solo il rimborso delle spese documentate; e) da incarichi per lo svolgimento dei quali il dipendente è posto in posizione di aspettativa, di comando o fuori ruolo; f) da incarichi conferiti dalle organizzazioni sindacali a dipendenti presso le stesse distaccati o in aspettativa non retribuita; f-bis) da attività di formazione diretta ai dipendenti della pubblica amministrazione (189).
LEGGE 662 1996 ART. 1 COMMA 58 58. La trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale puo' essere concessa dall'amministrazione entro sessanta giorni dalla domanda, nella quale e' indicata l'eventuale attivita‘ di lavoro subordinato o autonomo che il dipendente intende svolgere. L'amministrazione, entro il predetto termine, nega la trasformazione del rapporto nel caso in cui l'attivita' lavorativa di lavoro autonomo o subordinato comporti un conflitto di interessi con la specifica attivita' di servizio svolta dal dipendente ovvero, nel caso in cui la trasformazione comporti, in relazione alle mansioni e alla posizione organizzativa ricoperta dal dipendente, pregiudizio alla funzionalita' dell'amministrazione stessa.
LEGGE 662 1996 ART. 1 COMMA 58 La trasformazione non puo' essere comunque concessa qualora l'attivita' lavorativa di lavoro subordinato debba intercorrere con un'amministrazione pubblica. Il dipendente e' tenuto, inoltre, a comunicare, entro quindici giorni, all'amministrazione nella quale presta servizio, l'eventuale successivo inizio o la variazione dell'attivita‘ lavorativa. Fatte salve le esclusioni di cui al comma 57, per il restante personale che esercita competenze istituzionali in materia di giustizia, di difesa e di sicurezza dello Stato, di ordine e di sicurezza pubblica, con esclusione del personale di polizia municipale e provinciale, le modalita' di costituzione dei rapporti di lavoro a tempo parziale ed i contingenti massimi del personale che puo' accedervi sono stabiliti con decreto del Ministro competente, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione e con il Ministro dell'economia e delle finanze.
LEGGE 662 1996 ART. 1 COMMA 58 La trasformazione non puo' essere comunque concessa qualora l'attivita' lavorativa di lavoro subordinato debba intercorrere con un'amministrazione pubblica. Il dipendente e' tenuto, inoltre, a comunicare, entro quindici giorni, all'amministrazione nella quale presta servizio, l'eventuale successivo inizio o la variazione dell'attivita‘ lavorativa. Fatte salve le esclusioni di cui al comma 57, per il restante personale che esercita competenze istituzionali in materia di giustizia, di difesa e di sicurezza dello Stato, di ordine e di sicurezza pubblica, con esclusione del personale di polizia municipale e provinciale, le modalita' di costituzione dei rapporti di lavoro a tempo parziale ed i contingenti massimi del personale che puo' accedervi sono stabiliti con decreto del Ministro competente, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione e con il Ministro dell'economia e delle finanze.
LEGGE 662 1996 ART. 1 COMMA 61 61. La violazione del divieto di cui al comma 60, la mancata comunicazione di cui al comma 58, nonche' le comunicazioni risultate non veritiere anche a seguito di accertamenti ispettivi dell'amministrazione costituiscono giusta causa di recesso per i rapporti di lavoro disciplinati dai contratti collettivi nazionali di lavoro e costituiscono causa di decadenza dall'impiego per il restante personale, sempreche' le prestazioni per le attivita' di lavoro subordinato o autonomo svolte al di fuori del rapporto di impiego con l'amministrazione di appartenenza non siano rese a titolo gratuito, presso associazioni di volontariato o cooperative a carattere socio-assistenziale senza scopo di lucro. Le procedure per l'accertamento delle cause di recesso o di decadenza devono svolgersi in contradditorio fra le parti.
TUEL TITOLO IV Organizzazione e personale Capo I - Uffici e personale ART. 90. Uffici di supporto agli organi di direzione politica. 1. Il regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi può prevedere la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco, del presidente della provincia, della Giunta o degli assessori, per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo loro attribuite dalla legge, costituiti da dipendenti dell'ente, ovvero, salvo che per gli enti dissestati o strutturalmente deficitari, da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato, i quali, se dipendenti da una pubblica amministrazione, sono collocati in aspettativa senza assegni. 2. Al personale assunto con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato si applica il contratto collettivo nazionale di lavoro del personale degli enti locali. 3. Con provvedimento motivato della Giunta, al personale di cui al comma 2 il trattamento economico accessorio previsto dai contratti collettivi può essere sostituito da un unico emolumento comprensivo dei compensi per il lavoro straordinario, per la produttività collettiva e per la qualità della prestazione individuale
TUEL TITOLO IV Organizzazione e personale Capo I - Uffici e personale ART. 91. Assunzioni. 1. Gli enti locali adeguano i propri ordinamenti ai princìpi di funzionalità e di ottimizzazione delle risorse per il migliore funzionamento dei servizi compatibilmente con le disponibilità finanziarie e di bilancio. Gli organi di vertice delle amministrazioni locali sono tenuti alla programmazione triennale del fabbisogno di personale, comprensivo delle unità di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68, finalizzata alla riduzione programmata delle spese del personale. 2. Gli enti locali, ai quali non si applicano discipline autorizzatorie delle assunzioni, programmano le proprie politiche di assunzioni adeguandosi ai princìpi di riduzione complessiva della spesa di personale, in particolare per nuove assunzioni, di cui ai commi 2-bis, 3, 3-bis e 3-ter dell'articolo 39 del decreto legislativo 27 dicembre 1997, n. 449, per quanto applicabili, realizzabili anche mediante l'incremento della quota di personale ad orario ridotto o con altre tipologie contrattuali flessibili nel quadro delle assunzioni compatibili con gli obiettivi della programmazione e giustificate dai processi di riordino o di trasferimento di funzioni e competenze.
