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Standard OHSAS 18001:2007 e matrice di corrispondenza con il Modello Organizzativo del Decreto Legislativo 81/08 Arm

Standard OHSAS 18001:2007 e matrice di corrispondenza con il Modello Organizzativo del Decreto Legislativo 81/08 Armando Romaniello Certiquality Roma, 10 luglio 2008. ARGOMENTI:. INTRODUZIONE MODELLI DISPONIBILI PER I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO

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Standard OHSAS 18001:2007 e matrice di corrispondenza con il Modello Organizzativo del Decreto Legislativo 81/08 Arm

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  1. Standard OHSAS 18001:2007 e matrice di corrispondenza con il Modello Organizzativo del Decreto Legislativo 81/08 Armando Romaniello Certiquality Roma, 10 luglio 2008

  2. ARGOMENTI: • INTRODUZIONE • MODELLI DISPONIBILI PER I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO • CORRISPONDENZE TRA IL MODELLO ORGANIZZATIVO INDICATO DAL D.LGS 81/08 E LO STANDARD OHSAS 18001:07 • CONSIDERAZIONI FINALI

  3. CONTENUTI: • INTRODUZIONE • MODELLI DISPONIBILI PER I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO • CORRISPONDENZE TRA IL MODELLO ORGANIZZATIVO INDICATO DAL D.LGS 81/08 E LO STANDARD OHSAS 18001:07 • CONSIDERAZIONI FINALI

  4. LA LEGGE 3 agosto 2007, n. 123 La Legge 123/07, entrata in vigore il 25 agosto 2007, ha esteso il campo di applicazione del D.Lgs. 231/01 (art. 25-septies) ai reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro. E’ inoltre in fase di predisposizione l’estensione del campo di applicazione del D.Lgs. 231/01 ad alcune tipologie di reati ambientali.

  5. DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 E MODELLO ORGANIZZATIVO A seguito della attività normativa avvenuta nel 2007, anche il nuovo testo sulla sicurezza e salute sul lavoro del 2008 si ricollega al D.Lgs. 231/01, fornendo indicazioni su un modello di organizzazione e gestione per la sicurezza così definito: “modello organizzativo e gestionale per la definizione e l’attuazione di una politica aziendale per la salute e sicurezza, ai sensi dell’articolo 6, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, idoneo a prevenire i reati di cui agli articoli 589 e 590, comma 3, del codice penale, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela della salute sul lavoro”

  6. CONTENUTI: • INTRODUZIONE • MODELLI DISPONIBILI PER I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO • CORRISPONDENZE TRA IL MODELLO ORGANIZZATIVO INDICATO DAL D.LGS 81/08 E LO STANDARD OHSAS 18001:07 • CONSIDERAZIONI FINALI

  7. Decreto legislativo 81 - 9/4/08 di attuazione dell’art.1 della legge n. 123/2007 in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro Art. 30 – Titolo I - Modelli di organizzazione e di gestione 1. Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, deve essere adottato ed efficacemente attuato, assicurando un sistema aziendale per l’adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi: a) al rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici; b) alle attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti; c) alle attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti, riunioni periodiche di sicurezza, consultazioni dei rappresentanti per la sicurezza; “Testo Unico” e sistemi di gestione della sicurezza

  8. d) alle attività di sorveglianza sanitaria; e) alle attività di informazione e formazione dei lavoratori; f) alle attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori; g) alla acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge; h) alle periodiche verifiche dell’applicazione e dell’efficacia delle procedure adottate. 2 Il Modello organizzativo e gestionale deve prevedere idonei sistemi di registrazione … ecc 3 Il Modello organizzativo deve prevedere.. una articolazione di funzioni che assicuri le competenze tecniche e i poteri necessari per la verifica, valutazione, gestione, e controllo del rischio, nonché un sistema disciplinare … ecc “Testo Unico” e sistemi di gestione della sicurezza

