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La nuova Carta degli Aiuti. Il mantenimento di livelli di intensità di aiuto elevati per le sole aree della Convergenza (e cioè per le aree che si ricollegano alla classificazione introdotta nel Trattato ex art.87.3.a);
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La nuova Carta degli Aiuti • Il mantenimento di livelli di intensità di aiuto elevati per le sole aree della Convergenza (e cioè per le aree che si ricollegano alla classificazione introdotta nel Trattato ex art.87.3.a); • L’esclusione delle aree 87.3.c per tutti i territori dell’obiettivo 2. In sostanza i livelli di intensità di aiuto piuttosto elevati, collegati alla accezione 87.3.c sono applicabili alle sole regioni del cd. “effetto statistico”, a quelle a bassa densità di popolazione e per i territori isolani; • La generalizzazione di un livello di intensità costante di aiuto per tutte le altre aree non classificabili tra quelle della convergenza, che risulta superiore in termini ESL a quello dell’attuale periodo di programmazione; • La Carta degli Aiuti proposta dalla Commissione definisce i livelli di intensità in termini di ESL; tale proposta non trova l’accordo degli Stati membri.
Aree ammissibili rientranti nel campo di applicazione dell’art. 87.3 a: Regioni in cui il PIL procapite ≤ 75% della media UE a 25. • PIL ≤ 45% media UE • 45% < PIL ≤ 60% • 60% < PIL ≤ 75% • Aree ammissibili rientranti nel campo di applicazione dell’art. 87.3 c: • Regioni NUTS II attualmente 87.3.a con PIL > 75% UE 25 ma ≤ 75% UE 15 - Regioni “ad effetto statistico” - (per l’Italia la Basilicata) • Regioni NUTS II attualmente 87.3.a con PIL > 75% UE 15 - Regioni di “crescita economica” – (per l’Italia la Sardegna) • Regioni NUTS III con meno di 12,5 ab./kmq (a “bassa densità di popolazione”) Proposta di revisione degli orientamenti in materia di aiuti di stato* * I livelli di intensità di aiuto sono espressi in ESL
Tabella delle intensità di aiuto proposte (livelli di intensità d’aiuto espressi in ESL) * La controproposta italiana prevede di equiparare il livello di intensità di aiuto delle Medie Imprese a quello delle Piccole Imprese, come conseguenza della proposta di accorpamento tra le due categorie (PMI)