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LE VALUTAZIONI D’AZIENDA. VALUTAZIONI PER ACQUISIZIONI, SCORPORI, FUSIONI, SCISSIONI E VALUTAZIONI PERITALI. Prof. Massimo Saita Professore ordinario di Economia Aziendale Università degli Studi di Milano – Bicocca. PER QUALE MOTIVO ACQUISIRE UNA IMPRESA?.
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LE VALUTAZIONI D’AZIENDA VALUTAZIONI PER ACQUISIZIONI, SCORPORI, FUSIONI, SCISSIONI E VALUTAZIONI PERITALI • Prof. Massimo Saita • Professore ordinario di Economia Aziendale Università degli Studi di • Milano – Bicocca
PER QUALE MOTIVO ACQUISIRE UNA IMPRESA? ALLARGARSI IN BUSINESS NON COLLEGATI ACCELLERARE/ RAFFORZARE IL PROPRIO BUSINESS DIVERSIFICAZIONE INTEGRAZIONE VERTICALE ENTRARE IN BUSINESS COLLEGATI INTEGRAZIONE ORIZZONTALE
PER QUALE MOTIVO VENDERE UNA IMPRESA? ATTIVITA’ NON PIU’ COERENTE CON STRATEGIA ATTUALE CONFLITTO FRA I SOCI ATTIVITA’ SENZA PROFITTI ATTUALI E PROSPETTICI MANCANZA DI UNA VALIDA SUCCESSIONE ATTIVITA’ CHE RICHIEDE CONTINUI INVESTIMENTI E CARENZA DI FINANZIAMENTI
COSA E’ IL PATRIMONIO STRATEGICO PATRIMONIO RELAZIONALE PATRIMONIO PROFESSIONALE PATRIMONIO FINANZIARIO PATRIMONIO IMMATERIALE PATRIMONIO TANGIBILE PATRIMONIO ORGANIZZATIVO
DURATA E FORZA DEI RAPPORTI CON LA CLIENTELA - CONCENTRAZIONE - NUMEROSITA’ - DISTRIBUZIONE - FEDELTA’ - SODDISFAZIONE - IMMAGINE • DURATA E FORZA DEI RAPPORTI CON I FORNITORI CHIAVE • - NUMEROSITA’ - CONCENTRAZIONE • - DISTRIBUZIONE • - IMMAGINE • DURATA E FORZA DEI RAPPORTI CON PARTNER STRATEGICI RELAZIONI DI CUI L’IMPRESA DISPONE PATRIMONIO RELAZIONALE • QUALITA’ ED EFFICIENZA DELLE ROUTINE ORGANIZZATIVE • COMPETENZE CODIFICATE E CONSOLIDATE (manuali, database, mailing list, procedure e sistemi di gestione) • VALORI E STILI DI GESTIONE LIVELLO COMPETENZE DELL’IMPRESA PATRIMONIO ORGANIZZATIVO
ASSETTO PROPRIETARIO • QUOTAZIONE IN BORSA • LIVELLO, QUALITA’ E POTENZIALITA’ INDEBITAMENTO • RATING ATTRIBUITO • GRADO RISCHIOSITA’ OPERATIVA CAPACITA’ IMPRESA DI ATTRARRE RISORSE FINANZIARIE PATRIMONIO FINANZIARIO • MARCHI E INSEGNE • BREVETTI • DIRITTI DI CONCESSIONE ED ALTRI DIRITTI PROPRIETA’ INTELLETTUALE DELL’IMPRESA PATRIMONIO IMMATERIALE
