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Anno Accademico 2003/04 Lezioni di Diritto Romano: profilo pubblicistico. Il Principato di Augusto in base al testo delle Res Gestae. di Gianfranco Purpura. Templum Augusti ad Ankara (Turchia), luogo di rinvenimento del Monumentum Ancyranum.
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Anno Accademico 2003/04 Lezioni di Diritto Romano: profilo pubblicistico Il Principato di Augusto in base al testo delle Res Gestae di Gianfranco Purpura Templum Augusti ad Ankara (Turchia), luogo di rinvenimento del Monumentum Ancyranum
Monumentum Antiochenum Monumentum Ancyranum
Gestae Res Obelisco del Quirinale Obelisco di S. Maria Maggiore
Casal Marittimo. Tomba a tholos. Pantheon
Tomba di Lucio Munazio Planco a Gaeta. 20 d.C. c.a. Pantheon Mausoleo di Augusto
Cesare Augusta capita dall’Augusteum di Pantelleria Tito Agrippina
da: Carandini, La casa di Augusto. Dai Lupercalia al Natale, Roma-Bari, 2008. Dalla casa di Ottaviano al palazzo di Augusto (42/36 – 12 a.C.) Ottaviano nel 43 a.C. ricevette l’auspicio di dodici avvoltoi, come Romolo.
Planimetria della casa-santuario di Augusto (36-28/25 a.). in colore l’area già occupata dalla casa di Ottaviano (42-36 a.C.), in gran parte sepolta per edificare il Palazzo di Augusto. Nel 39, completata la prima parte della dimora (a sinistra), abbandonò le case di Cornelio Lentulo e Lucrezio Vespillo, iniziandone la ristrutturazione. Ma nel 36 intraprese un progetto più vasto (Virgilio, IV Egloga del 41-40). Arco di Ottavio Tempio di Apollo Giardini Domus privata Domus publica Syracusa ? Cubiculum Liviae Cubiculum Augusti Lari e Genius Augustii Tempio di Vesta Biblioteca latina Fulgur conditum Curia Corpo di guardia Lauro Altare di Apollo Lauro Portico delle Danaidi Biblioteca greca Lupercal Silva Apollinis Giardini Maenianum
Curia Giulia Capanna di Romolo Circo
Augusto divenne nel 12 a.C. Pontefice Massimo, alla morte di Lepido (già escluso dal Triumvirato nel 36).
Altare del Belvedere Augusto consegna il Genius e i Lares alle Vestali. Victoria, clipeus virtutis, allori. Enea e scrofa. Apoteosi di Agrippa con Augusto, Giulia e i figli Gaio e Lucio
Svetonio, Vita di Augusto: “Diventato soltanto dopo la morte di Lepido pontefice massimo carica che mai aveva mai osato togliergli finché era ancora vivo raggruppò tutte le profezie greche e latine che senza autorità di alcun genere o comunque non sufficienti circolavano tra il popolo circa duemila raccolte da ogni parte e le fece bruciare e conservò soltanto i libri sibillini ed anche questi dopo aver effettuato una cernita e li ripose in due armadi dorati alla base della statua di Apollo Palatino. Riportò al precedente computo (nel calendario) l'ordine dell’anno introdotto dal divino Cesare e poi per trascuratezza alterato e sconvolto; in questo ordine diede il proprio soprannome al mese Sestile invece che al Settembre in cui era nato perché proprio nel Sestile aveva conseguito sia il suo primo consolato sia notevoli vittorie. Ampliò sia il numero sia il prestigio sia le prerogative dei sacerdoti specialmente delle vergini Vestali. Quando fu necessario scegliere una vestale al posto di una che era morta poiché molti cittadini brigavano per non dare le loro figlie alla sorte giurò che se una o l'altra delle sue nipoti avesse avuto l'età adatta egli stesso l'avrebbe offerta. Ripristinò anche alcune delle antiche tradizioni religiose a poco a poco cadute in disuso come l'augurio della Salute la dignità del flamine di Giove la cerimonia dei Lupercali i giochi Secolari e quelli Compitali. Vietò ai giovani imberbi di correre ai Lupercali inoltre proibì sia ai ragazzi sia alle ragazze di assistere durante i giochi Secolari alle rappresentazioni notturne se non in compagnia di un parente adulto. Stabilì che i Lari Compitali venissero ornati di fiori due volte all'anno in primavera e in estate. Come se fossero dèi immortali tributò onore alla memoria dei condottieri che avevano reso grandissimo il dominio del popolo romano da modesto che era. Così non solo restaurò gli edifici che ciascuno aveva eretto mantenendone le iscrizioni ma in entrambi i portici del suo foro collocò le statue di tutti costoro con l’ insegna del trionfo: in un editto proclamò poi che aveva ideato tutto ciò affinché dai concittadini lui stesso per tutto il tempo che vivesse e i principi delle epoche successive fossero indirizzati alla loro vita come ad un modello”.
Fanciulle che ornano un betilo apollineo. Nel 39 a.C., in occasione del fidanzamento con Livia, Ottaviano si era assimilato ad Apollo. Nel 36 un fulmine colpì la casa di Ottaviano. Dal 36 al 28 abbandono della ristrutturazione della casa, completata nella parte privata ed intrapresa la pubblica, e costruzione del tempio di Apollo e del palazzo.
Antonio = Eracle o Dioniso Ottaviano = Apollo
Antefisse con protomi elefantine.
Armenta Mironis – Eracle e i Vituli = Itali La lastra celebra probabilmente la dedica del Tempio di Apollo e dell’Ara il 28 ottobre del 28 a.C.
Lupercale (?)
Sostegno fittile di lucerna raffigurante in età adrianea l’ingresso monumentale al Lupercale con lupa e gemelli nel timpano, Dioscuri e figura femminile ai lati del fornice.
Anastasia, sorella di Costantino, celebrò il 25 dicembre 326 il primo Natale nella chiesa eretta sull’ingresso del Lupercale.
PietasAugusti Sfinge = attesa epocale
Copia del Doriforo di Policleto. Erma in bronzo dalla Villa dei Papiri Augusto. Copia da un originale bronzeo del 27 a.C.
Okeanos con mappa = signore del cosmo Statua marmorea di Augusto dalla Villa di Livia a Prima Porta