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Sono escluse le sostanze ritenute pericolose per l‘ambiente

CAMPO DI APPLICAZIONE. Qualunque attività lavorativa che comporta la presenza di agenti chimici siano essi: utilizzati previsto l’utilizzo derivanti da tale attività. Sono escluse le sostanze ritenute pericolose per l‘ambiente. VALUTAZIONE DEL RISCHIO.

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Sono escluse le sostanze ritenute pericolose per l‘ambiente

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Presentation Transcript


  1. CAMPO DI APPLICAZIONE • Qualunque attività lavorativa che comporta la presenza di agenti chimici siano essi: • utilizzati • previsto l’utilizzo • derivanti da tale attività Sono escluse le sostanze ritenute pericolose per l‘ambiente

  2. VALUTAZIONE DEL RISCHIO Coordinamento Tecnico delle Regioni e Province autonome • Lista di tutte le sostanze ed i preparatiutilizzati in azienda • Rassegna dei processi e lavorazioni per verificare lo sviluppo di agenti pericolosi • Classificazione della loro pericolosità in base a quanto riportato dalle frasi di rischio R. 1° FASE IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI VALUTAZIONE PRELIMINARE

  3. VALUTAZIONE DEL RISCHIO Art. 72 quarter, comma 5, D.L.vo 626/94 La valutazione del rischio puo’ includere la giustificazione che la natura e l’entità dei rischi connessi con gli agenti chimici pericolosi rendano non necessaria un’ulteriore valutazione maggiormente dettagliata dei rischi

  4. VALUTAZIONE DEL RISCHIO Coordinamento Tecnico delle Regioni e Province autonome • Sviluppare una dettagliata valutazione del rischio attraverso misurazioni ambientali o algoritmi o modelli per stime di rischio 2° FASE VALUTAZIONE DETTAGLIATA

  5. SOSTANZE PERICOLOSE D.Lgs n 52 del 3 febbraio 1997 • Esplosivi • Comburenti • Estremamente infiammabili • Facilmente infiammabili • Infiammabili • Tossici e molto tossici • Nocivi • Corrosivi • Irritanti • Sensibilizzanti • Cancerogeni e mutageni • Tossici per il ciclo riproduttivo • Pericolosi per l’ambiente

  6. ETICHETTATURA Direttiva 67/548/CEE e relat. aggiornamenti REDATTA DA: FABBRICANTE o COMMERCIANTE DEVE CONTENERE INFORMAZIONI IN MERITO A: - Composizione - Simboli (pittogrammi) - Frasi di rischio (frasi R) - Consigli di prudenza (frasi S)

  7. SIMBOLI E PITTOGRAMMI

  8. FRASI DI RISCHIO R-28 tossico per ingestione R-34 provoca ustioni R-36 irritante per gli occhi CONSIGLI DI PRUDENZA S-2 conservare fuori dalla portata dei bambini S-13 conservare lontano da alimenti, bevande e mangimi S-20/21 non mangiare, né bere, ne fumare durante l’impiego

  9. SCHEDA DI SICUREZZA • DEVE ESSERE SEMPRE FORNITA AL MOMENTO DELLA VENDITA DEL PRODOTTO - la classificazione sostanze o prodotti chimici varia in base al progresso scientifico - in base alle norme più recenti in materia • DEVE ESSERE SEMPRE AGGIORNATA: IMPORTANTE VERIFICARE CHE LA DATA DI REDAZIONE DELLA SCHEDA SIA RECENTE NON E’ LA SCHEDA TECNICA

  10. CANDEGGINA + SAPONE ACIDO irritante irritante GAS DI CLORO tossico MISCELE DIPIU’ PRODOTTI ATTENZIONE CANDEGGINA + SAPONE ACIDO irritante irritante GAS DI CLORO tossico

  11. AGENTI CHIMICI USATI DELIBERATAMENTE • Prodotti fitosanitari • Sostanze utilizzate nella produzione di vino • Concimi • Disinfettanti, disinfestanti, detergenti • Solventi, lubrificanti o oli minerali

  12. Ammoniaca Metano Idrogeno solforato Ricoveri zootecnici Anidride carbonica Ricoveri zootecnici - Cantine Gas nitrosi Silos AGENTI CHIMICI ORIGINATI DAL CICLO PRODUTTIVO • Prodotti di degradazione e fermentazione della sost. organica • Sottoprodotti di processi di combustione: Monossido di C • Ossido di N • Fumi (derivanti da macchine, impianti, attrezzature) • Polveri di origine vegetale (cereali, farine,ecc.) o animale (peli, forfore, piume, ecc.)

