1 / 17

EMOZIONI E SODDISFAZIONE DI VITA COME FATTORI DI PROTEZIONE IN BAMBINI PALESTINESI

Giornate Nazionali di Psicologia Positiva – V Edizione Il benessere nel quotidiano. Ricerche e pratiche a confronto. EMOZIONI E SODDISFAZIONE DI VITA COME FATTORI DI PROTEZIONE IN BAMBINI PALESTINESI. Guido Veronese, Nicoletta Businaro , Mahmud Said , Marco Castiglioni

seda
Download Presentation

EMOZIONI E SODDISFAZIONE DI VITA COME FATTORI DI PROTEZIONE IN BAMBINI PALESTINESI

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Giornate Nazionali di Psicologia Positiva – V Edizione Il benessere nel quotidiano. Ricerche e pratiche a confronto EMOZIONI E SODDISFAZIONE DI VITA COME FATTORI DI PROTEZIONE IN BAMBINI PALESTINESI Guido Veronese, Nicoletta Businaro, MahmudSaid, Marco Castiglioni Dipartimento di Scienze Umane ‘R. Massa’- Università di Milano-Bicocca Milano, 11/12 Novembre 2011

  2. Inquadramento teorico Gli studi condotti in contesti caratterizzati da conflitti politici e violenza si sono focalizzati su: effetti psicologici negativi (in particolare disturbi post-traumatici) (Miller, Kulkarni e Kushner, 2006; Lustig et al., 2004; Fazel e Stein, 2002; Thomas e Lau, 2002). concettodi “resilienza” (Betancourt e Khan, 2008; Massad et al., 2009; Thabet et al., 2009). Concetto ambiguo che tende a sottolineare il malessere all’interno di una prospettiva individuale piuttosto che il benessere in una prospettiva sociale (Giacaman et al., 2011) Poca attenzione alle risorse contestuali, agli aspetti di funzionamento e benessere che possono costituire rilevanti fattori protettivi (Veronese, Said e Castiglioni, 2010).

  3. Inquadramento teorico Da alcune ricerche emerge che in condizioni di conflitti e violenze: un’ampia percentuale di bambini non sviluppa nessun sintomo, nonostante le condizioni ambientali avverse (Barber, 2008; Barber e Olsen, 2009; Sack, Clarke e Seeley, 1996; Veronese, Said e Castiglioni, 2011); tali condizioni influenzano il livello di benessere(Tol, Reis, Susanty e De Jong, 2010) le variabili contestuali hanno un impatto nel “limitare” gli effetti negativi sul livello di benessere (Boothby, Strang e Wessels, 2006; De Jong, 2002; Miller e Rasco, 2004) Concettualizzato in termini di Emozioni (positive e negative) e Soddisfazione di vita (Diener, 1984; Huebner and Dew, 1996)

  4. Background TerritoriPalestinesi (OPT): Strisciadi Gaza e West Bank. DallaSeconda Intifada (rivolta) nel 2000, itassidipovertàsonocresciuti in manieradrammatica (Giacaman et al., 2009). La parte dipopolazionepiùgiovane (di cui il 46% ha menodi 15 anni) presentaaltitassidimorbilità e mortalità (Morris et al., 2010; Palestinian Central Bureau of Statistics, 2008). Secondol’UNICEF (2009) itassidimortalità al di sotto dei 5 annidietà è 4 volte maggiorerispetto a quelladell’UK, anche se in diminuzione (22 ogni1000 vs. 6 ogni1000). Si stimacheil 10% dei bambini sotto i 5 annisianomalnutriti con un tassodi anemia del 38% (Palestinian Central Bureau of Statistics, Birzeit University e UNICEF, 2003). Almeno il 55% dei bambini palestinesi ha vissuto esperienze traumatiche (Khamis, 2000) e diagnosididisturbo post-traumaticoda stress siriscontranonel 33% dei bambini di Gaza (Qouta e Odeh, 2004).

