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Firenze 26 Maggio 2006 – ITI IPIA “Leonardo da Vinci” La qualità per l’autonomia scolastica:

Firenze 26 Maggio 2006 – ITI IPIA “Leonardo da Vinci” La qualità per l’autonomia scolastica: Una riflessione sulle esperienze e le prospettive delle scuole impegnate nella applicazione dei modelli di qualità promossi dall’IRRE Toscana.

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Firenze 26 Maggio 2006 – ITI IPIA “Leonardo da Vinci” La qualità per l’autonomia scolastica:

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Presentation Transcript


  1. Firenze 26 Maggio 2006 – ITI IPIA “Leonardo da Vinci” La qualità per l’autonomia scolastica: Una riflessione sulle esperienze e le prospettive delle scuole impegnate nella applicazione dei modelli di qualità promossi dall’IRRE Toscana “Il sostegno alle scuole autonome e all’accreditamento: dal Monipof alla BSCFabio De Michele, responsabile progetto aQUa e progetto BSC, ricercatore IRRE Toscana Fabio De Michele, Responsabile SGQ IRRE Toscana

  2. qualità eterovalutazione benchmarking monitoraggio accreditamento Modelli autonomia Miglioramento continuo EFQM TQM autovalutazione

  3. autonomia qualità eterovalutazione monitoraggio autovalutazione Miglioramento continuo benchmarking accreditamento Modelli TQM EFQM

  4. AUTONOMIA • Riforma del sistema scolastico • Enti autonomi • Amministrativo • Organizzativo • Didattico • Ricerca • Riforma ministero • Competenze regionali • TITOLO V DELLA COSTITUZIONE

  5. AUTONOMIA • Conoscere e governare il sistema • A livello istituzionale • A livello di singola organizzazione • Monitoraggio • Valutazione di processo • Valutazione di sistema

  6. POF • Piano dell’offerta formativa • Carta d’identità della scuola • Visione • Misssion • Politiche • Strategie

  7. MONIPOF • Monitoraggio dei piani dell’offerta formativa • Monitoraggio dei finanziamenti della 486 • Monitoraggio di sistema (tentativo) • Progetto nazionale: 1998-1999: 1999-2000: 2000-2001 1000 scuole

  8. Caratteristiche di monipof • strumento di conoscenza • Per il decisore politico • Per la scuola • strumento di aiuto • Per la scuola • Coinvolgimento della scuola (autosegnalazione)

  9. Caratteristiche di monipof • Autovalutazione: • POF • Scheda del dichiarato • Focus group genitori, studenti, personale • Eterovalutazione • Team di tre osservatori esterni • Visita alla scuola • Scheda sull’agito

  10. Caratteristiche di monipof • Un modello: Tre macroindicatori • la responsabilità • la flessibilità • l'integrazione Tre punti di attenzione • Massa critica • Curricolo • reti

  11. Caratteristiche di monipof • Una metodologia di osservazione: quattro ambiti • Il dichiarato • L’agito • Il pensato • Il percepito

  12. Caratteristiche di monipof • Una metrica di valutazione: alto,medio basso • La restituzione alle scuole

  13. Caratteristiche di monipof: il diamante

  14. Caratteristiche di monipof • Gli osservatori • L’amico critico • Il rapporto friendly • Consulenza al processo • La formazione • Il lavoro collegiale: più occhi che osservano

  15. Interruzione di Monipof • Rapporto annuale sull’istruzione • Progetto aQUa

  16. Rapporto annuale sulla istruzione e la formazione in Toscana (2003 – 2004) • progressivo trasferimento di competenze nazionali verso strutture regionali a livello • Ministero della Istruzione: Direzioni Regionali, • strutture di decisione politica ed indirizzo: Regioni ed Enti locali (revisione del Titolo V della Costituzione) • necessità per i decisori politici di informazioni aggiornate sullo sviluppo del sistema della formazione e della istruzione • Rapporto Annuale sullo stato della Istruzione e della Formazione nella Regione Toscana per osservare lo stato e lo sviluppo nel tempo degli indicatori.

