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Ti presento la mia scuola !. Il POF spiegato dai ragazzi. Istituto Comprensivo di Arsiero. A.S. 2003-2004 classe III B Valdastico. ISTITUTO COMPRENSIVO DI ARSIERO SCUOLA MEDIA DI VALDASTICO LINGUE SPORT TEMPO PROLUNGATO INFORMATICA ORIENTAMENTO
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Ti presento la mia scuola ! Il POF spiegato dai ragazzi Istituto Comprensivo di Arsiero A.S. 2003-2004 classe III B Valdastico
ISTITUTO COMPRENSIVO DI ARSIERO • SCUOLA MEDIA DI VALDASTICO • LINGUE • SPORT • TEMPO PROLUNGATO • INFORMATICA • ORIENTAMENTO • UNA BARRIERA IN MENO… PER UN SORRISO IN PIÙ • MERCATINO DI NATALE • CINEFORUM • CORSO DI LATINO • USCITE • AUTORI, COLLABORATORI E RINGRAZIAMENTI Indice
Sport Pesca Sportiva Calcetto Tiro con l'arco Basket Orienteering
Pesca Sportiva L’anno scorso i ragazzi della scuola media di Valdastico hanno trascorso una piacevole giornata al lago di Velo d’Astico, nel quale hanno pescato varie trote, aiutati da alcuni anziani che si sono divertiti assieme ai giovani. Purtroppo un nostro compagno, cercando di portare a riva una trota molto grossa, ha avuto una spiacevole sorpresa: il galleggiante era stato staccato con un’immensa forza dall’irresistibile potenza della trota… (quasi come Hulk).
Calcetto L’anno scorso i ragazzi della seconda e terza della Scuola Media di Valdastico sono arrivati secondi dopo aver perso la finale provinciale di calcetto a causa di un arbitro “venduto”. La squadra era composta da Andrea Sberze, Danny Sartori, Enrico Toldo e Loris Pretto che frequentavano la Terza; Loris Bertoldi e Juan Lucca di Seconda B; Emanuele Alessi, Marco Rocchetti, Stefano Stefani e Nicola Protto di Seconda A. Hanno perso ma questa è stata un’esperienza molto interessante, infatti si sono già riproposti di arrivare alle regionali l’anno prossimo con ancora più grinta.
Tiro con l'arco Il Tiro con l'Arco è nato in Italia intorno agli anni Cinquanta, per opera di alcuni appassionati di Treviso, Gorizia, Milano, Bergamo e Roma. Nel 1950 la Compagnia Arcieri di Treviso organizzò la prima gara sull'Altopiano di Cansiglio: vi presero parte una ventina di tiratori. Nel 1961le 6 Compagnie già costituite si riunirono all'Arena di Milano e dettero vita alla Federazione Italiana di Tiro con l'Arco (FITARCO); nel 1969 alla presidenza della FITARCO veniva eletto Francesco Gnecchi Ruscone, mentre venivano radicalmente rivisti statuti e regolamenti. Finalmente, nel 1973, la Federazione veniva ammessa nel CONI come "aderente": cinque anni più tardi, nel 1978, la FITARCO divenne Federazione a tutti gli effetti nell'ambito del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Oramai già da due anni gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Arsiero praticano questa attività istruiti dal bravissimo signor Odino, che fa parte della FITARCO di Arzignano. Gli aspiranti Robin Hood della nostra classe sono Dora Stefani e Juan Lucca.
Basket Nelle scuole elementari dell’Istituto da qualche settimana si sta svolgendo l’attività del basket, molto amata dai ragazzi che vi si stanno appassionando sempre più. Gli istruttori sono Mauro Fabrello e Alessandro Panozzo che mettono a disposizione la loro esperienza per insegnare in modo divertente agli alunni le regole fondamentali di questo sport.