  5. Metodo Obiettivi Indagare il livello di benessere (emozioni positive, negative e soddisfazione di vita) ed il livello generale di felicità; esplorare i fattori del contesto che possono promuovere il benessere. Partecipanti 74 bambini Palestinesidietàcompresatrai 7 e i 15 anni (età media= 10 anni; 43 maschi e 31 femmine).

  6. Metodo Strumenti Multidimensional Students’ Life Satisfaction scale - MSLSS (Huebner, 2001) per rilevare la soddisfazionedi vita. 40 items (7 item relativi alla famiglia, 9 agli amici, 8 alla scuola, 9 all’ambiente e 7 a se stessi) su scala Likert a 4 punti (1=mai, 2= a volte, 3= spesso, 4= quasi sempre). α di Cronbach (per tutte le sottoscale) > .70 Positive and Negative Affect - Panas- c (Laurent et al., 1999) per rilevarel’intensitàdelleemozioni/affetti. 30 items (15 emozioni positive e 15 negative) su scala Likert a 5 punti (1= pochissimo, 2= poco, 3= mediamente, 4= abbastanza, 5= molto). Nelle analisi le emozioni positive sono state suddivise in 2 categorie: Piacevolezza e Attivazione; quelle negative in 3 categorie: Tristezza, Rabbia e Paura/Ansia. α di Cronbach > .90 Faces Scale - FS (Andrews e Withey, 1976; Holder e Coleman, 2009). 1 item per rilevareilgradodifelicità (scala a 7 punti con 7 faccine – molto felice/molto triste). Domandaaperta: “Cosatifasentirebene?” – Facilitazionedinarrazionidurante le attività Analisi quantitative (Spss) Analisi qualitative (Atlas-ti) Analisi

  7. Risultati Multidimensional Students’ Life Satisfaction scale - MSLSS (Huebner, 2001) I bambini riportano buoni livelli di soddisfazione nelle diverse aree della propria vita. In particolare la scuola è percepita come luogo di soddisfazione, probabilmente perché “sicuro”.

  8. Risultati Positive and Negative Affect - Panas- c (Laurent et al., 1999) Faces Scale - FS (Andrews e Withey, 1976; Holder e Coleman, 2009) I bambini provano con maggiore intensità emozioni positive (piacevolezza M= 3.93; ds=.75 attivazione M= 3.70; ds=.74) rispetto alle emozioni negative (tristezza M= 1.76; ds=.79 rabbia M= 1.93; ds=.93 paura/ansia M= 1.83; ds=.62) e si ritengono in generale felici.

  9. Risultati * p<. 05; ** p<. 01 La soddisfazione di vita è positivamente legata alle emozioni positive e al grado generale di felicità, mentre correla negativamente con emozione negativa (RABBIA).

  10. Risultati delle narrazioni scritte dei bambini (femmine e maschi): Cosa ti fa sentire bene?

  11. Le frasi dei bambini…Cosa ti fa sentire bene? Susu – femmina (9 anni) Mi piaceleggereilCorano, perché posso sentire i vantaggi della religione. Rahad – maschio (9 anni) A me bastacibobuono e acquafresca. Wassam – maschio (10 anni) Sonodavverocontentodi me quandosono bravo, quandovincouna partita e qyandosonoilmiglioredellamiasquadradicalcio. Arafat (‘il padre dellarivoluzione’) - maschio (8anni) Stare a casa a guardare la televisione mi fasentiresicuro e protetto, perchèsonoil piccolo di casa.

  12. Le frasi dei bambini…Cosa ti fa sentire bene? Asheqat Al-Thawra (“l’amantedellarivoluzione”) – femmina (14 anni) Essereamatadaglialtrie aiutareipiùpiccoli, cooperare con tuttisenzadifferenze. Questeemozioni mi fannosentire parte del gruppo e fannosentireunavera e sinceraamicizia. Mohammed – maschio (15 anni) Vedereilpopolopalestineseliberomi farebbe stare bene, perchèsiamooppressi. In fattitutti I paesisisonoliberatidalcolonialismo , trannenoi e l’Iraqchesiamo sotto occupazione. Iasan – maschio (11 anni) Secondo me lo studio è l’unicasperanza per ilfuturo, perchèpossoimparare come diventare un medico.

