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Indicazioni per la mediazione didattica Istituto Comprensivo Dante Alighieri Macerata

Indicazioni per la mediazione didattica Istituto Comprensivo Dante Alighieri Macerata 28 gennaio 2011. Prof.ssa M. Letizia Capparucci, Pedagogista Clinico. Docente di Pedagogia Speciale, Università Europea di Roma.

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Indicazioni per la mediazione didattica Istituto Comprensivo Dante Alighieri Macerata

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Presentation Transcript


  1. Indicazioni per la mediazione didattica Istituto Comprensivo Dante Alighieri Macerata 28 gennaio 2011

  2. Prof.ssa M. Letizia Capparucci, Pedagogista Clinico • Docente di Pedagogia Speciale, Università Europea di Roma. • Direttore del settore servizi educativi del Centro per l’educazione e la psicoterapia Marche: www.cepmarche.it • Direttore dell’Istituto Superiore di Pedagogia Clinica della F.I.PED. • Coordinatore Pedagogico Nidi d’Infanzia - Macerata

  3. IV° DIAGRAMMA DELLA PEDAGOGIA SPECIALE DISTURBO/DISABILITA’ PRIMARIO – SPECIFICO SECONDARIO – DERIVATO NON SPECIFICATO

  4. V° DIAGRAMMA DELLA PEDAGOGIA SPECIALE DISTURBO A - QUANTITATIVO = DEFICIT B - QUALITATIVO = DISORDINE I DISTURBI QUALITATIVI ·NON SONO MISURABILI ·SONO APPREZZABILI  ·SONO DESCRIVIBILI ·SONO NARRABILI

  5. D.S.A.: disturbo funzionale • Disabilità di origine congenita e di natura neurobiologica IMPEDISCE a soggetti intellettivamente normodotati di AUTOMATIZZARE LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO E QUINDI DI RENDERLI SCIOLTI,SCORREVOLI, EFFICACI DAL PUNTO DI VISTA PRESTAZIONALE

  6. NOI AGIAMO ASSOLVENDO: • COMPITI COGNITIVI ASSOCIATIVI: è possibile svolgerne più d’uno contemporaneamente (es. guidare e parlare, leggere e ascoltare musica, ecc.) perché in automatismo. • RICHIEDONO: successione, automatismo, fluidità (vettori abilitativi). • Lettura, scrittura e calcolo PER I soggetti DSA sono UN COMPITO COGNITIVO.

  7. DISLESSIA-DISGRAFIA QUADRO SINDROMICO ·        SINTOMI PRIMARI DISLESSIA ·        SINTOMI PRIMARI DISGRAFIA ·        SINTOMI PRIMARI DISORTOGRAFIA ·        SINTOMI SECONDARI DEI DSA ·        SINTOMI DERIVATI ·        SITUAZIONI CRITICHE

  8. SINTOMI PRIMARI DELLA DISLESSIA • SOSTITUZIONE GRAFEMI SIMMETRICI p-b, d-b, p-q. u-n • SOSTITUZIONE FONEMI SIMILI P-B. T-D F-V M-N. S-Z. L-R • SOSTITUZIONE GRAFEMI POCO DISSIMILI m-n,a-o,e-c,r-z,t-d,u-v • SOSTITUZIONE FONEMI colpo-corpo, panca-panda • INVERSIONE FONEMI il-li.aI-la,un-nu,garbo-grabo, tar-tra, las-sal • INVERSIONE SILLABE PALA- LAPA • SOPPRESSIONE LETTERE/FONEMI porta-pota, cielo-cilo, tavolo-tavlo • SOPPRESSIONE PAROLE • REITERAZIONE SILLABE paninino, Giuseppinana • AGGIUNTA FONEMI/LETTERE rondinle, manchina

  9. SINTOMI PRIMARI DELLA DISLESSIA • AGGIUNTA SILLABE stufa-stufato • ASSOCIAZIONE PAROLE lamela, versocasa • ASSOCIAZIONE SILLABE correvave- loce • DISPERCEZIONE DI/TRIGRAMMI psi-pis, impr • FRAMMENTAZIONE SILLABICA an-diamo, co-struire • PERDURANTE SILLABAZIONE • SOSTITUZIONE PAROLE susseguire -suggerire • PERDITA DI SENSO NEL CAMBIO RIGA • LETTURA ESITANTE, DISCONTINUA,ARITMICA • ERRORI PLURIMI.

