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Il ruolo del Patronato. LE MALATTIE PROFESSIONALI NELLA PROVINCIA DI BRESCIA “IL CONTENZIOSO STRAGIUDIZIALE E GIUDIZIALE” Dott. Ferdinando Brandi Consulente Inca- CGIL Brescia. Ruolo e funzioni del Patronato.
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Il ruolo del Patronato LE MALATTIE PROFESSIONALI NELLA PROVINCIA DI BRESCIA “IL CONTENZIOSO STRAGIUDIZIALE E GIUDIZIALE” Dott. Ferdinando Brandi Consulente Inca- CGIL Brescia
Ruolo e funzioni del Patronato • Regolamentati dal legislatore già nel 1947, sono strutture di assistenza e tutela dei cittadini e dei lavoratori • LEGGE N°152 /2001 stabilisce una nuova disciplina per i Patronati • Persone giuridiche di diritto privato che svolgono un servizio di pubblica utilità • Semplice assistenza per compilazione e consegna domande di prestazioni previdenziali • Attività di Tutela in sede: amministrativa, medico-legale • Tutta l’attività, per previsione normativa, è rivolta sia agli iscritti che ai non iscritti • E’ gratuita per la parte amministrativa e medica. Richiesta una piccola partecipazione alle spese legali nei casi di ricorso al giudice del lavoro • Il ruolo del patronato, necessariamente di parte e discrezionale, trova fondamento nel patrocinio ai lavoratori ai quali INAIL nega il riconoscimento di: infortunio-malattia professionale- rendita ai superstiti
L’iter valutativo del singolo caso di riconoscimento e indennizzo di MP • Fase Amministrativa di riconoscimento della MP -Ricorso Medico in caso di: Mancato riconoscimento della MP Richiesta di maggiore grado di invalidità • Presentando Ricorso Medico legale si richiede espletamento della Collegiale Medica • Tutela Legale
La sottostima e sottovalutazione delle MP in Italia in Lombardia e a Brescia • La sottonotifica :… ad es. per i tumori il 4% attribuito alla genesi prof.le sec la stima di Doll e Peto vorrebbe dire 50.000 casi denunciati dal 2001 al 2005 invece dei 6292 • Il mancato riconoscimento e i mancati indennizzi da parte dell’INAIL • Il Decreto 38/2000: malgrado il suo “carattere sperimentale” ha di fatto modificata la preesistente normativa, riducendo drasticamente i valori tabellari • IL Mandato Sociale dell’INAIL: la tutela privilegiata del rischio lavorativo di cui fa parte il cosiddetto “danno tutelato”, in relazione ad una doverosa partecipazione comunitaria verso coloro che si espongono a determinati rischi personali, appare di fatto pressocchè abolita (Cerfeda-Marchello, 2007)
Numero nuove MP denunciate ogni 100.000 lavoratori dipendenti 1998-1999 • DANIMARCA 525 • BELGIO 275 • SVIZZERA 176 • SVEZIA 175 • GERMANIA 174 • ITALIA 159 • FRANCIA 137 • FINLANDIA 101 • AUSTRIA 108 • LUSSEMBURGO 62 • PORTOGALLO 58 • GRECIA 35 • SPAGNA nd Fonte INAIL 2001-Riportati da L.Riboldi e G.Catenacci nel G.Ital..Med..Lav.Erg.2005;27:3, Suppl., 48-56
BELGIO SVIZZERA SPAGNA FRANCIA SVEZIA DANIMARCA AUSTRIA GERMANIA ITALIA PORTOGALLO LUSSEMBURGO GRECIA 143 123 113 109 89 87 47 40 29 24 18 3 Numero nuove MP riconosciute ogni 100.000 lavoratori dipendenti-1998-1999 Fonte INAIL 2001-Riportati da L.Riboldi e G.Catenacci nel G.Ital..Med..Lav.Erg.2005;27:3, Suppl., 48-56
GRECIA FRANCIA SVIZZERA BELGIO SVEZIA AUSTRIA PORTOGALLO LUSSEMBURGO FINLANDIA GERMANIA ITALIA DANIMARCA 90 79 78 52 51 44 41 30 24 23 18 15 Percentuale MP riconosciute rispetto a quelle denunciate 1998-1999 Fonte INAIL 2001-Riportati da L.Riboldi e G.Catenacci nel G.Ital..Med..Lav.Erg.2005;27:3, Suppl., 48-56
