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Corso di Economia Aziendale. Lezione 5 Prof. Riccardo Acernese. Contenuto didattico . Il pagamento dei debiti Gli anticipi a fornitori La riscossione dei crediti La rappresentazione in bilancio dei crediti e dei debiti I criteri di valutazione. Il pagamento dei debiti.
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Corso di Economia Aziendale Lezione 5 Prof. Riccardo Acernese
Corso di Economia Aziendale Prof. Riccardo Acernese
Contenuto didattico • Il pagamento dei debiti • Gli anticipi a fornitori • La riscossione dei crediti • La rappresentazione in bilancio dei crediti e dei debiti • I criteri di valutazione Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
Il pagamento dei debiti REGOLAMENTO DI UNA FATTURA IMMEDIATO DIFFERITO La fattura è regolata entro pochi giorni dall’emissione. Principali forme di pagamento immediato sono: • pagamento con denaro contante; • emissione di assegni bancari • esecuzione di un bonifico; • girata di cambiali o di assegni bancari • Intercorre un determinato lasso di tempo tra l’insorgere del debito e il versamento degli importi dovuti dall’acquirente. • Può avvenire: • in un’unica soluzione; • in modalità dilazionata. Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
Il pagamento dei debiti L’estinzione del debito comporta la chiusura del conto e in contropartita la registrazione di una uscita di cassa o di banca ovvero l’insorgere di un nuovo debito rappresentato da effetti. Pagamento immediato Pagamento immediatocon denaro contante data XXX Debiti vs fornitori a Cassa Pagamento immediatocon assegno bancario / giroconto / bonifico bancario data XXX Debiti vs fornitori a Banca c/c Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
Il pagamento immediato Pagamento immediatocon effetti attivi XXX Gli effetti attivi rappresentano un credito, poiché incorporano il diritto del titolare a riscuotere a scadenza una data somma. data Pagamento immediatocon girata di assegni bancari Debiti vs fornitori a Effetti attivi XXX data L’assegno bancario è un titolo di credito che all’atto del ricevimento, e prima del versamento nel conto corrente, viene normalmente depositato nella cassa e considerato parte delle disponibilità liquide esistenti presso l’azienda. Debiti vs fornitori a Cassa Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
Il pagamento dei debiti La dilazione di pagamento può essere o meno documentata da un effetto. Pagamento differito Se l’impresa debitrice emette gli effetti dovrà rilevare: XXX data Effetti passivi Debiti vs fornitori a Ogni effetto presenta una determinata scadenza, al verificarsi della quale il debitore può: pagarlo regolarmente; non pagare e subire eventuali azioni legali; chiedere una ulteriore dilazione di pagamento. Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
Il pagamento dei debiti Pagamento regolare del debito alla scadenza XXX Il mancato pagamento data Nessuna rilevazione in partita doppia andrà effettuata, almeno fino al momento in cui, a causa di eventuali azioni legali, si verificherà il pagamento coattivo delle somme dovute, o l’addebito di ulteriori importi a titolo di interessi di mora e/o spese legali. Effetti passivi a Banca c/c Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
Il pagamento dei debiti Il rinnovo degli effetti passivi Il rinnovo è un istituto giuridico con il quale un effetto in scadenza viene sostituito, totalmente o parzialmente con un altro effetto allo scopo di spostare nel tempo la data di regolamento. Con interessi anticipati Rinnovo totale pagamento interessi emissione nuovo effetto • calcolo e liquidazione degli • interessi passivi (sull’intero • capitale) Con interessi posticipati emissione nuovo effetto comprensivo di interessi Rinnovo parziale Con interessi anticipati pagamento interessi emissione nuovo effetto • calcolo e liquidazione degli • interessi passivi (sulla parte • rinnovata) • pagamento della parte di • effetti non rinnovata Con interessi posticipati emissione nuovo effetto comprensivo di interessi Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
