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IL RUOLO DEL PRESIDENTE

IL RUOLO DEL PRESIDENTE. Esame della Ordinanza Ministeriale n. 30 del 10 marzo 2008 Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore nelle scuole statali e non statali.

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IL RUOLO DEL PRESIDENTE

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  1. IL RUOLO DEL PRESIDENTE Esame della Ordinanza Ministeriale n. 30 del 10 marzo 2008 Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore nelle scuole statali e non statali. Anno scolastico 2007/2008

  2. CALENDARIO DELLE PROVE 16 GIUGNO, ORE 8,30 SEDUTA PRELIMINARE 18 GIUGNO, ORE 8,30 PRIMA PROVA SCRITTA 19 GIUGNO, ORE 8,30 SECONDA PROVA SCRITTA 21 GIUGNO (entro il) DEFINIZIONE COLLEGIALE DELLA STRUTTURA DELLA TERZA PROVA SCRITTA(relativamente alla o alle tipologie prescelte) 23 GIUGNO TERZA PROVA SCRITTA (L’ORARIO DI INIZIO, STABILITO DAL PRESIDENTE, VIENE RESO NOTO TRAMITE COMUNICAZIONE ALL’ALBO) 23 GIUGNO, (al mattino), PREDISPOSIZIONE COLLEGIALE DEL TESTO DELLA TERZA PROVA (secondo le modalità previste)DURANTE LA RIUNIONE PRELIMINARE O IN UNA SUCCESSIVA RIUNIONE PLENARIA APPOSITAMENTO CONVOCATA, LE COMMISSIONI DEFINISCONO LA DATA DI INIZIO PER CIASCUNA CLASSE/COMMISSIONEIl Presidente, il giorno della prima prova scritta, invita i candidati, a comunicare la tipologia dei lavori ai sensi dell’art. 5, comma 7, del D.P.R. n. 323/1998:titolo dell’argomento; esperienza di ricerca o di progetto, anche in forma multimediale; esecuzione di un brano musicale per gli indirizzi pedagogico musicali.

  3. AMMISSIONE DEI CANDIDATI INTERNI (1) L’ammissione dei candidati interni è regolata dall’art. 2 dell’O.M. Sono ammessi all’Esame di Stato: • Gli alunni delle scuole statali e paritarie che abbiano frequentato l’ultimo anno di corso, siano stati valutati positivamente in sede di scrutinio finale e abbiano comunque saldato i debiti formativi contratti nei precedenti anni scolastici (legge 11.1.2007) • Gli alunni delle scuole statali e paritarie che siano stati ammessi alla abbreviazione: studenti iscritti alle penultime classi che nello scrutinio finale per la promozione all’ultima classe abbiano riportato non meno di otto decimi in ciascuna materia, che hanno seguito un regolare corso di studi di istruzione secondaria superiore e che hanno riportato una votazione non inferiore a sette decimi in ciascuna disciplina negli scrutini finali dei due anni antecedenti il penultimo, senza essere incorsi in ripetenze nei due anni predetti.

  4. AMMISSIONE DEI CANDIDATI INTERNI (2) Sono ammessi all’Esame di Stato: • Gli alunni delle scuole pareggiate e legalmente riconosciute, nelle quali continuano a funzionare corsi di studio fino al loro completamento, ai sensi dell’articolo 1-bis, comma 6, del decreto legge 5 dicembre 2005, n. 250 • Gli alunni delle scuole pareggiate e/o legalmente riconosciute che, avendo frequentato la penultima classe di un corso di studi avente le caratteristiche punto c, siano stati ammessi alla abbreviazione: studenti iscritti alle penultime classi che nello scrutinio finale per la promozione all’ultima classe abbiano riportato non meno di otto decimi in ciascuna materia, che hanno seguito un regolare corso di studi di istruzione secondaria superiore e che hanno riportato una votazione non inferiore a sette decimi in ciascuna disciplina negli scrutini finali dei due anni antecedenti il penultimo, senza essere incorsi in ripetenze nei due anni predetti.