COMPETENZE PROFESSIONALI • COMPETENZE ATTITUDINALI • TALENTI QUALITA’ E POTENZIALE DELLE RISORSE UMANE PATRIMONIO PROFESSIONALE • AGGIORNAMENTO TECNOLOGICO INVESTIMENTI • DIMENSIONE • FLESSIBILITA’ ASSETTO PRODUTTIVO/DISTRIBUTIVO • LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA • PREZZO PAGATO PER ACQUISIRE GLI ASSET VALORE DELLE RISORSE E INFRASTRUTTURE FISICHE DELL’IMPRESA PATRIMONIO TANGIBILE
CHECK-UP PER LA VALUTAZIONE STRATEGICA DI UN’ACQUISIZIONE CHECK-UP ORGANIZZATIVO SINGOLE ATTIVITA’ I FONDAMENTALI DELL’AZIENDA VALUTAZIONE SETTORE GOVERNANCE - STORIA - MARKETING - SITUAZIONE ECO/FIN (3 ANNI) - VENDITE - PRODUZIONE - SUCCESSI E INSUCCESSI IN NUOVI BUSINESS - DIMENSIONI - FAMILIARE - LOGISTICA - TREND DI CRESCITA - PROPRIETA’ DIFFUSA NON OPERATIVA - APPROVVIG. - FATTORI DI RISCHIO - RIS. UMANE - VINCOLI LEGISLATIVI - IMPRENDITORIALE - AMMINISTR. - PROFITTO E CONTROLLO ANALISI A LIVELLO AZIENDALE E DEL BUSINESS - PRODUTTORE DI LIQUIDITA’ - FINANZA VALUTAZIONE SINGOLO BUSINESS IDEM settore STRATEGIA PERSEGUITA AZIONI - CONCORRENZA ATTUALE/POTENZIALE FATTURATO, MOL, UTILE - TECNOLOGIE SPECIFICHE QUOTA DI MERCATO - AREA GEOGRAFICA PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA - N° NUOVI PRODOTTI/ CLIENTI ULTIMI 3 ANNI - PIANO NUOVI PRODOTTI STRUTTURA FINANZIARIA - COMPLEMENTARIETA’ CON BUSINESS ACQUIRENTE CAPITALE, DEBITI, CASH FLOW
VALUTAZIONE DELLE SINERGIE SI PRENDE IN ESAME LA CATENA DEL VALORE SI ANALIZZANO LE POSSIBILI SINERGIE ECONOMIE DI SCALA ATTIVITA’ PRIMARIE ATTIVITA’ DI SUPPORTO EFFETTO ESPERIENZE FLESSIBILITA’/ELASTICITA’ CAPACITA’ PRODUTTIVA PRODUZIONE RIS. UMANE LOGISTICA RIS. TECNOLOGICHE SINERGIE ALLARGABILI A PROPRI CLIENTI E FORNITORI MKG/VENDITE APPROVVIGIONAMENTI INFRASTRUTTURE ASSISTENZA POST VENDITA SINERGIE CON ALTRI BUSINESS GRADO DI MAKE OR BUY ECC.
COSA SI COMPRA / SI VENDE? UN PATRIMONIO FISICO ? (FABBRICATI, IMPIANTI, MACCHINARI) ANCHE MA NON SOLO UN PATRIMONIO NUMERARIO ? (CAPITALE, DEBITI, CREDITI) ANCHE MA NON SOLO UN ANDAMENTO ECONOMICO ? (RICAVI/ COSTI - REDDITI / UTILI) ANCHE MA NON SOLO UN FLUSSO FINANZIARIO ? (CASH FLOW, ENTRATE / USCITE) ANCHE MA NON SOLO MA SOPRATTUTTO UN PATRIMONIO STRATEGICO
E’ UN AFFARE COMPRARE UN’AZIENDA A RISCHIO DI INSOLVENZA? SI DETERMINA CON IL MODELLO DI ALTMANN IL VALORE Z + CAPITALE CIRCOLANTE NETTO / TOTALE ATTIVITA’ x 1,2 + UTILI NON DISTRIBUITI / TOTALE ATTIVITA’ x 1,4 + MARGINE OPERATIVO / TOTALE ATTIVITA’ x 3,3 + VALORE DI MERCATO DEI MEZZI PROPRI / DEBITI TOTALI x 0,6 (se quotati in Borsa il valore delle azioni) + FATTURATO / TOTALE ATTIVITA’ x 1 SE Z MINORE DI 1,81 MAGGIORE DI 2,99 ALTA PROBABILITA’ DI INSOLVENZA BUONA SALUTE
