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Il bacino imbrifero ALTO LURA. Informazioni sul territorio gravante sull’impianto centralizzato di depurazione di Bulgarograsso. ALTO LURA S.r.l.
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Il bacino imbriferoALTO LURA Informazioni sul territorio gravante sull’impianto centralizzato di depurazione di Bulgarograsso
ALTO LURA S.r.l. Alto Lura S.r.l., ex Consorzio per la raccolta e la depurazione acque bacino imbrifero Alto Lura, è una società interamente a capitale pubblico costituitasi il 26 luglio 2006 e composta da tutti i Comuni che fanno capo all’impianto centralizzato di depurazione di Bulgarograsso. Nell’ottobre 2007 si è provveduto ad incorporare il Consorzio Gironico-Parè e ad associare ad Alto Lura S.r.l. il Comune di Solbiate.
Il comprensorio: dati e caratteristiche I 9 Comuni, da nord verso sud: Solbiate Olgiate Comasco Parè Gironico Beregazzo con Figliaro Oltrona San Mamette Lurate Caccivio Villa Guardia Bulgarograsso
Il comprensorio: dati e caratteristiche Superficie complessiva: 40 km2 circa Abitanti del bacino: circa 35.000, di cui il 95% serviti da pubblica fognatura; Corpi d’acqua principali sono il torrente Lura con i suoi affluenti, la roggia Antiga e il torrente Bozzente;
La rete Il collettore di ALTO LURA S.r.l., nelle sue diverse dorsali, ha una lunghezza complessiva di oltre 33 km; E’ stato realizzato tra seconda metà degli anni ’70 e gli anni ’80. In epoche più recenti si è intervenuti apportando migliorie e estensioni laddove necessarie; Insistono sulla rete n° 9 scolmatori; altri sono presenti all’innesto delle fognature comunali nel collettore.
La rete - interventi Presente le criticità emerse in alcuni punti della rete (con particolare riguardo al comparto dell’Olgiatese), sono stati progettati una serie di interventi: Progetto definitivo di adeguamento e rifacimento rete consortile in Olgiate Comasco – importo stimato delle opere: € 10.000.000,00 al 2005; Da tale progetto sono stati stralciati, nel 2008, ed eseguiti alcuni lavori di somma urgenza per il rifacimento di un tratto di collettore in Comune di Olgiate Comasco – importo dei lavori € 200.000,00; Realizzazione di un tratto di fognatura in Comuni di Beregazzo con Figliaro e Olgiate Comasco – importo dei lavori € 945.000,00 già finanziati e attualmente in fase di appalto;
Gli scolmatori Per l’adeguamento e la sistemazione degli scolmatori è stato predisposto un progetto definitivo – esecutivo “Lavori di ristrutturazione di 11 scolmatori della rete fognaria”. Quattro scolmatori (tra i Comuni di Lurate Caccivio e Bulgarograsso) sono già stati oggetto di intervento. I rimanenti attendono risorse finanziarie.
Il progetto di Gironico • Nel 2009 è stato redatto un progetto per la realizzazione di un nuovo scolmatore sulla rete consortile in territorio di Gironico con sistema di affinamento delle acque di supero tramite fitodepurazione e laminazione delle acque urbane. I lavori sono già stati appaltati e inizieranno a breve.
Il progetto di Gironico • Gli elementi principali del progetto ambientale sono la realizzazione di • una vasca di prima pioggia totalmente interrata; • una modestissima depressione del terreno, che costituisce un primo comparto a cielo aperto di estensione complessiva pari a circa 2.000 m², di profondità media pari a circa 1,5 m rispetto all’attuale piano campagna costituente, in via ordinaria, un’area di laminazione delle seconde piogge effluenti dal collettamento con finalità di alimentazione di subordine dell’impianto di fitodepurazione e, tramite un’ opportuna derivazione dal corpo d’acqua, in via straordinaria, un’ulteriore laminazione del torrente Lura; • un manto vegetale senza significative alterazioni delle quote dello stato attuale destinato alla realizzazione di un sistema di fitodepurazione (impianto di tipo H-SSF) per l’affinamento delle acque di prima e seconda pioggia derivate dal collettore consortile la cui profondità massima sarà pari a circa 0,50 m.
Il progetto di Gironico AREA INTERVENTO GIRONICO
Piano di campionamento reflui D’intesa con ARPA/Como, è in fase di avvio un nuovo programma di campionamento ed analisi sulle aziende del bacino. I suoi scopi sono essenzialmente: -ricercare nei reflui le sostanze pericolose; -evitare l’immissione nel collettore di sostanze che possano danneggiare le tubazioni; -monitorare le acque per individuare sostanze inibitrici del processo biologico.