  5. AMMISSIONE DEI CANDIDATI INTERNI (3) Limitatamente all'anno scolastico 2007/2008, valgono le disposizioni transitorie contenute nell’articolo 3 della legge 11-1-2007, n. 1, secondo cui la disciplina relativa ai debiti non si applica per tale anno. Dovrà essere formulato dal Consiglio di classe un giudizio di ammissione, che assolverà il compito di fornire alla Commissione di esame ogni utile dato informativosulla preparazione del candidato. La valutazione del Consiglio di classe può concludersi con un “giudizio di ammissione” ovvero con “un giudizio di non ammissione”. Devono essere puntualmente motivate sia la non ammissione all’esame sia l’ammissione all’esame dei candidati che presentano valutazioni non sufficienti nelle singole discipline. Nei confronti di candidati che non presentano insufficienze nelle singole discipline, il Consiglio di classe, nell’ambito della propria autonomia decisionale, adotta liberamente criteri e modalità da seguire per la formalizzazione del giudizio di ammissione

  6. AMMISSIONE DEI CANDIDATI ESTERNI (1) SONO AMMESSI AGLI ESAMI – PREVIO SUPERAMENTO DEGLI ESAMI PRELIMINARI, OVE PREVISTI, I CANDIDATI CHE: abbiano superato il diciannovesimo anno di età e abbiano adempiuto all’obbligo scolastico; siano in possesso di licenza di scuola media da un numero di anni almeno pari a quello del corso di studi prescelto; compiano il 23° anno di età nel corso dello stesso anno solare; siano in possesso di altro titolo conseguito a conclusione di un corso di studi almeno quadriennale; abbiano cessato la frequenza dell’ultimo anno entro il 15 marzo; frequentino una classe antecedente l’ultima e, trovandosi in una delle condizioni suddette, abbiano cessato la frequenza entro il 15 marzo.

  7. AMMISSIONE DEI CANDIDATI ESTERNI (2) Negli istituti professionali e di arte l’ammissione agli esami si considera, per i primi due casi contemplati, il tempo intercorso dal conseguimento del diploma di qualifica o di licenza: • di un anno per chi compia il 19° anno entro l’anno solare: • di un numero di anni pari a quello della durata del corso prescelto, se si prescinde dall’età del candidato. Rimane invariato negli altri casi. I candidati agli esami negli istituti professionali devono inoltre documentare esperienze professionali o lavorative coerenti, per durata e contenuto, con quelle previste dall’ordinamento dell’istituto nel quale svolgono l’esame (debitamente documentate entro il 31 maggio): unica eccezione i candidati dell’ITAS (ind. Dirigenti di comunità) e dell’Istituto tecnico per il Turismo I candidati di istituto tecnico commerciale, in possesso di promozione o idoneità all’ultima classe dei corsi soppressi (Amministrativo, Mercantile, ecc.) possono sostenere le prove d’esame unicamente nell’indirizzo GIURIDICO – ECONOMICO - AZIENDALE

  8. UN’AVVERTENZA IMPORTANTE EVENTUALI IRREGOLARITÀ A QUALUNQUE TITOLO COMMESSE DALLA SCUOLA NELLA PREDISPOSIZIONE DEGLI ATTI RELATIVI AGLI ESAMI SONO IMPUTABILI DIRETTAMENTE ALLA COMMISSIONE E, QUINDI, IN PRIMA ISTANZA, AL PRESIDENTE, NEL MOMENTO IN CUI NON VENGANO ESPLICITAMENTE EVIDENZIATE E, PER QUANTO POSSIBILE, CORRETTE O RIMOSSE

  9. Sede degli Esami • Per i candidati interni, sede d’esame è l’istituto frequentato • Per i candidati esterni gli istituti statali o paritari del comune di residenza (in assenza, nella stessa provincia e, in assenza, nella stessa regione: diversamente dispone il D.G. dell’USR della sede di provenienza con procedure dettagliatamente descritte dall’OM). • Tali assegnazioni vengono disposte nel rispetto della norma che fissa in 35 il numero massimo di candidati per ogni commissione e del limite massimo del 50% dei candidati esterni rispetto agli interni. • Commissioni con soli candidati esterni possono essere costituite soltanto presso le scuole statali • Norme specifiche regolano l’esame dei candidati esterni nell’indirizzo Dirigenti di comunità (ITAS)

