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Liceo Scientifico “E. Boggio Lera” Catania. Comunicazione e testi: le funzioni della lingua. Docente: Prof. S. Piccinini. Tirocinante: Simona Scoletta. CLASSE I B. Le tappe del nostro percorso…. Che cos’è un testo? La comunicazione e le funzioni linguistiche Il testo letterario.
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Liceo Scientifico “E. Boggio Lera” Catania Comunicazione e testi: le funzioni della lingua Docente: Prof. S. Piccinini Tirocinante: Simona Scoletta CLASSE I B
Le tappe del nostro percorso… • Che cos’è un testo? • La comunicazione e le funzioni linguistiche • Il testo letterario
Scrittura Comunicazione Messaggio Scopo Lingua Che cos’è un testo? Oralità Autore Fruitore Segni linguistici Parole
Testo La parola testo deriva dal latino TEXTUM, “tessuto”.
Numerose definizioni… • Il senso etimologico fa pensare al testo come ad un tessuto, la cui trama è riccamente ordita intrecciando vari fili. • Il testo è una successione fissa di segni grafici portatori di significati. • Il testo è uno strumento di comunicazione.
Contesto Emittente Canale Messaggio Canale Destinatario Codice
Adesso lavoreremo con tre testi differenti che trattano la stessa tematica. Siete in grado di distinguere il testo letterario dal testo non letterario? TRIESTE: Capoluogo della regione Friuli-Venezia Giulia e della provincia omonima. Adagiata sulla sponda orientale del suo golfo, tra la costa e le alture carsiche, è il porto più settentrionale del Mare Adriatico, al confine italo-sloveno, e un importante centro commerciale e industriale. Il nucleo più antico della città sorge su un promontorio, occupato dal colle di San Giusto, il quale chiude a S il Porto Vecchio con la stazione marittima. […]
[…] Ci misero circa un’ora ad arrivare all’Arsenale, un’ora di felicità perfetta, nella notte chiara in quell’aria limpida, rinfrescata da un autunno anticipato. Ella sedette sul muricciolo che fiancheggiava la via ed egli rimase in piedi dominandola tutta. Vedeva proiettarsi quella testa, illuminata da una parte dalla luce di un fanale, sul fondo oscuro: l’Arsenale che giaceva sulla riva, tutta una città, in quell’ora morta. – La città del lavoro!- disse egli sorpreso d’esser venuto là ad amare. Il mare, chiuso dalla penisola di faccia, nascosto dalle casse, nella notte era sparito dal panorama. Restavano le case sparse alla riva come su una scacchiera, poi, più in là, un vascello di costruzione. La città del lavoro pareva anche maggiore che non fosse. Alla sinistra, dei fanali lontani parevano segnarne la continuazione.
Ho attraversata tutta la città. Poi ho salita un'erta, popolosa in principio, in là deserta, chiusa da un muricciolo: un cantuccio in cui solo siedo; e mi pare che dove esso termina termini la città. Trieste ha una scontrosa grazia. Se piace, è come un ragazzaccio aspro e vorace, con gli occhi azzurri e mani troppo grandi per regalare un fiore; come un amore con gelosia. Da quest'erta ogni chiesa, ogni sua via scopro, se mena all'ingombrata spiaggia, o alla collina cui, sulla sassosa cima, una casa, l'ultima, s'aggrappa. Intorno circola ad ogni cosa un'aria strana, un'aria tormentosa, l'aria natia. La mia città che in ogni parte è viva, ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita pensosa e schiva.
TESTI D’USO E TESTI LETTERARI • I messaggi verbali danno vita a testi verbali orali e scritti di tipo diverso in relazione: • Al contesto • allo scopo • al destinatario
Qualche suggerimento per accostarsi correttamente al testo letterario • Collocare il testo nella situazione comunicativa in cui è stato prodotto (CONTESTO SITUAZIONALE). • Collocare il testo nella tradizione letteraria (CONTESTO LINGUISTICO-LETTERARIO). • Collocare il testo nel contesto storico-culturale.