  13. AGENTI CHIMICI SI POSSONO TROVARE SOTTO VARIE FORME (I) 1) AEROSOL:particelle solide e/o liquide disperse in un mezzo gassoso: POLVERI: particelle solide in sospensione, di granulometria variabile, che si originano da processi di frantumazione sia naturali che artificiali; FUMI: particelle solide disperse in un mezzo gassoso; si originano per condensazione di vapori prodotti dalla fusione di materiali solidi e durante reazioni chimiche (combustione); NEBBIE: particelle liquide micrometriche disperse in mezzo gassoso (irrorazione fitosanitari, spray, ecc).

  14. AGENTI CHIMICI SI POSSONO TROVARE SOTTO VARIE FORME (II) 2) AERIFORMI GAS:sostanze chealla temperatura ambiente (25°C) ed alla pressione di 760 mmHg sono allo statogassoso; non possono mai coesistere con la propria fase liquida o solida (es. Ossigeno, Azoto, Elio, ecc); VAPORI:fasi aeriformi di sostanze che normalmente sono liquide o solide alla temperatura di 25 °C ed alla pressione di 760 mmHg: derivano dallo stato solido o da quello liquido per ebollizione, evaporazione o sublimazione(vapori di acqua, di alcool etilico, di iodio, ecc). 3) LIQUIDI: caratterizzati da volume proprio e forma del recipiente; 4) SOLIDI: caratterizzati da forma e volume proprio (es.polvere grossolana, granuli, palline, tavolette, esche, ecc.).

  15. VIE DI ASSORBIMENTO 1) INALATORIA: i diversi segmenti dell’albero repiratorio svolgono un’azione di filtro; il principale assorbimento avviene a livello della membrana alveolo-capillare. - particelle > 30 μm: si depositano a livello naso-faringeo e sono rimosse attraverso starnuti, secrezioni nasali, deglutizione (frazione inalabile). - particelle 10 < Ø < 30 μm: si depositano nella regione tracheo-bronchiale e possono essere assorbite attraverso l’epitelio (frazione toracica); - particelle con Ø < 10 μm: raggiungono gli alveoli (frazione respirabile); Non fumare, il fumo può ulteriormente veicolare all’interno dell’organismo il tossico, oltre a presentare rischi specifici aggiuntivi quali la cancerogenicità dei prodotti di combustione o rischi quali incendio, esplosioni, ecc.

  16. VIE DI ASSORBIMENTO 2) CUTANEA: l’assorbimento avviene attraverso l’epidermide e, in minor misura, attraverso i follicoli piliferi: - deposizione di areosol (p.e. irrorazione di vegetali con soluzione di antiparassitari); - bagnaggio e/o contaminazione accidentale; La pelle è un’ottima barriera se è integra (più spessa nelle zone plantari e palmari). ATTENZIONE: NON USARE SOLVENTI PER LAVARSI LE MANI

  17. VIE DI ASSORBIMENTO 3) DIGERENTE: via meno frequente di intossicazione; le particelle possono essere deglutite accidentalmente o per abitudini non igieniche dei lavoratori. COSA FARE • Conservare cibi e bevande in contenitori e luoghi idonei. • Non assumere cibi e bevande nei luoghi di lavoro. • Lavarsi le mani prima di mangiare.

