1 / 18

Domanda aggregata

Domanda aggregata. ELFELLI,UNIROMA3, Corso di Econo ia Politica, 2009-10. L’economia nel lungo e nel breve periodo. Lungo periodo. Breve periodo. Y. P. AS LR. Y P. AD. AD. AS SR. Y. Y.

laurie
Download Presentation

Domanda aggregata

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Domanda aggregata ELFELLI,UNIROMA3, Corso di Econo ia Politica, 2009-10

  2. L’economia nel lungo e nel breve periodo Lungo periodo Breve periodo Y P ASLR YP AD AD ASSR Y Y Nel breve periodo, il livello del prodotto è determinato dalla domanda (sin tanto che non viene raggiunto il potenziale). L’economia non sempre è in equilibrio. I prezzi sono predeterminati. Modello keynesiano Nel lungo periodo, il prodotto è determinato dall’offerta e fissato al livello del potenziale (attraverso l’interazione tra il mercato del lavoro e la tecnologia). L’economia è in equilibrio —>modello classico ELFelli 2009-10

  3. Aggiustamento Un “fascio” di curve d’offerta inclinate positivamente P ASLR Y AD ASSR YP Y ELFelli 2009-10

  4. Ipotesi semplificative e condizioni di equilibrio • Prezzi e salari fissi • Il prodotto effettivo diverge da quello potenziale (ciclo economico) • La quantità di prodotto è determinata dal lato della domanda • questo è un modello keynesiano • Per adesso ipotizziamo anche che non vi sia un settore estero.In tal caso Y = C+I+GPoiché è anche vero che Y = C+S, l’equilibrio (C+I+G = C+S) richiede che: → I+G = Sche è un modo equivalente a Y = AD di esprimere l’equilibrio macro di questo sistema semplificato. ELFelli 2009-10

  5. La spesa aggregata • In assenza del commercio internazionale, la spesa aggregata ha tre componenti: • l’investimento (I) • spese delle imprese per l’acquisto di beni capitali • per ora ipotizziamo che questo sia fisso a I° • La spesa pubblica che ipotizziamo esogena e pari a G° • il consumo (C) • spesa delle famiglie per l’acquisto di beni e servizi • allora, AD = C + I° + G° ELFelli 2009-10

  6. Il consumo • Le famiglie possono disporre del proprio reddito destinandolo al CONSUMO e/o al RISPARMIO • Reddito disponibile • reddito che le famiglie hanno a disposizione per consumo/risparmio • reddito derivante dall’avere fornito al sistema economico i fattori della produzione (al quale bisogna aggiungere i trasferimenti e sottrarre le tasse) ELFelli 2009-10

  7. Il consumo ed il reddito disponibile in Italia, 1982-1999 Il reddito è una forte determinante del consumo ma non è la sola. ELFelli 2009-10

  8. Con un reddito pari a 0, il consumo è pari ad 8 (C°=8) La propensione marginale al consumo (la pendenza della funzione) è 0.7 – ossia, per ogni euro addizionale di reddito 70 centesimi sono spesi per beni di consumo. { 8 La funzione del consumo La funzione del consumo mostra la relazione crescente tra la spesa (per beni e servizi finali) e il livello del reddito disponibile.C = C° + c Y. C° = consumo autonomo; c = PMaC C = 8 + 0.7 Y Consumo 0 Reddito ELFelli 2009-10

  9. La funzione del risparmio La funzione del risparmio è il “complemento” della funzione del consumo Risparmio Poiché il reddito può o essere speso per consumi o risparmiato, la funzione del risparmio può essere ricavata da quella del consumo e viceversa.C+S = Y; S= Y-C ==Y-(C°+cY) = Y(1-c) – C° S = (1-c)Y – C°.Quindi (1-c) = s è la propensione marginale al risparmio S = -8 + 0.3 Y 0 Reddito ELFelli 2009-10

  10. Propensione marginale e propensione media • C = C° + c Y, dove c = DC/DY è la propensione marginale al consumo • dividendo il lato sinistro e destro per Y, otteniamo la propensione media al consumo (consumo diviso reddito) • C/Y = C°/Y + c . • Quindi PMeC#PMaCNon solo, mentre PMaC è costante, PMeC è decrescente al crescere del reddito ELFelli 2009-10

  11. AD = C + I+ G I+G La funzione della spesa aggregata AD C(Y) La spesa aggregata indica l’ammontare complessivo della spesa che le famiglie le imprese e lo stato intendono sostenere Y ELFelli 2009-10

  12. E AD Data la funzione AD, l’equilibrio sarà in E.Questo è il punto in cui la spesa programmata eguaglia il livello corrente di prodotto e reddito. Il reddito di equilibrio (condizione d’equilibrio: Y = AD) La retta a 45° mostra tutti le combinazioni in cui l’ammontare della spesa corrisponde ad un uguale ammontare di prodotto (reddito). AD (C,I,G) 45o Y ELFelli 2009-10

  13. S l’investimento programmato I + G E I+G al risparmio programmato S. L’equilibrio è in E. Un altro modo per esprimere l’equilibrio – condizione d’equilibrio I+G = S) Un approccio alternativo consiste nell’uguagliare S, I,G Y ELFelli 2009-10

  14. AD0 Un aumento della spesa aggregata a AD1 porterà ad un nuovo equilibrio in Y1. Y0 Gli effetti di un aumento della spesa aggregata Supponete che il sistema economico si trovi in Y0. AD1 AD 45° Y1 Y La variazione del reddito, DY = Y1-Y0, è maggiore della variazione di AD, DAD= AD1-AD0: DY>DAD.DY/DA è il moltiplicatore, che come vedremo è l’inverso della propensione marginale al risparmio= 1/(1-c) = 1/s. ELFelli 2009-10

  15. Il moltiplicatore • Il moltiplicatore è il rapporto tra la variazione del reddito ed una variazione della componente autonoma della spesa che ha indotto la variazione del reddito. • Tanto maggiore è la propensione marginale al consumo, tanto maggiore sarà il moltiplicatore. • Maggiore sarà invece la propensione marginale al risparmio, maggiore la quantità aggiuntiva di reddito che “uscirà” dal circuito del flusso circolare del reddito. ELFelli 2009-10

  16. Il moltiplicatore in assenza di tasse Y = C + I + G C = C° + c*YD, 0<c<1; c =PMaC Siano I = I° ; G = G°; YD = Y-T; T = 0 Y = C° + I° + G ° + (c* Y) Y – c* Y = C° + I° + G ° Y(1-c) = C° + I° + G ° Y = (1/1-c)*(C° + I° + G °) In questo caso se, ad es., c = 0.8, il moltiplicatore è 5 (1/1-c = 1/0,2 = 5) ELFelli 2009-10

  17. La presenza delle tasse riduce il moltiplicatore • Supponiamo che T = tY, dove 0<t<1 è l’aliquota marginale (supposta costante). Perciò Yd = Y-T=Y(1-t). Quindi la funzione del consumo diventa C = C° + c(1-t)Y. • Allora:Y = C° + I° + G ° + c(1-t)Y;Y[1-c(1-t)] = C° + I° + G °;Y = (C° + I° + G °)/[1-c(1-t)] il moltiplicatore è (1/1-c(1-t)).Perciò se c=0,8 e t = 0,2 (1/1-c(1-t)) = 2.8. ELFelli 2009-10

  18. Moltiplicatore bilancio in pareggio • G = T → equilibrio = bilancio in pareggio • Con G = 0; c = 0.9; C°+I°=100; Y =1000 • Y = 1000; G = 200; T= 0,2Y= 200. Y = 1071.43 ELFelli 2009-10

More Related