  17. La struttura del Rapporto • componente quantitativa • lettura e confronto di dati statistici esistenti o da raccogliere • Disaggregati a livello provinciale e anche di area socio – economica (aree urbane, aree di montagna, ecc.) • componente quanti – qualitativo • osservazione diretta di casi con le metodiche della ricerca azione: 60 IS • stimolo allo sviluppo di una cultura di autovalutazione e di qualità delle organizzazioni scolastiche e formative.

  18. PARTE 3: Analisi sulla qualità del sistema istruzione – formazione • L’analisi in presenza di 60 Istituzioni Scolastiche distribuite sul territorio regionale rappresentative dei vari ordini e gradi • I protocolli di analisi differenziati • ciclo dell’obbligo ciclo post obbligo. • Metodiche della ricerca – azione su aspetti della cultura dell’autonomia • 1)     cultura organizzativa • 2)     integrazione • 3)     curricolo • 4)     formazione • 5)     cultura dell’integrazione e diritti di nuova cittadinanza • 6)     disabilità • 7)     nuove tecnologie • 8)     long life learning • 9)     successo formativo (continuità, dispersione scolastica, disagio..)

  19. PARTE 3: Analisi sulla qualità del sistema istruzione – formazione Organizzazione • Gruppo di progetto: • formato da Tecnici IRRE, referenti della Regione Toscana, dell'Università di Firenze, dell’USRdel MIUR. • Gruppo di ricerca: • formato da 30 osservatori selezionati dall'IRRE Toscana attraverso un apposito bando. • Gli osservatori sono articolati in team di 2 osservatori ciascuno, di cui uno svolge funzioni di team leader. • Il team leader assicura la continuità nel rapporto con la scuola e tiene i contatti con l'IRRE. • Ciascun team opera in più scuole. • Gli osservatori firmano un contratto deontologico con l'IRRE che prevede l'adesione al Progetto e alle modalità e metodologie di svolgimento.

  20. PARTE 3: Analisi sulla qualità del sistema istruzione – formazione I soggetti coinvolti  con cui il team si confronta : 1)     il dirigente scolastico 2)     lo staff della scuola 3)     un gruppo di 12 docenti 4)     un gruppo di personale ATA (max 12) 5)     un gruppo di 12 genitori nella scuola di base o un gruppo di 12 studenti nella scuola secondaria 6)     testimoni privilegiati: docenti particolarmente informati rispetto alle tematiche previste • I diversi soggetti sono indicati al team dal DS

  21. PARTE 3: Analisi sulla qualità del sistema istruzione – formazione • Gli strumenti del team • Scheda anagraficadella scuola, rivolta al DS • Interviste codificate, rivolte ai testimoni privilegiati • Questionario generale di autovalutazione, rivolto al DS, allo Staff, ai gruppi di docenti, di personale ATA, di genitori o studenti • Focus group, rivolto allo Staff, ai gruppi di docenti, di personale ATA, di genitori o studenti

  22. PARTE 3: Analisi sulla qualità del sistema istruzione – formazione La Restituzione La ‘Rete semantica della scuola’, costituita da: un sociogramma che visualizza i risultati dei questionari, evidenziando le posizioni dei diversi soggetti rispetto alle aree tematiche (la RAGNATELA) una rappresentazione grafica dei livelli di qualità e di diffusione ottenuti per ciascuna tematica nelle interviste strutturate (la RUOTA) quattro serie di tabelle di uscita dei focus (Dove siamo e verso dove tendiamo) rispetto alle aree di criticità individuate

  23. PARTE 3: Analisi sulla qualità del sistema istruzione – formazione I risultati dei questionari la RAGNATELA:

  24. PARTE 3: Analisi sulla qualità del sistema istruzione – formazione Livelli di qualità e di diffusione: la RUOTA Integrazione Cultura organizzativa Disabilità Nuove tecnologie Long life learning Successo formativo Curricolo Diritti di nuova cittadinanza