L’impianto Costruito alla fine degli anni ’70, su concessione dell’allora Consorzio, è gestito attualmente da Lariana Depur S.p.a in virtù di una concessione scaduta nel dicembre 2007; A seguito deposito di un Lodo Arbitrale, Alto Lura rileverà a breve l’impianto onde consentire urgenti lavori di adeguamento per consentire il pieno rispetto nei nuovi limiti di scarico imposti dalla normativa
L’impianto - caratteristiche Capacità depurativa attuale dell’impianto
L’impianto - caratteristiche Capacità depurativa attuale
L’impianto Dati di portata anno 2008 in tempo di pioggia (dati forniti dal gestore)
Acque meteoriche: la portata media per il 2008 è stata valutata in 3.000.000 mc/anno. • Acque estranee: è in corso un approfondimento per valutarne la provenienza ed, in particolare, se trattasi di acque di origine industriale sfuggite alla rilevazione. • Nel contempo si sta predisponendo un programma per la ricerca di eventuali acque di falda immesse in rete, con l’obiettivo di riconvogliarle nei corsi d’acqua superficiali.
L’impianto Inquinamento sottratto al torrente Lura (dati medi forniti dal gestore)
L’impianto Abitanti equivalenti civili ed industriali (anno 2008) Caratteristiche medie allo scarico delle acque depurate (dati forniti dal gestore – anno 2008)
Nuovi limiti allo scarico La tabella sottostante riepiloga i limiti di emissione assunti per i principali parametri, differenziandone i valori in relazione alla data di loro applicazione:
Adeguamento dell’impianto Sono sostanzialmente 3 gli steps necessari per consentire all’impianto di rispettare i limiti imposti dalla normativa nel 2016.
Adeguamento dell’impiantopassaggio 1 adeguamento del trattamento biologico esistente Il biologico esistente è costituito da due linee basate sullo schema predenitrificazione-nitrificazione. Al fine di conseguire i più restrittivi limiti previsti per il parametro Ntotale, a valle delle sezioni esistenti è prevista la realizzazione di una fase di postdenitrificazione biologica realizzata utilizzando la tecnologia basata sui reattori MBBR (Moving Bed BioReactor). In essi la biomassa, anziché essere costituita da aggregati fioccosi, si sviluppa sotto forma di biofilm su appositi mezzi di supporto (di materiale plastico) mantenuti in movimento per effetto dell’insufflazione di aria, peraltro necessaria allo sviluppo dei processi di sintesi. L’utilizzo di tali reattori consente di ottenere una sensibile riduzione delle volumetrie e delle superfici necessarie.
Adeguamento dell’impiantopassaggio 2 potenziamento del trattamento biologico A lato delle linee esistenti, il trattamento biologico verrà potenziato con la realizzazione di una nuova sezione, su due linee funzionali, anch’essa basata sull’applicazione della tecnologia MBBR. Detta nuova sezione sarà articolata nelle seguenti fasi: predenitrificazione; nitrificazione; postdenitrificazione; separazione dei solidi per flottazione; sollevamento dei fanghi di supero al trattamento fanghi. In particolare si evidenzia che la fase di separazione dei solidi è ipotizzata con flottatori in luogo dei classici sedimentatori a gravità. Ciò consentirà di ottenere un ulteriore consistente risparmio di superficie ed un’elevata concentrazione dei fanghi di supero, evitando la realizzazione di nuovi ispessitori.
Adeguamento dell’impiantopassaggio 3 trattamento terziario Le acque in uscita dalle sezioni biologiche esistenti e di nuova realizzazione, verranno riunite e sottoposte ad un trattamento terziario costituito da un trattamento chimico fisico seguito da una fase di ozonazione. In particolare l’articolazione del trattamento terziario è la seguente: miscelazione rapida con addizione di reagenti; flocculazione; chiarificazione con sistema a pacchi lamellari; ozonazione. L’obbiettivo del trattamento terziario è il seguente: ridurre il valore del carico organico residuo; separare la pellicola di spoglio proveniente dai reattori MBBR della linea esistente; abbattere il fosforo fino ai limiti previsti; separare i solidi sospesi presenti per il rispetto dei limiti di legge (15 mg/l); ottenere un effluente alimentabile al successivo trattamento di ozonazione.