MP denunciate, riconosciute e indennizzate dal 2001-2005 in Lombardia Dati INAIL-Da Quaderni di Medicina Legale del Lavoro N. 6/2006
Valori assoluti MP denunciate, riconosciute e indennizzate – Industria e Servizi- Brescia Dati INAIL-Da Quaderni di Medicina Legale del Lavoro N. 6/2006
Valori % MP riconosciute e indennizzate industria e servizi- Brescia Dati INAIL-Da Quaderni di Medicina Legale del Lavoro N. 6/2006
Malattie definite e indennizzate tra il 2001 ed il 2005 distinte tra tabellate e non tabellate Dati INAIL-Da Quaderni di Medicina Legale del Lavoro N. 6/2006
Frazione attribuibile al lavoro • Mesoteliomi fino a 80% • BPCO fino a 50% • Tumori polmonari fino a 40% • Patologie della colonna fino a 40% • Tumori naso-sinusali fino a 33% • Malattie della pelle fino a 25% • Tumori vescicali fino a 24% • Asma bronchiale fino a 18% • Interstiziopatie polmonare fino a 15% • Malattie infettive fino a 08% S. Porru. La sottonotifica e la pretesa di diagnosi perfetta di una malattia professionale e lavoro-correlata, Quaderni di Medicina Legale del Lavoro n.3-2007
Andamento delle principali m. Professionali riconosciute in Francia (2000-2002) Patologia da sovraccarico biomeccanico 74% Autore E. OcchipintiCEMOC-EPM-MILANO
Le difficoltà del riconoscimento di malattia lavoro-correlata • La malattia lavoro-correlata riconosce nel lavoro uno dei possibili agenti eziologici • Si tratta molto spesso di definire una “probabilità” di origine occupazionale • E’ necessaria una corretta definizione della esposizione per la quantificazione del rischio, spesso difficile da acquisire • L’ onere della prova divenuto troppo oneroso per il lavoratore rende impossibile l’esercizio di un diritto Costituzionalmente riconosciuto
I criteri per il riconoscimento • La coerenza tra l’anamnesi professionale, le conoscenze tecnolgiche, le evidenze epidemiologiche e il modello causale, in assenza di altre cause efficienti, deve fornire criterio sufficiente per il giudizio di causa professionale • Anche la concausa lavorativa che abbia una idonea efficacia causale deve essere riconosciuta responsabile di malattia occupazionale • Il DVR fatta salva naturalmente la sua qualità può essere fonte di orientamento,ma associata ad altre fonti informative, spesso anche quelle su base testimoniale
Mal prof.li valori percentuali domande accolte/domande inoltrate 2001-2006 dati INCA-Brescia Totale inoltrate = 3832001: 71 2004: 49 2002: 87 2005: 58 2003:662006:52
MP Collegiali richieste/effettuate Inca Brescia
Dati generali sui tumori tutelati 1996-2007 INCA-Brescia Tumori tutelati: n°103 –(17 sino a 2000- 86 dal ‘01) • Ca polmonari: 76- mesoteliomi: 19 - altri 8 (vescica-cardias-tiroide-laringe..LL) Agenti causali responsabili di Ca polmonare • Amianto:17 casi- amianto +silice:8 casi- silice sola o in altre ass.ni: 27 casi- altri agenti:Cr-IPA-fumi diesel-verniciatura Tumori professionali riconosciuti da INAIL • Mesoteliomi: 7 casi • Ca polmonari: 20 casi ( 6 amianto-6 silice in silicosi -2 silice+ amianto-2 vernici-2 fumi diesel 2 ) • Leucemia linfatica :1 caso
MP da sovraccarico arto sup e colonna: 2000-05 Inca Brescia
Riconoscimenti in via legale di MP tumori e MP da sovraccarico • Tumori: definiti 54- riconosciuti 45: in fase legale 17 (38%)- esito positivo fase legale: 85% • Mal da sovraccarico: definiti 72- riconosciuti 25:in fase legale 9 (36%)-esito positivo fase legale: 52%
