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Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Progetto “Il Lavoro Pubblico che cambia – Linea Telelavoro. Incontro di presentazione degli studi di fattibilità. SMART S viluppo M odalità di A pplicazione e R ealizzazione del T elelavoro. Napoli, 16 dicembre 2004.
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Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Progetto “Il Lavoro Pubblico che cambia – Linea Telelavoro Incontro di presentazione degli studi di fattibilità SMART Sviluppo Modalità di Applicazione e Realizzazione del Telelavoro Napoli, 16 dicembre 2004
DIPARTIMENTO dell’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA Istituto Superiore di Studi Penitenziari Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di Firenze Casa di Reclusione di Gorgona Studio di Fattibilità “P.A.Go.Da. “ Progetto Acquisti di Gorgona a Distanza Partecipanti: Luigia Mariotti Culla – Dirigente Generale I.S.S.P. Antonella Paloscia – DAP Ciro Boldrini – CC Viterbo Paola Innocenti – PRAP Firenze Emanuela Montagnani – CC Firenze Alessandro Aureli – CR Gorgona
Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria L’Amministrazionepenitenziaria ha il compito di provvedere secondo il dettato costituzionale alla esecuzione delle pene e delle misure privative della libertà personale ed al reinserimento sociale dei condannati e degli internati. Gestisce una popolazione di circa 56.000 detenuti e 38.000 ammessi alle misure alternative al carcere, con circa 50.000 operatori di cui circa l’86% appartenente al Corpo della Polizia penitenziaria. Nei ruoli amministrativi (direttori, educatori, ragionieri, assistenti sociali, psicologi ed altri) sono presenti circa 7.000 addetti. La sua struttura organizzativa è articolata in aree e settori di intervento ed è decentrata a vari livelli su tutto il territorio nazionale: -Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria(DAP): struttura centrale nazionale del Ministero della Giustizia, con 5 Direzioni generali ed un Istituto Superiore di Studi Penitenziari(ISSP); -n. 16 Provveditorati regionali(PRAP) – articolazioni del DAP decentrate in ambito regionale; -n. 205 Istituti penitenziari, n. 58 Centri di servizio sociale per adulti, strutture che rappresentano le articolazioni locali sull’intero territorio nazionale, oltre a n. 8 Scuole di formazione per il personale.
Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria La motivazione di fondo da cui è nata la volontà della Amministrazione penitenziaria di sperimentare il telelavoro è quella di verificare la possibilità di introdurre una nuova e diversa modalità nella propria organizzazione del lavoro. Le finalità sono molteplici e legate ad una serie di opportunità come anche di aspetti critici tanto per il lavoratore che per l’amministrazione ed il sistema sociale nel suo complesso. • Gli obiettivi specifici del progetto sono schematizzati in: • parziale risoluzione dei problemi connessi alla carenza di personale amministrativo-contabile sul territorio; • riduzione dei disagi per i lavoratori comandati in servizio di missione, e dei relativi costi; • miglioramento della qualità della vita del lavoratore di Gorgona e di quello comandato in servizio di missione alla Gorgona.
Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Gli ambiti organizzativi coinvolti sono: il PRAP di Firenze – è la struttura decentrata del DAP per il coordina mento dei 24 istituti penitenziari e servizi della Toscana; la Casa di Reclusione della Gorgona - è un istituto penitenziario che ospita circa 100 detenuti; è direttamente interessata dal progetto per l’importanza della locale colonia agricola che impiega nel lavoro i detenuti presenti, e per la carenza di ragionieri indispensabili alla sua adeguata gestione, a causa delle particolari condizioni geografiche e strutturali dell’ isola. Le attività prescelte per la sperimentazione sono: Ia programmazione annuale delle spese – costituita dal complesso di attività che portano alla formulazione del budget preventivo da sottoporre alla valutazione ed approvazione del PRAP; gli acquisti di beni e servizi per l’azienda agricola – costituiti dal complesso di attività e procedure che vengono messe in atto al fine di reperire i beni e i servizi necessari alla conduzione dell’ azienda agricola.
Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Le attività in telelavoro saranno svolte in postazioni collocate presso due sedi periferiche dell’amministrazione penitenziaria: la Casa Circondariale di Livorno la Casa Circondariale di Sollicciano (Firenze); grazie a questa scelta verranno utilizzate le possibilità offerte dalla rete Unica della Pubblica Amministrazione (RUPA) a cui tutti i servizi penitenziari sono collegati. Le risorse tecnologiche necessarie sono quindi: - un server da collocare presso la sede del PRAP di Firenze; - quattro postazioni client, con scanner, da posizionare presso gli istituti (Gorgona, Livorno e Sollicciano) ed il PRAP di Firenze; - software di acquisizione e gestione documentale, da acquistare; - software di acquisizione dati da realizzare da parte del PRAP.
Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Le attività di formazione e aggiornamento sono destinate al personale coinvolto nella sperimentazione e prevedono l’acquisizione di conoscenze generali sul telelavoro: - normativa in tema di lavoro a distanza - aspetti organizzativi, sindacali e di tutela della sicurezza connessi alla sperimentazione del Telalavoro - aspetti sociologici del TLV: punti di forza e di debolezza; il consolidamento delle conoscenze specifiche nel settore amministrato col TLV e l’ addestramento all’ uso degli strumenti informatici prescelti: - contabilità economica e programmazione finanziaria negli istituti; - acquisizione di beni e servizi; - conoscenza e addestramento all’uso degli applicativi software.
Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria • Lo Studio di fattibilità di “P.A.Go.Da” prevede modalità per il monitoraggiodel progetto e per la valutazione delle prestazionidei telelavoratori e la possibilità di individuare eventuali migliori soluzioni in corso d’opera, con particolare riguardo a: • - verifica della realizzazionedegli obiettivi attesi dalle varie fasi secondo i tempi previsti • conferma e quantificazione dei benefici effettivi • controllo e quantificazione dei costi sostenuti • verifica ed eventuale integrazione e miglioramento del sistema di supporto (tecnologico e non); • verifica ed eventuale adattamento dei criteri e del processo di selezione delle attività svolte in telelavoro, anche in relazione ai risultatidelle prestazioni attesi dai telelavoratori.