  10. SINTOMI PRIMARI DELLA DISGRAFIA • TRATTO GRAFICO IRREGOLARE dimensione. spessore. ritmo. chiusura • ELISIONE SILLABE FINALI • LETTERE SLEGATE ca valI o • SPECULARITÀ GRAFEMI • GRAFIA DISCONTINUA riprese grafiche. ritocchi • MANCATA CHIUSURA FORME • TREMOLIO/RIGIDEZZA • UNIONE DI PAROLE setivedo • ERRORI ORTOGRAFICI 10. SINTOMI PLURIMl

  11. SINTOMI PRIMARI DELLA DISORTOGRAFIA • SOSTITUZIONE DI GRAFEMI -insonorizzazione consonanti sonore: b/p, d/t. g/c. v/f. s sonora/ sorda -sostituzione di grafemi simili: m/n, u/n, a/o, e/c -inversione coppie fonemi opposti: p/b, t/d. f/v, m/n. slz, I/r, c/k • SEMPLIFICAZIONE DI GRAFIE star/sa. sta. ta • CADUTA DI CONSONANTE Robeno/Robeto, volpe/vope • OMISSIONE DI LETTERE • INVERSIONE ORDINE GRAFEMI par/pra, con/nco, psi/pis • MANCATO RADDOPPIO CONSONANTI • MANCATA ACCENTAZIONE • MANCATO APOSTROFO • MANCATA ACCA • ALTRI ERRORI cia/ca, ci/chi, sci/ci, clq

  12. DISCALCULIA: LE SPECIFICITÀ • GRUPPO ETEROGENEO DI DISORDINI CHE SI MANIFESTANO COME DIFFICOLTÀ NELL’ESERCIZIO DI ALCUNE FUNZIONI CONNESSE AL PENSIERO MATEMATICO, QUALI: • AZIONI PRE-NUMERICHE • SCRITTURA DI NUMERI; • INCOLONNAMENTO DI OPERAZIONI; • CALCOLO ORALE; • COMPRENSIONE DI TESTI DI PROBLEMI; • DISTURBI GEOMETRICI; • DISTURBI COMBINATI • ESCLUSIONI • DEFICIT LOGICI • MANCATA COMPRENSIONE DEL VALORE DI POSIZIONE DELLE CIFRE • MANCATA SIMBOLIZZAZIONE DEI NUMERI • ECC.

  13. SINTOMI PRIMARI DELL DISTURBO DEL CALCOLO Esitazioni ed errori in ……. 1. AREA PRE-NUMERICA - ORGANIZZAZIONE PARZIALE. - ORGANIZZAZIONE TEMPORALE. - ORDINAMENTI (PER ALTEZZA, LUNGHEZZA, COLORE, ECC.). - PERCEZIONE DELLE QUANTITÀ (POCHI-TANTI, UNO-MOLTI, VUOTO…..). 2. AREA NUMERICA - CALCOLO ORALE A. MOVIMENTO NELLA LINEA DEI NUMERI. B. CONTARE IN AVANTI. C. CONTARE IN DIETRO. D. NUMERAZIONI E. TAVOLA DELLE MOLTIPLICAZIONI.  ……

  14. SINTOMI PRIMARI DELL DISTURBO DEL CALCOLO Esitazioni ed errori in ……. 2. AREA NUMERICA - … - LETTURA E SCRITTURA DI NUMERI A. LETTURA DI NUMERI DI TRE O PIÙ CIFRE (INVERSIONI DI POSIZIONI). B. SCRITTURA DI NUMERI (SCRITTURA SPECULARE DI CIFRE, INVERSIONE DI NUMERI IN CIFRE). C.LETTURA O SCRITTURA DI NUMERAZIONI. D. TRADUZIONE NUMERICA DI CIFRE VERBALI (ES. DUECENTROTREDICI = 231).

