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Deliberazione Giunta Regionale Toscana n. 716 del 3 agosto 2009 PSR 2008-2010, punto 4.3.1. Progetto per l’attuazione della sanità d’iniziativa a livello territoriale
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Deliberazione Giunta Regionale Toscana n. 716 del 3 agosto 2009 • PSR 2008-2010, punto 4.3.1. Progetto per l’attuazione della sanità d’iniziativa a livello territoriale • Modalità di attuazione della sanità d’iniziativa a livello territoriale, sulla base del modello di riferimento Expanded Chronic Care Model
La cronicità • Potenziare il ruolo delle cure primarie • Valorizzare la necessità del lavoro in equipe • Assegnare al cittadino, consapevole e informato, un ruolo attivo nell'alleanza terapeutica e preventiva propria dei servizi e dei professionisti sanitari
Istituto Toscano Tumori • (del. 140 del 2003)
Le criticità della oncologia • Disequità negli accessi • L’inadeguata strutturazione della multidisciplinarietà • La sostenibilità economica • La discontinuità di cura
Mortalità tumori 166,017/100.000 (Anni riferimento 2006-2008) ( Fonte Registro Mortalità Regionale )
Obiettivi strategici unificanti • La qualità diffusa nelle prestazioni e negli aspetti relazionali in tutto il territorio regionale a partire dalle realtà periferiche fino agli snodi di alta specializzazione
I principi fondanti • Un unico sistema di governo per tutti gli attori dell’oncologia (dalla prevenzione alla cura, dall’ospedale al territorio)
La struttura a rete, che rende il sistema capace di promuovere la continuità di cura e di favorire le sinergie di percorso • Un modello organizzativo caratterizzato da accessi molteplici nel territorio che attivano percorsi condivisi
Appropriatezza come elemento guida della offerta e della programmazione degli investimenti • Condivisione degli operatori • Responsabilizzazione dei cittadini utenti
La continuità assistenziale come risposta alla criticità dei passaggi in cura e della interazione tra ospedale e territorio • L’omogeneità della offerta quale espressione del diritto di ogni cittadino ad essere curato in maniera adeguata indipendentemente dalla sua residenza e dal suo censo
I punti di forza • Un unico sistema di governo • Valorizzazione della rete • Accessi diffusi e percorsi condivisi • Competenze distribuite tra Aziende - Area Vasta- Istituto Toscano Tumori
Interventi di valorizzazione della rete con diffusione territoriale dei servizi di oncologia
Deliberazione della Giunta Regionale Toscana n. 996 del 26 settembre 2000 • Costituzione delle Unità di Cure Palliative in tutte le aziende sanitarie della regione, collegandole alla rete territoriale per l’assistenza domiciliare
La rete di assistenza ai pazienti oncologici in fase terminale • La complessità delle esigenze non può essere esaurientemente soddisfatta negli ospedali che sono sempre più organizzati per rispondere a situazioni di acuzie • Un insieme funzionale ed integrato di servizi distrettuali ed ospedalieri, sanitari e sociali • Articolati in linee organizzative distinte ma integrate • Con specifiche strutture dedicate
I Centri residenziali di Cure Palliative (Hospice) • Strutture ad alta complessità assistenziale che si prendono cura dei pazienti in fase terminale quando, per una molteplicità di condizioni cliniche o sociali, il domicilio diventa inadeguato
Gli Hospices ad oggi previsti in Toscana sono 18, per un totale di 170 posti letto + 8 in regime diurno, con un rapporto di 0,47 posti letto per 10.000 abitanti
Zone Carenti DGRT 448/2007
Strutture di interfaccia con i livelli di assistenza territoriale • Rafforzare la rete tramite la centralizzazione delle terapie complesse ed il decentramento della media e bassa intensità
Delibera N .352 del 22-03-2010 Oggetto: Istituto Toscano Tumori - Azioni per il miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza della rete oncologica regionale
Territorio “Capire, Curare e Prevenire il cancro al meglio per tutti”
L'adozione di percorsi diagnostico-terapeutici unificati è il criterio di riferimento per tutte le persone della Toscana • I percorsi diagnostico terapeutici sono periodicamente aggiornati
Hospice • Rete cure palliative
MMG e Casa della salute • Assistenza domiciliare
Regione Toscana Piano Sanitario Regionale 2011/2013 In fase di approvazione
Garantire la continuità attraverso percorsi di cura integrati • Implementare un modello gestionale orientato sui flussi del paziente
Potenziare il ruolo delle cure primarie • Valorizzare il lavoro in equipe • Assegnare al cittadino un ruolo attivo e partecipato
Il paziente esperto • I pazienti, cioè i cittadini che si trovino in condizioni di rischio riconosciuto o di malattia, devono diventare protagonisti del processo di cura, mantenimento della salute e prevenzione delle complicanze
Le cure primarie e i medici di medicina generale in particolare devono muoversi verso la cura delle persone e della popolazione e non delle malattie • Questo non è solo corretto biologicamente ma è anche più efficace, efficiente, sicuro e equo
L’approccio va focalizzato sulla persona • (person-focused) • rispetto all’approccio dominante focalizzato sulla malattia • (disease-focused)