Orienteering L' orienteering, o corsa di orientamento, è una disciplina sportiva nata nei paesi scandinavi più di un secolo fa. La gara di orientamento è una competizione che impegna fisico e mente in maniera divertente. Alla partenza viene consegnata a ciascun concorrente una carta topografica molto precisa della zona di gara, sulla quale sono indicati con segni convenzionali la partenza, l'arrivo e i vari punti di controllo intermedi. Le partenze sono scaglionate in un certo periodo di tempo. Quando il concorrente giunge sul posto esatto corrispondente ad un punto di controllo segnato in cartina troverà come riferimento un prisma triangolare bianco/arancione detto lanterna con una pinzetta punzonatrice che servirà per dimostrare l'avvenuto passaggio. Il percorso da seguire per raggiungere il punto è libero, ognuno sceglie quello che ritiene migliore o più adatto ai suoi mezzi cercando di "leggere" attentamente la cartina aiutandosi anche con la bussola. Vince, ovviamente, chi realizza il tempo migliore transitando in tutti i punti previsti. L’anno scorso anche i ragazzi dell’Istituto hanno partecipato ad una gara simile, presso la località San Rocco ad Arsiero. Ottimo il risultato: nessun disperso!!!
Informatica Tutte le scuole dell’Istituto Comprensivo hanno accesso ai laboratori informatici (più o meno dotati), altre si stanno attrezzando; l’obbiettivo è da un lato l’informatizzazione di tutto l’Istituto, dall’altro la formazione informatica di base di un buon numero di insegnanti. Sono previsti Corsi di Informatica per alunni e docenti, portando nei laboratori gli alunni delle scuole che ne sono sprovviste. Il collegamento ad Internet e, soprattutto, la realizzazione del Giornalino d’Istituto sono altre priorità da perseguire in quest’anno scolastico, finalizzate anche all’esigenza di costruire l’identità d’Istituto, ad accrescere la “visibilità” sul territorio ed a promuoverne l’immagine. Gli alunni della classe 3 BV hanno realizzato in due anni, oltre a questo, i seguenti ipertesti: Barocco, Intolleranza e Solidarietà; quest’ultimo è possibile visitarlo sul sito della scuola: www.digilander.libero.it/scuolaarsiero/valdast_med.htm
Mercatino e concerto di Natale Anche quest’anno nelle due scuole medie del nostro Istituto Comprensivo si sono svolti, prima delle meritatissime vacanze, i concerti di Natale, che sono stati accolti con grande entusiasmo dai genitori. Nel concerto di Valdastico le canzoni sono state intervallate da delle poesie o letture, tratte da libri o inventate dagli alunni delle varie classi. Sublime la presentazione della nostra compagna Dora che con la sua voce ha ipnotizzato il pubblico. Dopo il concerto sono stati venduti, in un favoloso mercatino, moltissimi capolavori prodotti con le nostre mani (e la pazienza dei prof…).
Latino Su richiesta di alcuni genitori, per noi alunni delle terze di Valdastico è stato attivato un corso di latino per aiutarci a conoscere questa lingua così affascinante che alcuni di noi studieranno nei licei l’anno prossimo. È stato utilizzato il metodo natura che da alcuni anni è stato adottato nelle scuole della provincia di Vicenza: si tratta di un approccio amichevole alla lingua latina, che non parte dalle regole grammaticali ma dalla lettura diretta dei testi. Ma perché è importante conoscere il latino? Non bastano l’informatica e l’inglese per avere successo nella vita? Ne abbiamo un po’ parlato insieme e ne abbiamo concluso che il latino è stata la lingua delle civiltà occidentali, quindi conoscere il latino vuol dire poter “viaggiare nel tempo”.
LINGUE • Nel nostro Istituto Comprensivo: • - in tutte le Scuole Elementari s’insegna l’inglese (1 ora in classe prima, 2 ore in seconda e 3 ore nella terza, quarta, quinta); • per gli alunni delle classi Medie a tempo prolungato di Arsiero è stata attivata una forma di bilinguismo (inglese e francese); • a Valdastico, sia nel tempo prolungato sia normale si studia solo l’inglese. Nel tempo prolungato, però, ci sono alcune ore di compresenza. Ad esempio in III BV, durante la compresenza di Lettere e Inglese, abbiamo approfondito la “Victorian Age”, studiando il romanzo giallo e in particolare l’affascinante figura del famoso investigatore Sherlock Holmes; abbiamo ideato anche un giallo ambientato in quell’epoca. (laboratorio di scrittura creativa). Volete leggerne uno?