VALUTAZIONI DI IMPRESA VALORE DELL’AZIENDA • VARIABILI: • ECONOMICHE • FINANZIARIE • PATRIMONIALI • STRATEGICHE ESPERTO ESTERNO DIVERSO VALORE SE VALUTAZIONE EFFETTUATA DA ACQUIRENTE O VENDITORE FORZA CONTRATTUALE DELLE PARTI PREZZO FINALE
METODOLOGIE DI VALUTAZIONE METODI DIRETTI (VALUTAZIONE DI MERCATO) METODI INDIRETTI O ANALITICI • SONO BASATI SUI: • COMPENSI DI BORSA MENSILI • P / E SPECIFICI DEL SETTORE • UTILIZZATI: • IN ASSENZA DI DATI DI MERCATO • QUANDO I DATI DI MERCATO NON SONO AFFIDABILI • METODO FINANZIARIO • METODO PATRIMONIALE • METODO REDDITUALE • METODO MISTO PATRIMONIALE- REDDITUALE
METODI DIRETTI TIPO DI AZIENDA SETTORE DI APPARTENENZA INDICATORI MERCATO FINANZIARIO DIFFERENZIATI PER QUOTAZIONE IN BORSA % DEL FATTURATO (DA 50% A 100%) PRICE/EARNINGS (P/E) moltiplicatore su UTILE NETTO IMPRESA ULTIMO BILANCIO DA 10 A 20 MOLTIPLICATORE MARGINE OPERATIVO (EBIT) NON TIENE CONTO DI: risultato gestione finanziaria risultato gestione straordinaria imposte E’ INFERIORE AL P/E MOLTIPLICATORE MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) – INDEBITAMENTO FINANZIARIO NON TIENE CONTO DI: ammortamenti risultato gestione finanziaria risultato gestione straordinaria imposte PARAMETRI PER SPECIFICHE IMPRESE AZIENDE DI CREDITO MOLTIPLICATORE RACCOLTA ASSICURAZIONI MOLTIPLICATORE PREMI QUOTIDIANI MOLTIPLICATORE RICAVI DIFFUSIONE E PUBBLICITA’
METODI PATRIMONIALI VALORE PATRIMONIO CEDUTO ININFLUENTI FLUSSI FINANZIARI CAPACITA’ DI REDDITO METODI PATRIMONIALI COMPLESSI METODI PATRIMONIALI SEMPLICI ANALITICI SINTETICI
METODI PATRIMONIALI SEMPLICI VALUTAZIONE SOLO ATTIVITA’ E PASSIVITA’ INSERITE IN BILANCIO FASI VALUTAZIONE POSTE SPECIFICHE INDIVIDUAZIONE BENI ESTRANEI ALLA GESTIONE DETERMINAZIONE PATRIMONIO NETTO DA BILANCIO PIU’ RECENTE VERIFICHE CONTABILI AMBITO DI APPLICAZIONE IN PRESENZA DI SOCIETA’ CONTENITORI (HOLDING PURE E SOCIETA’ IMMOBILIARI PURE)
STIME PATRIMONIALI SEMPLICI CAPITALE NETTO RETTIFICATO K = C + [(P1 + P2 + …)] (1 - t) – (M1 + M2 + …) MINUSVALENZE EFFETTO IMPOSTE POTENZIALE PLUSVALENZE CAPITALE NETTO CONTABILE METODOLOGIA CAPITALE NETTO + REVISIONE CONTABILE ELEMENTI ATTIVI E PASSIVI + RIESPRESSIONE A VALORI CORRENTI (DI MERCATO O DI STIMA) DEGLI ELEMENTI ATTIVI NON MONETARI + EVENTUALMENTE ATTUALIZZARE IL VALORE DEI CREDITI E DEBITI DIFFERITI CON INTERESSI NON IN LINEA COL MERCATO