  25. dove siamo verso dove tendiamo Improvvisazione 1 2 3 4 progettazione improvvisazione 1 2 3 4 Progettazione necessità 1 2 3 4 valorizzazione necessità 1 2 3 4 Valorizzazione diffidenza 1 2 3 4 collaborazione. diffidenza 1 2 3 4 Collaborazione. PARTE 3: Analisi sulla qualità del sistema istruzione – formazione quattro serie di tabelle di uscita dei focus (Dove siamo e verso dove tendiamo) rispetto alle aree di criticità individuate

  26. PARTE 3: Analisi sulla qualità del sistema istruzione – formazione Un valore aggiunto  Il Rapporto nel suo complesso fornisce indicazioni e suggerimenti • ai decisori politici regionali e locali • alle singole istituzioni scolastiche e formative nell’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa, Le attività di ricerca azione svolte nelle singole istituzioni scolastiche sono uno stimolo per l’autoanalisi e l’autovalutazione di istituto. Avvio della costruzione nelle istituzioni scolastiche di un sistema di qualità

  27. Il progetto “aQUa” • autoanalisi • QUalità • autovalutazione

  28. Come nasce il progetto (2002) • la richiesta di consulenza dopo monipof (200 IS partecipanti) • mancata risposta • interruzione progetto • poca chiarezza • Supporto per l’autoanalisi e l’autovalutazione • Punti di forza ed aree di criticità (Diamante) • Azioni di miglioramento

  29. Come nasce il progetto (2002) • procedure di accreditamento Regione Toscana • certificazione di qualità • Non solo ISO, ma anche EFQM • Richiesta di consulenza all’accreditamento

  30. Come nasce il progetto • Collaborazioni e contributi pluridisciplinari • IRRE • Dirigenti scolastici • Dipartimento di Meccanica Un. Firenze • Scienza della Formazione Un. Firenze • Dipartimento di sociologia Un. Pisa • Certificatori • Aicq nazionale • Aicq tosco-ligure

  31. Perché un modello ? • Modelli di autovalutazione nelle scuole: • Specificità dei criteri, degli indicatori, del linguaggio • Autoreferenzialità, difficoltà di confronto, mancato riconoscimento a livello europeo – internazionale • Modelli “aziendali” di qualità • Riferimento ad una cultura della qualità, ad una prassi consolidata e possibilità di confronto (benchmarking); riconoscimento a livello europeo – internazionale • Linguaggio, indicatori, criteri e metodologie non tipici delle scuole

  32. Perché il modello EFQM? “Il modello EFQM per l’Eccellenza è un quadro di riferimento non prescrittivo che riconosce la pluralità degli approcci al perseguimento di un’eccellenza sostenibile nel tempo....esso offre pertanto una considerevole libertà di interpretazione in funzione delle strategie appropriate a ogni singolo ente del settore pubblico.”

  33. I punti di riferimento: Il modello EFQM

  34. I punti di riferimento: La logica RADAR Results (risultati) Approach (approccio) Deployment (diffusione) Assessment (valutazione) Review (riesame)

  35. I punti di riferimento: L’autovalutazione L’Autovalutazione è il primo passo verso l’Eccellenza: - comprensione della propria posizione - individuazione delle aree critiche e dei punti di forza - scelta delle azioni di miglioramento - valutazione del miglioramento nel tempo (Autovalutazione periodica)

  36. Cosa abbiamo fatto • Progetto operativo del percorso di accompagnamento La sensibilizzazione Il questionario – gli workshop La checklist Il rapporto di autovalutazione La candidatura al “Committed to excellence” La definizione dei piani di miglioramento La realizzazione dei piani di miglioramento - La visita in loco Il riconoscimento EFQM

  37. Cosa abbiamo fatto • Strumenti di supporto • Questionario di autovalutazione • Check – list delle evidenze documentali • Schema del Rapporto di autovalutazione • Diario di bordo • Attività di monitoraggio del progetto • 4 supervisori • Incontri con DS, referenti gruppi qualità, consulenti • Gruppo di discussione on line • Seminario di riflessione Firenze, 6 Maggio 2003 • Seminario internazionale FirenzeOttobre 2004