Un delitto (quasi) perfetto Era una tipica notte londinese, con una fitta nebbia che avvolgeva i vicoli della città, e le poche luci dei lampioni apparivano opache e sfumate. Un uomo camminava per Highbury Street, inconsapevole di essere tallonato e spiato a distanza. Appena svoltato l’angolo per King’s Road l’inseguitore gli si avventò contro: lo minacciò con una stalattite di ghiaccio, chiedendogli il denaro in suo possesso. Due giorni dopo qualcuno bussò alla porta dell’ufficio dell’investigatore privato Sam Fisher, una casa modesta di due piani costruita con mattoni belgi. Era l’ispettore Adam Smith di Scotland Yard, un poliziotto basso e tarchiato dall’espressione seria: “Caro Fisher, spero che lei sia in forma, perché ci serve nuovamente il suo aiuto. Ieri è stato rinvenuto il cadavere di Albus Dumbledore, un giovane londinese benestante: è morto dissanguato a causa di una ferita al cuore, però non è stata ritrovata l’arma del delitto, che probabilmente ha la forma di un cuneo. Spero che lei ci aiuti; in qualunque caso la aspetto oggi pomeriggio alle ore 15 sul luogo del delitto, all’angolo di King’s Road, vicino al panettiere May. Arrivederci”. Alle 14.30, dopo il pisolino pomeridiano, Fisher chiamò il suo fido assistente William Henry, e insieme si recarono con un vecchio calesse al luogo dell’appuntamento, dove li aspettava l’ispettore Smith: “Salve, sapevo che avrebbe accettato. Abbiamo appena scoperto che il portafoglio della vittima è scomparso: evidentemente l’assassino voleva solamente derubare la vittima, ma quando questa ha opposto resistenza l’ha pagata cara…Ecco il cadavere”. Tolse il telo che avvolgeva il corpo senza vita, ormai in decomposizione, e uno spettacolo agghiacciante si presentò davanti ai tre uomini: la vittima aveva una profonda ferita nel petto, all’altezza del cuore, ed il suo petto era tutto sporco di sangue violaceo, mentre i suoi occhi, ancora spalancati, avevano uno sguardo terrificante. Henry chiuse le palpebre alla vittima, anche se ancora profondamente disgustato da ciò che aveva visto.
Smith riprese: “Si è presentato un testimone oculare, che ci ha descritto l’assassino: lo ricorda alto e robusto, calvo e con una cicatrice lungo la mascella sinistra; indossava una camicia a quadri, di cui abbiamo trovato un brandello sporco di sangue che corrisponde a quello della vittima”, e glielo porse perché potesse esaminarlo. “Abbiamo controllato nei nostri archivi se ci fosse qualcuno che corrispondesse alla descrizione, e ci sono due indiziati: Andrew Bothroyd, un giovane londinese con una nutrita fedina penale, tra cui rapina a mano armata e spaccio armi illegali, e Gennaro Carusi, un italiano che vive a Londra da sedici anni, alcolizzato e fumatore di tabacco che spesso provoca risse nei pub e nelle taverne dei quartieri londinesi più malfamati”. “Comincerò subito le indagini col mio assistente. Appena avrò notizie lei sarà il primo a venirne a conoscenza. Arrivederci a lei” concluse Fisher. Il mattino seguente i due detective iniziarono le loro indagini, cercando di procurarsi informazioni sull’indiziato italiano e perciò perlustrarono tutti i locali del quartiere di Notting Hill; nelle prime due taverne nessuno parlò, tutti sostenevano di non conoscerlo. Fu nel pub di Hamilton Way che trovarono la persona giusta, che disse loro che Carusi era morto più di due mesi indietro di cancro. Ora rimaneva solo Andrew Bothroyd: bastava seguirlo e incastrarlo, ed il gioco era fatto. Avvertì subito l’ispettore, dicendogli di non intervenire per nessun motivo. Il giorno successivo Fisher ed Henry cominciarono a seguire Bothroyd, e a sorvegliare la sua abitazione. Finalmente, dopo due giorni di postazioni e tallonamenti, un giorno egli uscì di casa per dirigersi a visitare dei parenti a Oxford. Si sarebbe assentato per tre giorni: per i due era l’occasione giusta per entrare nella sua abitazione. Fisher estrasse dalla sua valigetta alcuni arnesi per scassinare la porta dell’abitazione, poi indossò un paio di guanti imitato da Henry. In un baleno si liberò della serratura ed entrò nella casa con cautela: era un edificio vuoto e tetro, pieno di polvere. Al primo piano c’era una stanza squallida, dove probabilmente viveva Bothroyd; sulla destra c’era una branda malconcia posta vicino ad un tavolino rosicchiato dai tarli mentre sulla sinistra, tra le due piccole finestrelle, c’era un grosso armadio in noce che conteneva qualche paio di pantaloni e alcune camicie. Su questi indumenti si posò l’attenzione di Fisher che controllò se il brandello da lui in possesso corrispondesse a una di quelle camicie, senza ottenere buoni risultati.