A) SCELTA DEI BENI ESTRANEI ALLA GESTIONE CARATTERISTICA SONO ESTRANEI SE NON E’ OPINABILE L’ESTRANEITA’ (UFFICI NON UTILIZZATI) SI POSSA INDIVIDUARE E RETTIFICARE LA CORRISPONDENTE REDDITIVITA’ NON SIANO COMPONENTI DELLA LIQUIDITA’ AZIENDALE (BOT IN IMPRESE INDUSTRIALI) PESO RILEVANTE SI DEVONO VALUTARE CON CRITERI DI REALIZZO DI LIQUIDAZIONE
B) VALORE CONTABILE DEL CAPITALE NETTO CAPITALE SOCIALE + RISERVE + UTILI ES. PRECEDENTI + UTILE D’ESERCIZIO ATTIVITA’ – PASSIVITA’ C) VERIFICHE CONTABILI ACCERTAMENTO CHE SIANO COMPRESE TUTTE LE ATTIVITA’ E PASSIVITA’ REVISIONE DEI RISCHI EVIDENZIATI O NON NEI CONTI D’ORDINE REVISIONE DEI CREDITI PER ACCERTAMENTO SOLVIBILITA’ REVISIONE CONGRUITA’ DEI FONDI T.F.R. E FONDI DIVERSI REVISIONE DELL’ESATTEZZA TEMPORALE RATEI E RISCONTI
D) VALUTAZIONI SPECIFICHE VALUTAZIONE IMMOBILI CAPITALIZZAZIONE RENDITA PERPETUA REDDITO LORDO V = R / i COSTO DI RICOSTRUZIONE VALORE DI MERCATO VALUTAZIONE TERRENI EDIFICABILI VALORE DI TRASFORMAZIONE Vt = VALORE DI TRASFORMAZIONE POSTO: Vf = VALORE FINALE EDIFICI n = ANNI PER EDIFICARE Cs = COSTI DA SOSTENERE TENENDO CONTO DEI TEMPI MEDI DI ATTESA Vf nCs Vt = - (1 + i)n s =1 (1 + i)s VALORE DI MERCATO
VALUTAZIONE TITOLI TITOLI A REDDITO FISSO QUOTATI PREZZO DI MERCATO CORRENTE ULTIMO TRIMESTRE TITOLI A REDDITO FISSO NON QUOTATI TASSI IN LINEA CON IL MERCATO TASSI NON IN LINEA CON IL MERCATO VALORE NOMINALE O COSTO SI DETERMINA UNA MINUS/PLUSVALENZA BASATA SUL VALORE ATTUALE DEI FLUSSI DI CASSA FUTURI PER INTERESSI E CAPITALE ES. MINUSVALENZA = V0 (i – i’) x a n i OVE V0 = VALORE DI CARICO n = VITA MEDIA RESIDUA i’= TASSO DI MERCATO i = TASSO DEL TITOLO
VALUTAZIONE MAGAZZINI MAGAZZINI M.P. SEMILAVORATI PRODOTTI FINITI VALORE DI MERCATO COSTO STD ATTUALE DI PRODUZIONE COSTO STD ATTUALE DI PRODUZIONE PREZZO D’ACQUISTO PIU’ RECENTE RISERVE LIFO NELLA PRASSI NASCONO VALUTAZIONE COMMESSE PLURIENNALI VALUTAZIONE AL PREZZO DI VENDITA PER LA % DI STATO DI AVANZAMENTO VALUTAZIONE AL COSTO DI COMMESSA
PARTECIPAZIONI IN SOCIETA’ CONTROLLATE SI OPERA SUL CONSOLIDATO SI VALUTA IL CAPITALE ECONOMICO ANCHE SE QUOTATE IN CASO DI VALORE ECONOMICO NEGATIVO IN PRESENZA DI CREDITI VERSO CONSOCIATA SI SVALUTANO PER PARI IMPORTO SE I CREDITI NON SONO SUFFICIENTI SI CREA UN “FONDO PERDITE PRESUNTE DA CONSOCIATE”