  38. Cosa abbiamo fatto • Selezione e Formazione dei Ricercatori – Consulenti • Selezione dei Consulenti – ricercatori per titoli e colloquio • Non solo docenti ma anche consulenti aziendali • Non solo Toscani ma anche Laziali e Lombardi • Solo 7 personale interno all’IRRE • Formazione • 5 corsi residenziali di due giorni • 4 incontri di una giornata • (84 h di formazione)

  39. Il progetto aQUa fino ad oggi 50 scuole di tutti i livelli scolastici23 scuole riconosciute CtE EFQM42 consulenti4 supervisori1 responsabile progetto16 componenti gruppo di progetto7 componenti comitato scientifico4000 ore di consulenza alle scuole84 ore di formazione dei consulenti 0,4 M€ budget50% scuole40% Regione Toscana10% IRRE

  40. Centralità delle scuole nel progetto aQUa gruppo di qualitàazioni di sensibilizzazionesviluppo della qualità e della eccellenza nella scuola

  41. Adesione della IS allo schema di riconoscimento EFQM Livello 1 Impegno verso l’eccellenza Significatività per l’Istituzione Scolastica delle iniziative di miglioramento:Motivi per cui è stata scelta un’iniziativa e perché è significativa per l’organizzazioneIn che modo l’iniziativa integra o sostiene altri approcci dell’Istituzione ScolasticaImpatto atteso con il coinvolgimento delle varie componenti

  42. Cosa abbiamo fatto • Per le scuole che non hanno scelto il CtE • Rapporto di autovalutazione • Tre azioni di miglioramento • Validazione esterna di un operatore indicato dall’IRRE (TQM assessor) • Rapporto di restituzione alla scuola

  43. Le criticità I tempi I costi Gli operatori Gli strumenti Il mantenimento nel tempo

  44. Le criticità I tempi Percorsi troppo diluiti Legame autovalutazione – azioni di miglioramento Mantenimento dei gruppi qualità

  45. Le criticità” I costi Elevati 3500€ + 3500€ consulenza 3500€ validazione Contributo regionale di 3500€ Costi funzionamento Gruppo qualità

  46. Le criticità Gli operatori Consulenti esterni Mantenimento della qualità e degli impegni Mantenimento del team Rapporti team gruppo qualità Gruppo qualità Dimensionamento Continuità Ruolo del DS

  47. Le criticità Gli strumenti Questionario di autovalutazione Piano di intervento Mancanza di strumenti x il monitoraggio delle azioni di miglioramenti

  48. Le criticità Il mantenimento nel tempo Proseguire dopo il CtE Ripetere l’autovalutazione Mantenere in piedi il gruppo qualità Rinnovare le azioni di miglioramento

  49. Continuare il progetto aQUa Mantenere nel tempo la Qualità nella scuolaLavorare sull’innovazione divenire learning organization, Dopo il CtE (o la validazione IRRE) suggerimenti pernuove possibili azioni di miglioramento.EFQM e il progetto aQUa, affidano alla responsabilità delle scuole la continuità del processo auto-valutazione - miglioramento Il CtE vale due anni, anche per l’accreditamento Ripetere il CtE Affrontare il “Recognized to Excellence”Premi nazionali per la scuola (APQI, CAF)La Balanced ScoreCard (BSC).

  50. Strumento (nella logica EFQM) per l’auto-valutazione e il monitoraggio della organizzazione in termini di risultati relativi a quattro prospettive:1) la mission e la gestione economica (Criterio 9 di EFQM) 2) i processi interni (Criterio 5 di EFQM)3) i clienti: studenti e genitori (Criterio 6 di EFQM)4) le risorse umane/apprendimento e crescita: il personale (Criterio 7 di EFQM Uno strumento per focalizzare il miglioramento sugli obiettivi strategici: la Balanced Scorecard

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