Evidentemente Bothroyd si era già sbarazzato di ciò che indossava quando commise il crimine. Henry, essendo un detective novello e quindi molto agitato, camminava continuamente sopra il pavimento di legno nel quale c’era un asse che scricchiolava ad ogni passo. Tutto ciò fece insospettire Fisher che si accucciò per esaminare il pavimento; molto delicatamente provò a togliere l’asse di legno e ci riuscì senza alcuna fatica. Lì sotto c’era una cavità in cui erano nascosti il portafogli della vittima e un bel pacco di sterline. “Lei è un genio Henry” disse soddisfatto Fisher “Grazie a lei ho recuperato la refurtiva, la prova che incastrerà Bothroyd”. “Già, peccato che non potrete dirlo a nessuno” soggiunse dalla porta la voce roca di Bothroyd, il quale apparse con un fucile in mano. “Getti la pistola Fisher o morirà prima del previsto. Sapevo che m stavate spiando e perciò ho inventato lo stratagemma dei parenti di Oxford. Vi ho attirati qui e ora è arrivata la vostra fine”. Henry cercò di temporeggiare: “Perché ha ucciso Dumbledore? Per rapinarlo?” Allora Bothroyd gli raccontò tutto: “Un tempo ero benestante ma poi, a causa del gioco d’azzardo e di un prestito rischioso, persi tutto. Vedete voi stessi in che condizioni vivo ora. Il mio debitore era Dumbledore che non voleva rimborsarmi; così una notte, quando lo vidi rincasare con una somma di denaro cospicua, ottenuta battendo a poker Joe il Becchino, mi infuriai e lo volli derubare. Quando egli oppose resistenza lo uccisi con una stalattite di ghiaccio che più tardi buttai nel fuoco di un caminetto assieme alla camicia di cui avete un brandello; poi, approfittando della nebbia, me ne andai di soppiatto. Mi sono nascosto per qualche giorno da un amico e poi sono tornato qui. Ben gli sta a quella canaglia!”
Quindi caricò il fucile e lo puntò contro Henry, ma all’improvviso fecero irruzione Smith e alcuni suoi uomini di Scotland Yard. Bothroyd sapeva che per lui era finita, ma non si arrese nemmeno davanti a cinque poliziotti. Pochi secondi più tardi uno sparo si udì rimbombare nell’aria: Bothroyd si era sparato al torace e giaceva stramazzato al suolo. Il caso era chiuso. Fisher ed Henry erano ancora stupiti per il tempestoso intervento della polizia e Smith riferì ai due: “Stamattina abbiamo placato una rissa a Midway Park, ma ci siamo lasciati sfuggire Bothroyd. Mi sono preoccupato della vostra salute e sono arrivato il più presto possibile. A quanto sembra ho avuto un tempismo perfetto. La ringrazio del suo aiuto Fisher, è stato utile come sempre! Arrivederci e… a presto” e così se ne andò con i suoi uomini che avevano già contattato il coroner della Torre Est. I due detective camminavano per Wone Street, la lunga via ciottolata dove si svolge il mercato delle stoffe indiane, ma all’incrocio Henry svoltò a sinistra per Lantern’s Way mentre Fisher proseguì dritto. “Questo è stato un caso impegnativo e penso dormirò parecchio. La saluto Henry!” Meno di mezz’ora dopo qualcuno bussava al 371 di Harrod’s Way : “Signor Fisher? E’ in casa signor Fisher?….”
