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Facoltà di Architettura di Palermo Corso di Laurea in Architettura Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Ambientale a.a. 2004_05. Corso di Pianificazione Territoriale Prof. Arch. Maurizio Carta. LE INVARIANTI TERRITORIALI
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Facoltà di Architettura di Palermo Corso di Laurea in Architettura Corso di Laurea in Pianificazione Territoriale, Urbanistica e Ambientale a.a. 2004_05 Corso di Pianificazione TerritorialeProf. Arch. Maurizio Carta LE INVARIANTI TERRITORIALI IL QUADRO VINCOLISTICO E GESTIONALE SOVRAORDINATO Vincoli e valori a cura dell’Arch. Daniele Ronsivalle
Trasformazione vs. Conservazione • Le norme che in Italia sovrintendono alla trasformazione del territorio discendono dalla separazione delle azioni (amministrative e di piano) di conservazione e di trasformazione ed in particolare dalla individuazione: • nei territori extraurbani dei luoghi della prevalente conservazione degli “sfondi” paesaggistici; • nei territori urbani dei luoghi della trasformazione e dello sviluppo edilizio. La norma di regolamentazione e configurazione del territorio Regolamentazione delle trasformazioni Tutela dei valori territoriali relativi a Paesaggio Patrimonio culturale Natura Risorse ambientali Urbanizzazione Infrastrutturazione del territorio Servizi
Cos’è un vincolo e a cosa serve? • Il vincolo rappresenta il riconoscimento di un valore, di un rischio o di una risorsa che viene sancita a norma di legge e che può assumere caratteri in relazione a: • Livello di applicazione del vincolo • comunitario • nazionale • regionale • Temporalità del vincolo • definitivo • nelle more della redazione di uno strumento di piano • Carattere dell’applicazione del vincolo • ope legis • per individuazione diretta
Gli oggetti dell’azione di vincolo in Italia • In Italia i vincoli agiscono sulle seguenti categorie di beni: • patrimonio culturale • paesaggio • risorse naturali e ambientali • condizioni di rischio derivanti da dissesti naturali • condizioni di rischio diretto o indiretto derivanti dalla presenza di infrastrutture e servizi
Il patrimonio culturale Leggi che definiscono vincolo
I temi della tutela del patrimonio culturale e del paesaggio Il codice dei beni culturali (d.lgs. 22 gennaio 2004, n.42) Finalità della tutela e della valorizzazione • Concorrere a preservare la memoria della comunità nazionale e del suo territorio • Promuovere lo sviluppo della cultura Temi del patrimonio culturale Sono beni culturali le cose mobili e immobili che presentano interesse storico artistico archeologico etnoantropologico archivistico e bibliografico e di ogni altra forma di testimonianza avente valore di civiltà. Sono beni paesaggistici gli immobili e le aree costituenti espressione dei valori storici, culturali, naturali, morfologici ed estetici del territorio. Il paesaggio viene definito come una parte omogenea di territorio i cui caratteri derivano dalla natura, dalla storia umana o dalle reciproche interrelazioni.
I vincoli sui beni culturali: origini, natura giuridica, caratteristiche Tuttavia, le procedure che sovrintendono al riconoscimento e all’apposizione dei vincoli sui beni culturali è la legge 1089/39 di tutela delle cose di interesse storico-artistico ovvero nell’art.6 del T.U. 490/99. Apposizione del vincolo In Sicilia il vincolo si appone per decreto dell’Assessore ai Beni Culturali e Ambientali ed Educazione Permanente (ovvero dal Dirigente Generale ai Bb.Cc.) a partire dagli studi e dagli scavi archeologici e attiene alla singola unità edilizia e/o fondiaria. Natura del vincolo Il vincolo può essere definito puntuale in quanto attiene alle singole particelle catastali e agisce su singoli proprietari
Denominazione Provvedimento normativo Numero/anno Soggetto gestore Vincoli, divieti, prescrizioni Beni architettonici urbani ed extraurbani, siti archeologici T.U. 490/99 art. 6 Soprintendenza Bb.Cc.Aa. Immodificabilità Vincolo etno-antropologico T.U. 490/99 art. 7 Soprintendenza Bb.Cc.Aa. Immodificabilità I vincoli sui beni culturali: prescrizioni
I vincoli sul paesaggio: origini, natura giuridica, caratteristiche • La norma sul paesaggio nel suo excursus storico si innova in relazione alle sue definizioni possibili. • Il paesaggio può essere inteso come: • puro fatto estetico-percettivo legato alla rilevanza del soggetto-osservatore; • somma delle componenti del patrimonio culturale e naturale che insieme costituiscono la trama oggettiva del paesaggio; • matrice di identità e di relazioni tra la comunità insediata e i luoghi del suo insediamento. • A ciascuno dei tre temi corrispondono i seguenti modi di intendere la tutela del paesaggio:
Il paesaggio: dalla definizione alla norma Il dettato iniziale della 1497: individuazione dei paesaggi esteticamente rilevanti e piano paesaggistico • I bei paesaggi vengono individuati dalla 1497 in base ad azioni di riconoscimento e tutela dei valori estetici di specifici luoghi individuati dalle Soprintendenze: • bellezze individue; • bellezze d’insieme; • beni immobili che ne costituiscono il carettere; • luoghi da cui le bellezze d’insieme vengono percepite. • I paesaggi così riconosciuti sono pianificati attraverso specifici piani paesaggistici che contengono: • vincoli specifici sui beni, • definizione degli arretramenti e dei livelli di immodificabilità dei beni, • zonizzazione “ottica” dei coni visuali.
