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IL GIOCO. Il gioco viene associato subito all’infanzia, tuttavia giocano anche gli adulti. Quest’attività viene praticata spesso anche dagli animali. ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO IL GIOCO:. IMPRODUTTIVITA’: Non ha nessun fine PIACEVOLEZZA: Effetti positivi sull’emotività
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IL GIOCO Il gioco viene associato subito all’infanzia, tuttavia giocano anche gli adulti. Quest’attività viene praticata spesso anche dagli animali.
ELEMENTI CHE CARATTERIZZANO IL GIOCO: • IMPRODUTTIVITA’: Non ha nessun fine • PIACEVOLEZZA: Effetti positivi sull’emotività • SPONTANEITA’: Si compie volontariamente • STACCO: E’ un momento di svago. • TRANQUILLITA’: Non vi sono azioni di primaria importanza. • REGOLAMENTAZIONE: Tutti i giochi hanno regole. • LIBERTA’: Si può scegliere la modalità di gioco. • INCERTEZZA: Non vi sono esiti prevedibili. • FINZIONE: Allontanarsi dalla realtà con l’immaginazione
GIOCO O ATTIVITA’ LUDICHE? Vi è la difficoltà di definire con precisione cosa sia il gioco, perciò si parla di attività ludiche. Per attività ludiche si intendono quelle attività che hanno aspetti e sfumature tipiche del gioco.
Differenze tra gioco e sport GIOCO SPORT Libero Retto da regole Improduttività Produttività
LO SPORT E’ CARATTERIZZATO DALLA COMPETITIVITA’ E DAL RAGGIUNGIMENTO DI OBBIETTIVI
XIX-XX secolo Questo tema ha incuriosito molti studiosi: filosofi, biologi, sociologi, antropologi, psicologi, etologi.
TEORIE SUL GIOCO CONCEZIONI RESIDUALI • Spencer • Hall
spencer ENERGIA IN ECCESSO SFOGATE IN ATTIVITA’ MOTORIE SPECIFICHE PER ATTIVITA’
hall TEORIA DELLA RICAPITOLAZIONE EVOLUZIONE DELL’UOMO
TEORIE SUL GIOCO CONCEZIONI DELL’ESERCIZIO • Groos • Kant-Frobel
groos PREPARAZIONE ALLA VITA
KANT-FROBEL GIOCO BAMBINO LAVORO UOMO
NEL XX SECOLO • PSICOLOGIA EVOLUTIVA • ANTROPOLOGIA • ETOLOGIA
PSICOLOGIA Per Freud il gioco crea nel bambino uno sviluppo emotivo: • Esprime e soddisfa i desideri che la società non ammette. • Impara a controllare l’ansia (gioco di finzione).
Per Piaget il gioco riveste un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’intelligenza del bambino, assimilando la realtà e collegandoli agli schemi che già possiede.
Per Bruner il gioco è un incentivo nello sviluppo della creatività. Inoltre consente la libera sperimentazione di comportamenti, per risolvere i problemi in modo innovativo
ANTROPOLOGIA I bambini vengono istruiti ai valori, alle norme, e ai modelli di vita della cultura di appartenenza In modo diretto: comportamenti In modo indiretto: contrasto
ETOLOGIA Il gioco come una sorta di preparazione alla vita reale IMPARARE A INVENTARE
IL GIOCO IN PEDAGOGIA Rousseau: lavoro serio e disciplinato; severità, ubbidienza. Greci e romani insegnamento di regole, esercizi ginnici. Pestalozzi e Froebel: giochi infantili. Giochi legati alla vita quotidiana per manifestare l’iniziativa. Montessori, materiale strutturato per sviluppare le funzioni senso-motorie. Dewey, Decroly, sviluppare la vita psicofisica.
TAPPE DELLO SVILUPPO LUDICO • 0-1 anno: Il gioco crea sensazioni piacevoli. Distinzione tra SE e NON SE. • 2 anni: Separazione dalla madre; ansie d’abbandono; oggetto transizionale. • 3 anni: Secondo Freud fase edipica; socializzazione, imitazione degli adulti.
4-5 anni: Espressione delle dinamiche interne. Drammatizzare una punizione o proibizione subita. • 6-10 anni: I giochi diventano di gruppo e con regole; giochi strutturati, miglior funzionamento del gioco.
FINE Silvia Loddo