Uscite Dal “diario di bordo” della 3ªBV: Il 23 Ottobre noi ragazzi delle medie siamo andati in Valstagna a visitare “le grotte di Oliero” e a fare 5 km di rafting sul Brenta. È stata una bella esperienza e anche se pioveva ci siamo divertiti. Siamo rimasti incantati dalle stalattiti e dalle stalagmiti che pendevano dalle grotte, ed abbiamo saputo che la profondità dell’acqua variava dai 15 ai 36 metri. L’esperienza del rafting è stata emozionante, nonostante l’inconveniente (no comment) capitato a qualche nostro compagno di classe. Questa gita è stata interessante, come sarà la prossima?
Altre Uscite 1/12 Thiene-Schio Stage degli alunni di Terza Media presso le scuole superiori (progetto “Orientamento in rete”). 2/12 Pedemonte Banca Credito Cooperativo (orientamento). 11/12 Arsiero Cartiera “Rossi” (orientamento). 23/01 Velo d’Astico CEOD:Centro Educativo Occupazionale Diurno (2003:anno europeo del disabile). 10/03 Verona Museo naturalistico e faunistico Aprile Lavarone Forte Belvedere (fortificazione della Grande Guerra). Aprile Parma Visita della città e dei luoghi verdiani (Busseto).
Prolungato • Oltre all’informatica e alle compresenze dedicate ad attività di recupero e di approfondimento, le attività previste per l’anno scolastico in corso sono: • CORSO DI NUOTO E/O PATTINAGGIO • CINEFORUM • CORSO DI TIRO CON L’ ARCO • CORSI DI INFORMATICA • CORSO DI MANUALITA’ • DRAMMATIZZAZIONE. • Il corso di nuoto, purtroppo(!!!), non l’abbiamo potuto effettuare perché c’erano problemi di trasporto. • Ma abbiamo ancora qualche speranza per il corso di sci (vista l’abbondante nevicata di questi giorni: 19 e 20 febbraio)…
Prolungato • Nella scuola media di Arsiero sono previsti: • BILINGUISMO • INFORMATICA • CORSO DI NUOTO E/O PATTINAGGIO • GIARDINAGGIO • GALATEO • COREOGRAFIA PER SAGGIO FINE ANNO • COSTRUZIONE DI STRUMENTI MUSICALI • CINEFORUM • PRATICA VOCALE • USO DEL MICROSCOPIO
Una barriera in meno... per un sorriso in più Il Consiglio Europeo degli Affari ha proclamato il 2003 “anno dei disabili”. Con questa iniziativa si vuole diffondere il diritto “d’uguaglianza delle opportunità”. I disabili, che oggi ricoprono il 20% della popolazione europea (tra obesi, anziani con difficoltà deambulatorie e portatori di handicap), sono coloro ai quali una parte del corpo o della mente non funziona bene o non funziona affatto. Ne esistono di diversi tipi, quali: - disabilità somatica: quando il problema interessa il corpo come le braccia, le mani, le gambe, ecc… per cui la persona ha difficoltà nei movimenti o nell’articolazione del linguaggio. - disabilità sensoriale: quando interessa la vista, l’udito, il tatto, l’olfatto e il gusto. E’ possibile che coloro che sono affetti da tali problemi sviluppino maggiormente altre capacità. - disabilità intellettiva: interessa lo sviluppo intellettivo, ovvero il linguaggio, le capacità motorie, sociali e cognitive (più comunemente si tratta di ritardo mentale). Un aiuto utile per i disabili sarebbe la riduzione delle barrire architettoniche, ovvero di tutti quegli ostacoli che non permettono la completa mobilità alle persone affette da disabilità. Precisamente sono parcheggi, marciapiedi (che dovrebbero essere di 150 cm ), porte, scale, lavandini, armadi, WC, corrimano, ecc… Queste barriere impediscono tre principi fondamentali, quali l’accessibilità, l’adattabilità e la visibilità. Molto importanti sono le strutture sociali, cioè gli ambienti destinati ad attività sanitarie e assistenziali, quali gli ospedali, le case di cura, i centri di riabilitazione, le case di riposo, o gli ambienti destinati ad ogni altro tipo di attività rivolte al sociale.