  18. VALUTAZIONE DEL RISCHIO Coordinamento Tecnico delle Regioni e Province autonome • Sviluppare una dettagliata valutazione del rischio attraverso misurazioni ambientali, algoritmi o modelli per stime di rischio 2° FASE VALUTAZIONE DETTAGLIATA

  19. VALUTAZIONE DEL RISCHIO • MOVARISCH(regioni Toscana Lombardia Emilia Romagna) • Cheope(Associazione Ambiente e Lavoro) • InfoRISK(regione Piemonte) • ecc ALGORITMI

  20. PRODOTTI FITOSANITARI L’OPERAZIONE CHE IN AGRICOLTURA ESPONE MAGGIORMENTE I LAVORATORI AD EGENTI CHIMICI E’ L’USO DEI PRODOTTI FITOSANITARI eliminare le piante indesiderate, frenare o evitare la loro crescita proteggere i vegetali dagli organismi nocivi mediante un’azione preventiva e/o curativa conservare i prodotti vegetali

  21. PRODOTTI FITOSANITARI FASI LAVORATIVE A RISCHIO • Le operazioni di preparazione della miscela • La distribuzione vera e propria • La manutenzione e decontaminazione delle attrezzature utilizzate • Le operazioni agronomiche nelle colture trattate (operazioni di rientro) • Le operazioni sui prodotti raccolti

  22. VALUTAZIONE DEL RISCHIO

  23. R= P x E MOVARISCH Rinal = P x Einal Rcute = P x Ecute Rcum =

  24. MOVARISCH

  25. MOVARISCH TABELLA DEI COEFF. P (score) RISCHIO = P X E

  26. MOVARISCH DETERMINAZIONE INDICEESPOSIZIONE INALATORIA Einal = I x d Einal RISCHIO = Pericolo X Esposizione E Ecute USO DI 5 VARIABILI • Proprietà chimico-fisiche • Quantità in uso • Tipologia d’uso • Tipologia di controllo • Tempo di esposizione

  27. MOVARISCH MATRICE 1: PROPRIETA’ CHIMICO FISICHE/QUANTITA’ IN USO

  28. PROPRIETA’ CHIMICO-FISICHE POLVERI: disponibilità in aria

  29. PROPRIETA’ CHIMICO-FISICHE LIQUIDI: disponibilità in aria

  30. MOVARISCH MATRICE 1: PROPRIETA’ CHIMICO FISICHE/QUANTITA’ IN USO

  31. MOVARISCH MATRICE 2: TIPOLOGIA D’USO

  32. MATRICE 2:TIPOLOGIA D’USO 4 LIVELLI IN RELAZIONE ALLA DISPERSIONE IN ARIA DEL PRODOTTO • USO IN SISTEMA CHIUSO: (non applicabile al comparto agricoltura) • USO IN INCLUSIONE IN MATRICE: preparazione della miscela con l’uso di prodotti confezionati in sacchetti idrosolubili, preparati microincapsulati, pastiglie ed esche. • USO CONTROLLATO: concia delle sementi con sistemi automatizzati, i trattamenti con irroratrici a barra orizzontale munite di sistemi pneumatici di orientamento del getto e la preparazione della miscela partendo da formulati liquidi o in polvere. • USO DISPERSIVO: rientrano in questa categoria tutti gli altri tipi di irrorazione e le operazioni agronomiche effettuate negli appezzamenti trattati.

  33. MOVARISCH MATRICE 2: TIPOLOGIA D’USO

  34. MOVARISCH MATRICE 3:TIPOLOGIA DI CONTROLLO

  35. MATRICE 3:TIPOLOGIA DI CONTROLLO 5 LIVELLI IN RELAZIONE ALLE MISURE PRESE PER EVITARE L’ESP. • CONTENIMENTO COMPLETO: corrisponde ad una situazione in sistema chiuso (non applicabile al comparto agricoltura) • VENTILAZIONE - ASPIRAZIONE LOCALE: aspirazione locale degli scarichi e delle emissioni (non applicabile al comparto agricoltura) • SEGREGAZIONE - SEPARAZIONE: applicabile esclusivamente per i trattamentiautomatizzati in serra e la concia delle sementi con sistemi automatizzati ( in entrambi i casi non è prevista la presenza dell’operatore) • DILUIZIONE - VENTILAZIONE: rientrano in questa categoria i trattamenti con irroratrici • MANIPOLAZIONE DIRETTA: in questa tipologia ritroviamo la preparazione della miscela con formulati liquidi o in polvere, le irrorazioni con lancia a mano e le operazioni agronomiche effettuate negli appezzamenti trattati (operazioni di rientro)