L’interesse L’interesse può essere definito, in generale, il compenso a fronte del prestito di una somma di denaro. Nello studio della matematica finanziaria esistono diversi metodi per il calcolo degli interessi. Limitandosi a considerare il metodo dell’interesse semplice, in cui l’interesse viene pattuito in proporzione al capitale ceduto a prestito (C), al tassodiinteresse (r) ed al tempo di cessione (ovvero la durata dell’operazione), le formule per il calcolo risultano essere le seguenti: C x r x t t = anni I 100 C x r x m I m = mesi 1.200 C x r x g g = giorni (anno commerciale) I 36.000 C x r x g I g = giorni (anno civile) 36.500 Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
Il pagamento dei debiti ESEMPIO: Il rinnovo totale degli effetti passivi La ALFA S.p.A. ha regolato un suo debito verso fornitori, per € 10.000, con effetti a tre mesi. Alla scadenza, non disponendo della somma necessaria, chiede il rinnovo per ulteriori tre mesi. L’interesse è calcolato al tasso del 12%. Rinnovo totale Calcolo degli interessi 10.000 x 12 x 3 Capitale x tasso x mesi € 300 Interessi 1.200 1.200 Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
Il pagamento dei debiti ESEMPIO: Il rinnovo totale degli effetti passivi Gli interessi devono essere rilevati in partita doppia, prescindendo dal momento in cui avverrà il pagamento: 1 300 data Interessi passivi a Debiti vs Fornitori Il conto interessi passivi rileva una variazione economica di reddito accesa ai costi d’esercizio. Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
Il pagamento dei debiti ESEMPIO: Il rinnovo totale degli effetti passivi Con interessi anticipati: 2 data Debiti vs fornitori a Banca c/c 300 10 40 data 3 Effetti passivi (vecchi) a Effetti passivi (nuovi) 13 12 10.000 Con interessi posticipati: data 4 Effetti passivi (nuovi) 10.300 a 13 Diversi 12 Effetti passivi (vecchi) 10.000 300 10 Debiti vs fornitori Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
Il pagamento dei debiti ESEMPIO: Il rinnovo parziale degli effetti passivi Con riferimento all’esempio precedente si supponga che il rinnovo avvenga solo per € 7.000. Rinnovo parziale Calcolo degli interessi sulla parte del debito che viene rinnovata 7.000 x 12 x 3 Capitale x tasso x mesi € 210 Interessi 1.200 1.200 Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
Il pagamento dei debiti ESEMPIO: Il rinnovo parziale degli effetti passivi • In tale ipotesi, indipendentemente dalla modalità di pagamento occorre preliminarmente rilevare: • il pagamento della parte degli effetti che non viene rinnovata • la liquidazione degli interessi passivi data 1 3.000 Effetti passivi a Banca c/c 40 12 data 2 210 10 Interessi passivi a Debiti vs Fornitori 40 Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
Il pagamento dei debiti ESEMPIO: Il rinnovo parziale degli effetti passivi Con interessi anticipati: 3 data Debiti vs fornitori a Banca c/c 210 10 40 data 4 Effetti passivi (vecchi) a Effetti passivi (nuovi) 13 12 7.000 Con interessi posticipati: 5 data Effetti passivi (nuovi) 7.210 a 13 Diversi 12 Effetti passivi (vecchi) 7.000 210 10 Debiti vs fornitori Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
Gli anticipi a fornitori • Nell’ipotesi in cui un fornitore richieda il pagamento anticipato delle somme che dovranno corrispondersi in seguito ad una cessione di beni oppure ad una prestazione di servizi, la scrittura in partita doppia rileva: • DARE: un credito per l’importo anticipato. Si utilizza il conto “Anticipi a fornitori” • l’IVA a credito sull’anticipo stesso che dovrà essere fatturato; • AVERE: il debito verso i fornitori per il totale degli importi anticipati e dell’IVA. ESEMPIO 1: In data 30/01/2009 sono stati versati dalla ALFA S.p.A. al fornitore di merci BETA S.p.A. € 800 + IVA come anticipo per materie prime ordinate ma non ancora ricevute. In data 20/02/2009 si è ricevuta la fattura n.71 della BETA S.p.A. riguardante materie prime per € 4.000 + IVA. In data 24/02/2009 viene regolata la fattura n.71: l’importo non anticipato viene pagato per € 2.000 con bonifico bancario e per il resto con effetti a 90 giorni. Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