Il progetto “Una barriera in meno… per un sorriso in più”, proposto dall’ULSS n°4 Alto Vicentino, aveva proprio come scopo quello di sensibilizzare i ragazzi nei confronti delle barriere architettoniche. A questo proposito, gli alunni delle classi seconde dell’Istituto comprensivo di Arsiero hanno partecipato attivamente al lavoro di individuazione delle barriere architettoniche, girando per le vie del paese armati di metro, macchina fotografica e schede di rilevazione. Si è rivelata un’attività motivante, in quanto il materiale è stato poi consegnato ai sindaci dei vari paesi chiedendo loro di impegnarsi, a livello di Consiglio comunale, con un impegno di spesa mirato all’abbattimento delle barriere individuate. Anche grazie a questo impegno, il nostro paese sarà, in futuro, più vivibile!
Orientamento Per l’importante scelta della scuola superiore da alcuni anni il nostro Istituto Comprensivo, in collaborazione con le scuole superiori della zona (Thiene e Schio), partecipa a “Orientamento in rete”: si tratta di attività integrate tra scuole secondarie di primo e secondo grado, centri di formazione professionale e istituzioni del territorio (per esempio l’Associazione Industriali). L’anno scorso, quando eravamo in seconda media, siamo andati a visitare delle scuole superiori secondo criteri casuali per superare alcuni pregiudizi legati al “genere” (scuole maschili e scuole femminili). Ma ciò ci è anche servito per conoscere, facendo delle domande, le condizioni delle scuole. Quest’anno invece, in terza media, siamo andati a visitare le scuole superiori che abbiamo intenzione di frequentare l’anno prossimo; si è trattato di una giornata di stage durante la quale abbiamo frequentato alcune ore di lezione e intervistato gli alunni di quella scuola. Per conoscere meglio le scuole, inoltre,ci hanno dato delle “bussole” con tutte le informazioni relative alle scuole superiori. Verso la fine di gennaio la segreteria ci ha consegnato i moduli di preiscrizione da compilare entro il 31 gennaio.
Portfolio • Per aiutarci a conoscere meglio le nostre reali attitudini, con l’insegnante di Lettere ogni alunno della nostra classe sta preparando il Portfolio. • Si tratta di un contenitore ordinato di documenti da conservare accuratamente, diviso in 3 sezioni. • Nel Portfolio si inseriscono infatti: • i documenti:attestati, pagelle; • autobiografia; • dossier: esempi significativi di ciò che siamo riusciti a produrre a scuola, a casa, in altri corsi, nell’ambito dove riteniamo di essere esperti.
Istituto Comprensivo di Arsiero L’Istituto Comprensivo di Arsiero, costituito nell’Anno Scolastico 98-99, è dislocato in otto Comuni (Arsiero, Velo d’Astico, Valdastico, Pedemonte, Lastebasse, Tonezza, Laghi, Posina), coprendo quasi tutto il territorio della Comunità Montana Alto Astico e Posina (Alto Vicentino). Il 10% della popolazione scolastica è composta da stranieri. L’Istituto si pone l’obiettivo di assumere un ruolo preciso nell’affermazione del valore dell’infanzia, nel riconoscimento dell’alunno quale soggetto di diritti e di doveri, proponendosi di garantire un’istruzione e un’educazione di qualità, capaci di contribuire al miglioramento complessivo della vita del bambino e del ragazzo.
SCUOLA DELL’ INFANZIA 5 scuole 8 sezioni 168 alunni 17 docenti (compreso 1 IRC) Le scuole dell'Istituto Comprensivo SCUOLA PRIMARIA 6 plessi 28 classi 434 alunni 52 docenti (3 IRC, sost. 4, L.S. 3 + 12 h) SCUOLA MEDIA 2 scuole 13 classi 240 alunni 34 docenti (1 IRC, sost. 2) TOTALE 13 scuole 49 classi sezioni 842 alunni 103 docenti, 1 vicario
Tratto da "Valdastico ieri e oggi" di Antonio Toldo (Ed. La Galiverna, 1984). La prima idea della Scuola Media la si ebbe nel 1955, quando il Cav. Paolo Sartori, non contento di aver dato al suo paese natale di S. Pietro la nuova e bella sede di "Casa Nostra" (la casa di riposo) si disse pronto ad aiutare l'istituzione di un'opera di istruzione ed elevazione della gioventù, che ricordava "sbandata" dopo la scuola elementare del paese. L'idea, comunicata al Sindaco Cav. Giuseppe Lorenzi e all'Amministrazione Comunale da Mons. Giovanni Toldo, nipote del grande benefattore, fu accolta con vero entusiasmo dai nostri Amministratori.
