1 / 33

L’EVOLUZIONE DELLA LINGUA LATINA

L’EVOLUZIONE DELLA LINGUA LATINA. LA LINGUISTICA STORICA è lo studio della parentela genealogica delle lingue e del loro mutamento attraverso il tempo. Perché le lingue cambiano nel tempo?. ipotesi catastrofistica mutamento linguistico.

kovit
Download Presentation

L’EVOLUZIONE DELLA LINGUA LATINA

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. L’EVOLUZIONE DELLA LINGUA LATINA

  2. LA LINGUISTICA STORICA è lo studio della parentela genealogica delle lingue e del loro mutamento attraverso il tempo.

  3. Perché le lingue cambiano nel tempo? • ipotesi catastrofistica • mutamento linguistico

  4. Torre di Babele, a causa di essa le lingue si sono differenziate per punizione divina (ipotesi catastrofistica).

  5. IL LATINO • Lingua inizialmente orale utilizzata dai contadini, mercanti e soldati. • Utilizzata per registrare formule giuridiche • Onnipresenza della vita rurale nei vocaboli: • “DELIRARE” deriva da“LIRA” che significa “SOLCO” , inizialmente voleva dire “USCIRE DAL SOLCO”, successivamente “USCIRE DALLA LINEA GIUSTA” da cui: “DELIRARE” e “DERAGLIARE”

  6. I NUMERI ROMANI Anche la numerazione latina ha un’ origine contadina. I pastori contavano i loro animali incidendo su un bastone una tacca per ognuno di essi . Esse furono sostituite da simboli:

  7. Da quali lingue deriva il latino? • Dal greco antico • Dall’ etrusco • Dal celtico • Dalle lingue delle popolazioni italiche Fino al II sec. a.C. i cittadini romani parlavano fra di loro in greco e scrivevano in latino

  8. I romani, plasmati ed istruiti dai greci, impararono la raffinatezza ed il latino divenne la lingua utilizzata da tutte le civiltà conquistate da Roma. Copia romana del discobolo dall’ originario bronzeo del 455 a.C. Dioniso, frontone orientale del Partenone ad Atene (440-432)

  9. TERRITORIO ROMANO NEL II-III SEC. D.C.

  10. LA PRONUNCIA LATINA • Le consonanti: • “c” si pronunciava “k” • “g” si pronunciava “gh” • “h” era all’ origine una vera consonante e si pronunciava come un soffio aspirato. Dal I sec. a.C. hanno cominciato a diffondersi le pronunce senza “h”

  11. Le vocali • La lettera “u” scritta anche “v” si pronunciava sempre “u” • La lettera “y”, che si trovava nelle parole prese in prestito dal greco, si pronunciava come l’ “u” francese.

  12. L’accento Tutte le parole composte da più di una sillaba erano caratterizzate da un accento, che si metteva: • Sulla penultima sillaba se era lunga (lēvis) • Sulla terzultima sillaba se era breve (asĭnus)

  13. C’ E’ LATINO E LATINO… • Latino volgare = la lingua delle conversazioni quotidiane • non aveva regole ben precise • L’ idioma dal quale derivano tutte le lingue romanze • Latino classico (o dotto) = il latino scritto • Grammaticalmente corretto • III sec. a.C. – V sec. d.C. il latino non differisce più di tanto

  14. DITE … MA NON DITE … Nel III sec. a.C. i dotti, volendo restaurare il latino, fecero una lista nella quale scrissero le forme considerate “difettose” e la correzione a fianco di esse.

  15. IL LATINO CRISTIANO I primi cristiani rifiutarono il latino dotto e pagano → LATINO VOLGARE (per farsi capire da tutta la popolazione) • Inserirono dei neologismi • Presero in prestito delle parole popolari greche ed ebraiche La scelta di una lingua popolare provocò il disagio di alcuni uomini colti

  16. SAN GIROLAMO (347-420) • Girolamo, un ciceroniano, non riusciva ad accettare l’ utilizzo di una lingua popolare • Cristo, apparsogli in sogno, gli disse: “Sei ciceroniano, non cristiano. Dove è il tuo tesoro, lì è anche il tuo cuore.” • In seguito scrisse una nuova versione della Bibbia, la Vulgata, comprensibile al popolo

  17. IL QUADRATO MAGICO La frase “satorArepotenet opera rotas” significa: “il seminatore Arepo mantiene con difficoltà le ruote” Da qualsiasi verso si leggano le parole la frase non cambia

  18. ALL’ INTERNO DEL QUADRATO Ogni “t” è sempre fra una “a” ed una “o”.L’ alfa e l’ omega. L’ inizio e la fine, Cristo stesso. La figura che ne risulta è un ottagono. Otto è un numero di ordine ed equilibro. La “N” è il simbolo fenicio del pesce, derivato da quello egizio dell’ acqua. L’ acqua al centro del Quadrato, la fonte della vita, il battesimo.

