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Società Triveneta di Chirurgia Padova 18 Dicembre 2009. Il timing della chirurgia dopo chemio-radioterapia neoadiuvante nel carcinoma epidermoide dell’esofago toracico Matteo Cagol. Carcinoma dell’esofago. Neoplasia aggressiva Precoce disseminazione linfatica
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Società Triveneta di Chirurgia Padova 18 Dicembre 2009 Il timing della chirurgia dopo chemio-radioterapia neoadiuvante nel carcinoma epidermoide dell’esofago toracico Matteo Cagol
Carcinoma dell’esofago • Neoplasia aggressiva • Precoce disseminazione linfatica • Diagnosi tardiva, spesso in stadio avanzato Prognosi infausta Necessità di terapie multimodali
Terapie multimodali + CT o CTRT Chirurgia Neoadiuvanti Resettiva downstaging aumento resecabilità globale aumento resezioni R0 quale è il timing ottimale per la chirurgia?
Protocolli attualmente in uso:chirurgia30-60 giornidal termine CTRT neoadiuvante • Efficacia delle terapie prosegue anche dopo il termine delle stesse • Ristadiazione ottimale dopo > 30 giorni • Problemi organizzativi (ristadiazione e valutazione riserva fisiologica, ricovero, S.O., I.C.U.) • Possibile ripresa crescita tumorale • Aumento della fibrosi post-RT
In letteratura… Non vi sono studi sul carcinoma dell’esofago Studi sul carcinoma del colon-retto: (Moore 2004, Tran 2006, Dolinsky 2007, Habr-Gama 2008, Lim 2008, Tulchinsky 2008, Kerr 2008) = Sopravvivenza Downstaging Tasso di pCR Tasso di recidiva Complicanze p.o. INTERVALLI DI TIMING MAGGIORI Altri studi non riportano vantaggi altrettanto significativi
Scopo dello studio Valutare, nei pazienti con carcinoma epidermoide dell’esofago toracico, se vi siano relazioni tra il timing della chirurgia e: • Morbilità-Mortalità postoperatoria • Tasso di pCR • Tasso di recidive • Sopravvivenza
Selezione dei pazienti • Periodo: 1998 – 2007 • Sede neoplasia: esofago toracico • Istologia: carcinoma epidermoide • Trattamento: CTRT neoadiuvante 287 pazienti: 3 decessi per tossicità 111 terapie palliative 173 chirurgia 15 dati incompleti 21 timing > 90 giorni 8 un solo ciclo CT 129 Pazienti CT-RT + chir
Stratificazione dei pazienti • In tre gruppi in base al timing chirurgico: • In due gruppi in base alla mediana del timing:
Insorgenza di recidiva p = 0.17 p = 0.02 50% 48.3% 40.6% 25% 21.7% • L’insorgenza di recidiva non correla significativamente con: • Grading (p = 0.13) • Stadio clinico (p = 0.12) • Stadio patologico (p = 0.25)
Analisi di sopravvivenza globale 35.9% 42.7% 43.1% 33.1% p = 0.13 p = 0.64 15.6% a 4 anni p = 0.64 • La sopravvivenza globale correla significativamente con: • tipologia di resezione (p < 0.0001) • stadio patologico (p < 0.0001) • grading (p = 0.06)
Analisi di sopravvivenza R0 56.3% 47.3% 51% 37.8% p = 0.18 19.9% a 4 anni p = 0.18 • La sopravvivenza correla significativamente con: • stadio patologico (p = 0.005) • grading (p = 0.03)
Conclusioni • INTERVALLI DI TIMING PIU’ LUNGHI: • Non aumentano la morbilità e la mortalità postoperatorie • Non modificano la sopravvivenza • Diminuiscono il tasso di recidiva Il timing attuale non sembra essere ideale MIGLIORE ORGANIZZAZIONE DELL’ITER DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO