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Roma, 2 luglio 2009 L’impresa agricola multifunzionale: dalla transizione ai sistemi complessi

Le aziende agricole italiane verso la multifunzionalità. Roma, 2 luglio 2009 L’impresa agricola multifunzionale: dalla transizione ai sistemi complessi. L’analisi economica della multifunzionalità. Analisi delle caratteristiche dell’attività agricola e dei prodotti realizzati

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Roma, 2 luglio 2009 L’impresa agricola multifunzionale: dalla transizione ai sistemi complessi

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  1. Le aziende agricole italiane verso la multifunzionalità Roma, 2 luglio 2009 L’impresa agricolamultifunzionale: dalla transizione ai sistemi complessi

  2. L’analisi economica della multifunzionalità Analisi delle caratteristiche dell’attività agricola e dei prodotti realizzati • natura dei beni (pubblici o privati), • rapporti (complementarità o sostituzione) tra beni agricoli e esternalità/beni pubblici (importante per intervento pubblico) • Il grado di congiunzione delle diverse produzioni (beni complementari). • le cause della produzione congiunta (interdipendenze tecniche o economiche nei processi di produzione) (Abler, 2001; Ferrari, 2004). Classificazione delle funzioni svolte dall’agricoltura (Van Huylenbroeck et al., 2007): • “verdi” (gestione del paesaggio e della biodiversità); • “blu” (gestione delle risorse idriche e controllo delle inondazioni); • “gialle” (vitalità delle aree rurali, eredità storiche e culturali, amenità rurali); • “bianche” (sicurezza e salubrità degli alimenti). L’OCSE (2001) definizione operativa di multifunzionalità. Elementi chiave per definire la multifunzionalità sono • l’esistenza di commodity e non-commodityoutput prodotti congiuntamente dal settore agricolo; • il fatto che alcuni dei prodotti non-commodity abbiano le caratteristiche di esternalità/beni pubblici.

  3. L’analisi empirica della multifunzionalità Analisi dell’adozione di comportamenti multifunzionali • Partecipazione agli schemi agro-ambientali e come questa abbia influenzato l’adozione di pratiche multifunzionali, per definire l’Influenza • di fattori tecnologici e socio-economici (Wynn et al., 2001; Dupraz et al. 2002; Defrancesco et al, 2008; Borsotto et al., 2008); • dei costi di transazione (Falconer, 2000; Falconer et al., 2001; Ducos, Dupraz, 2006; Viaggi, 2008). • Adozione di PM sia agroambientali che non(Aguglia, Henke, Salvioni, 2009; Esposti, Finocchio, 2008; Jongeneel et al., 2008; Pfeifer et al. 2008). Studi volti a quantificare la domanda di benefici esterni prodotti dall’agricoltura mediante l’impiego di metodi diretti (valutazione contingente) ed indiretti (prezzo edonico) di valutazione monetaria (recenti rassegne Madureira et al. 2007; Randall, 2007 e di Van Huylenbroeck et al., 2007).

  4. La transizione dal produttivismo al post-produttivismo • Produttivismo come paradigma dominante in agricoltura (Marsden, 1995):ampia scala di produzione;specializzazione produttiva; perdita di autonomia, integrazione verticale, ecc. • Teoria della transizione: passaggio dalla logica produttivista ad una considerata post-produttivista (Wilson, 2007; Marsden e Sonnino, 2008). • Post-produttivismo come processo di “decostruzione” del concetto di agricoltura produttivistica: diversificazione; decentramento;modernizzazione qualitativa. (continua)

  5. La multifunzionalità nel post-produttivismo In questo processo trova spazio il concetto di multifunzionalità come traiettoria di sviluppo agricolo che si sostanzia in comportamenti innovativi adottati per affrontare gli aspetti negativi (bassi redditi, impatto ambientale, perdita d’indipendenza) del paradigma produttivista. • Multifunzionalità: • possibilità di diversificare e aumentare i redditi agricoli; • maggiore integrazione dell’azienda con il territorio e con il contesto socio-economico.

  6. Bassi redditi agricoli e strategie di adattamento I nodi irrisolti dell’agricoltura • Continuo restringimento della forbice prezzi-costi indotta • Cambiamento tecnologico; • Perdita di potere contrattuale delle imprese agricole; • Redditi agricoli • Progressivamente erosi; • minori dei redditi medi.