  9. 4 Il Modello organizzativo deve prevedere un idoneo sistema di controllo sull’attuazione.. e sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità… …riesame del modello organizzativo 5. In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001, o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti di cui ai commi precedenti per le parti corrispondenti. Agli stessi fini ulteriori modelli di organizzazione e gestione aziendale possono essere indicati dalla Commissione ex art 6. “Testo Unico” e sistemi di gestione della sicurezza

  10. QUALI SONO I MODELLI DISPONIBILI PER I SGSSL ? NORME CERTIFICABILi BS OHSAS 18001: 2007 Occupational health and safety management systems - Requirements LINEE GUIDA UNI INAIL ISPESL PARTI SOCIALI- 2001 Linee Guida per un sistema di gestione della sicurezza e salute sul lavoro

  11. CORRISPONDENZE TRA OHSAS 18001 E UNI-INAIL(..):2001 (cfr. Appendice 6 RT-12 Sincert) Non si segnalano aree di significativa differenza. Un sistema di gestione SSL strutturato come indicato dalla OHSAS 18001 sarà pertanto compatibile con la linea guida UNI-INAIL. Gli Organismi di Certificazione accreditati da Sincert devono valutare che vi sia la conformità ai requisiti OHSAS 18001 interpretati sulla base della linea guida UNI INAIL. Le linee guida UNI INAIL aggiungono alcuni elementi di dettaglio.

  12. SISTEMI DI GESTIONE SICUREZZA COSA E’ IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SGS? CHE COS’E’ UN SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO? PARTE DEL SISTEMA DI GESTIONE CHE FACILITA LA GESTIONE DEI RISCHI DELLA SICUREZZA ASSOCIATI CON LE ATTIVITA’ DELL’ORGANIZZAZIONE Comprende struttura organizzativa, attività di pianificazione (inclusi, ad esempio, la valutazione dei rischi e la definizione di obiettivi), responsabilità, prassi, procedure, processi e risorse, per sviluppare e attuare la Politica della Sicurezza e Salute dell’Organizzazione e per gestirne i rischi.

  13. Miglioramento continuo 4.2 4.6 Politica 4.3 Riesame della Direzione Pianificazione Verifica Attuazione e funzionamento 4.4 4.5 SISTEMI DI GESTIONE SICUREZZA QUALI SONO GLI ELEMENTI DI UN SISTEMA SSL?MODELLO PDCA

  14. CONTENUTI: • INTRODUZIONE • MODELLI DISPONIBILI PER I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO • CORRISPONDENZE TRA IL MODELLO ORGANIZZATIVO INDICATO DAL D.LGS 81/08 E LO STANDARD OHSAS 18001:07 • CONSIDERAZIONI FINALI

  15. I Sistemi di Gestione più evoluti operano sulla base del processo dinamico: “pianificazione, attuazione, verifica, riesame” (Ciclo di Deming - PDCA) Anche il Modello indicato dal DLgs 81/08 orienta in tal senso SISTEMI DI GESTIONE SICUREZZA QUALE STRUTTURA PER UN SISTEMA DI GESTIONE ?

  16. c.1 b) attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti; c.1 a) rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici; c.1 g) acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge; c.1 c) attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti, riunioni periodiche di sicurezza, consultazioni dei rappresentanti per la sicurezza; c.1 d) attività di sorveglianza sanitaria; c.1 e) attività di informazione e formazione dei lavoratori; c. 2) sistemi di registrazione; c. 3) articolazione di funzioni c.1 f) attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori; c.1 h) periodiche verifiche dell’applicazione e dell’efficacia delle procedure adottate. c.4) idoneo sistema di controllo c.4) riesame del modello organizzativo ORDINANDO I PUNTI DEL TITOLO I ART. 30 … Modelli di organizzazione e di gestione P – D – C – A P D C A

  17. QUALE E’ L’INDIRIZZO DEL NUOVO D.LGS.? La gestione della sicurezza, intesa come un elemento imprescindibile su cui sviluppare le decisioni strategiche delle imprese, richiede l’adozione di un approccio sistemico per l’identificazione dei pericoli e la valutazione e controllo dei rischi connessi a tutte le attività aziendali, in modo da fornire ad una organizzazione la garanzia non soltanto di essere conforme oggi a determinati requisiti specificati, ma anche di continuare ad esserlo in futuro.