  15. SINTOMI PRIMARI DELL DISTURBO DEL CALCOLO Esitazioni ed errori in ……. - CALCOLO SCRITTO A. INCOLONNAMENTO DI OPERAZIONI. B. POSIZIONATURA DEI RIPORTI. C. POSIZIONATURA DEI PRESTITI. D. DIREZIONE SPAZIALE DEL CALCOLO. E. SENSO SPAZIALE DEL CALCOLO. F. CONTEGGIO DI ADDIZIONI O SOTTRAZIONI. G. TAVOLA DELLE MOLTIPLICAZIONI. H. COMPRENSIONE DELLO ZERO IN NUMERI. 3. AREA DEI PROBLEMI MATEMATICI - COMPRENSIONE DEL TESTO DI PROBLEMI A. COMPRENSIONE GENERALE DEL TESTO. B. TRADUZIONE DEI DATI VERBALI IN DATI NUMERICI (UN PAIO, DUE COPPIE, MEZZA DOZZINA…). C. COMPRENSIONE SEQUENZIALE DI DOMANDE. D. ISOLAMENTO DI DATI INESSENZIALI. - PIANIFICAZIONE DEL PROCESSO DI RISOLUZIONE DIPROBLEMI 4. AREA DELLA GEOMETRIA: ES ROTAZIONE DEI SOLIDI

  16. SINTOMI SECONDARI DEI DSA DISTURBI A CARICO DI ORGANIZZAZIONE SPAZIO-TEMPORALE ORIENTAMENTO SPAZIALE COORDINAZIONE MOTORIA E PSICOMOTORIA     SINTESI PERCETTIVE MEMORIA DI SEQUENZA LAVORO SINISTRA-DESTRA FONOLOGIA FLUIDITA’ VERBALE CALCOLO ORALE DISLATERALITA’ PRESENTE O PREGRESSA GRAFO-MOTRICITA’

  17. SINTOMI DERIVATI DALLA DISLESSIA-DISGRAFIA-DISCALCULIA • STANCABILITA’ - INSOFFERENZA • LABILITA’ ATTENTIVA • DISCOMPRENSIONE DEL TESTO • TENDENZA ALLA PREDIZIONE/INVENZIONE • FUGA DAL COMPITO • RABBIA, IRRITABILITA’, DEPRESSIONE • DISISTIMA • SENSIBILITA’ EMOZIONALE • TACITO LOCUS OF CONTROL

  18. L’attenzione viene condotta dal bambino/ragazzo specificatamente sulla decodifica del testo: • si stanca rapidamente, • commette errori, • rimane indietro, • non impara.

  19. SITUAZIONI CRITICHE • LETTURA AD ALTA VOCE • COPIATURA ALLA LAVAGNA • SCRITTURA DA DETTATURA • RICHIESTA DI ESATTEZZA FORMALE • TRADUZIONI • CALCOLO ORALE • TABELLINE

  20. La scuola osserva i processi COSA OSSERVARE?

  21. ELEMENTI DA OSSERVARE scuola secondaria di I grado • DIFFICOLTÀ A MEMORIZZARE SEQUENZE (FATTI STORICI, SEQUENZE NARRATIVE, VERBI, DATI NEI PROBLEMI…) • DIFFICOLTÀ A COPIARE DALLA LAVAGNA • UTILIZZO DIFFICOLTOSO DELLO SPAZIO-PAGINA • LENTEZZA NELLA COSTRUZIONE DELLA FRASE, DEL PERIODO, DELLA SEQUENZA…ORALE E SCRITTA • CONFUSIONE NELL’ORGANIZZAZIONE DELLA FRASE, DEL PERIODO, DELLA SEQUENZA…ORALE E SCRITTA • SCRITTURA SPECULARE DI GRAFEMI E NUMERI • ERRORI FONOLOGICI DELLA SCRITTURA (INVERSIONI, SOSTITUZIONI, OMISSIONI, INTRUSIONI) • DIFFICOLTÀ CON I DIGRAMMI E TRIGRAMMI • SCARSA COMPETENZA METAFONOLOGICA

  22. Dall’identificazione alla diagnosi diagnosi SPECIALISTA SCUOLA formazione FAMIGLIA osservazione sistematica monitoraggio processo apprendimento screening

  23. IN PREMESSA • ”Non c’è peggiore ingiustizia del dare cose uguali a persone che uguali non sono”. • Don Lorenzo Milani • In classe è importante impostare un lavoro personalizzato per l’alunno con DSA evitando di… • • farlo leggere ad alta voce davanti a tutti; • • costringerlo a copiare dalla lavagna; • • mortificarlo o umiliarlo, accusandolo di scarso impegno; • • “caricarlo” con troppi compiti; • • pretendere che impari sequenze arbitrarie a memoria; • • rimproverarlo se le sue cose (banco, zaino, quaderno) sono sempre in disordine; • • obbligarlo a fare verifiche scritte anche per le materie orali; • • pretendere che prenda gli appunti durante le spiegazioni.