Gli anticipi a fornitori ESEMPIO 1: 001 30/01/2009 Banca c/c 960 a 10 Diversi 18 Anticipi a fornitore Beta 800 160 15 IVA ns/credito 20/02/2009 002 Diversi 4.640 a Diversi 03 Materie prime c/acquisti 4.000 15 IVA ns/credito 640 18 Anticipi a fornitore Beta 800 3.840 Debiti vs fornitore Beta 10 24/2/2009 003 Diversi 3.840 10 Debiti vs fornitori a 18 Banca c/c 2.000 15 Effetti passivi 1.840 Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
La riscossione dei crediti La riscossione del credito determina la chiusura del conto e in contropartita la registrazione di una entrata di cassa o di banca ovvero l’insorgere di un nuovo credito rappresentato da effetti. Riscossione immediata Incasso immediatocon denaro contante o assegno bancario data XXX Cassa a Crediti vs Clienti Incasso immediatocon assegno bancario / giroconto / bonifico bancario data XXX Banca c/c a Crediti vs clienti Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
La riscossione dei crediti La dilazione di pagamento può essere o meno documentata da un effetto. Riscossione differita Se l’impresa debitrice emette gli effetti l’impresa creditrice dovrà rilevare: XXX data Crediti vs clienti Effetti attivi a Anche nel caso di effetti attivi i possibili comportamenti del debitore possono essere i seguenti: pagamento alla scadenza; richiesta di rinnovo; mancato pagamento. Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
La riscossione dei crediti Riscossione regolare degli effetti XXX Qualora le imprese si rivolgano ad una banca per lo svolgimento del servizio di incasso per conto del correntista si avrà: data data Banca c/c Effetti all’incasso a a Effetti attivi Effetti attivi XXX data XXX Diversi a Effetti all’incasso Banca c/c XXX XXX Oneri bancari Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
La riscossione dei crediti Riscossione regolare degli effetti Può verificarsi, inoltre, che l’impresa creditrice, qualora necessiti di mezzi liquidi, si rivolga ad una banca chiedendo (in luogo di un vero e proprio prestito) lo “smobilizzo degli effetti” per ricevere anticipatamente, prima della scadenza, gli importi iscritti nell’effetto stesso. • ESEMPIO 2: • Una impresa, in data 4/04/2009, presenta in portafoglio i seguenti gruppi di effetti: • € 14.000 con scadenza dopo 3 giorni; • € 27.000 con scadenza dopo 45 giorni. • L’azienda decide di rivolgersi ad una banca per la riscossione dei primi e lo sconto dei secondi. Il tasso di sconto è pari al 9%. Le commissioni di incasso ammontano a € 40 mentre quelle di sconto a € 50. Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
La riscossione dei crediti ESEMPIO 2 Calcolo dello sconto passivo € 27.000 x 9 x 45 € 303,75 Sconto 36.000 Calcolo del “ricavo netto”, ovvero ricavo al netto delle somme dedotte dalla banca a titolo di interessi e rimborso spese Ricavo netto € 27.000 – (303,75 + 50) € 26.646,25 Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
La riscossione dei crediti ESEMPIO 2 Le scritture in partita doppia risultano (valori in €/mgl) 04/04/2009 001 14 14 Effetti all’incasso a Effetti attivi 13 07/04/2009 002 Effetti all’incasso 14 a 10 Diversi 18 Banca c/c 13,96 0,04 28 Oneri bancari Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
La riscossione dei crediti ESEMPIO 2 4. Le scritture in partita doppia risultano (valori in €/mgl) 04/04/2009 003 27 09 Cambiali allo sconto a Cambiali attive 11 19/05/2009 004 Cambiali allo sconto 27 a 11 Diversi 18 Banca c/c 26,65 0,30 26 Sconti passivi 28 Oneri bancari 0,05 Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