  18. CORRISPONDENZA PER MACRO AREE (1/5) A B

  19. CORRISPONDENZA PER MACRO AREE (2/5) C

  20. CORRISPONDENZA PER MACRO AREE (3/5) D

  21. CORRISPONDENZA PER MACRO AREE (4/5) E F

  22. CORRISPONDENZA PER MACRO AREE (5/5) G H

  23. D.LGS. 81/08 E SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA D.LGS. 231 / L. 123 • ANALISI RISCHI “231” • ASPETTI ECONOMICO FINANZIARI (POTERI DI FIRMA E CONTROLLO DI GESTIONE) • SISTEMA DISCIPLINARE SANZIONATORIO INTERNO • ORGANISMO DI VIGILANZA • - CODICE ETICO/POLITICA • SIST. ORGANIZZATIVO • PROCEDURE • COMUNICAZIONE • INTERNA • FORMAZIONE SISTEMI DI GESTIONE

  24. ELEMENTI DI RACCORDO TRA OHSAS 18001 E MODELLO ORGANIZZATIVO 231 ANALISI RISCHI “231” Analisi dei reati ipotizzabili nella struttura in essere all’interno delle attività/processi a rischio (identificazione pericoli e valutazione dei rischi). Prevedere una chiara attribuzione delle responsabilità Prevedere una chiara descrizione dei compiti. Il sistema delle deleghe e procure deve essere coerente con le responsabilità organizzative e gestionali. (NB: data certa delle deleghe e del DVR)

  25. ELEMENTI DI RACCORDO TRA OHSAS 18001 E MODELLO ORGANIZZATIVO 231 SISTEMA DISCIPLINARE SANZIONATORIO INTERNO Riguarda, anche per la sicurezza, sia i soggetti apicali sia i soggetti sottoposti all’altrui direzione. E’ opportuno fare riferimento allo statuto dei lavoratori e ai vigenti CCNL per i lavoratori dipendenti.

  26. ELEMENTI DI RACCORDO TRA OHSAS 18001 E MODELLO ORGANIZZATIVO 231 • ORGANISMO DI VIGILANZA • La vigilanza sulla funzionalità e sulla corretta applicazione del Modello deve essere affidata ad un apposito Organismo di Vigilanza. • Qualora non sia istituito, le nomine possono essere fatte, tenendo sempre presente il requisito dell’autonomia e dell’indipendenza, sulla base delle competenze specifiche: • legislazione su salute e sicurezza sul lavoro • processi aziendali • tecniche di prevenzione e protezione • L’OdV necessita di avere proprie regole di funzionamento (Regolamento dell’OdV). • L’OdV si avvale di informazioni derivanti anche da audit per la sicurezza di primo e secondo livello.

  27. ELEMENTI DI RACCORDO TRA OHSAS 18001 E MODELLO ORGANIZZATIVO ASPETTI ECONOMICO FINANZIARI (procedure necessarie per assicurare la gestione delle risorse finanziarie idonee a prevenire la commissione dei reati) Tracciabilità dell’attribuzione di risorse per la prevenzione e controllo dei rischi e del loro concreto e reale utilizzo (presupposto dell’interesse-vantaggio).

