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U.V.A. di primo e secondo livello: la gestione in rete dalla diagnosi precoce Alessia Lanari Centro UVA - UO Neurologia Mantova. ….. complessa sindrome disabilitante che richiede un complesso intervento terapeutico
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U.V.A. di primo e secondo livello: la gestione in rete dalla diagnosi precoce Alessia Lanari Centro UVA - UO Neurologia Mantova
….. complessa sindrome disabilitante che richiede un complesso intervento terapeutico • Differente coinvolgimento del paziente (cognitivo, psicologico, comportamentale) eterogenicità interindividuale • Coinvolgimento della famiglia • Bisogno di un “plannig” gestionale complesso farmacologico non farmacologico
Demenza di Alzheimer (AD) 9% Miste (AD + demenza 3% 26% vascolare) 8% Demenza vascolare Degenerazioni fronto- temporali non-AD Encefaliti (incl. morbo di 12% Creutzfeldt-Jacob) Altre demenze (incl. Tumori 1%) 42% DEMENZE PRIMARIE DEMENZE SECONDARIE Prevalenza 1.6% (65-69 aa) 6-8% (>69 aa) 30% (>85 aa) Incidenza 2.4/1000 soggetti anno (65-69 aa) 70.2/1000 soggetti anno (>90 aa) McKeith et al, Neurology 1996 Rockwood, Lancet Neurol 2008
Unità Valutativa Alzheimer Valutare il soggetto con disturbi cognitivo-comportamentali (percorso diagnostico strutturato) Erogazione dei farmaci inibitori delle anti-colinesterasi per il trattamento sintomatico dell’AD Mantenere un contatto ed interazione continua con il Medico di Medicina Generale
Demenza A- Presenza di deficit cognitivi multipli caratterizzati da: 1) compromissione mnesica – apprendimento e richiamo 2) uno o più dei seguenti: a) afasia b) aprassia c) agnosia d) deficit pensiero astratto e capacità di critica B- I deficit interferiscono significativamente sulle attività della vita quotidiana C- I deficit non si manifestano esclusivamente durante uno stato confusionale acuto (“delirium”) DSM-IV
Malattia di Alzheimer demenza Sintomi cognitivi Sintomi non cognitivi Compromissione dello stato funzionale fase pauci- sintomatica fase asintomatica Inizio della patologia neurodegenerativa Anni NFT distribution Braak Braak 1991
Il ritardo diagnostico impedisce il trattamento (farmacologico e non) già nelle fasi iniziali Trabucchi 2010
Demenze secondarie “Mild Cognitive Impairment” entità clinica caratterizzata da deficit cognitivi che non soddisfano i criteri classici di demenza Demenza di Alzheimer Demenze degenerative non Alzheimer Marcatori bio-umorali Marcatori strutturali
Tassi annuali di conversione dal deterioramento cognitivo lieve (MCI) alla demenza durante 48 mesi MCI DA 100% 80% 60% MCI (%) 40% 20% 0% Esame iniziale 12 mesi 24 mesi 36 mesi 48 mesi Da Petersen et al, Arch Neurol 1999; 56: 303-8 C.r. MCI AD: 12% x yr C.r. MCI AD: 40-60% x 5 yrs
DIAGNOSI DELLE DEMENZE Esami ematochimici Anamnesi farmacologica Anamnesi patologica Neuropsicologia Diagnostica neuroradiologica di base
Malattia di Alzheimer AD AP NFT AP = amyloid plaques NFT = neurofibrillary tangles
Diagnostica liquorale Diagnostica per immagini strutturale funzionale Lancet Neurol 2010
Centro UVA I livello Personale dedicato costituito da medici specialisti del settore Psicologo esperto Personale infermieristico formato Servizio di assistenza sociale Accessibilità agli esami diagnostici di base (TC, test neuropsicologici, esami di laboratorio) Possibilità follow-up Centro UVA II livello Personale dedicato costituito da medici specialisti del settore Psicologo esperto Personale infermieristico formato Servizio di assistenza sociale Accessibilità agli esami diagnostici di base (TC, test neuropsicologici, esami di laboratorio) Accessibilità a prestazioni diagnostiche specialistiche (esame liquorale, diagnostica per immagini RM, diagnostica per immagini funzionale-SPECT/PET) Possibilità follow-up
Centro UVA I livello Personale dedicato costituito da medici specialisti del settore Psicologo esperto Personale infermieristico formato Servizio di assistenza sociale Accessibilità agli esami diagnostici di base (TC, test neuropsicologici, esami di laboratorio) Possibilità follow-up Centro UVA II livello Personale dedicato costituito da medici specialisti del settore Psicologo esperto Personale infermieristico formato Servizio di assistenza sociale Accessibilità agli esami diagnostici di base (TC, test neuropsicologici, esami di laboratorio) Accessibilità a prestazioni diagnostiche specialistiche (esame liquorale, diagnostica per immagini RM, diagnostica per immagini funzionale-SPECT/PET) Possibilità follow-up
Intermedia Pre-AD Lieve-Moderata Grave Sintomi cognitivi 25 Disturbi del comportamento 17 Perdita dell’autosufficienza Decadi MMSE 10 Ricovero in strutture sanitarie 5 Morte 0 Anni di malattia Storia naturale della demenza di Alzheimer Adattata da Gauthier S. ed. Clinical Diagnosis and Management of Alzheimer’s Disease. 1996.
…. Un intervento sulla rete dei servizi risulta efficace nel modificare la storia naturale di malattia Callahan CM et al., JAMA 2006
Centro UVA I livello Centro UVA II livello Medicina Generale Medico di medicina generale Medico specialista Psicologo specializzato Infermiere specializzato Operatore specializzato Assistente sociale RSA Centro diurno Nucleo Alzheimer CEAD
UNITÀ VALUTATIVA ALZHEIMER (UVA) UO Neurologia-Stroke-Unit AO Poma Strutture coinvolte UO Neurologia Mantova, Azienda Ospedaliera Carlo Poma UO Neuromotoria Bozzolo, Azienda Ospedaliera Carlo Poma ASL di Mantova, area territoriale di Viadana N.: dodici medici di Medicina Generale Centro Assistenza Domiciliare (CEAD), R.S.A, A.D.I,….. PDTA integrato ospedale-territorio
Medici di Medicina Generale Viadana N. 12 OSPEDALE Controlli semestrali UO Neurologia Ambulatorio UVA Pacchetto diagnostico Esami ematochimici TC/RM encefalo Valutazione neuropsicologica Diagnostica specialistica liquorale medicina nucleare UO Neuroriabilitazione Bozzolo 1) stimolazione cognitiva 2) assistenza care-giver Decadimento lieve moderato Decadimento severo Controlli semestrali Gestibili a domicilio Non gestibile a domicilio CEntro Assistenza Domiciliare (CEAD) • Centro diurno • A.D.I. TERRITORIO RSA