  10. TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE • 30 NOVEMBRE 2007 per i candidati esterni e interni • 31 gennaio 2008 le domande tardive che possono essere prese in considerazione esclusivamente dal D.G. dell’USR: si tratta, tuttavia, di un termine ordinatorio • 20 marzo 2008 per i candidati che abbiano cessato la frequenza entro il 15 marzo • L’accertamento dei motivi a giustificazione dei ritardi è a cura del D.S. della scuola interessata

  11. OPERAZIONI PRELIMINARI A CURA DEL CONSIGLIO DI CLASSE • ELABORAZIONE DEL DOCUMENTO sull’azione educativa e didattica nell’ultimo anno di corso (entro il 15 maggio) • Indicazioni sul profilo e le caratteristiche della terza area detta di professionalizzazione per l’accertamento delle conoscenze, competenze e capacità conseguite • Atti solitamente allegati: prove effettuate, esperienze realizzate (p.e. nella cosiddetta area di progetto, ove attivata), elementi di valutazione sulla attiva e responsabile partecipazione degli alunni alle iniziative e ai percorsi didattici programmati SI RICHIAMA L’IMPORTANZA DI QUESTI ELEMENTI IN RIFERIMENTO ALLA DETERMINAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA E ALLA CONDUZIONE DEL COLLOQUIO

  12. ESAME PRELIMINARE DEI CANDIDATI ESTERNI L’esame preliminare ha luogo nel mese di maggio, in ogni caso, non oltre il termine delle lezioni, davanti al Consiglio di classe collegato alla commissione presso la quale il candidato deve sostenere gli esami di Stato, integrato eventualmente dai docenti delle discipline degli anni precedenti. Nel corrente anno scolastico l’esame preliminare è limitato ai candidati privi di promozione o idoneità all’ultima classe e si svolge con le modalità e secondo i programmi previsti dal corso di studi per il quale il candidato partecipa agli esami di Stato L’esito positivo dell’esame preliminare, anche in caso di mancato superamento dell’esame di Stato, vale come idoneità all’ultima classe

  13. CREDITO SCOLASTICO Ai candidati interni, il credito scolastico viene attribuito secondo la Tabella A del DPR 323/98 e tiene conto, oltre che della media dei voti, del complesso di elementi valutativi richiamati dalla nota in calce a tale tabella - L’attribuzione del credito ad ogni alunno va deliberata, motivata e verbalizzata Agli alunni che frequentano l’ultima classe per effetto della dichiarazione di ammissione alla frequenza di detta classe da parte di commissione di esame di maturità, il credito scolastico è attribuito dal consiglio di classe nella misura di punti 2 per la classe terza e ulteriori punti 2 per la classe quarta, non frequentate. Qualora l’alunno sia in possesso di idoneità o promozione alla classe quarta, otterrà il relativo credito acquisito, unitamente ad ulteriori punti 2 per la quarta classe Ai candidati esterni il credito scolastico è attribuito dal consiglio di classe presso il quale essi sostengono gli esami preliminari secondo la Tabella C Ai candidati esterni che, a seguito di esami di maturità o di Stato, siano stati ammessi o dichiarati idonei all’ultima classe, che, però, non hanno frequentato e che non devono sostenere esami preliminari, il credito scolastico è attribuito dalla Commissione d’esame nella misura di punti 2 sia per l’ultimo che per il penultimo anno e, qualora non in possesso di promozione o idoneità alla penultima classe, di ulteriori 2 punti per il terzultimo anno.

  14. TUTTA LA DOCUMENTAZIONE PREDISPOSTA DALLA SCUOLA VIENE ANALIZZATA NELLE SEDUTE INIZIALI E, IN OGNI CASO, PRIMA DELL’INIZIO DEI COLLOQUI Un avvertimento di base:LA FRETTA È NEMICA DELLA LEGALITÀLA REGOLARITÀ DELLE OPERAZIONI D’ESAME DIPENDE, IN MISURA NON MARGINALE, DALLA ACQUISIZIONE DI TUTTI GLI ELEMENTI DI GIUDIZIO A DISPOSIZIONE, DALLA ATTENZIONE CON LA QUALE PRESIDENTE E MEMBRI DELLA COMMISSIONE ESAMINANO GLI ATTI RELATIVI ALLA ATTIVITÀ SVOLTA DAL CONSIGLIO DI CLASSE, DALLA COMPRENSIONE, RISPETTOSA E PUNTUALE INSIEME, DEI PROCESSI DIDATTICI AVVIATI NEL CORSO DELL’ANNO SCOLASTICO

