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aspetto fisico e clima storia popolazione economia e società le diverse regioni africane l ’apartheid . africa. Continente a cavallo dell’ Equatore , bagnato da Mediterraneo, M ar Rosso, Oceano Indiano e Oceano Atlantico.

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Presentation Transcript


  1. aspetto fisico e clima storia popolazione economia e società le diverse regioni africane l’apartheid africa

  2. Continente a cavallo dell’Equatore, bagnato da Mediterraneo, Mar Rosso, Oceano Indiano e Oceano Atlantico. Collegata all’Asia dalla Penisola del Sinai (tagliata dal Canale di Suez), separata dall’Europa dallo Stretto di Gibilterra. Forma compatta e poco articolata. Madagascar unica grande isola. Arcipelaghi: Comore, Seicelle, Zanzibar (Oceano Indiano), Canarie e Capoverde (Atlantico). Costituita in gran parte da tavolati e altopiani. Pianure solo sulle coste o lungo i fiumi. Catene montuose: Atlante (Marocco e Algeria), Monti dei Draghi (Sudafrica), cime della Rift Valley (Africa orientale). Monti più alti: Kilimangiaro, Kenya, Ruwenzori. Deserti: Sahara, Kalahari, Namib. TERRITORIO

  3. La Rift Valley è una spaccatura della crosta terrestre, lunga quasi 6000 km, che ha avuto origine dall’allontanamento delle placche terrestri. In particolare, sono coinvolte la placca arabica e le due placche che formano il continente africano. Tutta la zona è naturalmente interessata da attività sismica e vulcanica. Le due cime più alte dell’Africa, il Kilimangiaro e il Kenia, si trovano in questa zona e sono appunto due vulcani spenti. Nella stessa zona si trovano anche i più grandi laghi del continente africano. LA RIFT VALLEY

  4. Fiumi alimentati soprattutto dalle piogge equatoriali, perché ci sono pochi ghiacciai. Nilo (6671 km): fiume più lungo del mondo. Nasce dal lago Vittoria e sfocia nel Mediterraneo. Congo: secondo fiume del mondo per portata d’acqua, sfocia nell’Atlantico. Altri fiumi importanti: Niger, Zambesi, Orange, Limpopo. Alcune regioni sono aride (uidian = torrenti che si riempiono solo quando piove). Laghi: nella zona della Rift Valley. Lago Vittoria (il secondo del mondo per estensione), Tanganica, Malawi, Turkana. Lago Ciad a rischio desertificazione. FIUMI E LAGHI

  5. Il lago Ciad, situato tra quattro stati africani (Niger, Nigeria, Ciad, Camerun), si trova nel Sahel, una fascia di steppa situata immediatamente a sud del Sahara. Si tratta di un’area a forte rischio di desertificazione. Negli ultimi decenni il lago si è ridotto notevolmente a causa della forte evaporazione e dell’utilizzo delle sue acque e di quelle del suo unico affluente per scopi agricoli. Il lago chad

  6. Fascia equatoriale: clima caldo umido, piogge tutto l’anno. Fasce tropicali: clima più arido, notevole escursione termica giornaliera. Più ci si allontana dall’Equatore, meno piove (deserti). Coste settentrionali e meridionali: clima mediterraneo. CLIMI

  7. Culla dell’umanità: trovati i più antichi resti umani nella regione della Rift Valley (Lucy), pitture rupestri nel Sahara (anticamente non era un deserto, ma una foresta!). Dal IV millennio a.C.: civiltà egizia. Coste mediterranee colonizzate da Fenici e Romani, poi invase dagli Arabi. Dal XV sec., colonizzazione da parte degli europei: basi commerciali, sfruttamento risorse minerarie, tratta dagli schiavi. Decolonizzazione dopo la Seconda Guerra Mondiale, ma molte guerre civili per contrasti etnici. Ancora oggi, dittature e governi corrotti impediscono il pieno sviluppo del continente. STORIA

  8. Nel 1974 in Africa orientale furono rinvenuti i resti di un australopiteco di sesso femminile, vissuto circa 3 milioni di anni fa. Lo scheletro, di cui si è conservato ben il 40% delle ossa, venne battezzato Lucy in onore di una famosa canzone dei Beatles di quell’epoca (Lucy in the skywithdiamonds). Si tratta di uno dei più antichi scheletri di ominidi mai rinvenuti. Lucy era alta circa 120-130 cm ed era già bipede. Lucy

  9. 930 milioni di abitanti, incremento demografico annuo del 3% (recente diminuzione della mortalità, ma numero di nascite ancora alto). È la popolazione più giovane del mondo. Si concentra lungo il Nilo, sulle coste del Mediterraneo e del Golfo di Guinea, in Sudafrica e nella regione dei grandi laghi. Molti gruppi etnici: berberi e arabi a nord del Sahara, sudanesi, nilotici, etiopi e bantu nell’Africa sub-sahariana. Minoranze: ottentotti, pigmei, boscimani, zulu, malgasci (provenienti dal Sud-est asiatico) e afrikaaner(discendenti dei coloni olandesi in Sudafrica). Lingue delle diverse etnie + lingue dei colonizzatori. Swahili sulla costa orientale. Religioni: islam nei paesi mediterranei, culti animistici e cristianesimo in Africa centrale e meridionale. Cristianesimo copto in Etiopia. POPOLAZIONE

