E N D
1. Narrativa italiana modernaAlla ricerca delle innovazioni stilistiche 6. La cronaca erudita:
Umberto Eco
3. Una teoria strutturale Opera aperta, 1962
gli effetti della letteratura moderna
James Joyce
il gruppo ’63
la letteratura conformistica
Edmondo De Amicis: Cuore, 1886
il successo di emissioni televisive
Mike Buongiorno, Pippo Baudo … La struttura assente, 1968
Le forme del contenuto, 1971
Il costume di casa, 1973
la linguistica in teoria generale delle conoscenze universali
Lector in fabula, 1979
le teorie letterarie, la linguistica e la teoria della comunicazione
4. I romanzi gialli U. Eco / Thomas A. Sebeok: The Sign of Three: Dupin, Holmes, Peirce, 1983
Le grand veneur s’adressa à Zadig et lui demanda s’il n’avait point vu passer le cheval du roi. „C’est, répondit Zadig, le cheval qui galope le mieux; il a cinq pieds de haut, le sabot fort petit; il porte une queue de trois pieds et demi de long; les bossettes de son mors sont d’or à vingt-trois carats; ses fers d’argent à onze deniers. – Quel chemin a-t-il pris? où est-il? demanda le grand veneur. – Je ne l’ai point vu, répondit Zadig, et je n’en ai jamais entendu parler.“
Voltaire: Zadig ou La destinée. Histoire orientale, 1747
5. Voltaire: Zadig A l’égard du cheval du roi des rois, vous saurez que, me promenant dans les routes de ce bois, j’ai aperçu les marques des fers d’un cheval; elles étaient toutes à égales distances. ‚Voilà, ai-je dit, un cheval qui a un galop parfait.’ La poussière des arbres, dans une route étroite qui n’a que sept pieds de large, était un peu enlevée à droite et à gauche, à trois pieds et demi du milieu de la route. ‚Ce cheval, ai-je dit, a une queue de trois pieds et demi, qui, par ses mouvements de droite et de gauche, a balayé cette poussière.’ J’ai vu sous les arbres, qui formaient un berceau de cinq pieds de haut, les feuilles des branches nouvellement tombées, et j’ai connu que ce cheval y avait touché, et qu’ainsi il avait cinq pieds de haut. Quant à son mors, il doit être d’or à vingt-trois carats: car il en a frotté les bossettes contre une pierre de touche et dont j’ai fait l’essai. J’ai jugé enfin, par les marques que ses fers ont laissées sur des cailloux d’une autre espèce, qu’il était ferré d’argent à onze deniers de fin.
6. Eco: Il nome della rosa „Vi ringrazio, signor cellario,“ rispose cordialmente il mio maestro, „e tanto più apprezzo la vostra cortesia in quanto per salutarmi avete interrotto l’inseguimento. Ma non temete, il cavallo è passato di qua e si è diretto per il sentiero di destra. Non potrà andar molto lontano perché, arrivato al deposito dello strame, dovrà fermarsi. E troppo intelligente per buttarsi lungo il terreno scosceso...“„Quando lo avete visto?“ domandò il cellario.„Non l’abbiamo visto affatto, non è vero Adso?“ disse Guglielmo volgendosi verso di me con aria divertita. „Ma se cercate Brunello, l’animale non può che essere là dove io ho detto.“Il cellario esitò. Guardò Guglielmo, poi il sentiero, e infine domandò: „Brunello? Come sapete?“„Suvvia,“ disse Guglielmo, „è evidente che cercate Brunello, il cavallo preferito dall’Abate, il miglior galoppatore della vostra scuderia, nero di pelo, alto cinque piedi, dalla coda sontuosa, dallo zoccolo piccolo e rotondo ma dal galoppo assai regolare; capo minuto, orecchie sottili ma occhi grandi. E andato a destra, vi dico, e affrettatevi, in ogni caso.“
7. Eco: Il nome della rosa Quasi mi vergogno a ripeterti quel che dovresti sapere. Al trivio, sulla neve ancora fresca, si disegnavano con molta chiarezza le impronte degli zoccoli di un cavallo, che puntavano verso il sentiero alla nostra sinistra. A bella e uguale distanza l’uno dall’altro, quei segni dicevano che lo zoccolo era piccolo e rotondo, e il galoppo di grande regolarità – così che ne dedussi la natura del cavallo, e il fatto che esso non correva disordinatamente come fa un animale imbizzarrito. Là dove i pini formavano come una tettoia naturale, alcuni rami erano stati spezzati di fresco giusto all’altezza di cinque piedi. Uno dei cespugli di more, là dove l’animale deve aver girato per infilare il sentiero alla sua destra, mentre fieramente scuoteva la sua bella coda, tratteneva ancora tra gli spini dei lunghi crini nerissimi...
