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MINISTERO DELL’INTERNO. DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO,. DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE. DIREZIONE CENTRALE PER LA DIFESA CIVILE. E LE POLITICHE DI PROTEZIONE CIVILE. SEMINARI DI DIFESA CIVILE. SULLE PIANIFICAZIONI PROVINCIALI N.B.C.R. 2004.
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MINISTERO DELL’INTERNO DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER LA DIFESA CIVILE E LE POLITICHE DI PROTEZIONE CIVILE SEMINARI DI DIFESA CIVILE SULLE PIANIFICAZIONI PROVINCIALI N.B.C.R. 2004 Viceprefetto Dott. Giovanni Ricatti
LADIFESA CIVILE E’ ILSISTEMAPAESE CHE SI ORGANIZZA PER GARANTIRE LA CONTINUITA’ DI GOVERNO LA SALVAGUARDIA DEGLI INTERESSI VITALI DELLO STATO LA PROTEZIONE DELLA POPOLAZIONE LA PROTEZIONE DELLA CAPACITA’ ECONOMICA,PRODUTTIVA,LOGISTICA E SOCIALE DELLA NAZIONE
La nuova definizione della Difesa Civile è condivisa a livello internazionale Non coincidenza del modello organizzativo A livello internazionale Difesa Civile e Protezione Civile hanno le stesse Autorità di riferimento Difesa Civile Protezione Civile Attiene alla sicurezza dello Stato comprendendo tutte le situazioni emergenziali che derivano da atti definibili “di aggressione alla nazione” Attiene alla salvaguardia al soccorso all’assistenza della popolazione e alla tutela e al recupero dei beni a fronte di calamità naturali/antropiche i due sistemi sono distinti Sistema aperto oggetto di decentramento Sistema protetto sottratto al decentramento
SISTEMADIDIFESACIVILE ORGANI DECISIONALI NAZIONALI Presidente del Consiglio dei Ministri Consiglio dei Ministri Comitato Politico Strategico (CO.P.S.) composto dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dai Ministri: degli Affari Esteri, dell’Interno e della Difesa ORGANI DI COORDINAMENTO NAZIONALE Nucleo Politico Militare (N.P.M.) Composto dai rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri degli Affari Esteri, dell’Interno, della Difesa e dai rappresentanti di SISMI e SISDE. Possono partecipare anche i rappresentanti di altri Ministeri e di Enti pubblici e privati erogatori di servizi essenziali Si avvale di Commissioni tecniche interministeriali
Il Decreto Legislativo 30.7.1999 n° 300 – art. 14 attribuisce la competenza in materia di difesa civile al Ministero dell’ Interno che la esercita attraverso Il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile nel cui ambito opera la Direzione Centrale per la Difesa Civile La Commissione Interministeriale Tecnica della Difesa Civile (C.I.T.D.C.) si riunisce presso il Ministero dell’Interno che la presiede e assicura il coordinamento delle Amministrazioni centrali dello Stato Il Prefetto assicura il coordinamento a livello provinciale
Le pianificazioni di difesa civile • IPiani Nazionali Livello dispositivo - organizzativo • I Piani discendenti e di settore redatti dalle Amministrazioni pubbliche e private erogatrici di servizi essenziali Livello organizzativo, di indirizzo, solo in parte operativo • I Piani provinciali di difesa civile Livello esclusivamente operativo
PIANIFICAZIONI DI EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE E DI DIFESA CIVILE DIFFERENZE DIFESA CIVILE PROTEZIONE CIVILE
La pianificazione di protezione civile non è una pianificazione discendente nell’ambito delle pianificazioni del sistema di difesa civile ma una pianificazione che coesiste con quella di difesa civile e, quando necessario, entra in modo autonomo nel sistema di difesa civile La sintesi dei due sistemi, quando convergono, è assicurata a livello politico
Importanza della pianificazione di emergenza in difesa civile Urgenza della pianificazione dopo l’11 settembre IL PIANO NAZIONALE DI DIFESA CIVILE CONTRO GLI ATTACCHI TERRORISTICI DI TIPO NBCR la definizione di “piano” è una definizione impropria perché in realtà il documento costituisce una direttiva (supporto) per le pianificazioni discendenti e/o di settore predisposte dalle Amministrazioni centrali e per le pianificazioni provinciali redatte dai Prefetti
IL PIANO NAZIONALE Richiama la normativa di difesa civile Manuale Nazionale per la gestione delle crisi Manuale precauzionale nazionale Corrispondenti pianificazioni N.A.T.O. U.E. Il decreto legislativo 300/1999 Indica gli organi istituzionali e le rispettive attribuzioni
DEFINISCE LE MINACCE Minaccia Biologica deliberata diffusione nell’ambiente di agenti biologici: virus, batteri, funghi, tossine, bioregolatori Minaccia Chimica deliberata diffusione nell’ambiente di composti chimici nocivi Minaccia Radiologica deliberata diffusione nell’ambiente di materiali radioattivi in grado di creare danni biologici all’uomo Minaccia Nucleare uso di armi nucleari (armi che contengono esplosivi nucleari) deflagrazione in aria, in superficie, sotto terra
Per tutte le minacce il piano individua i possibili scenari Modalità di attacco e di impiego degli aggressivi Effetti Nelle schede allegate indica tutte le possibili informazioni sull’agente compresi i trattamenti e le profilassi Indica le misure da porre in atto preventive di sorveglianza di soccorso di trattamento sanitario
IL PIANO PROVINCIALE DI DIFESA CIVILE LE FINALITA’ I LIMITI E GLI AMBITI DI APPLICAZIONE MISURE GENERALI acquistano importanza le misure attinenti alle fasi di salvataggio, di soccorso e trattamento GLI ORGANI ISTITUZIONALI nazionali e provinciali le attribuzioni LA DEFINIZIONE DELLE MINACCE in riferimento alle definizioni del Piano nazionale LA LOCALIZZAZIONE DEL RISCHIO
IL MODELLO DI INTERVENTO Le Sale operative Gli indicatori Gli interventi L’organizzazione del soccorso Le responsabilità ed i compiti Le aree L’organizzazione del salvataggio La decontaminazione L’organizzazione degli interventi sanitari Il ritorno alla normalità
INFORMAZIONE ELENCO DI DISTRIBUZIONE