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Epistemologia,ontologia,etica. Le strade impervie del …realismo. Il barone di Munchausen.
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Epistemologia,ontologia,etica Le strade impervie del …realismo
Il barone di Munchausen • Il quale caduto nell’acqua con il suo cavallo, cercava di sollevare la sua bestia con le proprie gambe e se stesso con il codino della sua parrucca tirata in avanti. L’assurdità fondamentale del materialismo consiste dunque nell’assumere come punto di partenza e come principio ultimo di spiegazione, un elemento oggettivo […] in realtà però tutto ciò che è oggettivo è già in un modo o nell’altro condizionato dal soggetto e dalle forme della sua conoscenza,
Soggetto Oggetto Ogni oggetto è soggettivo Idealismo e le presuppone: soppresso quindi il soggettivo, svanisce eo ipso ogni oggetto […] tutta questa realtà, dico, non è altro che un dato eminentemente mediato e condizionale, e non ha quindi un’esistenza più che relativa (Schopenhauer, pp.64-65). La realtà e’ tutta mediata dal soggetto
Ludwig Wittgenstein • Nel nostro linguaggio è depositata un’intera mitologia • Vedi Filosofia, cura Marconi,Donzelli,Roma 1996,p.83 • Nicht Empirie und doch Realismus in der Philosophie, das ist das schwerste (Gegen Ramsey) • In filosofia non empiria e neppure realismo; questa è la cosa più difficile ( Contro Ramsey) • Vedi Osservazioni sopra i fondamenti della matematica,EinaudiTorino 1988,p.297. • In filosofia non empiria e tuttavia realismo, questa è la cosa più difficile (Contro Ramsey).
Popper e il principio di falsificabilità • E’ una tautologia • [(p q) ^ ¬ q ] ¬ p • Il cosidetto principio di verificazione non lo è [(p q) ^ q ] p • p= teoria • q= esperimento
Nel linguaggio abbiamo a che fare solo con il significato Una proposizione se si comprende ha significato Se non si comprende non ha significato Incolori verdi idee dormono furiosamente Questa proposizione è insensata Negandola non si ottiene una proposizione sensata Il linguaggio:il paese del senso non della verità
Incolori verdi idee non dormono furiosamente Non è vero che incolori verdi idee dormono furiosamente Sono entrambe proposizioni insensate Il tavolo è marrone Può diventare vera Oppure può diventare falsa Cioè:Il tavolo è marrone oppure il tavolo non è marrone Una proposizione sensata può diventare vera o falsa
p v ~ p v v f v f v v f Ecco come si forma una tautologia ha partire da una proposizione sensata In questo caso il segno v sta per la disgiunzione che dice di accettare le proposizioni quando almeno una è vera P= il tavolo è marrone
p v p V-r-F r v r O piove o non piove Un oggetto non può essere rosso e verde O un oggetto non può essere rosso o verde o può essere rosso e verde Tautologia
5.634 Ciò inerisce al fatto che nessuna parte della nostra esperienza è anche a priori Tutto ciò che vediamo potrebbe anche essere altrimenti Tutto ciò che possiamo descrivere potrebbe anche essere altrimenti Non v'è un ordine apriori delle cose. 5.64 Qui si vede che il solipsismo, svolto rigorosamente, coincide con il realismo puro. L'Io del solipsismo si contrae in un punto inesteso e resta la realtà ad essa coordinata. Solipsismo e realismo
Il dato fenomenologico • Si potrebbe criticare fenomenologicamente l’immagine qui riportata affermando che vediamo solo due (o tre?) macchie. • Dire invece che la cosa rappresenta una pallina da tennis chiarifica l’immagine la rende più semplice, ma il fenomenologo direbbe che abbiamo corretto il “puro” dato fenomenologico con ipotesi teoriche,categoriali.