8. Un plagio ? Roland de Chaudenay: Dictionnaire des plagiaires, 1990
un gioco intertestuale
divergenze a livello ideologico
il contesto culturale
Zadig si deve giustificare davanti ad un tribunale
Guglielmo da Bascavilla Christoforo Armeno: Peregrinaggio di tre figliuoli del re di Serendippo, 1557
il suo passato di inquisitore
la sua autorità
Come sapete?
il grande libro della natura
9. Leggere nella natura Hans Blumenberg: Die Lesbarkeit der Welt, 1981
presupposti molto diversi
Zadig: le qualità dell’oggetto o la situazione
Am Ende der antiken Philosophie steht Plotins Satz, alles sei voll von Zeichen, wie an ihrem Anfang der Satz des Thales gestanden hatte, alles sei voll von Göttern.
il filosofo neoplatonico Plotino
un significato teologico
la trascendenza spirituale
le autorità per dirigere il giudizio degli uomini
10. Una conclusione logica ? Isidoro di Siviglia: Liber Etymologiarum e De rerum natura
A afferma che – affinché P possa possedere la qualità S – deve essere fornito delle caratteristiche M1, M2 e M3.B è convinto che A dice sempre il vero.Inoltre B è convinto che P possiede la qualità S.Ne consegue che P deve essere fornito delle caratteristiche M1, M2 e M3.
E un monaco che considera un cavallo eccellente, al di là delle forme naturali, non può non vederlo così come le auctoritates glielo hanno descritto, specie se,“ e qui sorrise con malizia al mio indirizzo, „è un dotto benedettino...“
11. Riconoscere i segni l’arrivo del Messia
Claustrum sine armario est quasi castrum sine armamentario.
la biblioteca = l’arma intellettuale
Così era il mio maestro. Non soltanto sapeva leggere nel gran libro della natura, ma anche nel modo in cui i monaci leggevano i libri della scrittura, e pensavano attraverso di quelli.
tre livelli scritturali:
la semiotica, la storia della cultura medievale e il romanzo giallo
12. Un convento benedettino novembre del 1327
il monaco francescano Guglielmo da Bascavilla
il filosofo Guglielmo di Occam
Arthur Conan Doyle: The Hound of the Baskervilles
13. La questione della povertà la preparazione di un convegno
legati papali e rappresentanti dell’ordine dei francescani
1323, papa Giovanni XXII
sette giorni
il suo allievo Adso
sette capitoli del romanzo
la giornata dei monaci = le varie preghiere
la misteriosa morte di uno dei monaci
altre morti violente
la biblioteca
Jorge da Burgos
14. Un mosaico letterario la seconda parte della Poetica di Aristotele
sul riso e sulla commedia
l’inquisitore Bernardo Gui
le rovine dell’abbazia
il carattere delle cronache medievali
In principio erat Verbum et Verbum erat apud Deum et Deus erat Verbumhoc erat in principio apud Deum
In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio. Questo era in principio presso Dio...
Erwin Panofsky: Meaning in the Visual Arts, 1957
Sinn und Deutung in der bildenden Kunst, 1978
15. Pseudo-Areopagita: De Caelesti Hierarchia „Ogni creatura,“ disse, „sia essa visibile o invisibile, è una luce portata all’essere dal padre delle luci. Questo avorio, quest’onice, ma anche la pietra che ci circonda sono una luce, perché io percepisco che sono buoni e belli, che esistono secondo le proprie regole di proporzione... Jede Kreatur, sei sie sichtbar oder unsichtbar, ist ein Licht vom Vater aller Lichter ins Dasein gerufen... Dieses Stück Stein oder jenes Holzstück ist ein Licht für mich... denn ich nehme wahr, daß es gut und schön ist; daß es nach seinen richtigen Proportionsgesetzen existiert...
16. La confusione intertestuale Alfred Haverkamp / Alfred Heit: Ecos Rosenroman, 1987
H. J. Bachorski: Lektüren. Aufsätze zu Umberto Ecos “Der Name der Rose”, 1985
i tre livelli (semiotico, storico-culturale e poliziesco)
una metafora della trinità
il quadruplice senso:
il senso letterale
quello allegorico quello morale
il senso anagogico
la lettura avvelenatrice dell’anima
il libro lo strumento micidiale
una double articulation
17. La biblioteca la produzione e la conservazione dei libri
al centro della vita conventuale
l’accesso alla conoscenza solo a pochi eletti
un vero labirinto
iscrizioni provenienti dall’Apocalisse
specchi deformanti
18. Il simbolo della lettura un labirinto di deformazioni, visioni e citazioni
il secretum finis Africae
il riso mina il potere delle autorità
saper decifrare il messaggio
chi distrugge un libro, commette un sacrilegio
Aristotele fa parte delle autorità
l’immolazione di se stesso
l’apostolo Giovanni divorò il libro
un peccato mortale contro lo spirito e l’ingegno umano
19. I disiecta membra Adso ritorna a visitare le rovine
la trasmissione dei testi
Rovistando tra le macerie trovavo a tratti brandelli di pergamena, precipitati dallo scriptorium e dalla biblioteca e sopravvissuti come tesori sepolti nella terra; e incominciai a raccoglierli, come se dovessi ricomporre i fogli di un libro. ... Larve di libri, apparentemente ancora sane di fuori ma divorate all’interno: eppure qualche volta si era salvato un mezzo foglio, traspariva un incipit, un titolo...
un nuovo testo, un nuovo messaggio, un nuovo lettore
20. La semiotica „Non v’era una trama,“ disse Guglielmo, „e io l’ho scoperta per sbaglio.“
Johan Huizinga: Herbst des Mittelalters, 1919
Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus.
Bernard de Morlay
Non facies tibi sculptile neque omnem similitudinem non adorabis.
16 milioni
tradotto in 25 lingue
21. Il successo in 8 mesi 480.000 copie
Il nome della rosa in 8 anni
With Eco you can have your postmodernist cake and eat it.