Il confronto INAIL-Patronatonell’azione di tutela per la MP Non si ha un vero confronto nel merito tra le parti • Manca una comunicazione sulle ragioni del mancato riconoscimento della MP (soprattutto in riferimento all’esposizione) • La documentazione, consegnata solo al lavoratore, riguarda gli esami ma non viene dato Il giudizio medico-legale • La collegiale come strumento importante per un confronto vero nel merito sul singolo caso, e come occasione di conoscenza completa di tutta la documentazione agli atti, viene concessa in una minima percentuale di casi • In realtà il sostegno al diniego del riconoscimento della natura tecnopatica delle lesioni viene motivato sulla base della definizione delle condizioni di esposizione risultanti dal DVR redatto dall’impresa
IL DVR e il suo utilizzo da parte dell’INAIL per il riconoscimento del nesso causale Il DVR sec.i criteri del DLgs 626/94 è finalizzato ad esclu-sivi scopi di prevenzione e controllo del rischio profes-sionale. Il suo utilizzo per la caratterizzazione dell’esposi-zione professionale nella valutazione del nesso di causa appare impropria sotto i diversiprofili: giuridico: è un documento di parte la cui redazione è di esclusiva responsabilità datoriale tecnico: la stima dell’esposizione se non condotta con rigoro-sa metodologia statistica non rappresenta quella vera se non in un ampio campo di variabilità medico legale: in quanto la valutazione è riferita quasi sempre ad una esposizione attuale no espressiva di quella storica Da G.Cassina, L. Della Torre – Le malattie professionali perdute –Quaderni di Medicina Legale de Lavoro N. 3/2007 -INCA
Le proposte del Patronato INCA • Per tutte le MP e in specie per no tab.te necessario confronto tra INAIL e Patronati su documentazione da considerare idonea con sufficiente approssimazione e credibilità • Si propone che l’inail nei casi controversi tenga presente la casistica già raccolta, discussa e definita per un certo settore o addirittura per una certa Azienda e che valuti con “competente terzietà” la documentazione prodotta dalle parti (Azienda e lavoratore ) • Vengono condivise, ma dovrebbero essere applicate, le indicazioni dell’INAIL con la lettera del 16/febbraio 2006 prot.7878/bis su criteri per il riconoscimento del nesso causale.
Da lettera INAIL16 febbraio 2006 prot.7878/bis “….. Il lungo periodo di latenza ….. Il rapido mutamento delle tecnologie produttive fa siche la situazione oggettivamente riscontrabile al momento della denuncia della malattia professionale è radicalmente diversa da quella esistente all’epoca rispetto alla quale va valutata l’eziologia della malattia stessa….. In conseguenza di ciò e del lento decorso delle patologie…..ci si dovrà avvalere dei dati ….. della letteratura scientifica, delle informazioni tecniche, ricavabili da situazioni di lavoro con caratteristiche analoghe….. utile a formulare un giudizio fondato su criteri di ragionevole verosimiglianza.”
Ma anche…. • Le regole di valutazione dei postumi permanenti introdotte dal D. Lgs 38/2000 vanno riviste per un più equilibrato giudizio sul danno subito dal lavoratore ed esiti più equi di indennizzo
Infine un augurio • ……che la sfida del Convegno sia raccolta in pieno per un lavoro di confronto reale e nel merito dei diversi soggetti che in uno spirito generale di collaborazione realizzino al meglio l’obbiettivo della prevenzione e della tutela