PARTECIPAZIONI IN SOCIETA’ NON CONTROLLATE PARTECIPAZIONI DI RILIEVO PARTECIPAZIONI NON DI RILIEVO DOTATE DI MERCATO DOTATE DI MERCATO NON DOTATE DI MERCATO NON DOTATE DI MERCATO PREZZI DI MERCATO VALORE DI CARICO O CAPITALE NETTO PREZZI DI MERCATO CAPITALE NETTO O VALORE ECONOMICO
PREMI DI MAGGIORANZA / SCONTI DI MINORANZA SU PARTECIPAZIONI PREMIO ORIENTATIVO DEL 15-20% SE LA PARTECIPAZIONE VALUTATA E’ SUPERIORE O PARI AL 50,1% SCONTO ORIENTATIVO DEL 15-20% SE LA PARTECIPAZIONE VALUTATA E’ INFERIORE AL 50,1%
CREDITI E DEBITI DIFFERITI CON TASSI PARTICOLARI SI IGNORANO SE NON RILEVANTI IN UNA STIMA REDDITUALE I TASSI PARTICOLARI SONO RIFLESSI SUGLI UTILI CASI PARTICOLARI • CREDITI RATEALI • FINANZIAMENTI A TASSI AGEVOLATI • DEPOSITI DA UTENTI A TASSO 0 SI DETERMINANO MINUS/PLUSVALENZE ATTUALIZZANDO DEBITI O CREDITI PER IL PERIODO DI DURATA AI TASSI EFFETTIVI
E) VALUTAZIONI DI NATURA FISCALE E1) PERDITE FISCALI PREGRESSE SI ATTUALIZZANO SULLA BASE DELL’ALIQUOTA IRES 33% CON UN TASSO i POSTO P1 + a1 (1 + i)-1 + P2 x a2 (1 + i)-2… VALUTAZIONE EMPIRICA 50% DELLE ALIQUOTE 18% - 20%
E2) ONERI FISCALI POTENZIALI SU PLUSVALENZE IMPOSTAZIONE TRADIZIONALE OCCORRE TENERE CONTO COSI’ COME SI TIENE CONTO DELLE PLUSVALENZE ALIQUOTA 20% (ATTENUATA) CRITICHE ALCUNI BENI CHE HANNO ORIGINATO LA PLUSVALENZA NON SARANNO REALIZZATI POSSONO INTERVENIRE OPERAZIONI FISCALI COMPENSATIVE PERDITE PRECEDENTI EX FUSIONI CON PERDITE DI FUSIONE
METODIPATRIMONIALI COMPLESSI ANALITICO SINTETICO MAGGIOR VALORE IN RELAZIONE AL TIPO DI ATTIVITA’ DI IMPRESA SI VALUTANO I SINGOLI BENI IMMATERIALI CARATTERISTICHE ESEMPIO: BANCA 10% RACCOLTA ORDINARIA ASSICURAZIONE 25%-30% PREMI R.C. AUTO 50%-100% PREMI R.C. INFORTUNI AZ. COMMERCIALI 100% VOLUME D’AFFARI TRASFERIBILI HANNO ORIGINATO COSTI MISURABILI BREVETTI, MARCHI, ECC. CRITERI APPROCCIO DEL COSTO APPROCCIO DI MERCATO APPROCCIO ECONOMICO COSTO STORICO RESIDUALE MULTIPLI DI MERCATO COSTO RIPRODUZIONE TASSO DI ROYALTY COMPARABILE COSTO PERDITA RISULTATI DIFFERENZIALI
QUALI BENI IMMATERIALI? BENI CHE HANNO ORIGINATO DEI COSTI A UTILITA’ DIFFERITE NEL TEMPO BENI TRASFERIBILI BENI MISURABILI MARKETING SONO PREVALENTEMENTE INERENTI TECNOLOGIA MANAGEMENT SONO RARAMENTE INERENTI PERSONALE