TUEL ART.110: INCARICHI A CONTRATTO. 1. Lo statuto può prevedere che la copertura dei posti di responsabili dei servizi o degli uffici, di qualifiche dirigenziali o di alta specializzazione, possa avvenire mediante contratto a tempo determinato di diritto pubblico o, eccezionalmente e con deliberazione motivata, di diritto privato, fermi restando i requisiti richiesti dalla qualifica da ricoprire.
TUEL ART.110: INCARICHI A CONTRATTO. 2. Il regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi, negli enti in cui è prevista la dirigenza, stabilisce i limiti, i criteri e le modalità con cui possono essere stipulati, al di fuori della dotazione organica, contratti a tempo determinato per i dirigenti e le alte specializzazioni, fermi restando i requisiti richiesti per la qualifica da ricoprire. Tali contratti sono stipulati in misura complessivamente non superiore al per cento del totale della dotazione organica della dirigenza e dell'area direttiva e comunque per almeno una unità. Negli altri enti, il regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi stabilisce i limiti, i criteri e le modalità con cui possono essere stipulati, al di fuori della dotazione organica, solo in assenza di professionalità analoghe presenti all'interno dell'ente, contratti a tempo determinato di dirigenti, alte specializzazioni o funzionari dell'area direttiva, fermi restando i requisiti richiesti per la qualifica da ricoprire. Tali contratti sono stipulati in misura complessivamente non superiore al 5 per cento della dotazione organica dell'ente arrotondando il prodotto all'unità superiore, o ad una unità negli enti con una dotazione organica inferiore alle 20 unità. 3. I contratti di cui ai precedenti commi non possono avere durata superiore al mandato elettivo del sindaco o del presidente della provincia in carica.
MOBILITA’ QUALE VINCOLO ASSUNZIONALE PRODROMICO AL RECLUTAENTO
MOBILITA’ E DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE UMANE D.LGS 165/2001. ART. 6. Organizzazione e disciplina degli uffici e dotazioni organiche. Comma 1, ultimo periodo: «Le amministrazioni pubbliche curano l'ottimale distribuzione delle risorse umane attraverso la coordinata attuazione dei processi di mobilità e di reclutamento del personale». QUINDI COORDINATA ATTUAZIONE DEI: PROCESSI DI MOBILITA’ PROCESSI DI RECLUTAMENTO DEL PERSONALE.
MOBILITA’ E DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE UMANE D.LGS 165/2001. ART. 30 Passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse. 1. Le amministrazioni possono ricoprire posti vacanti in organico mediante cessione del contratto di lavoro di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento. Le amministrazioni devono in ogni caso rendere pubbliche le disponibilità dei posti in organico da ricoprire attraverso passaggio diretto di personale da altre amministrazioni, fissando preventivamente i criteri di scelta. Il trasferimento è disposto previo parere favorevole dei dirigenti responsabili dei servizi e degli uffici cui il personale è o sarà assegnato sulla base della professionalità in possesso del dipendente in relazione al posto ricoperto o da ricoprire.
MOBILITA’ E DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE UMANE ART. 30 Passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse. 2-bis. Le amministrazioni, prima di procedere all'espletamento di procedure concorsuali, finalizzate alla copertura di posti vacanti in organico, devono attivare le procedure di mobilità di cui al comma 1, provvedendo, in via prioritaria, all'immissione in ruolo dei dipendenti, provenienti da altre amministrazioni, in posizione di comando o di fuori ruolo, appartenenti alla stessa area funzionale, che facciano domanda di trasferimento nei ruoli delle amministrazioni in cui prestano servizio. Il trasferimento è disposto, nei limiti dei posti vacanti, con inquadramento nell'area funzionale e posizione economica corrispondente a quella posseduta presso le amministrazioni di provenienza;il trasferimento può essere disposto anche se la vacanza sia presente in area diversa da quella di inquadramento assicurando la necessaria neutralità finanziaria. (periodo aggiunto dal comma 19 dell'art. 1, D.L. 13 agosto 2011, n. 138) .