  24. DATI DA CONOSCERE _ I TEMPI DI LETTURA MIGLIORANO FINO ALLA TERZA MEDIA _ E’ PIU’ FACILE CORREGGERE GLI ERRORI CHE AUMENTARE LA VELOCITA’ _ PER POTER STUDIARE CON SUCCESSO TESTI DI UN CERTO LIVELLO (MEDIE E SUPERIORI) E’ NECESSARIA UNA VELOCITA’ DI LETTURA DI 3 SILLABE AL SECONDO _ LA MEDIA DI LETTURA DI UN BAMBINO NORMODOTATO DI QUINTA ELEMENTARE E’ DI CIRCA 3.5 SILLABE AL SECONDO

  25. VELOCITA’ DI LETTURA IN TERZA MEDIA _ NORMODOTATO 5-6 SILLABE/SEC _ DISLESSICO MEDIO LIEVE 3 SILLABE/SEC _ DISLESSICO SEVERO 1/1.5 SILLABE/SEC _ DISLESSICO MOLTO SEVERO 0.9 SILLABE/SEC

  26. UTILIZZO DELLA LETTURA DECODIFICA COMPRENSIONE LIVELLI DI DISLESSIA: MAGGIORMENTE compromessa è la capacità di decodifica MINORE è la comprensione del testo L’ENERGIA MENTALE CHE VIENE USATA NELLA DECODIFICA E’ QUINDI TOLTA AL PROCESSO DI COMPRENSIONE DEL TESTO.

  27. STRATEGIE PER ATTIVARE I PROCESSI ALTI • LETTURA • COMPRENSIONE • STUDIO • AIUTI • MODALITA’

  28. AIUTI _ PROCESSO COGNITIVO DI ANTICIPAZIONE _ CONOSCENZA PRECEDENTE LESSICO/TESTUALE _ FUNZIONAMENTO MEMORIA BT e LT _ ELEMENTI EXTRA-TESTUALI (es. gli interessi conoscitivi dell’alunno ed il contesto culturale). _ CONOSCENZA DELLE PROPRIE MODALITA’ DI APPRENDIMENTO

  29. MODALITA’ 1) LETTURA DI ALTRI 2) LETTURA ATTRAVERSO COMPUTER O ALTRO 3) REGISTRAZIONE DI SINTESI DI LEZIONI 4) UTILIZZAZIONE DI SUSSIDI AUDIOVISIVI 5) SCRITTURA ALLA LAVAGNA CHIARA - POCHE PAROLE CHIAVE 6) USO DI MAPPE CONCETTUALI 7) USO DI SCHEMI (strumenti compensativi) 8) LAVORO PER LEGAMI LOGICI (es. più la parola è vicino al centro e più è importante) 9) RIASSUNTI

  30. ATTENZIONI _ NON FAR LEGGERE L’ALUNNO IN CLASSE A VOCE ALTA, A MENO CHE EGLI NON LO RICHIEDA ESPRESSAMENTE _ NON COSTRINGERE A PRENDERE APPUNTI _ NON ASSEGNARE TROPPI COMPITI PER CASA _ SUPPORTARE LO STUDIO MNEMONICO D’ORDINE CON SCHEMI E MAPPE IN MODO COSTANTE.