  28. …ALCUNI DATI STATISTICI 28

  29. Fonte:Osservatorio D.Lgs. 231 – La responsabilità amministrativa delle Società – ed 2007 MODELLI 231 – INDAGINE STATISTICA 2007 • L’indagine ha riguardato 88 società non quotate, appartenenti ai seguenti settori: • - edilizia n. 6 • - energia n. 6 • - manifatturiero n. 28 • - trasporti n. 13 • - servizi finanziari n. 7 • - servizi n. 28

  30. Adozione del modello organizzativo • Delle 88 società non quotate esaminate: • - il 62,5% ha formalmente adottato un proprio modello organizzativo 231; • - il 25% è in fase di definizione del modello; • - nel restante 12,5% dei casi non sono state intraprese iniziative in tal senso Fonte:Osservatorio D.Lgs. 231 – La responsabilità amministrativa delle Società – ed 2007

  31. Caratteristiche del modello modello organizzativo • Tra le strutture aziendali coinvolte nella predisposizione del modello quelle più ricorrenti sono la funzione Legale e quella dell’Internal Audit. Prendono parte alla sua realizzazione anche la funzione Organizzazione, Risorse Umane e la Direzione Generale. • Nella predisposizione del modello si rileva altresì, il ricorso a professionalità esterne (68%) che tipicamente svolgono delle attività di supporto alle funzioni sopra citate, soprattutto in conseguenza dell’esigenza di disporre di una valutazione indipendente e tecnico-professionale del modello o dell’inesistenza nella struttura di risorse professionali adeguate. Fonte:Osservatorio D.Lgs. 231 – La responsabilità amministrativa delle Società – ed 2007

  32. Caratteristiche del modello organizzativo Dall’indagine emerge che l’adozione del modello 231 comporta: • una revisione/integrazione delle procedure nelle aree a rischio nel 78% dei casi; • una revisione del contenuto dei codici etici nel 72% dei casi, prevedendo regole comportamentali specifiche sia per relazioni intrattenute con la PA, sia per le attività di supporto alla commissione dei reati; in alcuni casi, l’introduzione del modello ha comportato la definizione ex novo del codice etico/di condotta; • una integrazione del sistema dei flussi informativi (71%); • l’adeguamento del sistema delle deleghe e delle responsabilità (61%); • la definizione di un sistema disciplinare ad hoc per la 231 (58%) Fonte:Osservatorio D.Lgs. 231 – La responsabilità amministrativa delle Società – ed 2007

  33. MODELLI 231 – INDAGINE STATISTICA 2008 • L’indagine ha riguardato 300 società (37% quotate e 63% non quotate), di cui 82% appartenenti a un gruppo. Fonte:Il Sole 24 Ore – mercoledì 19 marzo 2008 – N 78 – ricerca Assonime

  34. Risultati dell’indagine statistica • Il 70% degli enti considerati ha adottato un modello organizzativo. • Nel 42% dei casi il modello è stato predisposto dall’organo amministrativo. • Il 90% ha coinvolto consulenti esterni. Fonte:Il Sole 24 Ore – mercoledì 19 marzo 2008 – N 78 – ricerca Assonime

  35. Organismo di Vigilanza 79% è la percentuale di società che ha dichiarato di possedere un ODV costituito in forma collegiale. 21% ha scelto una forma monocratica Fonte:Il Sole 24 Ore – mercoledì 19 marzo 2008 – N 78 – ricerca Assonime

  36. Organismo di Vigilanza 12% è la percentuale di società che ha dichiarato di aver affidato l’organismo di vigilanza a componenti dell’internal audit. 84% ha preferito stabilire funzioni ad hoc da attribuire a professionisti esterni spesso con la presenza di figure interne con la caratteristica di indipendenza richiesta per i membri dell’ODV. Fonte:Il Sole 24 Ore – mercoledì 19 marzo 2008 – N 78 – ricerca Assonime

  37. CONTENUTI: • INTRODUZIONE • MODELLI DISPONIBILI PER I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO • CORRISPONDENZE TRA IL MODELLO ORGANIZZATIVO INDICATO DAL D.LGS 81/08 E LO STANDARD OHSAS 18001:07 • CONSIDERAZIONI FINALI