MOBILITA’ E DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE UMANE D.LGS 165/2001. ART. 30 Passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse. 2-quinquies. Salvo diversa previsione, a seguito dell'iscrizione nel ruolo dell'amministrazione di destinazione, al dipendente trasferito per mobilità si applica esclusivamente il trattamento giuridico ed economico, compreso quello accessorio, previsto nei contratti collettivi vigenti nel comparto della stessa amministrazione ( 2-sexies. Le pubbliche amministrazioni, per motivate esigenze organizzative, risultanti dai documenti di programmazione previsti all’articolo 6, possono utilizzare in assegnazione temporanea, con le modalità previste dai rispettivi ordinamenti, personale di altre amministrazioni per un periodo non superiore a tre anni, fermo restando quanto già previsto da norme speciali sulla materia, nonché il regime di spesa eventualmente previsto da tali norme e dal presente decreto (
NORME CHE FAVORISCONO IL RICORSO ALLA MOBILITA’ all’art. 39, comma 3, della legge 27 dicembre 1997, “Le assunzioni restano comunque subordinate all’indisponibilità di personale da trasferire secondo le vigenti procedure di mobilità”. art. 1, comma 557, della Legge 30 dicembre 2004, n. 311 (finanziaria per il 2005) attualmente vigente, “i comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, i consorzi tra enti locali gerenti servizi a rilevanza non industriale, le comunità montane e le unioni di comuni possono servirsi dell'attività lavorativa di dipendenti a tempo pieno di altre Amministrazioni locali purché autorizzati dall'Amministrazione di provenienza (circa i caratteri e l’applicabilità di detta disposizione cfr. Sezione Veneto, deliberazione n. 17/Par/2008/Cons.)
NORME CHE FAVORISCONO IL RICORSO ALLA MOBILITA’ Articolo 1, comma 47 della legge 30 dicembre 2004 n. 311 “ In vigenza di disposizioni che stabiliscono un regime di limitazione delle assunzioni di personale a tempo indeterminato, sono consentiti trasferimenti per mobilità, anche intercompartimentale, tra amministrazioni sottoposte al regime di limitazione, nel rispetto delle disposizioni sulle dotazioni organiche e, per gli enti locali, purché abbiano rispettato il patto di stabilità interno per l’anno precedente”.
NORME CHE FAVORISCONO IL RICORSO ALLA MOBILITA’ Articolo 6, comma 1, terzo periodo del d.lgs 165/2001. Ai fini della mobilità collettiva le amministrazioni effettuano annualmente rilevazioni delle eccedenze di personale su base territoriale per categoria o area, qualifica e profilo professionale.
I DIVERSI TIPI DI MOBILITA’’ MOBILITA’ OBBLIGATORIA (NECESSARIO PRESUPPOSTO DEL CONCORSO) art. 30 comma 2 bis MOBILITA’ VOLONTARIA O CONCORDATA O RECIPROCA art. 30 comma 1 MOBILITA’ (IMPOSTA) PER RICOLLOCAZIONE (artt. 34 e 34 bis del d.lgs 165/2001 e 2 comma 13 del DL 95/2012) MOBILITA’ INTERNA EX ART. 1 comma 29 LEGGE 148/2011 (PRODROMICA ALLA MOBILITA’ COLLETTIVA NEGLI ENTI PIU’ AMPI CHE PRESENTANO ESUBERI IN PARTICOLARI RAMI D’AZIENDA). MOBILITA’ COLLETTIVA (ART. 6 comma 1 terzo periodo e riscritto ART. 33 del D.LGS 165/2011).
LA MOBILITA’ NEL COMPARTO REGIONI ED ENTI LOCALI. I VINCOLI ASSUNZIONALI E LE PROCEDURE DI MOBILITA’
LA MOBILITA’ VOLONTARIA ART. 30 DLGS 165/2001 Art. 49, comma 1, del decreto n. 150 del 2009 modifica ed integrazione dell'art. 30 del D.1.,gs. n. 165 del 2001. Le pubbl. amm.ni possono ricoprire posti vacanti in organico, mediante cessione del contratto di lavoro di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni che facciano domanda di trasferimento.
PROCEDURE PER LA MOBILITA’ Trattandosi di cessione di contratto, a termini del 1406 del c.c., è necessario per il suo perfezionamento: il consenso del cedente, il nulla osta dell'amministrazione di appartenenza il "previo parere favorevole dei dirigenti responsabili dei servizi e degli uffici cui il personale è o sarà assegnato sulla base della professionalità in possesso del dipendente in relazione al posto ricoperto o da ricoprire‘. Tale potere finalizza l'istituto alle esigenze effettive dell'amministrazione.