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Prevenzione delle patologie da sovraccarico. Gli aspetti meccanici e dinamici tipici della pallavolo espongono costantemente l’atleta al rischio di sovraccarichi funzionali e, talvolta, anche di eventi traumatici. È UN PROCESSO RIFERIBILE ALLE TAPPE DI FORMAZIONE DI UN GIOCATORE GIOVANE.
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Prevenzione delle patologie da sovraccarico • Gli aspetti meccanici e dinamici tipici della pallavolo espongono costantemente l’atleta al rischio di sovraccarichi funzionali e, talvolta, anche di eventi traumatici. Modulo 2D 1° Prevenzione delle patologie
È UN PROCESSO RIFERIBILE ALLE TAPPE DI FORMAZIONE DI UN GIOCATORE GIOVANE È UN PROCESSO RIFERIBILE AL MANTENIMENTO DELLA GENERALE CAPACITA’ DI PRESTAZIONE DI UN GIOCATORE EVOLUTO LA PREVENZIONE Modulo 2D 1° Prevenzione delle patologie
Carico di lavoro e adattamento • Ininfluente (sottosoglia): non produce adattamento • Ottimale: genera esigenze di adattamento • Eccessivo: genera disparità tra carico allenante e capacità da parte dell’atleta di contrastarlo • Sovraccarico funzionale: effetti di un carico eccessivo reiterato nel tempo Modulo 2D 1° Prevenzione delle patologie
Effetti a breve termine del sovraccarico funzionale • Il dolore muscolare • La fatica muscolare localizzata • La contrattura • Il riconoscimento di queste patologie comporta un lavoro con un carico di lavoro individualizzato e specifico nei giorni successivi Modulo 2D 1° Prevenzione delle patologie
Effetti a lungo termine del sovraccarico funzionale • Il danno muscolare • Le lesioni tendinee • Le lesioni osteoarticolari • Le Tendinopatie • Le Condriti • Il lavoro mira a eliminare le determinanti del sovraccarico funzionale Modulo 2D 1° Prevenzione delle patologie
La prevenzione in età giovanile consiste nel…: • …rispettare l’età biologica dell’atleta e le fasi sensibili per lo sviluppo delle qualità fisiche; • …rispettare le regole della progressività del carico (La capacità di adattamento del muscolo è diversa dalla capacità di adattamento del tendine); • …sviluppare la propriocettività; • …utilizzare movimenti globali nelle attività complementari. Modulo 2D 1° Prevenzione delle patologie
La prevenzione negli atleti più evoluti consiste nel…: • …adeguare costantemente il livello della capacità di forza dei muscoli dinamici alle esigenze di allenamento; • …sviluppare in modo ottimale ed equilibrato le altre qualità fisiche; • …controllo delle retrazioni dei muscoli posturali e miglioramento della flessibilità; • …individualizzare il lavoro di prevenzione Modulo 2D 1° Prevenzione delle patologie
Organizzazione del lavoro di prevenzione Nel riscaldamento: • incremento generale della temperatura corporea (migliorano tutte le funzioni organiche) • riscaldamento localizzato e specifico (migliora la meccanica esecutiva di movimenti tecnici) • attività compensatoria (lavoro su muscoli stabilizzatori articolari) Modulo 2D 1° Prevenzione delle patologie
L’ATTIVITA’ PREVENTIVA PER L’ARTICOLAZIONE DEL GINOCCHIO • sviluppo della propriocettività; • lavoro sul tendine rotuleo a carico leggero; • lavoro con movimenti ad escursione articolare completa; • attività posturale globale; • stretching per i muscoli ischio - crurali e per lo psoas iliaco; • verifica e soluzioni di eventuali squilibri. Modulo 2D 1° Prevenzione delle patologie
L’ATTIVITA’ PREVENTIVA PER LA PREVENZIONE DEI SOVRACCARICHI SULLA COLONNA VERTEBRALE • potenziamento della muscolatura addominale e lombo sacrale; • utilizzo corretto della dinamica respiratoria sotto sforzo; • attività posturale globale; • esercizi di compensazione Modulo 2D 1° Prevenzione delle patologie
L’ATTIVITA’ PREVENTIVA PER L’ARTICOLAZIONE DELLA SPALLA • sviluppo della propriocettività; • mobilizzazione attiva e controllata della scapola; • lavoro per i muscoli stabilizzatori posteriori; • attività posturale globale; • allungamento dei muscoli pettorali ed intrarotatori; • aggiustamento tecnico riferito ai movimenti che sollecitano la spalla. Modulo 2D 1° Prevenzione delle patologie
L’ATTIVITA’ PREVENTIVA PER L’ARTICOLAZIONE DELLA CAVIGLIA • sviluppo della propriocettività; • sviluppo della mobilità articolare attiva e passiva del piede • sviluppo della ottimale capacità reattiva del sistema gamba - piede; • controllo dell’appoggio plantare; • controllo della generale capacità funzionale del piede nei movimenti salto e ricaduta e nelle posizioni semi accosciate. Modulo 2D 1° Prevenzione delle patologie
PROGRAMMA PLURIENNALE • RISPETTO DELL’ETA’ BIOLOGICA NELLE TAPPE DI FORMAZIONE • RISPETTO DELL’ALGORITMO DELLO SVILUPPO DELLA CAPACITA’ DI FORZA • DEFINIZIONE DEI PARAMETRI DI PRESTAZIONE OTTIMALI Modulo 2D 1° Prevenzione delle patologie
PROGRAMMA ANNUALE • RICERCA DI UNA CONDIZIONE GENERALE BUONA E DURATURA • A- modificazioni dei picchi di volume di carico fisico complessivo • B- modificazioni dei picchi di intensità di lavoro in rapporto alle fasi della stagione agonistica Modulo 2D 1° Prevenzione delle patologie
PROGRAMMA SETTIMANALE • GESTIONE DEL RAPPORTO OTTIMALE TRA: • - lavoro e recupero; • - lavoro generale e specifico; • - lavoro fisico e lavoro tecnico tattico. (Controllo del carico interno) Modulo 2D 1° Prevenzione delle patologie
PROGRAMMA DEL SINGOLO ALLENAMENTO • GESTIONE DEL RAPPORTO OTTIMALE TRA: • - lavoro analitico e lavoro globale; • - ripetizione tecnica e… : ...recupero passivo; ...recupero attivo; ...attività su altri gruppi muscolari. Modulo 2D 1° Prevenzione delle patologie