  38. PERCHE’ APPLICARE UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO (SSL)? • Per eliminare - o minimizzare - e tenere sotto controllo i rischi per gli addetti e per le altre parti interessate che possano essere esposte a pericoli generati dalla attività; • Per realizzare, mantenere e migliorare continuamente le prestazioni in materia di gestione della sicurezza; • Per perseguire e assicurare la conformità e la coerenza con gli impegni stabiliti in Politica della Sicurezza; • Per ottenere la certificazione del proprio sistema di gestione da parte di una organizzazione esterna oppure • Effettuare una auto dichiarazione di conformità con i requisiti dello standard preso a riferimento

  39. COSA DEVE FARE UN’AZIENDA INTERESSATA AD ADEGUARE IL PROPRIO SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA NELL’AMBITO DELL’APPLICAZIONE DEL DLGS 81/08 ? • Percorso utile per l’adeguamento: • Adottare un Sistema di Gestione OHSAS 18001 (può certificarlo), attivarsi sulla completa implementazione del Sistema e sul suo continuo aggiornamento. • Completare il Modello Organizzativo con gli aspetti non contemplati dallo standard volontario (principalmente la gestione delle risorse finanziarie, il sistema sanzionatorio interno, in parte il codice etico). • Istituire o integrare l’Organismo di Vigilanza. • Verificare nel tempo l’efficace funzionamento del Modello.

  40. DLGS 231/01, +LEGGE 123/07 E SISTEMI DI GESTIONE SSL • CERTIQUALITY HA PREDISPOSTO UNO SCHEMA COMPARATIVO TRA • D.Lgs. 231/01, L.123/07 E OHSAS 18001,E DISPONE DI UN PROTOCOLLO UTILIZZABILE IN VERIFICHE DI CHECK UP. • TALE PROTOCOLLO CONSENTE DI SVOLGERE L’AUDIT NEI SEGUENTI CASI: • VERIFICA DI CONFORMITA’ DEL MODELLO ORGANIZZATIVO AL D.LGS. 231 /01 PER LA SOLA PARTE AMMINISTRATIVA • VERIFICA DI CONFORMITA’ DEL MODELLO ORGANIZZATIVO AL D.LGS. 231 /01 PER LA SOLA PARTE DEDICATA ALLA SICUREZZA • VERIFICA DI CONFORMITA’ DEL MODELLO ORGANIZZATIVO AL D.LGS. 231 /01 COMPLETO • E CONSENTE DI TENERE CONTO DELLA PRESENZA O MENO DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO OHSAS 18001 CERTIFICATO

  41. CONCLUSIONI Le aziende certificate (ISO 9001/ISO14001/OHSAS18001) sono già predisposte in termini organizzativi alla chiara attribuzione e formalizzazione di ruoli e responsabilità, alla formazione del personale, alla documentazione delle attività svolte ed al controllo del rispetto delle procedure aziendali. Per le altre, i Sistemi Volontari di Gestione costituiscono un valido supporto alla realizzazione di un modello organizzativo. Per tutte, è necessaria una verifica nel tempo della reale applicazione del modello.

  42. ALLEGATI

  43. CORRISPONDENZA DI DETTAGLIO (ELEMENTI PRINCIPALI RICOPERTI DA OHSAS 18001) • L'Organo Dirigente dell'Organizzazione ha adottato, in via preventiva, e efficacemente attuato, un modello organizzativo e di gestione idoneo a prevenire i reati contemplati dal DLgs231/01 e smi? (rif. OHSAS 18001: per la parte documentale, cfr. 4.1, 4.4.4, 4.4.5; per la parte attuativa, cfr. tutti i requisiti successivi)

  44. 4.4.4 DOCUMENTAZIONE • L’Organizzazione dovrà raccogliere e conservare le informazioni utilizzando un mezzo adeguato (ad esempio mediante archivio cartaceo o in forma elettronica) che: • descriva gli elementi chiave del Sistema di Gestione e le sue interazioni; • fornisca indicazioni sulla relativa documentazione. NOTA: E’ importante che la documentazione sia mantenuta al minimo necessario per assicurare funzionalità ed efficienza.