  15. Nella seduta preliminare, il Presidente:- Si accerta della presenza di tutti i commissari (notificando eventuali assenza al D.G. dell’USR o al D.S.) nomina il commissario che funge da segretario e, se crede, anche un proprio sostituto all’interno della commissione- Individua e definisce gli aspetti organizzativi delle attività delle commissioni determinando, in particolare, l’ordine di successione tra le due commissioni per l’inizio della Terza prova, per le operazioni da realizzarsi disgiuntamente di valutazione degli elaborati e valutazione finale

  16. Nel caso di commissioni articolate su diversi indirizzi di studio o nelle quali vi siano gruppi di studenti che seguono materie diverse o lingue straniere diverse, o nelle quali l’educazione fisica viene insegnata per squadre, aventi commissari interni che operano separatamente, il presidente avrà cura di fissare il calendario dei lavori in modo da determinare l’ordine di successione tra i diversi gruppi della classe per le operazioni di correzione e valutazione degli elaborati, conduzione dei colloqui e valutazione finale.Il presidente determinerà il calendario definitivo delle operazioni delle due commissioni abbinate, anche dopo opportuni accordi operativi con i presidenti delle commissioni, di cui eventualmente facciano parte, quali commissari interni, i medesimi docenti.

  17. Durante la riunione preliminare o in una successiva riunione plenaria appositamente convocata, le commissioni definiscono la data di inizio dei colloqui per ciascuna classe/commissione, in base a sorteggio, l’ordine di precedenza tra le due classi/commissioni e, all’interno di ciascuna di esse, quello di precedenza tra candidati esterni ed interni, nonché quello di convocazione dei candidati medesimi secondo la lettera alfabetica. E’ altresì determinata la data di pubblicazione dei risultati, che deve essere unica per le due classi/commissioni.Al fine di evitare sovrapposizioni e interferenze, i Presidenti delle commissioni che abbiano uno o più commissari interni concordano le date di inizio dei colloqui, senza procedere a sorteggio.

  18. Il numero dei candidati che sostengono il colloquio, per ogni giorno, non può essere di norma superiore a cinque.Il Presidentecura la pubblicazione, all’albo dell’istituto sede d’esame, del calendario dei colloqui

  19. SUL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE, SOPRATTUTTO IN SEDE DI CORREZIONE DEGLI ELABORATI E DI COLLOQUIO, SI TENGA PRESENTE CHE: LA COMMISSIONE È SEMPRE FORMATA SOLO DA QUATTRO O DA SEI COMMISSARI PIÙ IL PRESIDENTE I COMMISSARI ESTERNI SONO NOMINATI PER LA SOLA DISCIPLINA ESPRESSAMENTE INDICATA I COMMISSARI INTERNI SONO NOMINATI PER LE MATERIE DI INSEGNAMENTO NELLA CLASSE (SALVO IL CASO IN CUI TALI DISCIPLINE SIANO AFFIDATE AI COMMISSARI ESTERNI) IL COMMISSARIO ESTERNO CONDUCE L’INTERROGAZIONE NELLA DISCIPLINA PER CUI È STATO ESPRESSAMENTE NOMINATO - LE RIMANENTI DISCIPLINE SONO AFFIDATE AL COMMISSARIO O AI COMMISSARI PROVVISTI DEL RELATIVO TITOLO DI ABILITAZIONE

  20. CONDURRE L’INTERROGAZIONE È PREROGATIVA DEL COMMISSARIO CHE NE HA TITOLO, OGNI COMMISSARIO HA TUTTAVIA FACOLTÀ DI INTERVENIRE DURANTE IL SUO SVOLGIMENTO. LA VALUTAZIONE FINALE DELLA PROVA SPETTA, IN EGUALE MISURA, A OGNI SINGOLO MEMBRO DELLA COMMISSIONE, INDIPENDENTEMENTE DALLE ATTRIBUZIONI DI CIASCUNO.