La riscossione dei crediti Il rinnovo degli effetti attivi Il rinnovo degli effetti attivi avviene in modalità speculare al rinnovo degli effetti passivi e pertanto possono distinguersi Con interessi anticipati Rinnovo totale pagamento interessi emissione nuovo effetto • calcolo e liquidazione degli • interessi passivi (sull’intero • capitale) Con interessi posticipati emissione nuovo effetto comprensivo di interessi Rinnovo parziale Con interessi anticipati pagamento interessi emissione nuovo effetto • calcolo e liquidazione degli • interessi passivi (sulla parte • rinnovata) • pagamento della parte di • effetti non rinnovata Con interessi posticipati emissione nuovo effetto comprensivo di interessi Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
Gli anticipi da clienti L’impresa venditrice di beni o erogatrice di servizi può richiedere ai propri clienti di pagare anticipatamente una parte delle somme che gli stessi dovranno corrispondere a seguito della compravendita. Alla riscossione dell’anticipo si rileverà: 000 data Diversi XXX a Crediti v/clienti Anticipi da clienti XXX XXX IVA ns/debito data 000 Crediti vs Clienti XXX a Cassa Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
Crediti La rappresentazione in bilancio L'art. 2424 Cod. Civ. prevede che nell'attivo dello stato patrimoniale siano indicati: A - Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti, con separata indicazione della parte già richiamata; B.III - Immobilizzazioni finanziarie, con separata indicazione, per ciascuna voce dei crediti, degli importi esigibili entro l'esercizio successivo: 2) crediti: a) verso imprese controllate; b) verso imprese collegate; c) verso controllanti; d) verso altri. SEGUE Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
Crediti La rappresentazione in bilancio C.II - Attivo circolante. Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l'esercizio successivo: 1) verso clienti; 2) verso imprese controllate; 3) verso imprese collegate; 4) verso controllanti; 4-bis) crediti tributari; 4-ter) imposte anticipate; I crediti devono essere esposti al netto delle svalutazioni, eventualmente effettuate, ciò per ricondurli al valore presumibile di realizzazione previsto al punto 8 dell’art. 2426 Cod. Civ.. Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
Debiti La rappresentazione in bilancio I debiti debbono essere esposti nello stato patrimoniale nella voce D) Debiti con la seguente classificazione minima: 1. obbligazioni; 2. obbligazioni convertibili; 3. debiti verso soci per finanziamenti; 4. debiti verso banche; 5. debiti verso altri finanziatori; 6. acconti; 7. debiti verso fornitori; 8. debiti rappresentati da titoli di credito; SEGUE Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
Debiti La rappresentazione in bilancio 9. debiti verso imprese controllate; 10. debiti verso imprese collegate; 11. debiti verso controllanti; 12. debiti tributari; 13. debiti verso istituti di previdenza e di assicurazione sociale; 14. altri debiti: a) verso altre consociate b) verso altri creditori In considerazione della scadenza, le passività sono distinte nello stato patrimoniale tra: — passività a breve o correnti: e cioè con scadenza entro l'esercizio successivo, con scadenza indeterminata ovvero pagabili su richiesta del creditore; — passività a medio e lungo termine o non correnti: e cioè con scadenza oltre l'esercizio successivo. Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
ART. 2426 C.C. I criteri di valutazione dei crediti I crediti devono essere iscritti secondo il valore presumibile di realizzazione Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
PRINCIPIO CONTABILE OIC 19 I criteri di valutazione dei debiti Principio generale I debiti ed altre passività in euro vanno esposti in bilancio, come regola generale, al valore nominale, salvo In specifici casi (esempio: sconti commerciali). Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