Il paesaggio: dalla definizione alla norma L’innovazione della 431: individuazione delle componenti culturali e naturali del paesaggio • Il paesaggio della 431/85 si compone attraverso la individuazione delle seguenti componenti naturali e culturali su tutto il territorio nazionale: • A) Territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 m dalla battigia • B) Territori contermini ai laghi in una fascia della profondità di 300 m dalla battigia • C) Fiumi e torrenti iscritti in r.d. 1775/1933 per una fascia di 150 m • D) Montagne alpine oltre i 1600 m, appenniniche oltre i 1200 m. • E) Ghiacciai e circhi glaciali • F) Parchi e riserve e i loro territori di protezione esterna • G) Foreste e boschi (anche se danneggiati o distrutti dal fuoco) e aree soggette a vincolo di rimboschimento • H) Aree delle universitas agrariee usi civici • I) Zone umide individuate dal DPR 448/76 • L) Vulcani • M) Zone di interesse archeologico
Il paesaggio: dalla definizione alla norma L’innovazione della 431: il piano territoriale paesistico • La risoluzione del vincolo ope legis avviene attraverso la redazione di un piano così definito: • Piano paesistico • ovvero • Piano urbanistico territoriale con valenza paesistica • Il piano è redatto dalle Regioni su tutto il territorio regionale con il fine di evitare le alterazioni morfologiche e strutturali del paesaggio
Il paesaggio: dalla definizione alla norma La frontiera della Convenzione Europea del Paesaggio (Firenze, 2000): la pervasività del paesaggio e gli obiettivi di qualità paesaggistica • Il paesaggio non è più la somma delle visioni estetizzanti e non è solo il frutto delle interazioni fisiche tra le componenti culturali e naturali, ma è frutto della percezione identitaria dei luoghi. • Il paesaggio è un’area, come percepita dalla popolazione, il cui carattere è il risultato dell’azione e dell’interazione dei fattori umani e naturali. • La Convenzione affida agli Stati firmatari il compito di produrre strumenti che consentano: • la conoscenza dei valori dei paesaggi, • la valutazione della loro rilevanza, • la pianificazione del paesaggio nel raggiungimento degli obiettivi di qualità paesaggistica.
Il paesaggio: dalla definizione alla norma L’attualità della norma del Codice dei Beni Culturali • La risoluzione dei vincoli paesaggistici viene affidata al piano paesaggistico (ovvero al piano urbanistico-territoriale con valenza paesaggistica) che declina gli obiettivi di qualità paesaggistica in: • Mantenimento delle caratteristiche, nonché delle tecniche e dei materiali da costruzione, • Linee di sviluppo urbanistico ed edilizio compatibili con i diversi livelli di valore riconosciuto, • Recupero e riqualificazione degli immobili e delle aree sottoposti a tutela
Denominazione Provvedimento normativo Numero/anno Soggetto gestore Vincoli, divieti, prescrizioni Territori compresi in una fascia di 300 m. dalla battigia T.U. 490/99 art.146 lett. a Soprintendenza ai Bb.Cc.Aa. Inedificabilità, previa nulla-osta Soprintendenza BB.CC.AA Territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 m. dalla linea di battigia T.U. 490/99 art.146 lett. b Soprintendenza ai Bb.Cc.Aa. Inedificabilità, previa nulla-osta Soprintendenza BB.CC.AA Fiumi torrenti e corsi d'acqua iscritti negli elenchi di cui al T.U. 1775/33 e le relative sponde degli argini per una fascia di 150 m. ciascuna T.U. 490/99 art.146 lett. c Soprintendenza ai Bb.Cc.Aa. Inedificabilità, previa nulla-osta Soprintendenza BB.CC.AA I vincoli sul paesaggio: prescrizioni
Denominazione Provvedimento normativo Numero/anno Soggetto gestore Vincoli, divieti, prescrizioni Montagne per la parte eccedente i 1600 m (Alpi) 1200 m. slm (Appennini) T.U. 490/99 art.146 lett. d Soprintendenza ai Bb.Cc.Aa. Inedificabilità, previa nulla-osta Soprintendenza BB.CC.AA Ghiacciai e circhi glaciali T.U. 490/99 art.146 lett. e Parchi e riserve nonché i territori di protezione esterna dei parchi T.U. 490/99 art.146 lett. f ARTA- Direzione AmbienteSoprint. Bb.Cc.Aa. Inedificabilità, previa nulla-osta Soprintendenza BB.CC.AA Territori coperti da foreste e da boschi e sottoposti a vincolo di riboschimento e tutelati da fascia di rispetto T.U. 490/99 art.146 lett.g Soprintendenza ai Bb.Cc.Aa. Inedificabilità, previa nulla-osta Soprintendenza BB.CC.AA; Fascia di rispetto variabile tra 50 e 200 m I vincoli sul paesaggio: prescrizioni