  36. MOVARISCH MATRICE 3:TIPOLOGIA DI CONTROLLO

  37. MOVARISCH MATRICE 4:TEMPO DI ESPOSIZIONE ATTENZIONE: il tempo è su base giornaliera Abbiamo ottenuto il valore del parametro I da mettere in relazione con la distanza parametro d

  38. VALORI DEL SUB-INDICE ddistanza (D) degli esposti dalla sorgente DISTANZA VALORE d • Preparazione della miscela • Irrorazioni “tradizionali” • Operazioni “di rientro” D < 1 mt d = 1 • Distanza reale fra il posto di guida e gli ugelli irroranti 1 mt = D < 3 mt d = 0,75 d = 0,50 Come sopra 3 mt = D < 5 mt d = 0,25 Come sopra 5 mt = D < 10 mt 10 mt = D > 10 mt d = 0,1 Non trova applicazione

  39. Einal = I x d Rinal = P x Einal MOVARISCH

  40. LIVELLO DI CONTATTO TIPOLOGIA D’USO DETERMINAZIONE INDICEESPOSIZIONE CUTANEA Ecute Nessuno = 0 contatti Accidentale = 1 contatto al giorno Discontinuo = da 2 a 10 Esteso = > 10 Rcute = P x Ecute

  41. Rcum = MOVARISCH

  42. Rinal Score = frase R del formulato M 1 = quantità di formulato M 2 = uso controllato-inclusione in matrice M 3 = manipolazione diretta M 4 = tempo di lavoro d = < 1 mt Rcute contatto accidentale uso controllato PREPARAZIONE

  43. Rinal Score = frase R del formulato M 1 = quantità di formulato M 2 = uso controllato M 3 = manipolazione diretta M 4 = tempo di lavoro d = < 1 mt Rcute contatto discontinuo (contatto esteso) uso controllato PREPARAZIONE

  44. DISTRIBUZIONE TRATTORE CABINATO Rinal Score = frase R del formulato M 1 = quantità di formulato M 2 = uso controllato M 3 = segregazione separazione M 4 = tempo di lavoro d = 3 – 5 metri Rcute contatto accidentale (nessun contatto) uso controllato

  45. DISTRIBUZIONE Rinal TRATTORE NON CABINATO Score = frase R del formulato M 1 = quantità di formulato M 2 = uso dispersivo M 3 = diluizione-ventilazione M 4 = tempo di lavoro d = 3 – 5 metri Rcute contatto discontinuo dispersione significativa

  46. DISTRIBUZIONE Rinal DISTRIBUZIONE MANUALE Score = frase R del formulato M 1 = quantità di formulato M 2 = uso dispersivo M 3 = diluizione-ventilazione M 4 = tempo di lavoro d = < 1 mt Rcute contatto discontinuo (contatto esteso) dispersione significativa Dott. Andrea Bonacci

  47. torace anteriore e spalle torace posteriore e spalle braccia avambraccia cosce anteriori e anche cosce posteriori e anche polpacci stinco, caviglie e piedi LAVORI DI RIENTRO Rinal Contributi in % alla contaminazione totale Score = frase R del formulato M 1 = quantità di formulato M 2 = uso dispersivo M 3 = manipolazione diretta M 4 = tempo di lavoro d = < 1 mt 11,06 11,44 5,63 16,52 25,17 17,2 Rcute 7,45 5,63 contatto esteso uso dispersivo Dott. Andrea Bonacci

  48. VALUTAZIONE DEL RISCHIO VALUTAZIONE DEL RISCHIO PREVENTIVA • VALUTAZIONE DEL RISCHIO • ATTUAZIONE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE • INIZIO ATTIVITA’ AGGIORNAMENTO • PERIODICO • AD OGNI VARIAZIONE SIGNIFICATIVA • QUANDO RISULTA NECESSARIO DALLA SORVEGLIANZA SANITARIA Dott. Andrea Bonacci

  49. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE USO ATTREZZATURE E MATERIALI ADEGUATI USO PREFERIBILE DI SACCHETTI IDROSOLUBILI O PRODOTTI LIQUIDI MEZZI DI DISTRIBUZIONE PROVVISTI DI: • Premiscelatori • Dispositivo lavaggio automatico confezioni • Sistema di lavaggio automatico dell’impianto • Serbatoio acqua pulita

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