  31. SCRITTURA • COMPROMESSA DA: • DISGRAFIA, • DISORTOGRAFIA • USO SCORRETTO DELLA GRAMMATICA. • E’ IMPORTANTE LIBERARE • L’IDEAZIONE/PIANIFICAZIONE DA CIO’ CHE COMPROMETTE LA SCRITTURA

  32. METODI E STRUMENTI UTILI A “LIBERARE” LA SCRITTURA _ DETTATURA DELL’INSEGNANTE INDIVIDUALIZZATA – RICOPIATURA-AUTODETTATURA _ LAVORI COOPERATIVI (tutoring, peer tutoring,ecc.) _ DETTATURA AL REGISTRATORE (utile soprattutto per la lingua inglese) _ USO DEL COMPUTER (se possibile) _ VALUTAZIONE CHE NON TENGA CONTO DEGLI ERRORI DOVUTI AL DISTURBO DI DSA

  33. LE VERIFICHE _ E’ CONSIGLIATO L’USO PREVALENTE DI VERIFICHE ORALI _ PROGRAMMATE _ GUIDATE CON DOMANDE CIRCOSCRITTE E UNIVOCHE (NON DOMANDE CON DOPPIA NEGAZIONE- latino, inglese)

  34. LE VERIFICHE _ DIVIDERE LE RICHIESTE PER ARGOMENTO CON UN TITOLO ED EVIDENZIARE LA PAROLA- CHIAVE ES. ILLUMINISMO 1)QUALI SONO I VALORI DELL’ILLUMINISMO? _ PREFERIRE LE VERIFICHE STRUTTURATE _ PARTIRE DALLE RICHIESTE PIU’ FACILI AUMENTANDO GRADUALMENTE LA DIFFICOLTA’

  35. VALUTARE CONSIDERANDO I DSA _ NON CALCOLARE GLI ERRORI DI TRASCRIZIONE _ NON CALCOLARE GLI ERRORI ORTOGRAFICI _ NON CALCOLARE IL TEMPO IMPIEGATO _ TENER CONTO DEL PUNTO DI PARTENZA E DEI RISULTATI CONSEGUITI _ PREMIARE I PROGRESSI E GLI SFORZI

  36. DISCALCULIA EVOLUTIVA E’ UNA DISABILITA’ CHE RIGUARDA LA PARTE ESECUTIVA DELLA MATEMATICA ED OSTACOLA QUELLE OPERAZIONI CHE NORMALMENTE, DOPO UN CERTO PERIODO DI ESERCIZIO, TUTTI I BAMBINI SVOLGONO AUTOMATICAMENTE (SENZA LA NECESSITA’ DI PARTICOLARI LIVELLI ATTENTIVI)

  37. DISCALCULIA EVOLUTIVA TALE ATTIVITA’ A VOLTE PUO’ OSTACOLARE L’EFFICIENZA DEL RAGIONAMENTO ARITMETICO E DEL PROBLEM SOLVING MATEMATICO (CONCETTI MATEMATICI, SOLUZIONE DEI PROBLEMI), COMPETENZE CHE ALTRIMENTI SAREBBERO INTEGRE.

  38. DISCALCULIA EVOLUTIVA DISABILITA’ DI ORIGINE CONGENITA E DI NATURA NEUROBIOLOGICA CHE IMPEDISCE A SOGGETTI NORMODOTATI DI RAGGIUNGERE ADEGUATI LIVELLI DI RAPIDITA’ E DI CORRETTEZZA IN: _ OPERAZIONI DI CALCOLO _ PROCESSAMENTO NUMERICO

  39. OPERAZIONI DI CALCOLO - CALCOLO A MENTE (ANCHE MOLTO SEMPLICE) _ ALGORITMO DELLE OPERAZIONI IN COLONNA _ IMMAGAZZINAMENTO DEI FATTI NUMERICI COME LE TABELLINE PROCESSAMENTO NUMERICO _ ENUMERAZIONE AVANTI ED INDIETRO _ LETTURA E SCRITTURA DI NUMERI _ GIUDIZI DI GRANDEZZA TRA NUMERI

  40. STRATEGIE D’AIUTO _ USO DELLA CALCOLATRICE _ USO DELLA TAVOLA PITAGORICA _ USO DI TAVOLA RIASSUNTIVA DELLE FORMULE MATEMATICHE _ LETTURA DEL TESTO DEL PROBLEMA VALUTARE CONSIDERANDO I DSA _ NON VALUTARE GLI ERRORI DI CALCOLO _ NON VALUTARE GLI ERRORI DI TRASCRIZIONE _ NON CALCOLARE IL TEMPO IMPIEGATO _ TENER CONTO DEL PUNTO DI PARTENZA E DEI RISULTATI CONSEGUITI _ PREMIARE I PROGRESSI E GLI SFORZI