PRINCIPIO CONTABILE OIC 19 I criteri di valutazione dei debiti Debiti verso fornitori I debiti verso fornitori sono registrati al netto degli sconti commerciali. Gli sconti cassa sono rilevati al momento del pagamento. I debiti possono subire modifiche a causa di resi o di rettifiche di fatturazione. Le cause possono essere molteplici: merci difettose, merci eccedenti le ordinazioni, differenze di qualità, ritardi di consegna, applicazione di prezzi diversi da quelli concordati, errori di conteggi nelle fatture, conguagli e rettifiche per collaudi e così via. Per questi fatti, se rilevanti e certi, il valore nominale dei debiti in bilancio viene rettificato nella misura corrispondente all'ammontare definito con la controparte. Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
PRINCIPIO CONTABILE OIC 19 I criteri di valutazione dei debiti Prestiti obbligazionari Il debito per obbligazioni è correttamente determinato quando corrisponde all'ammontare totale del debito residuo in linea capitale alla data di bilancio secondo il piano di rimborso. Il valore nominale delle obbligazioni già estratte e non ancora presentate per il rimborso, per le quali il diritto di rimborso è ancora valido, è indicato nella voce D.13 “Altri debiti” Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
PRINCIPIO CONTABILE OIC 19 I criteri di valutazione dei debiti Debiti verso soci per finanziamenti e debiti verso altri finanziatori Il saldo da esporre in bilancio esprime l'effettivo debito per capitale, interessi ed eventuali oneri accessori maturati alla data di bilancio, anche se gli interessi ed accessori vengono addebitati successivamente a tale data. Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
PRINCIPIO CONTABILE OIC 19 I criteri di valutazione dei debiti Debiti verso soci per finanziamenti e debiti verso altri finanziatori Il saldo da esporre in bilancio esprime l'effettivo debito per capitale, interessi ed eventuali oneri accessori maturati alla data di bilancio, anche se gli interessi ed accessori vengono addebitati successivamente a tale data. Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
PRINCIPIO CONTABILE OIC 19 I criteri di valutazione dei debiti Debiti verso banche Il saldo da esporre in bilancio esprime l'effettivo debito per capitale, interessi ed oneri accessori maturati ed esigibili alla data di bilancio, anche se gli interessi ed accessori vengono addebitati successivamente a tale data. I mutui passivi sono esposti in bilancio al loro valore nominale; gli oneri accessori per l'ottenimento dei mutui sono differiti, se di ammontare rilevante, ed ammortizzati in base al periodo di durata del prestito, con metodologia analoga a quella precedentemente illustrata per i disaggi di emissione. Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese
PRINCIPIO CONTABILE OIC 19 I criteri di valutazione dei debiti Debiti tributari La voce accoglie solo le passività per imposte certe e determinate, quali i debiti per imposte dirette ed indirette dovute in base a dichiarazioni, per accertamenti o contenziosi definiti, per ritenute operate come sostituto d'imposta, per imposte di fabbricazione ed in genere i tributi di qualsiasi tipo iscritti a ruolo, mentre la passività per imposte probabili o incerte nell'ammontare o nella data di sopravvenienza (comprese le imposte differite) sono iscritte nella voce B.2 - Fondi per rischi ed oneri/Fondi per imposte, anche differite. I debiti per le singole imposte sono iscritti al netto di acconti, ritenute d'acconto e crediti d'imposta, tranne nel caso in cui ne sia stato chiesto il rimborso; in quest'ultimo caso gli importi di cui è stato chiesto il rimborso sono esposti tra i crediti alla voce C.II.4-bis. Corso di Ragioneria generale ed applicata Prof. Riccardo Acernese