  21. È COMPITO DEL PRESIDENTE CHIARIRE LE MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DI TUTTE LE OPERAZIONI D’ESAME IN MODO CHE NON NASCANO CONFLITTI DI ATTRIBUZIONE TRA COMMISSARI ESTERNI E COMMISSARI INTERNI

  22. Compito del presidente di commissione è quello di accertarsi preliminarmente: • della legittimità della ammissione all’esame di tutti i candidati dalla domanda di ammissione, dall’esame dei fascicoli personali, dal verbale dello scrutinio finale o dagli esiti degli eventuali esami preliminari; • della completezza della documentazione agli atti, soprattutto relativamente ai candidati esterni; • della congruenza del credito assegnato in base alla media dei voti, alla certificazione sui crediti formativi e ai criteri di oscillazione della banda.

  23. IRREGOLARITÀ • L’esame dei documenti comprovanti la ammissione agli esami di ciascun candidato deve aver luogo prima dell’inizio delle prove: • In caso di irregolarità insanabile, si provvede a darne immediata comunicazione al MPI per i provvedimenti del caso • In caso di irregolarità sanabile o di incompletezza della documentazione si invita, a seconda dei casi, lo stesso candidato o il D.S., a provvedere tempestivamente in merito, anche se ciò richiede la convocazione del Consiglio di classe

  24. SEDUTA PRELIMINARE E/0 SUCCESSIVA ALLO SVOLGIMENTO DEGLI SCRITTI Vengono attentamente esaminati: • elenco dei candidati; • domande di ammissione agli esami dei candidati esterni e di quelli interni che chiedono di usufruire della abbreviazione, con allegati i documenti da cui sia possibile rilevare tutti gli elementi utili ai fini dello svolgimento dell’esame; • certificazioni relative ai crediti formativi • copia dei verbali delle operazioni, relative all’attribuzione e motivazione del credito scolastico; • per gli allievi che chiedono di usufruire dell’abbreviazione del corso di studi per merito, attestazioni concernenti gli esiti degli scrutini finali della penultima classe e dei due anni antecedenti la penultima, recanti i voti assegnati alle singole discipline, nonché attestazione in cui si indichi l’assenza di ripetenze nei due anni predetti, e l’indicazione del credito scolastico attribuito;

  25. SEDUTA PRELIMINARE E/0 SUCCESSIVA ALLO SVOLGIMENTO DEGLI SCRITTI Vengono attentamente esaminati: • per i candidati esterni sprovvisti di promozione o idoneità all’ultima classe, esito dell’esame preliminare ed indicazione del credito scolastico attribuito; • documento finale del consiglio di classe; • documentazione relativa ai candidati in situazione di handicap ai fini degli adempimenti; • per le classi sperimentali, relazione informativa sulle attività svolte con riferimento ai singoli indirizzi di studio ed il relativo progetto di sperimentazione.

  26. Si procede inoltre a: • Individuare le aree disciplinari ai fini della correzione degli elaborati con motivata delibera della scelte compiute • Stabilire i criteri di correzione e valutazione degli elaborati • Fissare i criteri di conduzione, le modalità di svolgimento e i criteri di valutazione del colloquio

  27. PRELIMINARMENTE VANNO FISSATI ANCHE • Nella stessa riunione, o in riunioni successive, la commissione determina i criteri per l’eventuale attribuzione del punteggio integrativo, fino a un massimo di 5 punti, per i candidati che abbiano conseguito un credito scolastico di almeno 15 punti e un risultato complessivo nelle prove di esame pari almeno a 70 punti. Le relative deliberazioni vanno opportunamente motivate e verbalizzate Tutte queste operazioni vanno debitamente motivate e messe a verbale

  28. PROVE SCRITTE • IDONEITÀ DEI LOCALI E CONTROLLO SUGLI ACCESSI • TURNI DI ASSISTENZA E VIGILANZA DURANTE LE PROVE • USO DEI TELEFONI CELLULARI • COLLEGAMENTI IN RETE DEGLI ISTITUTI

  29. PREDISPOSIZIONE DELLA TERZA PROVA CIASCUNA COMMISSIONE, ENTRO IL 21 GIUGNO, DEFINISCE COLLEGIALMENTE LA STRUTTURA DELLA TERZA PROVA SCRITTA, IN COERENZA CON IL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CONTESTUALMENTE, IL PRESIDENTE STABILISCE, PER CIASCUNA DELLE COMMISSIONI, L’ORARIO D’INIZIO DELLA PROVA, DANDONE COMUNICAZIONE ALL’ALBO NON VA DATA ALCUNA COMUNICAZIONE CIRCA LE MATERIE OGGETTO DELLA PROVA