METODO PATRIMONIALE COMPLESSO - ANALITICO COMPRENDE BENI IMMATERIALI CALCOLATI CON CRITERI ANALITICI CONVIENE RIDURRE I BENI IMMATERIALI A DUE CATEGORIE INERENTI AL MARKETING INERENTI LA TECNOLOGIA CRITERI ANALITICI VALORE RESIDUO COSTI SOSTENUTI ATTUALIZZAZIONE COSTI DI RIPRODUZIONE ATTUALIZZAZIONE REDDITI DIFFERENZIALI OTTENIBILI DA TALI BENI ATTUALIZZAZIONE PERDITE CONSEGUENTI A PRIVAZIONE DEI BENI
A) VALORE RESIDUO COSTI SOSTENUTI RILEVAZIONE COSTI STORICI SOSTENUTI CAPITALIZZATI NON CAPITALIZZATI DETERMINARE QUOTA DI OBSOLESCENZA O DI DEGRADO IN RELAZIONE ALLA VITA UTILE DEL BENE IMMATERIALE LIMITI ESISTENZA E SIGNIFICATIVITA’ DEI COSTI STORICI INTERVALLI TEMPORALI LUNGHI
B) ATTUALIZZAZIONE DEI COSTI DI RIPRODUZIONE CONCETTO QUANTO COSTEREREBBE RIPRODURRE OGGI IL BENE IMMATERIALE VIA ANALITICA VIA DI INDICI ES. MARCHIO VOLUME PUBBLICITA’ x PREZZI ATTUALI x N. ANNI ES. MARCHIO SI ASSUME COME BASE LA SPESA PUBBLICITARIA E SI MAGGIORA DI UN INDICE DEI PREZZI RETTIFICA CHE TIENE CONTO DELLO STATO DI USO DEL BENE IMMATERIALE per vita residua bene/Vita utile bene NON VALE PER I BENI CHE NON SI LOGORANO MARCHI
C) ATTUALIZZAZIONE REDDITI DIFFERENZIALI SI VALUTANO NON I COSTI, MA I MAGGIORI REDDITI CONSEGUIBILI NEL TEMPO PER I BENI IMMATERIALI SI POSSONO ESPRIMERE ROYALTIES SUL FATTURATO CHE TERZI PAGHEREBBERO PER IL BENE IMMATERIALE MAGGIORI PREZZI SUL MERCATO OCCORRE MOLTA CAUTELA
D) ATTUALIZZAZIONE PERDITE CONSEGUENTI A PRIVAZIONI DEI BENI ATTUALIZZAZIONE DELLE PERDITE DA SOPPORTARE SI STIMA QUALE PERDITA SUBIREBBE L’IMPRESA SE NON POSSEDESSE IL BENE IMMATERIALE
METODO REDDITUALE VALUTAZIONE DELL’AZIENDA SULLA BASE DEI REDDITI FUTURI ATTUALIZZATI RENDITA LIMITATA + VALORE RESIDUO AZIENDA RENDITA PERPETUA W = R/i Valore azienda n W = R i vi + Vf vn 1 Tasso di attualizzazione tasso di opportunità costo capitale rendimento soddisfacente Valore finale/residuo Vf = Rn / i
SOLITAMENTE SI UTILIZZA L’IPOTESI DI DURATA INDEFINITA IN QUANTO: OLTRE UN CERTO N. DI ANNI LA DIFFERENZA CON LA DURATA LIMITATA NEL TEMPO E’ MINIMA E’ DIFFICILE STABILIRE IL N. DI ANNI DETERMINAZIONE REDDITO FUTURO NORMALIZZATO PROCESSO DI NORMALIZZAZIONE RISULTATI STORICI REDDITO DEI SINGOLI ANNI A VENIRE REDDITO MEDIO NORMALE ATTESO NEUTRALIZZAZIONE EFFETTI DISTORSIVI DELL’INFLAZIONE
