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Lo sfondo normativo

I Centri Territoriali Risorse al servizio dello sviluppo della professionalità e delle scuole a cura di Maria Silvia Ghetti Faenza, 13 novembre 2006. Lo sfondo normativo. “ L’autonomia delle istituzioni scolastiche ( DPR 275/99- art.

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Presentation Transcript


  1. I Centri Territoriali Risorse al servizio dello sviluppo della professionalità e delle scuolea cura diMaria Silvia Ghetti Faenza, 13 novembre 2006

  2. Lo sfondo normativo • “L’autonomia delle istituzioni scolastiche ( DPR 275/99- art. 1.c.a.) è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione ed istruzione mirati allo sviluppo della persona umana adeguati AI DIVERSI CONTESTI, ALLA DOMANDA DELLE FAMIGLIE, ed alle specifiche caratteristiche dei soggetti coinvolti ……..” (strumento : POF e “ Reti “ istituzionali ed interistituzionali)

  3. Accordo di Programma ex art. 27 L. 142/90 e successive modifiche ed integrazioni, sottoscritto il 15-4-2003 tra Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna -Direzione Generale-, la Provincia di Ravenna, i Comuni e le Istituzioni scolastiche statali e paritarie per il coordinamento ed il governo integrato dell’istruzione, della formazione professionale e della transizione al lavoro in provincia di Ravenna

  4. Legge regionale 30 giugno 2003 n. 12, art. 22: i Centri di servizio e di consulenza per le istituzioni scolastiche autonome comma 1: ” Per la realizzazione delle finalità di cui all’art. 20, gli Enti locali, le istituzioni scolastiche, l’amministrazione scolastica, anche attraverso specifici accordi, possono istituire i Centri di servizi e consulenza per le istituzioni scolastiche autonome comma 2: “ …..si avvalgono, in forma integrata e realizzandone l’ottimizzazione, delle risorse professionali, strumentali e finanziarie messe a disposizione dalle istituzioni scolastiche, dall’amministrazione scolastica, dagli Enti locali e dalla Regione.

  5. Dimensione provinciale di gestione politico-amministrativo Reti di scuole o reti interistit. Ass.to Istruzione e Form. EE.LL. Autonomie istituti PROVINCIA Ass.to istruz. Formazione CONFERENZA UNIFICATA Osservatorio COMITATO ESECUTIVO Gruppo tecnico e CTR Art.2 Accordo Provinciale USP DIRIGENTE AMM.VO

  6. FINALITA’ DELL’ACCORDO • promozione della qualità del sistema scolastico e formativo • accrescere il livello di integrazione tra i soggetti erogatori dei servizi • aderenza al contesto territoriale e proficue relazioni con gli altri livelli istituzionali, regionali, nazionali e europei • gestioni coordinate e condivise dei compiti e delle funzioni riconosciute alle Scuole dal DPR n° 275/1999, alla Provincia e ai Comuni dal D.L.n°112/1998

  7. DIMENSIONE LOCALE DI SERVIZIO/SUPPORTO Possono avvalersi di • Progetti di scuole, di Reti di scuole e Progetti dei Comuni (Diritto allo studio) (es.: comodato d’uso di sussidi e strumenti didattici, prestiti – consulenze) • Centri territoriali distrettuali a valenza provinciale e locale

  8. CHDeS Centro multicul. Centro Formazione Mediateca Bagnacavallo Centro 9° Circolo Ra Centro Ressi Gervasi Cervia

  9. U.S.P. • Ufficio sostegno e supporto alla didattica • Formazione e aggiornamento del personale della scuola • Promozione servizi a supporto dell’autonomia scolastica • Raccordo con il CRT della formazione : - assunzione bisogni formativi e definizione progettualità a carattere provinciale e regionale - supporto nella gestione delle iniziative formative - estensione e diffusione iniziative regionali e provinciali - assegnazione finanziamenti e decreti di attuazione corsi di valenza provinciale - collaborazioni nel reperimento esperti e consulenti

  10. Ufficio sostegno alla persona e alla partecipazione studentesca • Raccordo con i CDHeS e CTR locali : - diffusione delle progettualità regionali - collaborazione ed organizzazione incontri provinciali - partecipazione a commissioni di lavoro e di studio del piano annuale di servizi - collaborazione all’implementazione del sito WEB - assegnazione di finanziamenti per attività di acquisto sussidi - azioni di coordinamento tra CDHeS e CTR - implemento della banca dati alunni disabili della provincia di Ravenna

  11. 2. Raccordo con il CRT della Multiculturalità - analisi dei bisogni formativi docenti-alunni - implementazione della banca dati alunni non comunitari (presenze- provenienza- età anagrafica e età apprendimento) - monitoraggio buone prassi per l’accoglienza e l’integrazione multiculturale - vademecum per l’accoglienza

  12. L’organizzazione valorizza la dimensione locale, l’autonomia delle scuole ma nel contempo consente di raccordare l’esperienze locali alle finalità perseguite dalla politica scolastica provinciale

  13. I CENTRI TERRITORIALI “ALLO SPECCHIO” • Nascono per accordi fra USP – Provincia - Enti locali - Autonomie scolastiche e/o con la realizzazione dell’Accordo Provinciale, o per accordi – convenzioni tra scuole riconosciuti dall’Amministrazione scolastica • Possono avere dimensione operativa provinciale o locale • Operano in una logica di “servizio”, non sovraordinata alle scuole • Programmano, gestiscono, coordinano progettualità autonomamente convenute con le istituzioni scolastiche e con gli enti territoriali definite dagli Organismi Provinciali

  14. Programmano, coordinano, gestiscono progettualità definite dagli Organismi provinciali (Provincia, USP) o dalla Conferenza Unificata (Comitato Esecutivo e Gruppo tecnico) • Hanno risorse umane, ancora insufficienti, che possono operare a tempo pieno o part-time nell’ambito del servizio di gestione e di segreteria. Utilizzano di massima contratti specialistici a tempore o su progettiper la realizzazione delle azioni e dei compiti. • L’organizzazione consente il raccordo tra i Centri e la collaborazione con le scuole, nonché il prestito di competenze specialistiche nell’ambito di progettualità condivise • Si avvalgono anche del “ volontariato” dei docenti e delle associazioni culturali e delle agenzie territoriali, nonché della consulenza degli specialisti delle Aziende e Enti locali

  15. Offrono consulenza ai diversi Attori sia del territorio che della Regione • Favoriscono l’implementazione della cultura della cooperazione • Facilitano la rilevazione delle necessità espresse dalle scuole • Facilitano l’innovazione, il confronto, lo studio e la diffusione di buone pratiche • Danno impulso alla creazione di nuove reti

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