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Il cambiamento linguistico

Il cambiamento linguistico. Linguistica Generale, parte II a.a. 2006-2007. Classificazioni delle lingue. Tipologica (morfologica; sintattica: OV/VO) Areale (leghe linguistiche) Socio-politica (es. Linguasphere) Genealogica (famiglie linguistiche). Il metodo comparativo.

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Presentation Transcript


  1. Il cambiamento linguistico Linguistica Generale, parte II a.a. 2006-2007

  2. Classificazioni delle lingue • Tipologica (morfologica; sintattica: OV/VO) • Areale (leghe linguistiche) • Socio-politica (es. Linguasphere) • Genealogica (famiglie linguistiche)

  3. Il metodo comparativo • Individuare corrispondenze sistematiche tra fonemi e morfemi di più lingue • Ipotizzare la forma originaria della lingua madre e ricostruire i cambiamenti che hanno portato ai diversi esiti • Modello dell’ “albero genealogico” vs. “teoria delle onde” (isoglosse)

  4. Le principali famiglie linguistiche • Indoeuropea • Camito-semitica (afro-asiatica) • Uralica o ugro-finnica • Sino-tibetana • Nigerkordofaniana • Altaica • Lingue isolate: basco, giapponese, coreano • Famiglie amerindiane, austronesiana

  5. La famiglia indoeuropea • Indo-iranico • Slavo (orientale, occidentale, meridionale) • Italico • Germanico (settentrionale, orientale, occidentale) • Celtico • Baltico • Ellenico • Armeno,albanese,ittita...

  6. Fattori esterni di cambiamento • Migrazioni • Colonizzazioni Sono fattori più o meno “catastrofici”, che possono portare al contatto/modificazione (situazioni di diglossia) o anche all’estinzione.

  7. Fattori interni di cambiamento • Lo scorrere del tempo (passaggio da una generazione all’altra) • Il rimescolamento delle varietà diastratiche Itaque cum maesti deliberaremus quonam genere praesentem evitaremus procellam, unus servus Agamemnonis interpellavit trepidantes… (Satyricon, 26.8)

  8. Il cambiamento fonetico Bilabiali Labiodent. Dentali Alveolari Alveopal. Palatali Velari p/b t/d k/g f /v s/z S ts/ dz tS/ dJ m n ˆ r-l ¥ j w

  9. Il cambiamento fonetico nocte(m) notte septe(m) sette scripsi scrissi damnu danno Assimilazione di un segmento al segmento precedente o seguente

  10. Il cambiamento fonetico sponsa sposa sponsali insula isola insulare Semplificazione di nessi consonantici ripa riva caballum cavallo episcopu vescovo episcopale pauperu povero depauperare Lenizione: da occlusiva a fricativa in posizione intervocalica

  11. Il cambiamento fonetico clamare chiamare acclamare flore(m) fiore floreale flamma fiamma clarus chiaro sclavu schiavo Lenizione: da laterale a semi-vocale

  12. Il cambiamento fonetico calidus caldo domina domna donna speculu speclu specchio speculare oculu oclu occhio oculare nebula *nebla nebbia nebuloso Sincope: caduta di vocale in sillaba post-tonica

  13. Il cambiamento morfologico • Perdita di categorie flessive (es.: Caso) e creazione di nuove (es: modo condizionale) Lupum vidit agnus l’agnello vide il lupo Agnus vidit lupum Si loqueretur, diceret  se parlasse, direbbe

  14. Il cambiamento morfologico • L’analogia tende a regolarizzare i paradigmi - amabam > amava > amavo (amo) - /E/, /O/ > /jE /, /wO / in sillaba aperta accentata sièdo, sièdi, siède, sediàmo, sedète, sièdono suòno, suòni, suòna, suoniàmo, suonàte, suònano

  15. Il cambiamento morfologico Grammaticalizzazione: un elemento inizialmente dotato di contenuto lessicale riduce/genericizza il suo significato e diventa una parola grammaticale (per rianalisi); viene generalizzato a tutti i contesti di un certo tipo (per analogia); in seguito può perdere indipendenza morfo-fonologica, trasformandosi in un clitico e in un affisso flessivo parola lessicale > parola grammaticale > clitico > morfema flessivo

  16. Il cambiamento morfologico Il futuro in francese/italiano (H&T 1993, 42-44) I. canta-bo (futuro latino sintetico) habere+INF (perifrasi futurale) De re publica nihil habeo ad te scribere ... (Cicerone) II. [[cantare] habeo][cantare habeo] (rianalisi) III. [cantare habeo]  cantar-ò  canterò (grammaticalizzazione) franc. Je vais chanter, ingl. I am going to (gonna) sing

  17. Il cambiamento sintattico I modali in inglese(H&T 1993, 45-48) I. Middle English: i verbi precedono la negazione it aperteneth not to a wys man to... (c.1380, Chaucer) • can, may.. possono essere forma composta Any man e whiche hadde mowJt to scapen e deth • can, may.. possono occorrere in sequenza ...noJt to may will haue is of grete vertew

  18. Il cambiamento sintattico I modali in inglese II. Early Modern English: indebolimento della morfologia flessiva del verbo Late ME/ENE Present Day English I knowe I know thou knowest you know (s)he knoweth (s)he knows

  19. Il cambiamento sintattico I modali in inglese I verbi lessicali non precedono più la negazione e prendono l’ausiliare do in frase negativa * John likes not Mary John does not like Mary

  20. Il cambiamento sintattico I modali in inglese TP NP T' John T VP like+s Neg V' not V NP <like> Mary Ipotesi: per l’indebolimento della morfologia flessiva, V non sale più a T

  21. Il cambiamento sintattico I modali in inglese TP NP T' John T VP do+es Neg V' not V NP like Mary La morfologia flessiva è portata dall’ausiliare do, un elemento funzionale inserito direttamente in T

  22. Il cambiamento sintattico I modali in inglese(H&T 1993, 45-48) I verbi modali tuttavia precedono la negazione e non prendono l’ausiliare do John can not help Mary * John does not can help Mary Ipotesi: i verbi modali vengono ricategorizzaticome elementi funzionali generati nella testa T, come l’ausiliare do (la grammaticalizzazione come fatto sintattico)

  23. Il cambiamento sintattico I modali in inglese TP NP T' John T VP can Neg V' not V NP help Mary

  24. Il cambiamento semantico/lessicale • Restringimento del significato: Lat. necare ‘uccidere’ annegare • Ampliamento del significato: Lat. caballus ‘ronzino’  cavallo • Cambiamento per metafora: Lat. testa ‘vaso di coccio’  testa • Cambiamento per metonimia: Lat. bucca ‘guancia’  bocca

  25. Il cambiamento semantico/lessicale • Innalzamento del significato: Lat. minister ‘servo’ servo del re  ministro • Astrazione del significato: Lat. capere ‘afferrare colle mani’  capire

  26. Approfondimenti Hopper & E. Traugott. 1993. Grammaticalization. Cambridge University Press.

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