  41. COMUNICAZIONE ORALE • LA PRODUZIONE ORALE PUO’ ESSERE RESA DIFFICILE DA DUE VARIABILI: • NECESSITA’ DI MOLTO PIU’ TEMPO PER MEMORIZZARE PAROLE NUOVE, A BASSA FREQUENZA E DI TIPO TECNICO • DISNOMIA PRESENTE ANCHE NELLA COMUNICAZIONE SOCIALE

  42. COMUNICAZIONE ORALE AIUTA DURANTE LE PROVE ORALI _ AVERE PROGRAMMATA L’INTERROGAZIONE _ POTER USARE SUPPORTI VISIVI PER IL RECUPERO DEL LESSICO CHE CREA INTERFERENZA _ AVERE TEMPI PIU’ LUNGHI PER LA RISPOSTA _ MOSTRARE ATTEGGIAMENTO POSITIVO DA PARTE DELL’INSEGNANTE, CHE POSSA INCORAGGIARE

  43. RIFLESSI DELLA DISLESSIA _ ERRORI SPAZIO-TEMPORALI (ad es.trascrizione sul diario nel giorno sbagliato) _ DISORDINE NELLA TENUTA DEI QUADERNI _ VIVACITA’ O AGITAZIONE O INTROVERSIONE, DOVUTI A PREGRESSO DISAGIO E A PERDITA DI AUTOSTIMA

  44. GRAMMATICA _ NELL’ANALISI GRAMMATICALE, LOGICA E DEL PERIODO PERMETTERE ALL’ALLIEVO DI CONSULTARE SCHEMI CON LE POSSIBILI VOCI ES. A. AGGETTIVO 1)QUALIFICATIVO 2)INDEFINITO 3) NUMERALE ….. B. NOME 1)COMUNE 2)PROPRIO….

  45. MATEMATICA e DISEGNO _ IN MATEMATICA FAR USARE, AI DISCALCULICI, LA CALCOLATRICE, LA TAVOLA PITAGORICA, TABELLE CON LE FORMULE _ PER I DISGRAFICI IL DISEGNO GEOMETRICO PUO’ RISULTARE PARTICOLARMENTE DIFFICILE

  46. LINGUA STRANIERA _ NORMALMENTE E’ SCONSIGLIABILE AFFRONTARNE PIU’ DI UNA _ VA PRIVILEGIATO L’ORALE _ SFRUTTARE IL NOTO PER APPRENDERE L’IGNOTO _ ABBANDONO DELL’IMPOSTAZIONE GRAMMATICALE _ LE VERIFICHE POSSONO ESSERE SVOLTE SU CASSETTA _ SEPARARE COMPRENSIONE DA PRODUZIONE

  47. MUSICA _ LA LETTURA E LA SCRITTURA DELLE NOTE SPESSO PUO’ ESSERE DIFFICOLTOSA _ LA RIPRODUZIONE DELLE NOTE SULLO STRUMENTO PUO’ ESSERE IMPACCIATA,VI E’ DISPRASSIA IMPORTANTE! IMPLEMENTARE E CONCILIARE I FATTORI RIFORZANTI NELL’ALUNNO, IN FAMIGLIA,A SCUOLA, NEI SERVIZI … LAVORARE PER RIMUOVERE I FATTORI INDEBOLENTI.

  48. NEL RAGAZZO FATTORI RINFORZANTI _ visione di se’ come risorsa _ ridotta compromissione degli apprendimenti _ interessi extra-scolastici _ riconoscimento da parte dei compagni FATTORI INDEBOLENTI _ svalorizzazione di se’ _ mancanza di autostima _ sentimento di estraneita’ al gruppo _ svalutazione dei consigli

  49. NELLA FAMIGLIA FATTORI RINFORZANTI _ condivisione delle difficolta’ e aiuto _ comprensione della natura complessa dei bisogni _ consapevolezza delle proprie proiezioni FATTORI INDEBOLENTI _ eccessivo investimento sul ragazzo _ elevata intrusivita’ e iperprotettivita’ _ mancata percezione del peso scolastico e sociale del disturbo

  50. NELLA SCUOLA FATTORI RINFORZANTI _ programmazione e interventi condivisi dal c.d.c. _ rapporti di collaborazione con i servizi sanitari e con la Famiglia _ riconoscimento degli aspetti emotivi del disturbo

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