  7. Adattamenti aziendali nel produttivismo

  8. Adattamenti più complessi … sempre nel produttivismo poverty

  9. Post-produttivismo e sviluppo rurale poverty Rural space consumption

  10. Post-produttivismo e sviluppo rurale Efficienza dell’azienda agricola Efficienza della famiglia agricola poverty Rural space consumption

  11. … si aggiunge la multifunzionalità MULTI FUNCTIONALITY poverty Rural space consumption

  12. Gradiente di multifunzionalità 1 Multifunzionalità in azienda: • Relazioni con lo spazio (ambiente, paesaggio). • Relazioni con la produzione (salubrità e sicurezza, estensivazione, diversificazione qualitativa degli alimenti) • Relazioni con i servizi (turismo, biodiversità, gestione aree rurali) • Le modalità e l’intensità con cui si combinano queste relazioni portano ad un gradiente di multifunzionalità. • Continuum che riempie tutto lo spettro tra azienda monofunzionale e plurifunzionale

  13. Gradiente di multifunzionalità 2 Multifunzionalità in azienda : • Debole – livello di base praticamente comune a tutte le tipologie aziendali. • Media – percorso intenzionale di riorganizzazione delle risorse aziendali, che coinvolge sia il lavoro che le strutture. • Forte – profondo processo di trasformazione dell’azienda, forte consapevolezza dell’impatto ambientale; forte capacità d integrazione con il territorio. Questo gradiente non è necessariamente in relazione diretta con altre tipologie: aziende ricche e povere, grandi e piccole, ecc. La multifunzionalità è trasversale!

  14. Una classificazione operativa Van der Ploeg, 2003 riallocazione delle risorse aziendali, soprattutto lavoro, all’esterno dell’azienda (pluriattività) approfondimento e valorizzazione della produzione agricola svolta in azienda (biologico, vendita diretta, ecc.) allargamento ad attività non agricole funzioni svolte dall’azienda agricola (agriturismo, conservazione ris. nat., ecc.)

  15. Multifunzionalità e diversificazione nelle imprese familiari e non

  16. Broadening, deepening e pluriattivitàRICA

  17. Distribuzione regionale delle aziende convenzionali, multifunzionali e pluriattive

  18. Profili strutturali delle aziende multifunzionali

  19. Profili economici delle aziende multifunzionali

  20. Profili economici delle piccole aziende

  21. Conclusioni: quali dati? • L’analisi ha confermato che la RICA può essere un utile base di partenza per lo studio della multifunzionalità a livello aziendale. • Rispetto ad altre rilevazioni, la RICA offre sia informazioni strutturali che economiche. • Necessità di un processo continuo di aggiornamento per cogliere a pieno tutti i processi di trasformazione in azienda.

  22. Conclusioni: chi è interessato alla MF? • La multifunzionalità non è un tratto caratteristico esclusivo della piccola agricoltura familiare né, tanto meno, di quella marginale. • Non è solo e necessariamente l’elemento di riscatto delleaziende non integrate o escluse dal modello produttivistico, ma una strategia messa in atto per migliorare la redditività delle risorse aziendali e conquistare un maggior grado di autonomia.

  23. Conclusioni: un modello in contrapposizione? • La multifunzionalità risponde alla logica di un nuovo modello di sviluppo agricolo, sostenuto dalle nuove politiche agrarie, che si contrappone idealmente all’agricoltura produttivistica, ma che nella realtà si combina e si complementa con essa. • Va superata la contrapposizione dualistica di un’agricoltura monofunzionale coincidente con le aree più intensive e con l’agricoltura più orientata al mercato, con una multifunzionale legata all’agricoltura marginale, residenziale e non professionale. • Ciò riporterebbe indietro il dibattito riproponendo logiche interpretative di contrapposizione ormai superate: grandi e piccole aziende, territori intensivi ed estensivi, agricoltura intergrata e marginale.

  24. Conclusioni: MF delle aziende o del territorio? La multifunzionalità rappresenta il risultato di processi di cambiamento che hanno portato le imprese agricole ad una integrazione sempre più profonda con il resto dell’economia ma soprattutto a più robuste relazioni territoriali ed ambientali. Gli agricoltori diventano, dunque, imprenditori non solo delle loro aziende ma anche del territorio in cui operano, mettendo a punto strategie di ottimizzazione che inglobano anche funzioni diverse da quella strettamente produttivistica. In questo senso, emergono sistemi multifunzionali complessi che rappresentano un modello di riferimento per un’agricoltura economicamente, ambientalmente e socialmente sostenibile. (segue)

  25. Effetti territoriali: multifunzionalità a confronto (Italia e Olanda)

  26. GRAZIE

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