  10. I San, chiamati Bushmen, cioè “uomini della boscaglia” dai colonizzatori (italianizzato in Boscimani), sono i più antichi abitanti del deserto del Kalahari, in Africa meridionale. Sono un popolo nomade, di cacciatori-raccoglitori. Il nome San, infatti, significa “senza bestiame” ed è stato dato loro dal popolo dei Khoikhoi (conosciuti in Europa come Ottentotti). I Khoikhoi, a differenza dei San, sono dediti alla pastorizia. Queste due popolazioni formano il principale gruppo etnico dell’Africa meridionale. Come i San, anche i Pigmei vivono di caccia e raccolta. Si tratta di un popolo seminomade, diffuso in Africa centrale. I Pigmei sono conosciuti per la loro bassa statura. Sempre in Africa centrale, ma nella zona più orientale, vive il popolo dei Masai, allevatori seminomadi presenti soprattutto in Kenya. In Sudafrica, infine, troviamo il gruppo etnico degli Zulu, fortemente discriminato all’epoca dell’apartheid. Un insediamento di San Zulu in abiti tradizionali ANTICHI POPOLI AFRICANI

  11. In alcune zone vivono solo tribù nomadi, in altre si è avuta una recente urbanizzazione. Lagos (Nigeria) e Il Cairo (Egitto) principali metropoli, ma più di venti città africane superano 1 milione di abitanti. Periferie molto degradate (bidonvilles). CITTà Una baraccopoli alla periferia di Lagos

  12. Africa ricca di risorse ma popolazione molto povera. Economia fondata su allevamento e agricoltura di sussistenza. Cause sottosviluppo: conflitti etnici e religiosi, instabilità politica, malattie, carestie e siccità, analfabetismo. Libia, Algeria e Nigeria: sfruttamento del petrolio, ma ricchezza concentrata in mano di pochi. In alcuni paesi l’agricoltura di piantagione (eredità coloniale) produce prodotti solo per l’esportazione. Poco sviluppati i settori secondario e terziario (turismo in aree limitate, commercio solo sulle coste, vie di comunicazione insufficienti). Economia e società

  13. Compresa tra Mediterraneo, Mar Rosso e Sahel (savana arida al margine del deserto). Canale di Suez taglia in due parti l’Egitto. La parte più occidentale (Marocco, Algeria, Tunisia) è chiamata Maghreb, dall’araboal-Maghrib(= “l’occidente”). Rilievo principale: catena dell’Atlante. Pianure lungo le coste. Fiume principale: Nilo. Deserto del Sahara, il più grande del mondo. Clima mediterraneo (coste) e desertico. AFRICA MEDITERRANEA: Territorio

  14. Antichità: Egizi, Fenici, Romani. Medioevo: Arabi (diffusione islam). Età Moderna: Turchi (Impero Ottomano). ‘800/’900: colonizzazione Algeria, Tunisia e Marocco alla Francia, Libia all’Italia, Egitto protettorato inglese. Decolonizzazione dopo la Seconda Guerra Mondiale. Popolazione lungo le coste o il Nilo. Etnia araba con minoranze berbere e tuareg (antica popolazione del deserto). Lingua araba, religione islamica. Agricolturadove possibile, pastorizia e pesca/industria poco sviluppata, legata solo all’estrazione di petrolio/terziario in via di sviluppo (soprattutto il turismo, frenato però dai disordini politici). Molti problemi derivati dal fondamentalismo islamico. Emigrazione verso l’Europa. AFRICA MEDITERRANEA: STORIA E SOCIETà

  15. Il corso del Nilo in Egitto, da Abu Simbel (località famosissima per il tempio commissionato dal faraone Ramses II) al delta. Lungo il fiume sono visibili i più famosi monumenti della civiltà egizia.

  16. Dal Sahel al Golfo di Guinea + arcipelago di Capo Verde. Massiccio del Tibesti. Zona del Sahel stepposa + serie di altopiani su cui le precipitazioni aumentano e si estende la savana. Coste pianeggianti, con foreste equatoriali (hanno nomi che risalgono alla colonizzazione: Costa degli Schiavi, Costa d’Avorio, Costa del Pepe, Costa d’Oro). Fiumi Senegal, Gambia, Niger. Laghi Ciad e Volta. Clima desertico a nord, caldo umido a sud. Africa occidentale: territorio

  17. Gli antichi abitanti della zona subsahariana, prima che diventasse desertica, erano neri. Poi arrivo di Berberi e Arabi. Colonizzazione europea:paesi del Golfo di Guinea i più colpiti dalla tratta degli schiavi. Popolazione lungo i fiumi e sulle coste. Area del Sahel abitata solo da pastori nomadi arabo-berberi. Altrove, etnie del gruppo sudanese. Religione islamica + animismo + cristianesimo (dopo colonizzazione). Numerosi stati di origine coloniale. Forte instabilità politica. Agricolturadi sussistenza e di piantagione, allevamento nomade/molte risorse minerarie ed energetiche, ma poco sfruttate. AFRICA OCCIDENTALE: STORIA E SOCIETà

  18. La moschea di Djenné, in Mali, è interamente realizzata con fango essiccato e paglia. L’edificio originale venne eretto tra XV e XVI secolo ma, essendo fatto di materiali deperibili, fu più volte ricostruito.