  45. DEFINISCE L’ORGANIZZAZIONE, LA POLITICA E GLI IMPEGNI, L’ORGANIZZAZIONE E LA RESPONSABILITA’ E LE MODALITA’ DI APPLICAZIONE DEI CRITERI DELLE NORME COGENTI O VOLONTARIE DEL SGS DOCUMENTI CHE STABILISCONO LE REGOLE DEL SGS Manuale STABILISCE “CHI”, “COME”, “QUANDO”, “DOVE”, FARE LE COSE Procedure e Piani DOCUMENTI CHE DEFINISCONO COME LE REGOLE SONO STATE APPLICATE DESCRIVE “COME” SUL POSTO DI LAVORO MOSTRA “CHI”, “COME” E “QUANDO” LE COSE SONO STATE FATTE Manuali operativi ed istruzioni Registri e registrazioni 4.4.4 DOCUMENTAZIONE

  46. 4.4.4 DOCUMENTAZIONE Manuale del SGS • E’ la guida per il funzionamento del Sistema. • E’ simile al manuale ambientale o di qualità e può anche esserne parte integrante. • Dovrebbe contenere tutte le informazioni e le istruzioni rilevanti per la Sicurezza e trattare i provvedimenti di emergenza.

  47. 4.4.4 DOCUMENTAZIONE Altra documentazione • Come per le procedure ambientali, occorre avere documentiche assicurino la corretta esecuzione delle attività previsteper la realizzazione della Politica della Sicurezza. • Si possono integrare i requisiti del SGS in molte delleprocedure ambientali e/o preparare procedure dedicate. • Occorrono procedure per assicurare che ciascuno conoscaquello che si è stabilito di fare e lo faccia in modo adeguato

  48. 4.4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI • L’Organizzazione dovrà stabilire e mantenere procedure per il controllo di tutti i documenti e dati richiesti da questa specifica OHSAS per assicurare che: • essi possano essere localizzati; • essi vengano periodicamente riesaminati, rivisti ove necessario ed approvati da personale autorizzato in merito alla loro adeguatezza; • la versione aggiornata dei principali documenti e dati sia disponibile in ogni luogo ove vengano svolte operazioni essenziali per l’efficace funzionamento del sistema della Sicurezza; • i documenti e dati obsoleti vengano prontamente rimossi da tutti i punti di distribuzione e utilizzo o messi al sicuro in altro modo per evitare usi non intenzionali; • i documenti e i dati da conservare per ragioni legali o per la conservazione delle conoscenze siano adeguatamente identificati.

  49. CORRISPONDENZA DI DETTAGLIO (ELEMENTI PRINCIPALI RICOPERTI DA OHSAS 18001) • L’Organizzazione ha individuato i processi/attività sensibili esposti al rischio di commissione di reati ? (rif. OHSAS 18001: cfr. 4.3.1, 4.3.2)

  50. 4.3.1 PIANIFICAZIONE PER L’IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI E PER LA VALUTAZIONE ED IL CONTROLLO DEI RISCHI • L’Organizzazione dovrà stabilire e mantenere procedure per l’identificazione continua dei pericoli, per la valutazione dei rischi e per l’attuazione delle necessarie misure di controllo. • Tali procedure dovranno, tra l’altro, includere: • le attività di routine e non routinarie; • le attività di tutto il personale che ha accesso all’ambiente di lavoro (incluse le Imprese esterne ed i visitatori); • i comportamenti e altri fattori umani • i pericoli che si originano all’esterno • le infrastrutture, le attrezzature sul posto di lavoro, sia fornite dall’Organizzazione che da terzi • i cambiamenti e nell’organizzazione, attività, materiali, e le modifiche di operazioni, processi, attività - (da farsi prima dell’introduzione della modifica) • la progettazione dei luoghi di lavoro, processi, installazioni, macchinari ecc. e l’organizzazione del lavoro.

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