Nel dicembre 1960 il Consiglio Comunale esaminò la questione del posto della Nuova Scuola Professionale, scelse l'area attuale di Via Trento e incaricava la Giunta per trattare con i proprietari circa l'acquisto dei terreni. La Costruzione del 1° stralcio della nuova Scuola Media, propriamente detta, iniziò nel 1966 sul progetto dell'Ing. Giovanni Battista Saccardo e con l'opera dell'impresa Attori Bortolo e figlio di Mason Vicentino per Lire 13.264.603. Per proseguire nella costruzione del 2° stralcio il Comune il 27 aprile 1967 assunse un altro mutuo di ben 80 milioni. La costruzione della Palestra fu fatta negli anni 1973-1974 e costò lire 36.960.000. La Scuolaè attualmenteuna sezione staccata della Scuola Media Statale "Pietro Marocco" di Arsiero (oggi Istituto Comprensivo).
Cineforum Il cineforum è un’attività del tempo prolungato (secondo quadrimestre) a cui partecipa anche la classe 3^A. Una volta al mese dedichiamo un pomeriggio alla visione e al commento di un film relativo ad argomenti trattati in classe. A Gennaio abbiamo visto “Edward mani di forbice” (che tratta il tema della disabilità); il film di Febbraio sarà “Schindler’s list” (sulla Shoah).
Scheda del film Regista: Tim Burton Interpreti: Johnny Depp - Edward Winona Ryder – Kim Boggs Dianne Wiest – Peg Boggs Anthony Michael Hall – Jim Vincent Price – l’inventore Titolo originale: Edward Shissorhands Anno: 1990 Durata: 100 min. (colore) Genere: Fantasy, Romantico
Trama Il film si snoda sotto forma di racconto: una nonna spiega alla nipotina l’origine della neve, intanto un coro celestiale e lontano canta il mistero dell’inverno che avanza, d’incanto ci ritroviamo sulla sommità di una collina di fronte alle porte di un antico maniero che si aprono, rivelandoci un mondo fatto di strane macchine. Infatti durante un giro di vendite porta a porta una tranquilla signora si spinge fino a un antico castello gotico dove incontra una straordinaria creatura di nome Edward. Edward non ha mani perché il suo creatore non ha potuto finirlo ed al loro posto ci sono affilatissime forbici. Tentando di inserirsi nella comunità degli umani, Edward scopre di provare un “insolito” sentimento per Kim, la figlia della venditrice che lo ospita a casa sua. Intanto gli abitanti della cittadina sono incuriositi dallo strano essere, che rivela una incredibile sensibilità espressa attraverso insolite opere d'arte (straordinarie potature di siepi e acconciature) che crea con le sue “mani”. Edward però non può inserirsi nella società che non gli appartiene. Perciò, dopo aver conquistato il cuore di Kim, si rifugia nel vecchio castello dove è nato e continua ad esprimersi attraverso le sue poetiche sculture.
I MITICI RAGAZZI DELLA III B Loris Bertoldi Adele Busato Debora Carotta Davide Lorenzato Nicolò Lorenzi Juan Esteban Lucca Mattia Piccinini Alberto Sartori Federica Sartori Dora Stefani Marco Terrile Chiara Toldo Le nostre foto
Questo ipertesto è stato realizzato dalla classe 3^B di Valdastico con la collaborazione della prof. Elisa Savio (Lettere), il prof. Giovanni Andolina (Ed. Artistica) e la classe 2^A per la creazione della pagina ipertestuale: “Una barriera in meno… per un sorriso in più”. Ringraziamo il prof. Luigi Maria Eberle che ha curato il Pof dell’Istituto Comprensivo di Arsiero. Valdastico, 20 febbraio 2004 FINE PRESENTAZIONE
Loris Mattia Alberto Federica Juan Adele Nicolò Chiara DoraDavide Marco Debora