Il fenomenologo ha un bel dire che i dati fenomenologici siano oggettivi.Ma la visione diversa che abbiamo dei due segmenti dipende proprio da ipotesi-categoriali Il categoriale intride ogni nostra visione
La descrizione dei fenomeni mediante l’ipotesi del mondo dei corpi è inevitabile per la sua semplicità, in confronto con la descrizione fenomenologica. Inconcepibilmente complicata. Se vedo delle parti sconnesse di una circonferenza, o vedo un tavolo di prospettiva,la loro descrizione esatta e direttaè forse impossibile, ma la specificazione che è un tavolo, è semplice. Il mondo dei corpi
Qui Wittgenstein si trova d,accordo con Popper che afferma che l’esperienza è piena di teoria In questo senso ka teoria non può mai essere verificata, verificate sono soltanto le nostre esperienze personali che sono mute Il dato esperienzale non è mai puro
Una teoria logica coerente ha infiniti modelli anche non isomorfi Cio significa che il linguaggio logico solipsistico non basta ad assicurare il riferimento alla realtà. Occorre la pluralità dei linguaggi Putnam e il teorema di Löwennheim Skolem
Occorre dunque pensare alle teorie scientifiche e non, come degli organismi che sopravvivono perché sono più adatti alla realtà. Soltanto che qui per realtà intendiamo anche la società e l’etica E’ essenziale dunque non l’uniformità ma la diversità o come si dice dopo Khun il frequente mutamento dei paradigmi. Il linguaggio e la storia
La proposizione:”La mia automobile è azzurra” è una proposizione sensata Come tale ha la doppia polarità Vero -La mia automobile è azzurra -Falso o meglio V-p-F Ma si dà il caso che se uscite qui fuori e date un’occhiata alla mia macchina riconoscerete che essa è vera. Ritornate e dite E’ vero:la sua macchina è azzurra. Verità e senso
Attenzione pero quando ritornate cosa avete fatto con l’espressione E’ vero:la sua macchina è azzurra. Avete tolto la falsità da V-p-f Ma questo toglimento della falsità non è una questione del linguaggio: e’ solo un atto di fede. Naturalmente, sempre il linguaggio si rappresenta V-p-F L’occhiata che voi avete dato non è un atto linguistico è muto
Inoltre cosa avete detto E’ vero che la sua macchina è azzurra. O anche è vero che “La macchina è azzurra” se e solo se la macchina è azzurra Nella seconda espressione l’esperto avrà riconosciuto la teoria semantica della verità di Tarski. E interessante vedere come l’espressione tra virgolette è configurata come una realtà come qualcosa di fisico. Il linguaggio rinvia, intenziona
La parte tra virgolette è il linguaggio mentre la parte esterna alle virgolette è il metalinguaggio secondo Tarski Possiamo anche dire che la parte tra virgolette sia la realtà e invece l’altra il linguaggio.Questo modo di vedere è proprio di Wittgenstein Linguaggio e metalinguaggio
E’ noto che il modo di Tarski risolve il paradosso del mentitore Infatti questo (il paradosso) si puo dire semplicemente con io mento La frase “io mento” è vera se e solo se io mento. Il paradosso del mentitore
Io mento oppure 1)Questa proposizione è falsa.Quale? La numero 1 Si vede che cosi’ nasce il paradosso Invece di parlare di linguaggio e metalinguaggio Wittgenstein preferisce parlare del linguaggio e della realtà Invece se non esiste metalinguaggio
5.552 Die»Erfharung«,die wir zum Werstehen der logik brauchen, is nicht die, dass sich etwas so und so verhält, sondern, dass etwas ist; aber das ist eben keine Erfharung. Sie ist vor den Wie, nicht vor dem Was La “pratica” che ci serve per comprendere la logica non è quella per cui qualcosa sta in questo o in quel modo ma che qualcosa ci sia: ma questa non è precisamente una pratica. Essa è prima del Come non del Che cosa Esperienza e logica
Dire che ci possa essere una logica anche senza mondo (idealismo) sarebbe come dire che ci può essere un mondo senza logica: le due proposizioni sono equivalenti P=c’è la logica q= c’è il mondo p ~ q q ~ p Questa è una tautologia. Wenn es eine Logik gäbe, auch wenn es keine Welt gäbe, wie könnte es dann eine Logik geben, da es eine Welt gibt? Realismo e logica
Wittgenstein • Wittgenstein's Nachlass. The Bergen Electronic Edition (BEE),Volume I. Typescripts (TSS 213-226) and 10 manuscripts (MSS 114-122, 140). Contiene il Big Typescript (TS 213) Philosophische Untersuchungen (TS 220 of 1937, and TS 221 of 1938), and TS 226, Philosophische Grammatik and Eine Philosophische Betrachtung, MSS 117 to 119, TS 222, Bemerkungen über die Grundlagen der Mathematik. L’edizione elettronica di Bergen contiene altri tre Volumi in CD-Rom. Per notizie vedi il sitohttp://helmer.aksis.uib.no/wab/