Denominazione Provvedimento normativo Numero/anno Soggetto gestore Vincoli, divieti, prescrizioni Aree interessate dalla presenza di universitas agrarie ed usi civici T.U. 490/99 art.146 lett. h Commissariato per la liquidazione degli usi civici della Sicilia Inedificabilità, previa nulla-osta Soprintendenza BB.CC.AA Zone umide individuate dal DPR 448/76 (ratifica del trattato di Ramsar) T.U. 490/99 art.146 lett. i Assessorato al Territorio ed Ambiente - Dipartimento Territorio e Ambiente Inedificabilità, previa nulla-osta Soprintendenza BB.CC.AA Vulcani T.U. 490/99 art.146 lett. l - Zone di interesse archeologico T.U. 490/99 art 146 lett. m Soprintendenza ai Bb.Cc.Aa. Inedificabilità, previa nulla-osta Soprintendenza BB.CC.AA I vincoli sul paesaggio: prescrizioni
Le risorse naturali e ambientali: origini, natura giuridica, caratteristiche Leggi nazionali e direttive comunitarie che definiscono vincolo
Le risorse naturali e ambientali: origini, natura giuridica, caratteristiche Leggi regionali che definiscono vincolo
La tutela della natura L’oggetto della tutela Il patrimonio naturale è costituito dalle formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche e biologiche che hanno rilevante valore naturalistico e ambientale, definiti come ecosistemi. La finalità della tutela • Conservazione delle specie animali e vegetali, delle singolarità geologiche e geomorfologiche, dei valori scenici e panoramici e degli equilibri ecologici, • Gestione e restauro ambientale idonei a favorire l’integrazione tra l’uomo e la natura, anche attraverso la salvaguardia dei valori storico-culturali, • Attività di educazione ambientale e attività ricreative compatibili, • Difesa degli equilibri idraulici.
La legge regionale 98/1981 (mod. l.r.14/88) Bloccare la trasformazione indiscriminata del territorio La tutela della natura in Sicilia • La legge regionale siciliana prevede una visione territoriale organica della protezione della natura e si prefigge come finalità: • - la imitazione delle trasformazioni indiscriminate del territorio nei suoi valori naturali • - il miglioramento delle condizioni di abitabilità nell’ambito dello sviluppo economico, • - il corretto assetto dei territori interessati finalizzato a: • ricreazione e cultura dei cittadini • uso sociale e pubblico della natura • scopi di ricerca scientifica
La tutela della natura in Sicilia I soggetti della tutela della natura in Sicilia Assessorato Regionale Territorio e Ambiente - Direzione Territorio e Ambiente (ARTA - DTA) Sovrintende alle azioni amministrative nel campo della tutela dell’ambiente Comitato Regionale per la Protezione del Patrimonio Naturale (CRPPN) Organo scientifico-tecnico che sovrintende alla istituzione dei parchi e delle riserve naturali. Enti parco Organi territoriali designati da ARTA - DTA per la pianificazione e la gestione dei Parchi naturali. Soggetti gestori Enti pubblici, istituzioni di diritto pubblico senza scopo di lucro e associazioni per la protezione della natura cui ARTA-DTA ha affidato la gestione delle riserve naturali. Hanno compiti di vigilanza e di gestione in termini di protezione della riserva e uso della pre-riserva.
Denominazione Provvedimento normativo Numero/anno Soggetto gestore Vincoli, divieti, prescrizioni Territori soggetti a vincolo di inedificabilità compresi in una fascia di 150 m. dalla linea di battigia del mare e dei laghi L.R. 78/76 art. 15 lett. a Assessorato al Territorio ed Ambiente - Dipartimento Urbanistica Arretramento Fascia di rispetto della battigia dei laghi in una fascia di 100 m dalla linea di massimo invaso L.R. 78/76 art. 15 lett. d Assessorato al Territorio ed Ambiente – Dipartimento Urbanistica Arretramento Fascia di rispetto di 200 m dal limite dei boschi, delle fasce forestali e dai confini dei parchi archeologici L.R. 78/76 art. 15 lett. e Assessorato al Territorio ed Ambiente – Dipartimento Urbanistica Arretramento Parchi e riserve costituenti il Piano Regionale dei Parchi e delle Riserve L.r. 98/81 e L.r. 14/88 Assessorato al Territorio e Ambiente – Dipartimento Territorio e Ambiente Redazione dei Piani di Parco e dei Piani di Uso delle pre-riserve I vincoli regionali sulle risorse naturali: prescrizioni