  19. Negli angoli si leggono 2 “oro”e 2 “ara” che significano “prego” e “altare” • Se escludiamo la “N” centrale otteniamo ET-ET. Il cristianesimo è una composizione di contrari: gioia e dolore, pace e guerra, morte e vita. Coincidenze?

  20. CON IL TEMPO … • Le consonanti finali non vennero più pronunciate • uso di preposizioni come “in” <in>, “super” <su> ecc. • Non si distingue il caso del soggetto da quello del complemento oggetto • Si crea un ordine delle parole → SOGG. + PV + C.OGG.

  21. IL LATINO MEDIEVALE • Dopo la caduta dell’ impero romano d’ Occidente Il latino parlato venne sostituito dalle lingue romanze • Tuttavia il latino non scomparve del tutto: • Usato nelle scuole e nelle chiese • Parlato dalle persone colte

  22. Dal XVII sec. Il latino non venne più parlato da nessuno • Solo i testi diplomatici e legislativi erano scritti • Verso l’ anno mille i popoli dell’ antico impero parlavano fra di loro in lingue nazionali

  23. L’ indovinello veronese È il testo che costituisce la più antica attestazione in lingua romanza Se parebaboves alba pratalia araba albo versorioteneba negro semenseminaba Spingeva avanti i buoi arava un campo bianco aveva un aratro bianco spargeva una semenza nera Soluzione: la mano che scrive

  24. … E FINALMENTE L’ ITALIANO • L’ italiano è stato per lungo tempo solo una lingua scritta e letteraria • Scrittori importanti: • Dante Alighieri(1265-1321) • Francesco Petrarca (1304-1374) • Giovanni Boccaccio (1313-1375)

  25. Francesco Petrarca Giovanni Boccaccio Dante Alighieri

  26. IL TOSCANO • Il toscano viene identificato come una lingua illustre. • Nessuno voleva prendere come modello la pronuncia toscana: • Consonanti molli • L’ articolazione della lettera “c” • L’ idioma che divenne l’ italiano, non mutò per quasi 5 secoli poiché si è diffuso unicamente in forma scritta

  27. L’ ITALIA UNITA • La situazione dell’ Italia dal Medioevo: • il Regno di Sicilia • Gli Stati della Chiesa • Le città toscane e del nord (Firenze, Genova, Milano …) • Diversità dialettale → dovuta alle invasioni barbariche • 1861 il Paese ha raggiunto un’ unità politica

  28. LE LINGUE PARLATE IN ITALIA • Lingua ufficiale • Italiano (toscano letterario) • Lingue ufficiali regionali • Francese • Tedesco • Sardo • Altri idiomi • Romanze: piemontese, lombardo, genovese, veneziano, emiliano-romagnolo, marchigiano … • Germanici: tedesco e parlate germaniche • Slavi: sloveno e serbo-croato • Diversi: albanese, greco e zingaro

  29. …1900 • Il prestigio secolare del Toscano non paralizza lo sviluppo della lingua • Creazione di neologismi • Prestiti francesi e inglesi

  30. LINGUE ROMANZE: LINGUE AVENTI DELLE INFLUENZE LATINE: Inglese Tedesco Greco • Italiano • Francese • Portoghese • Spagnolo • Brasiliano • Rumeno

  31. La lingua dell’ altro bisogna viverla come una barriera che ci separa per sempre? O come un velo dietro il quale si nasconde un’ altra visione dell’ uomo o della vita?

  32. FONTI: • “L’ avventura delle lingue in Occidente”, autore: H. Walter, editore: Laterza, 1999 Bari • “Il quadrato magico”, autore: Rino Cammilleri, Rizzoli • www.romanoimpero.com • google immagini

More Related