SCELTA DEL TASSO DI CAPITALIZZAZIONE CRITERIO TASSO – OPPORTUNITA’ SCELTA DI UN TASSO EQUIVALENTE AL RENDIMENTO DI INVESTIMENTI ALTERNATIVI, A PARITA’ DI RISCHIO TASSO INVESTIMENTI A RISCHIO LIMITATO (BOT, CCT) + TASSO RISCHIO DI IMPRESA (3-5%) CRITERIO COSTO DEI CAPITALI E’ IL COSTO DEI MEZZI FINANZIARI PER L’AZIENDA ACQUISTATA WACC (WEIGHTED AVERAGE COST OF CAPITAL) CRITERIO RENDIMENTO SODDISFACENTE E’ IL TASSO CONSIDERATO SODDISFACENTE DALL’INVESTITORE
METODI MISTI PATRIMONIALI REDDITUALI SINTESI METODO REDDITUALE METODO PATRIMONIALE W = K G / B K = PATRIMONIO NETTO CON METODO COMPLESSO G / B = GOODWILL/BADWILL (AVVIAMENTO)
METODO MISTO PATRIMONIALE REDDITUALE CON STIMA AUTONOMA DELL’AVVIAMENTO METODO PATRIMONIALE SEMPLICE METODO PATRIMONIALE COMPLESSO/ANALITICO METODO PATRIMONIALE COMPLESSO/SINTETICO PATRIMONIO NETTO CONTABILE RIVALUTATO K + VALUTAZIONE ANALITICA BENI IMMATERIALI + VALUTAZIONE SINTETICA BENI IMMATERIALI AVVIAMENTO G/B - BADWILL + GOODWILL + GOODWILL W = K - BADWILL
AVVIAMENTO CONCETTO MAGGIORE O MINORE REDDITO RISPETTO AL REDDITO NORMALE DEL SETTORE 1° METODO: CAPITALIZZAZIONE LIMITATA DEL PROFITTO W = K + an i’ (R – i x K) K R K = VALORE PATRIMONIO COERENZA TRA R = REDDITO MEDIO ATTESO 3 ANNI 5 ANNI 8-10 ANNI n = DURATE LIMITATE DEL PROFITTO 4% TIENE CONTO DI INFLAZIONE NORMALE INFLAZIONE 5%-6% i’ = TASSO DI ATTUALIZZAZIONE (*) 7% 13% * NON COMPRENDE IL RISCHIO DI IMPRESA E’ UN MEZZO DI TRASFERIMENTO DEI VALORI NEL TEMPO i = TASSO DI INTERESSE NORMALE DI SETTORE INDUSTRIA = 6% - 10% BANCHE = 6% - 8% COMMERCIO = 8% - 12% ASSICURAZIONI = 3% - 5% IMMOBILIARI = 4% - 6%
2° METODO: CAPITALIZZAZIONE ILLIMITATA DEL PROFITTO MEDIO CONCETTO IL SOVRAREDDITO SI MANTIENE INDEFINITAMENTE R – i K W = K + ——— i’ CAUTELE OCCORRE UN ELEVATO TASSO i’ PER ATTENUARE GLI EFFETTI DEL SOVRAREDDITO NEL TEMPO
1 METODO FINANZIARIO DEFINIZIONE DETERMINA I FLUSSI MONETARI COMPLESSIVI DISPONIBILI PER GLI ANNI A VENIRE 1, 2, … n VALORE DELL’ IMPRESA F1 v1 + F2 v2 +… Fn vn OVE vn = COEFFICIENTE DI ATTUALIZZAZIONE (1 + i)-n CON i TASSO DI INTERESSE F1, F2, … Fn = FLUSSI DI CASSA DISPONIBILI NELL’ANNO 1, 2, … n F = NEI FLUSSI DELL’ANNO “n” SONO COMPRESI I VALORE DI LIQUIDAZIONE DEL CAPITALE CIRCOLANTE E DEL CAPITALE FISSO
LIMITI DEL METODO FINANZIARIO NEL LUNGO PERIODO INTERVENGONO CAMBIAMENTI STRATEGICI CHE, SE PRESI IN CONSIDERAZIONE, RENDONO SOGGETTIVO IL RISULTATO IL VALORE DI LIQUIDAZIONE E’ CONTRARIO AD UNA CONCEZIONE DI AZIENDA IN FUNZIONAMENTO LA PROIEZIONE SU UN LUNGO PERIODO E’ MOLTO ALEATORIA IN PARTICOLARE PER IMPIEGHI IN CIRCOLANTE, RIMBORSI, ECC.