  30. PREDISPOSIZIONE DELLA TERZA PROVA IL 23 GIUGNO OGNI COMMISSIONE, PREDISPONE COLLEGIALMENTE IL TESTO DELLA TERZA PROVA SCRITTA, SULLA BASE DELLE PROPOSTE AVANZATE DA CIASCUN COMPONENTE IN NUMERO ALMENO DOPPIO RISPETTO ALLA TIPOLOGIA O ALLE TIPOLOGIE PRESCELTE IN SEDE DI DEFINIZIONE DELLA STRUTTURA DELLA PROVA LA COMMISSIONE, IN RELAZIONE ALLA NATURA E ALLA COMPLESSITÀ DELLA PROVA, NE STABILISCE ANCHE LA DURATA MASSIMA

  31. IL COLLOQUIO • Deve svolgersi in un’unica soluzione temporale, alla presenza dell’intera commissione(da ciò l’obbligo di sospendere la prova quando un commissario o il presidente abbia necessità di allontanarsi, verbalizzando debitamente sospensione e ripresa del colloquio) • Non possono sostenere il colloquio più candidati contemporaneamente • Inizia con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelte dal candidato (Nei lavori presentati da più alunni, deve potersi evidenziare il contributo personale di ogni singolo alunno)

  32. IL COLLOQUIO • Preponderante rilievo deve essere riservato alla prosecuzione del colloquio, che deve vertere su argomenti di interesse multidisciplinare proposti al candidato con riferimento costante e rigorosoai programmi e al lavoro didatticodell’ ultimo anno • E’ d’obbligo, inoltre, provvedere, a conclusione della prova, alla discussione degli elaborati relativi alle prove scritte

  33. IL COLLOQUIO • Il colloquio, nel rispetto della sua natura multidisciplinare, non può considerarsi interamente risolto se non si sia svolto secondo tutte le fasi sopra indicate e non abbia interessato le diverse discipline • Di norma sono convocati per il colloquio non più di cinque candidati al giorno

  34. Spetta al Presidente armonizzare le diverse competenze presenti in Commissione perché la prova di colloquio mantenga la sua natura multidisciplinare.È suo compito precipuo garantirne la natura corale, evitando che diventi, come spesso avviene, una sequenza di accertamenti monodisciplinari che mortifica lo spirito dell’esame, appiattisce la capacità di elaborazione personale del candidato e non permette una valutazione condivisa delle capacità e competenze dimostrate

  35. ESAME DEI CANDIDATI IN SITUAZIONE DI HANDICAP La commissione d’esame, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe, relativa alle attività svolte, alle valutazioni effettuate e all’assistenza prevista per l’autonomia e la comunicazione, predispone prove equipollenti a quelle assegnate agli altri candidati e che possono consistere nell’utilizzo di mezzi tecnici o modi diversi, ovvero nello sviluppo di contenuti culturali e professionali differenti. In ogni caso le prove equipollenti devono consentire di verificare che il candidato abbia raggiunto una preparazione culturale e professionale idonea per il rilascio del diploma attestante il superamento dell’esame. Per la predisposizione delle prove d’esame, la commissione d’esame può avvalersi di personale esperto; per il loro svolgimento la stessa si avvale, se necessario, dei medesimi operatori che hanno seguito l’alunno durante l’anno scolastico.

  36. ESAME DEI CANDIDATI IN SITUAZIONE DI HANDICAP I testi della prima e della seconda prova scritta sono trasmessi dal Ministero anche tradotti in linguaggio braille, ove vi siano candidati non vedenti. Per i candidati che non conoscono il linguaggio braille la Commissione può provvedere alla trascrizione del testo ministeriale su supporto informatico, mediante scanner fornito dalla scuola, autorizzando anche la utilizzazione di altri ausili idonei, abitualmente in uso nel corso dell’attività scolastica ordinaria. Per i candidati ipovedenti i testi della prima e della seconda prova scritta sono trasmessi in formato ingrandito