  13. Risultati delle narrazioni orali dei bambini Se stessi (soddisfazione dei bisogni primari, emozioni positive, gioco, libertà di movimento, necessità di spazio, educazione) Famiglia e ambiente di vita (protezione, sicurezza, diritto alla terra, salute, benessere economico) Contesto socio-culturale (religione,educazione, resistenza all’occupazione d’Israele, socialità)

  14. Ulteriori risultati Differenzedigenere. Le femmineriportano un livellopiù alto disoddisfazionerispettoagliamici(t(59)=−1.64; p<.10) e in totale (t(45)=-1.94; p<.10). Ciòprobabilmenteperchè le ragazzesonomaggiormenteprotetterispettoairagazzichesitrovanoinvece a doverreprimere le emozioni negative e a partecipareattivamenteaiconflitti (Barber, 2008; Veronese, Castiglioni e Said, 2011; Veronese et al., 2010). Differenzedietà (confrontotra bambini 7-10 anni e 11-15 anni). I bambini piùgrandiriferisconounamaggioreintensitàdiemozioni negative (t(55)=−2.13; p<.05), in particolare paura/ansia (t(60)=−2.32; p<.05). Al contrario, ipiùpiccoliriportano un gradodifelicità (Faces Scale) maggiorerispetto a quantoriferitodaipiùgrandi (t(73)=1.71; p<.10). I ragazzi più grandi probabilmente sono più consapevoli della situazione socio-politica ed hanno vissuto più esperienze di sofferenza dei bambini con minore età.

  15. Riflessioni conclusive In generale, i risultati evidenziano che i bambini, nonostante le condizioni ambientali avverse, riportano buoni livelli di benessere. Inoltre emerge la rilevanza dei fattori non solo personali ma anche sociali (in particolare le relazioni familiari, amicali) nel promuovere un positivo adattamento ed un’adeguata crescita personale. Ciò sembra confermare l’utilità di fare leva e rafforzare tale senso di benessere per affrontare le esperienze traumatiche. Lo sperimentareemozioni positive e un buonlivellodisoddisfazionepuòagireinfatti come fattoreprotettivo in contesticaratterizzatidainstabilità e violenza (Bonanno e Mancini, 2010). Inoltre la rilevanzadeifattoriconstuali e socialineldeterminareillivellodibenessere induce a pensare ad interventiclinici (non solo rivolti al sintomo) indirizzati non tanto al singolo ma al gruppo, allefamiglie e allacomunità in generale (Razer, Friedman e Veronese, 2009; Smith e Romero, 2010). Il miglioramentodeifattoripersonali e contestualipotrebbepreparare le nuovegenerazioni ad adottareformepiùdemocratiche e pacifichediresistenzaall’occupazione, abbandonando la violenzachespessodiviene “la soluzionecheconfermailproblema” e cheporta solo un aumentodipaura, ansia, colpa e vergogna.

  16. ! Un appunto a livello statistico… Glialtivaloridegliα di Cronbach (es. Panas-cα=0.91 per emozioni negative e α =0.95 per emozioni positive) fanno pensare ad alti livelli di collinearità e ridondanza tra le variabili. Ciò spinge a condurre studi sulla validità degli strumenti tradotti in lingua araba. In questa direzione l’intento è di pianificare uno studio con un campione più ampio di partecipanti in modo da condurre un’analisi fattoriale.

  17. Ricercacondotta in accordo con le LineeGuidadellaCommissioneEticadell’Universitàdi Milano-Bicocca e approvatadallaCommissioneEtica del MIUR. Per contatti: guido.veronese@unimib.it

More Related