UNLEAVERED DCF ANALYSIS SI PARTE DALL’UTILE ANTE (EBIT) 1 ONERI/ PROVENTI FINANZIARI IMPOSTE 2 SI TRASFORMA L’EBIT IN CASH FLOW • IMPOSTE SU EBIT • + AMMORTAMENTI • RATEI E RISCONTI ATTIVI • + RATEI E RISCONTI PASSIVI • ± DELTA TFR • ± VARIAZIONE IMMOBILIZZAZIONI • ± VARIAZIONE CAPITALE CIRCOLANTE NETTO • MAGAZZINO CREDITI DEBITI
SI EFFETTUA LA PREVISIONE DEL CASH FLOW (CF) PER n ANNI 3 CF1 CF2 CF3 … CFN SI DETERMINA IL VALORE FINALE (Vf) SECONDO IL METODO REDDITUALE 4 R — i O, PIU’ CORRETTAMENTE, CON LA FORMULA RON ————— WACC – g RON = Reddito Operativo Netto o anche EBIT (1-t) g = tasso di crescita del PIL
PRIMA DI PROCEDERE SI DETERMINA IL TASSO DI ATTUALIZZAZIONE 5 C D i = ic ( ——— ) + id (———) C + D D + C OVE iC= tasso investimenti senza rischio (ics) + rischio impresa (r) id= tasso interesse su debiti onerosi al netto imposizione fiscale media (id (1 – 0,33)) C = capitale netto D = indebitamento finanziario netto
6 SI ATTUALIZZANO AL TASSO I SEGUENTI VALORI CF1 v1 v1 = (1 + i) –1 CF2 v2 v2 = (1 + i) –2 … … Vf vn vn = (1 + i) –n SI SOTTRAE ALLA SOMMA DEI FLUSSI ATTUALIZZATI E AL VALORE FINALE ATTUALIZZATO L’INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO NELL’ANNO BASE DI VALUTAZIONE 7 W = (CFn x vn) + Vf x vn – INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO OBBLIGAZIONI BANCHE ALTRI FINANZIATORI
ECONOMIC VALUE ADDED • DEFINIZIONE EVA = NOPAT – Wacc x I EVA = (r - Wacc) x I DOVE I = CAPITALE INVESTITO OPERATIVO CAPITALE PROPRIO + CAPITALE DI TERZI NOPAT r = I RENDIMENTO COMPLESSIVO CAPITALE INVESTITO • RETTIFICHE DA APPORTARE A NOPAT E I PREVISTE 165 (CONSIGLIATE MAX 10)
ECONOMIC VALUE ADDED RETTIFICHE CAPITALE • FONDO IMPOSTE DIFFERITE • RISERVA LIFO • AMMORTAMENTO GOODWILL • INTANGIBLES NON CONTABILIZZATI • RISERVE NATURALI STIMATE “FULL COST” • PERDITE (E UTILI) STRAORDINARI CUMULATI NETTI • FONDO SVALUTAZIONE CREDITI • FONDO OBSOLESCENZA MAGAZZINO • FONDI GARANZIA • RATEI E RISCONTI