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DIOCESI DI POZZUOLI Sportello Eccomi. Offerta formativa 2013-2014 3 Febbraio. REVISIONE CRITICA DELLA PENA. Quale ruolo per il volontario?. Criminalità e devianza. La criminalità si riferisce ai comportamenti che violano la legge.
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DIOCESI DI POZZUOLI Sportello Eccomi Offerta formativa 2013-20143 Febbraio
REVISIONE CRITICA DELLA PENA • Quale ruolo per il volontario?
Criminalità e devianza • La criminalità si riferisce ai comportamenti che violano la legge. • La devianza non è relativa a caratteristiche del gruppo o del singolo, ma è un processo di interazione tra devianti e non devianti.
Definizione di “deviante” • Deviante è ogni comportamento ritenuto inaccettabile dalla maggioranza delle persone. • La devianza è un atto, una credenza, che viola le norme convenzionali della società. • Un comportamento deviante può variare dalla semplice mancanza di rispetto nel tono con cui ci si rivolge, all’autorità all’omicidio.
!!! • La condizione sociale, la socializzazione, le opportunità, incidono sulla possibilità che alcuni comportamenti vengano definiti devianti e forniscono la “possibilità” di una carriera deviante.
RISCHIO • Stigma: Attributo profondamente screditante che declassa chi lo ha da persona a persona segnata, persona disonorata.
Carceri e controllo sociale • Il carcere è un sistema di punizione • Il principio ispiratore è il recupero dell’individuo perché mira alla sua reintegrazione nella società • È considerato anche un deterrente, ma i livelli di recidiva sono alti
Obiettivi istituzionali degli istituti di pena • Reclusione • Rieducazione • Il trattamento: finalizzato a formare/consolidare nell’individuo attitudini sociali che si suppone egli non possieda o abbia perduto
Componente afflittiva della pena • Serve a giustificare di fronte all’opinione pubblica il premio concesso e a verificare la capacità e la disponibilità a rispettare una regola
Finalità del percorso penale • Ricucire il conflitto con la società e riconsegnare alla stessa persone socialmente responsabili
Uno sguardo alla realtà: • Le carceri favoriscono la spaccatura con la società: richiedono atteggiamenti e abitudini “diversi” dal mondo esterno rendendo difficile la reintegrazione. • Da qui la necessità di un passaggio da una idea di giustizia punitiva ad una idea di giustizia riparativa.
UNA NECESSITÀ EDUCATIVA • riconoscersi tra pari e uscire dalla convinzione vittimistica di essere segnato a dito e di essere “per sempre” un reietto della società
LE ATTIVITÀ DI TRATTAMENTO • 25 novembre 2011: circolare del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria • Oggetto: Modalità di esecuzione della pena. Un nuovo modello di trattamento che comprenda sicurezza, accoglienza e rieducazione.
Concetto di premialità • Misure alternative
REVISIONE CRITICA DEL REATO • La revisione critica consiste nel fatto che io mi condanno dopo che gli altri mi hanno condannato: ho sbagliato e mi attrezzo per non farlo più e riparo ai danni che ho fatto
La parola a un detenuto Tanti anni ho vissuto nell’agire e colpire senza domandarmi il perché, senza il minimo timore della galera, della pena, eppure innumerevoli sono state le privazioni, le limitazioni e l’isolamento. Ciò significa che inaridire e desertificare non induce a una resa imposta, non pone un freno e un susseguente blocco alla violenza, anzi, a mio avviso genera automaticamente altra degenerazione più sottile e pericolosa della precedente. Vincenzo Andraous