  19. Zona del Corno d’Africa, a cavallo dell’Equatore. Mar Rosso, Golfo di Aden, Oceano Indiano. Acrocoro Etiopico (blocco montuoso) da cui scende il Nilo Azzurro, che poi si congiunge con il Nilo Bianco. Regione dei grandi laghi (Vittoria, Tanganica, Malawi)e Rift Valley. Cime più alte dell’Africa: Kilimangiaro, Kenya, Ruwenzori. Uniche zone pianeggianti: lungo la costa e lungo il Nilo. Clima: dovrebbe essere equatoriale, ma l’altitudine e l’arrivo dei monsoni mitigano le temperature. Ambienti: savana, aree desertiche e foreste a galleria. AFRICA ORIENTALE: TERRITORIO

  20. Abitata fin dall’antichità. Colonizzata dagli europei a partire dal XV sec., l’Etiopia resta indipendente fino alla conquista italiana (1936).Dopo l’indipendenza, molte guerre tra stati (es. tra Eritrea ed Etiopia) e guerre civili tra le etnie. Popolazione: Hutu e Tutsi, niloti, etiopi, somali, arabi. Minoranze: pigmei, discendenti dei coloni europei. Abitate soprattutto le zone che permettono l’agricoltura (valle del Nilo, regione dei laghi, coste). Diffusione AIDS. Agricoltura: prodotti di piantagione (caffè, cotone, banane, spezie, incenso). Risorse minerarie poco sfruttate. Turismo in espansione, per le bellezze naturali. Africa orientale: storia e società

  21. Elefanti ai piedi del Kilimangiaro, in Tanzania. Il vulcano, attualmente inattivo, è formato in realtà da tre crateri. Il Parco Nazionale del Kilimangiaro è stato incluso dall’UNESCPO tra i beni naturali patrimonio dell’umanità.

  22. A sud dell’Equatore. Isola del Madagascar (Oceano Indiano). 4 zone: bacino del Congo, bacino dello Zambesi, deserti del Kalahari e del Namib, regione meridionale. Monti dei Draghi in Sudafrica. Fiumi: Congo (cascate Livingstone), Zambesi (cascate Vittoria), Limpopo, Orange. Climi: equatoriale nella zona più a nord, tropicale nella fascia centro-settentrionale enel Madagascar arido nella zona centro-meridionale, temperato lungo la costa sud. Africa meridionale: territorio

  23. Regioni abitate in antichità da San e Khoikhoi, poi da etnie bantu. In Età Moderna, colonizzazione da parte di portoghesi, olandesi, inglesi, tedeschi e francesi. Indipendenza ma numerose guerre civili. Apartheid in Zimbabwe e Sudafrica, fino agli anni ’90. Popolazione: bantu, discendenti dei coloni inglesi e olandesi (afrikaaner), minoranza asiatica. Bassa densità demografica, grandi città soprattutto in Sudafrica. Religioni animistiche ma minoranze protestanti e cattoliche. Diffusione AIDS. Agricoltura: prodotti di piantagione (tabacco, cotone, canna da zucchero) + cerali per l’alimentazione locale. Pesca. Molte risorse minerarie ma destinate all’esportazione, perciò l’industria è poco sviluppata. Turismo fiorente, soprattutto sulle isole. AFRICA MERIDIONALE: STORIA E società

  24. Le Cascate Vittoria, formate dallo Zambesi. Il primo occidentale a visitarle, nel 1855, fu l’esploratore scozzese David Livingstone, che le chiamò con il nome dell’allora regina d’Inghilterra. Il nome delle cascate nella lingua locale significa “fumo che tuona”.

  25. Politica di segregazione razziale attuata verso i neri da parte della minoranza bianca, soprattutto in Sudafrica. Dal 1924, neri privati dei diritti politici e della possibilità di avviare industrie. Dal 1948: divieto di matrimoni misti, obbligo di residenza in zone diverse dai bianchi, separazione in tutti gli ambiti di vita (scuole, ospedali, negozi, mezzi pubblici). 1989: il presidente De Klerk abolisce l’apartheid e libera il leader dei neri, Nelson Mandela. 1994: prime elezioni democratiche, vinte da Mandela. L’APARTHEID

  26. Nelson Mandela

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