  37. CORSI AD INDIRIZZO LINGUISTICO PER I CORSI AD INDIRIZZO LINGUISTICO DEI LICEI E DEGLI ISTITUTI TECNICI, NEI QUALI, AI SENSI DELLA C.M. N. 15 DEL 31-1-2007, SIANO STATI DESIGNATI COMMISSARI INTERNI I TRE DOCENTI DI LINGUE STRANIERE, OLTRE A DUE DOCENTI DI ALTRE DISCIPLINE, SI RICHIAMA L’OBBLIGO DEL PRESIDENTE DI SALVAGUARDARE LA COMPOSIZIONE NUMERICA DELLA COMMISSIONE – CHE È SEMPRE DI NON PIÙ DI SEI COMMISSARI – IN TUTTE LE FASI DI SVOLGIMENTO DEGLI ESAMI, COMPRESA QUELLA RELATIVA ALLA VALUTAZIONE DELLE TRE PROVE SCRITTE E QUELLA DELL’ATTRIBUZIONE DEL VOTO FINALE. I COMMISSARI DI LINGUE STRANIERE, FERMO RESTANDO, IN RELAZIONE ALLE SCELTE DEI CANDIDATI, IL DIRETTO COINVOLGIMENTO DI CIASCUNO DI ESSI NELL’ESAME SULLA LINGUA DI COMPETENZA, OPERANO DI COMUNE ACCORDO, ESPRIMENDO UNA SOLA PROPOSTA DI VOTO FINALE. QUALORA NON SI RAGGIUNGA ALCUN ACCORDO, IL PRESIDENTE ASSUME LA PROPOSTA RISULTANTE DALLA MEDIA ARITMETICA DEI PUNTEGGI PRESENTATI, CON EVENTUALE ARROTONDAMENTO AL NUMERO PIU’ APPROSSIMATO.

  38. VALUTAZIONE dei CANDIDATI Nei casi in cui la Commissione, nell’assegnazione del voto finale di una prova, non raggiunga la maggioranza, si procede con la votazione a partire dal punteggio più alto e si procede verso il basso finché non si raggiunge la maggioranza. Se anche in questo caso non si perviene ad un accordo, al candidato si attribuisce il voto risultante dalla media dei voti proposti arrotondato col numero intero più vicino

  39. Durante le votazioni, non è possibile astenersiLa votazione del colloquio avviene nello stesso giorno in cui la prova viene espletataÈ importante che, nella valutazione delle prove, i commissari utilizzino l’intera scala dei punteggi prevista

  40. A coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire di alcuna integrazione può essere attribuita la lode dalla Commissione.La lode è attribuita con l’unanimità dei voti.In considerazioni dei rilievi mossi in qualche caso dai tribunali amministrativi in sede di contenzioso, è opportuno rendere il più possibile trasparenti e comprensibili le ragioni delle decisioni adottate

  41. ATTENZIONE! ALLA PUNTUALE E SCRUPOLOSA VERBALIZZAZIONE DEI PROCEDIMENTI MESSI IN ATTO DALLA COMMISSIONE NELL’ESPLETAMENTO DEI SUOI COMPITI IN MODO CHE RISULTI CHIARA L’ARTICOLAZIONE DELLE RAGIONI A SOSTEGNO DELLE CONCLUSIONI ADOTTATE AI TEMPI IMPIEGATI PER LA VALUTAZIONE DEGLI ELABORATI SCRITTI – SOPRATTUTTO DELLA PRIMA PROVA – IN MOLTI CASI RISULTATA PIUTTOSTO FRETTOLOSA E APPROSSIMATIVA,E ALLA COERENZA TRA I GIUDIZI FINALI E I CRITERI ADOTTATI E VERBALIZZATI

  42. ALLA INTIEREZZA DELLA COMMISSIONE DURANTE LA CONDUZIONE DEL COLLOQUIO: EVENTUALI, INEVITABILI ASSENZE MOMENTANEE COMPORTANO LA SOSPENSIONE DELL’ESAME E VANNO DEBITAMENTE VERBALIZZATE AL NUMERO COMPLESSIVO DEI COMMISSARI – CHE È SEMPRE SOLO DI QUATTRO/SEI - NEI CASI IN CUI LA COMMISSIONE SI AVVALGA DELL’APPORTO DI MEMBRI AGGIUNTI (CORSI LINGUISTICI, CLASSI ARTICOLATE, ESAMI ALUNNI IN SITUAZIONE DI H): SPECIFICARE ACCURATAMENTE LA COMPOSIZIONE NUMERICA NELLA VERBALIZZAZIONE

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